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AUTOMAZIONE OGGI 442 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 79 S SI blockchain ricevere una ‘copia’ del denaro, bensì dovrà ricevere ciò che viene chiamato ‘ valore’ . E infatti la blockchain viene indicata anche come Internet del valore , il che implica un trasferimento vero e proprio e non una duplicazione come avviene per i documenti o i file. A que- sto punto A ha una sua chiave di accesso privata, e attraverso essa entra nel registro e inserisce il movimento di denaro da mandare a B. Per convalidare il trasferimento, i nodi presenti nella rete devono accettare l’inserimento di A nel registro affinché B possa ricevere il denaro. I nodi che validano l’operazione sono i nodi della rete a esclusione di A e B e svolgono il compito che dovrebbe eseguire un nodo centrale: confermano che quel movimento è valido e auten- tico. In questa fase del processo si applica il tema della tecnologia ‘decentralizzata’ e il registro comune viene aggiornato secondo re- gole e criteri stabiliti dall’intera rete. Tipologie di blockchain La blockchain si divide in pubblica, privata e ibrida. Va considerato che il mantenimento economico della blockchain dipende dal si- stema che è in essa integrato e da come sono impostate e regola- mentate le commissioni per ogni operazione. La blockchain pubblica è la tipologia più utilizzata poiché risulta quella più sicura da un punto di vista legato alla privacy. Le reti sono aperte e chiunque può farne parte gestendo un nodo della rete. Non vi è alcuna restrizione, anche se ciò, a seconda dell’ambito in cui la blockchain opera, potrebbe rappresentare una lama a doppio taglio. Chiunque può visionare e modificare il registro e ha a dispo- sizione in modo trasparente tutti i dati. La blockchain pubblica è una rete decentralizzata, pertanto non esiste un’entità centrale che gestisce e regola i movimenti, bensì sono i nodi-validatori che con- fermano e validano i movimenti del registro. La blockchain privata è un ecosistema in cui è presente un centro di controllo, che nella maggior parte delle volte coincide con il for- nitore della blockchain, e rispetto a quella pubblica ha un accesso limitato da autorizzazione degli altri nodi che compongono la rete e l’accesso al registro è privato. La blockchain ibrida è un mix tra pubblica e privata ed è caratteriz- zata proprio dalla differenza relativa alle due precedenti tipologie. La blockchain ibrida è nata successivamente allo scopo di risolvere i limiti e le criticità di pubblica e privata. Anche in questo caso l’ac- cesso è consentito previa autorizzazione dei nodi presenti nella rete, il registro è pubblico, quindi chiunque può vedere le informa- zioni registrate. È parzialmente decentralizzato, al fine di garantire maggiore trasparenza e privacy. Blockchain in azienda È innegabile che la blockchain sia entrata a far parte dei processi di numerose aziende, le quali la utilizzano per effettuare operazioni di invio documenti, file, come anche lo scambio di denaro. Sono in- fatti le proprietà di immutabilità e trasparenza della blockchain che permettono alle aziende di registrare dati, documenti e operazioni in modo tale che per visione e verifica siano a disposizione di altri attori dell’ecosistema o di attori terzi. Ad esempio, il timestamping di un documento viene effettuato attraverso la blockchain per veri- ficare l’autenticità della data di creazione e rendere immodificabile il documento nel tempo. La maggiore trasparenza viene quindi as- sicurata da registri consultabili e dati immodificabili. Criticità Le criticità della blockchain sono sostanzialmente la scalabilità, la privacy, l’autoreferenzialità e naturalmente l’aspetto energetico. Vi è un problema di scalabilità poiché la quantità di movimenti, transa- zioni e operazioni varie che la blockchain è in grado di gestire sono inferiori ai sistemi in vigore. Per quanto riguarda la privacy, sebbene sia vero che ogni identità è assicurata da codici alfanumerici, nelle reti aperte chiunque può consultare i registri pubblici e può venire a conoscenza che quel dato codice alfanumerico ha eseguito varie operazioni e verso quali nodi. L’autoreferenzialità è un’altra criticità della blockchain, poiché essa può funzionare soltanto come un eco- sistema dove sono presenti diversi attori. Nell’ambito aziendale, si può utilizzare la blockchain per garantire che il proprio prodotto sia autentico e creato a regola d’arte, tuttavia, se i validatori sono attori dell’azienda stessa, la validazione diventa autoreferenziale e quindi il concetto di decentralizzazione viene meno. Ultimo e non meno importante è l’aspetto energetico; è oramai noto che i data center hanno la caratteristica di essere sistemi energivori. Ogni transazione eseguita attraverso la blockchain richiede un elevato consumo di energia elettrica, richiesta che con il proliferare delle reti non può far altro che crescere esponenzialmente. Conclusioni La blockchain è una tecnologia oramai applicata a più ambiti e settori; rispetto a qualche anno fa abbiamo potuto notare che la blockchain non è più nel periodo sensazionalistico condito da an- nunci, news e iniziative progettazione, in quanto è entrata nel quo- tidiano. Questo sta a significare che è iniziata la fase applicativa. DM Management & Consulting - https://dmsolution.eu/it Sono le proprietà di immutabilità e trasparenza della blockchain che permettono alle aziende di registrare dati, documenti e operazioni

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