AUTOMAZIONE OGGI 359
SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 109
dei PC desktop (-33,6%) e dei server di fascia alta, mainframe
e Unix (-14,7%).
I servizi IT tornano in rosso a -3,8%, dopo il lieve recupero dello
scorso anno (+2,4%) falcidiati dal crollo delle tariffe profes-
sionali. Il segmento vale 8.863 milioni di euro, quasi la metà
dell’intero mercato. Tra di essi: consulenza -4,4%, system in-
tegration -3,3%, servizi di sviluppo e manutenzione software
-4,7%.
Anche la Formazione, da anni in crisi, segna un -4,2%. Il
software continua la sua lievissima crescita (+0,8%), attestan-
dosi sui 4.283 milioni di euro, con due note particolarmente
positive e che rimandano alla ‘nuova IT’: la Business intelligence
di nuova generazione (+3,7%) e il process & content manage-
ment (+4,1%). In stagnazione invece i package gestionali (0,0%)
e le applicazioni verticali di industry (-0,7%).
I mercati verticali
Tre spiragli positivi danno luce all’andamento della spesa IT
nei mercati verticali: sono il consumer (+1,8%), le TLC/media
(
+1,3%) e le assicurazioni (+1,2%). I peggiori performer sono
quelli falcidiati dalla spending review: PA (-10,8%), enti locali
(-8%),
sanità (-5,8%) che pure dovrebbero avere un ruolo an-
ticiclico di stimolo alla domanda. Male anche industria (-5,1%),
commercio (-4,5%), trasporti e logistica (-5,8%). In territorio lie-
vemente negativo i big spender dell’ICT: le banche si attestano
su un -1,9%, dopo l’incoraggiante +2,9% dello scorso anno. In
territorio marcatamente negativo le piccole imprese, in parti-
colare la spesa IT nelle micro imprese crolla del -6,4% e nelle
piccole imprese del -11,4%: non c’è spazio per investimenti in
innovazione nel loro business, che tende a ottimizzare i costi
per una mera sopravvivenza.
Cosa accade nelle aziende della ricerca
Nonostante l’ottimizzazione dei costi sia ancora al vertice delle
priorità strategiche dell’88% delle aziende del panel, si intra-
vede un’evoluzione lenta ma costante della percezione del
ruolo strategico dell’IT nella gestione dell’attività aziendale,
cresciuto dal 28% del 2009 al 57% attuale. I budget per l’IT nei
prossimi 12 mesi saranno stazionari per il 33% delle aziende
utenti (lo erano nel 63% lo scorso anno) e in contrazione nel
42%
dei casi (erano solo il19%nella scorsa edizione), con punte
di tagli oltre il 10% per il 17% di esse. L’allocazione delle risorse
è destinata per il 64% alla gestione dell’esistente e all’adegua-
mento tecnologico programmato, mentre il restante 36% a
nuovi progetti e allo sviluppo e trasformazione dell’esistente.
Ad alto potenziale virtualizzazione, document management,
mobile & wireless, information security management e Web
content management.
Update your brain’
Il messaggio di Alfredo Gatti, managing partner di Nextva-
lue che ha realizzato la ricerca, è chiaro: “In un contesto cer-
tamente non positivo la trasformazione dell’Information
Technology continua a essere una forza dirompente con un
proprio autonomo sviluppo. L’IT si conferma come forte driver
di innovazione e la vera sfida è gestire le aspettative di un pro-
cesso di innovazione che diviene sempre più rapido. Di fatto le
aspettative delle aziende finali creano forti pressioni sul mondo
dell’offerta IT affinché cambino i modelli e lemodalità di eroga-
zione delle soluzioni e dei servizi. Anche l’esistente deve essere
gestito mentre si incorporano nuovi requisiti, contenuti e ca-
pacità di relazione a discapito dell’introduzione di nuove com-
plessità. In questa rincorsa al digitale è ancora più importante
rispetto al passato una buona collaborazione tra pubblico e pri-
vato e sempre più è necessario che il mondo politico riconosca
il valore degli investimenti in IT e la Pubblica Amministrazione
diventi propositiva, soprattutto oggi che l’Agenda Digitale ha
fatto i suoi primi passi anche in Italia.”
Assintel - Nextvalue