Pagina 14 - SSI Settembre 2012

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AUTOMAZIONE OGGI 357
SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA
S
SI
software
L’approccio meccatronico per agevolare
la cooperazione
Lo sviluppo orientato alla meccatronica ha introdotto una
nuova richiesta: la consistente integrazione tra meccanica,
elettronica e software di automazione. La interconnes-
sione tra i database dei software CAD e CAE con i si-
stemi di sviluppo software è un grande aiuto. Lo
scambio di dati, nel formato nativo proprio dei
diversi strumenti, consente di mettere in co-
municazione diretta tutti i progettisti di un
sistema di automazione, che la loro spe-
cializzazione sia la meccanica, l’elet-
trica, l’informatica o l’automazione.
Questa relazione biunivoca non
solo mantiene la libertà di sce-
gliere un progetto di sistema,
ma consente anche di in-
tegrare le parti idrauli-
che e pneumatiche,
oltre chiaramente
al progetto mec-
canico necessario
per l’integrazione
dell’hardware di
controllo. La pos-
sibilità poi di eseguire la simulazione della macchina tramite
applicativi, come Simulink, ci apre una miriade di possibilità
di eseguire test intermedi del software, indipendentemente
dall’hardware – non sempre disponibile in questa fase di
progetto.
Comunicazioni aperte per una connettività a
prova di futuro
L’utilizzo trasparente di protocolli di comunicazione e fra-
mework per l’automazione, come l’OPC Unified Architec-
ture, uno standard che si sta affermando in modo massivo
sul mercato, sono indispensabili per permettere a un’appli-
cazione di essere messa in comunicazione con altri sistemi,
anche di terze parti. L’adozione di tali standard, insieme alle
tecnologie Web più diffuse, semplifica il lavoro degli svilup-
patori di software grazie a funzioni già disponibili e facili da
usare.
Tra le tante funzioni ne troviamo di dedicate alla visualiz-
zazione, al monitoraggio dei processi e alla manutenzione
remota. Si possono così implementare applicazioni di pro-
duzione indipendenti dal luogo in cui si trovano la mac-
china, il controllo o la stazione di supervisione.
Controllo di coerenza per una vera
sostenibilità
I criteri di sostenibilità menzionati sopra si soddisfano fa-
cendo programmi facili da ampliare o modificare. I singoli
elementi del sistema devono essere chiaramente distinti e
gestiti da un sistema integrato di controllo del codice sor-
gente, per garantire i migliori risultati in ogni fase di svi-
luppo. Questi controlli non devono interferire con il resto
del sistema, ma fornire una valida base per le decisioni su
come procedere, il che aiuta a mantenere i progetti nella
giusta direzione dall’inizio alla fine.
L’ambiente di sviluppo, inoltre, deve comprende
controllo e supervisione, acquisizione dati, visua-
lizzazione e controllo di movimento, per poter
prevenire incoerenze qualsiasi tra i vari ele-
menti di un sistema. Includendo tutte le in-
terfacce e i meccanismi di trasferimento
necessari per gestire l’intero progetto
durante tutto il ciclo di vita del pro-
dotto, si assicura che ogni tas-
sello utile possa essere trovato
quando e dove è necessario,
contribuendo allo sviluppo
sostenibile delle future
generazioni di pro-
dotti. “Un ambiente
di sviluppo intel-
ligente, che offre
sostegno attivo a
differenti livelli,
aiuta gli sviluppa-
tori di software a fare il salto da una progettazione efficiente
alla Smart Engineering”.
Programmazione a oggetti per una
intelligenza a ogni livello
Nella creazione del software per automazione non è una no-
vità la programmazione orientata agli oggetti, soprattutto
in C ++. È quindi imprescindibile sfruttare al meglio classi
e oggetti ai nostri fini. Prendiamo, ad esempio, un editor
intelligente che suggerisca ai programmatori informazioni
contestuali, prendendo spunto sia dalle librerie di funzioni
incluse, sia dalle sezioni di codice già scritte. Come risultato
si accelera notevolmente lo sviluppo di software, renden-
dolo anche più riutilizzabile e riducendo, in ultima analisi,
gli interventi di manutenzione richiesti per modifiche suc-
cessive.
Un ulteriore aiuto ci viene anche dai template di visualiz-
zazione per la progettazione di interfacce utente in Visual
Studio. Pronte da utilizzare e facili da modificare accorciano
i tempi di creazione dell’HMI, specialmente quando si vo-
gliono supportare differenti dimensioni dello schermo e
risoluzioni. “In definitiva l’ambiente di sviluppo deve per-
mettere di creare software dall’architettura ben strutturata,
fondamentale non solo durante lo sviluppo iniziale, ma
durante tutta la vita del prodotto. Lo scopo di un ambiente
smart è aiutare gli sviluppatori nella creazione di soluzioni
‘belle’ con cui è perfino un piacere lavorare”.
B&R Automazione Industriale
L’efficacia nello sviluppo di un progetto si basa sull’utilizzo ottimale di tutte le
risorse coinvolte, a ogni livello