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29 zione nell’ambito operativo di sistemi e dispositivi cyber-fisici che integrano funzio- nalità evolute, come per esempio funzionalità autonome di diagnostica e protezione, che comunicano anche con elementi di altri layer. Questa è l’evoluzione che vediamo per il futuro, anche se non è un processo immediato, perché comporta un’evoluzione importante. Resteranno comunque alcune nicchie e necessità oggettive per cui la verticalizzazione non sarà possibile o indicata”. Albertini: “Il concetto di segmentazione è un pilastro della cybersicurezza. Proprio come le paratie dividono una nave in più segmenti per mantenerla governabile in caso di falla, i segmenti di rete multipli impediscono al malware di diffondersi senza controllo.In una complessa rete informatica bisogna definire e separare attentamente le aree, le zone di ogni singolo segmento di rete in base all’applicazione al rischio e all’utilizzo”. Per la comunicazione con applicativi esterni, per esempio piattaforme cloud o dashboard, è preferibile acquisire i dati direttamente dai sensori o dai database di sistema? Nel primo caso, quali gateway vengono proposti? Albertini: “Dal punto di vista della sicurezza non ci sono enormi differenze.I vantaggi sono legati all’operatività: con le tecnologie edge computing moderne è possibile eseguire localmente, anche all’interno del firewall industriale, servizi, microservizi, applicazioni e processi. Così è possibile raccogliere ed elaborare dati in campo sia direttamente dal gateway, sia tramite sonde e sensori”. Marella: “Analizzando le necessità di ogni singola applicazione dei nostri clienti pos- siamo affermare che non sempre è necessario l’utilizzo di un gateway, molto spesso è possibile operare con una connessione tra dispositivi IoT, sensori, macchine di produzione ecc. con i sistemi informatici attraverso una piattaforma middleware riducendo notevolmente i costi di installazione emanutenzione. La piattaforma Con- nect Orchestrator ne è un esempio in quanto rappresenta una soluzione smart per la gestione d’insieme delle informazioni legate alla produzione e alla logistica.L’obiettivo principale è offrire soluzioni per il miglioramento dei processi attraverso il monitorag- gio di tutte le fasi operative, disponendo di dati in modalità semplice e aggregabile in funzione delle esigenze dell’azienda e dei singoli operatori. Inoltre, uno dei feature maggiormente richiesti è senz’altro la scalabilità, ovvero la possibilità di integrare nel processo con gradualità componenti e soluzioni con tecnologie diverse e innovative”. Griffini: “Mitsubishi Electric offre diverse possibilità per abilitare soluzioni IIoT.Una di queste è il tool di connettività IoTWorXdi Iconics,azienda statunitense recentemente acquisita dallamultinazionale giapponese.Con IoTWorXMitsubishi Electric è in grado di offrire una soluzione software IoT completa, a partire dal gateway di raccolta dati fino al cloud. Un’altra soluzione proposta da Mitsubishi Electric per applicazioni IIoT è il C Intelligent Function Module, un modulo integrato nella piattaforma di controllo Melsec iQ-R, utilizzabile in chiave IoT per realizzare un gateway di tipo flessibile”. Carlucci: “I sensori che acquisiscono i dati dal campo, implementati parallelamente rispetto al sistema IT esistente, servono a veicolare dati in tempo reale per renderli disponibili a un livello più elevato su cui fare analisi, applicare intelligenze e algoritmi ecc.Tutto dipende da dove si colloca questa capacità di computing e di analisi,ovvero inmodo centralizzato entro database classici, o a livello edge, oppure in un‘data lake’ che rende disponibili i dati per l’accesso da varie allocazioni. Nel caso di applicazioni edge computing o cloud, il gateway può diventare anche il luogo di elaborazione”. L’integrazione dei dispositivi OT nell’IIoT comporta problemi complessi di indiriz- zamento e re-indirizzamento: vi sono soluzioni a basso impatto? Carlucci: “La soluzione al problema dipende dal corretto design dell’applicazione. È possibile, considerando le caratteristiche specifiche dell’implementazione da realiz- zare, creare architetture che riducano queste complessità, ma non c’è una soluzione ‘singola’ per questo problema. È un tema da trattare a livello di design di sistema”. UL TYPE IP54 www.icotek.com Il telaio passacavo KEL-FA (fast assembly), offre un montaggio veloce e senza attrezzi. Garantisce tenuta alla trazione secondo la norma EN 62444 e permette di gestire ogni applicazione grazie ad un‘ampia gamma di gommini passacavo. Il listello passacavo per montaggio rapido Click. Clack. Closed.

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