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APRILE 2017

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MESSAGGIO PROMOZIONALE

L’RP-2, ultimo nato dei ‘motion controllers’ Robox, è

un tipico figlio dell’Industria 4.0.

Il fatto che possa controllare quattro robot antropo-

morfi a sei assi, oppure una linea d’incarto, o una

tappatrice per il beverage equipaggiata di decine

di assi viene dato per scontato e, quasi, non desta

interesse.

L’aspetto che più viene apprezzato è la sua capa-

cità di connettersi. Questa capacità è supportata da

ben sei porte Ethernet. Due di queste sono destinate

alle connessioni master hard realtime con il campo

(azionamenti, I/O, dispositivi di sicurezza, organi

sensoriali quali telecamere con esigenze spinte di

realtime ecc.).

A questo scopo Robox da molti anni utilizza Ethercat,

bus che, secondo Robox stessa, garantisce quanto

richiesto oggi dalle prestazioni motion più avanzate.

Altre due porte, gestite da uno switch interno, ga-

rantiscono connessioni TCP/IP per scopi generali,

ad esempio verso reti di fabbrica, dispositivi Scada,

HMI, PC dedicati allo sviluppo…

Infine due porte Ethernet garantiscono a RP-2 la

capacità di lavorare come slave per i più comuni

fieldbus oggi usati sul mercato. Ci riferiamo in parti-

colare a Ethercat, Profinet, Power Link, Ethernet/IP.

Anche queste due porte si possono comportare

come switch se le caratteristiche del bus prescelto

lo permettono.

Le capacità di connessione sono ulteriormente au-

mentate dalla presenza di una porta Canbus, un con-

nettore USB tipo B, tipicamente di consolle, e due

connettori USB tipo A. Da ultimo citiamo una datata,

ma sempre utile, porta RS232.

Per le comunicazioni usando porte

TCP sono disponibili packages soft-

ware per l’OPC Server e librerie per

il framework .NET. OPC-UA è in

fase di sviluppo.

Questa grande capacità di comuni-

cazione permette di raccogliere e

di inviare, per esempio su Cloud,

grandi quantità di informazioni ot-

tenute da una vasta rete di periferi-

che. Ricordiamo che RP-2, come il

suo fratello minore RP-1, si interfac-

cia direttamente, sfruttando il bus

Axioline F, la completissima peri-

feria Phoenix Contact. Periferia che, se conveniente,

può anche essere interfacciata via Ethercat o Canbus

utilizzando gli appositi accoppiatori.

RP-2 prevede anche due canali SPI a 50 MHz a di-

sposizione dell’utente per la raccolta dati da ipotetici

client, dati che, per esempio, possono essere convo-

gliati verso l’Fpga per una elaborazione in hardware.

Le sopracitate capacità di comunicare ad un livello

che possiamo definire ‘globale’ sono completate

da una capacità di comunicazione a livello ‘locale’:

RP-2 è dotato di un hot-spot WiFi e si presenta al

browser di un qualunque smartphone come un sito

web da cui poter ottenere informazioni diagnostiche/

gestionali. Citiamo, per esempio, informazioni atte

a ben definire il prodotto (es. part number, versioni

software ecc.), informazioni diagnostiche quali per

esempio la situazione degli allarmi eventualmente

presenti, informazioni utili alla manutenzione quali

lo stato degli input/output collegati all’RP-2, le quote

degli assi ecc.

Al momento non ci si vuole spingere oltre, ma è

facile immaginare che in un futuro prossimo que-

sti dispositivi che chiunque porta con sé, finiranno

per sostituire, in molti casi, le classiche interfacce

operatore.

Il segreto delle capacità sopra illustrate sta nel po-

deroso motore di cui RP-2 è dotato e cioè un SOC,

corredato da un processore Arm dual-core a 800 MHz

e di una Fpga fino a 110.000 logic elements.

Questo motore non potrebbe esprimere la sua po-

tenza se non opportunamente supportato dalla sua

periferia. Citiamo: 1 GB di ram DDR3 a 400 MHz, 512

kB di memoria ritentiva, fino a 128 MB di memoria

flash per i servizi.

Uno zoccolo per uSD Card è a disposizione dell’u-

tente per la memorizzazione del software applicativo

e di qualunque altro file a supporto.

Secondo la tradizione Robox RP-2 conserva la com-

patibilità software con i suoi predecessori, in parti-

colare permette di trasportare su RP-2 qualunque

software precedentemente sviluppato sui controlli

che l’hanno preceduto (RP-1, uRMC3, uRMC2, Rbxm

ecc.).

Analogamente utilizza tutti gli ambienti di sviluppo

dei suoi predecessori, rendendo ‘facile la vita’ a chi,

per esigenze tecniche o prestazionali, volesse comin-

ciare a lavorare con RP-2.

Robox SpA

via Sempione, 82

28053 Castelletto S. Ticino (NO)

Tel.

+39 0331 922086

Fax

+39 0331 923262

info@robox.it www.robox.it

1. RP-2 nuovo Robox motion controller - 2. Workspace RDE III

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