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MESSAGGIO PROMOZIONALE

Robox ha appena compiuto i suoi primi 40

anni. 40 anni dedicati al controllo del movi-

mento e con un’unica ‘stella polare’: inno-

vare. Fedele a questa missione, anche nel

corso dell’ultimo anno Robox ha lavorato

in molteplici direzioni. Anzitutto è stato svi-

luppato il nuovo motion controller RP-1. RP-

1, che Robox presenta a SPS Italia 2015 a

Parma, nasce da una collaborazione con il

gruppo Phoenix Contact. Questo neonato motion controller

ha risorse hardware e software atte a pilotare direttamente

il nuovo bus Axioline di Phoenix Contact (si veda Figura1).

Svariati sono i vantaggi che nascono da questa collabo-

razione. Innanzitutto, Ro-

box può godere della va-

sta e affidabile famiglia

di periferiche di Phoenix

Contact, interfacciate

oltretutto con uno stan-

dard performante quale

è Axioline. RP-1 potrà

pilotare direttamente

quelle periferiche che,

per qualunque motivo,

l’utente desidera tenere

a livello centrale, mentre

potrà ovviamente conti-

nuare a pilotare perife-

riche decentrate di terze

parti utilizzando Ether-

cat, Canopen ecc. Grossi

vantaggi si hanno anche

dal punto di vista della ‘safety’. È ormai opinione comune

che certificare al riguardo della sicurezza il motion control-

ler non sia conveniente. La continua evoluzione delle pre-

stazioni che il mercato impone non permette di giungere

a una certificazione che, di fatto, le ingesserebbe. La scelta

che appare migliore è quella di inserire nel bus esterno di

pilotaggio delle periferiche sia un PLC di sicurezza sia le

periferiche, tipicamente I/O, idonee alla gestione della sicu-

rezza (per esempio per la lettura di un fungo di sicurezza,

il pilotaggio di una funzionalità di ‘torque off’ ecc.). Nella

sua semplicità, il PLC di sicurezza può essere certificato

facilmente. Altrettanto dicasi per i moduli I/O coinvolti. An-

che in questo caso, la collaborazione con Phoenix Contact

risulta vincente, grazie al fatto che la società possiede già

un’ampia gamma di moduli di sicurezza certificati.

Tante attività volte all’innovazione

In linea con la tradizione Robox, RP-1 è totalmente com-

patibile con gli altri motion controller Robox, per quanto

riguarda sia il software, sia gli ambienti di sviluppo.

Ugualmente porta con sé nuove capacità:

ai ben consolidati linguaggi di programmazione, carat-

teristici della piattaforma Robox (linguag-

gio strutturato, ladder, ISO, object block) è

stato affiancato il linguaggio RPL concepito

per un’agevole programmazione in campo

robotico. RPL sfrutta la potenzialità della

biblioteca RPE (Robox Path Executor), ren-

dendo le risorse dello strumento più facil-

mente utilizzabili dal programmatore;

il numero degli assi controllati è salito a

255;

è stata introdotta la ‘planar compensation’,

molto utile ogniqualvolta si voglia superare

la precisione intrinseca della meccanica

della macchina;

molto altro ancora.

Nel corso dell’ultimo anno è stata inoltre avviata una col-

laborazione con Asem, volta allo sviluppo di un terminale

di programmazione concepito per la programmazione dei

robot e non solo (si veda Figura 2). Questa collaborazione

non si è fermata al predetto sviluppo, ma è andata ‘ol-

tre’ coinvolgendo HMI e PC industriali. Particolarmente

interessante riguardo l’HMI è la possibilità di effettuare

‘Remote Service’ mediante le prestazioni di Ubiquity.

Infine, e questa è senz’altro una novità nella storia della

Robox, nell’ultimo anno sono stati affrontati i problemi di

visione. Si è infatti constatato che, mentre nel campo 2D

per applicazioni robotiche il mercato fornisce un’ampia

scelta di soluzioni, non altrettanto accade per le problema-

tiche 3D. Robox ha pertanto deciso di avviare un’attività di

sviluppo in questo campo.

Sono stati sviluppati algoritmi per la visione stereoscopica

(una dimostrazione di visione stereoscopica sarà esposta

nello stand Robox - al pad. 3 stand D 040) e algoritmi basati

sulla triangolazione laser. Robox si è concentrata, in par-

ticolare, sul problema della depallettizzazione robotizzata

di sacchi su pallet (si vedano Figura 3 e Figura 4), sacchi

che per varie ragioni sono sempre malamente strutturati.

Il problema

è particolar-

mente sentito

nell’industria

per svariate

ragioni, per

esempio: il

peso dei sac-

chi è ecces-

sivo, la forma dei

sacchi non è ben

definita, i sacchi so-

vente contengono

sostanze nocive per

la salute, quasi sem-

pre i pallet vengono

presentati al robot

con lo strato supe-

riore incompleto. Ov-

viamente, in paral-

lelo alle sopra citate iniziative all’avanguardia, continuano

le attività di ‘retroguardia’, volte soprattutto a migliorare la

facilità d’uso, la documentazione tecnica, la manutenibilità

e l’assistenza, in particolare remota, di un prodotto ‘che

non conosce confini’.

Robox SpA

Via Sempione, 82

28053 Castelletto sopra Ticino (NO)

Tel. +39 0331 922086

Fax +39 0331 923262

info@robox.it www.robox.it

APRILE 2015

110

Figura 1 - il nuovo motion controller RP-1 di Robox nasce per pilotare

direttamente il bus Axioline di Phoenix Contact

Figura 2 - Robox

collabora con

Asem allo svi-

luppo di un

terminale per

la programma-

zione dei robot

Figura 3 - Sinottico depalletizzatore

Figura 4 - Scansione laser