Page 18 - SPS 2012

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APRILE 2012
Com’è ormai noto, l’età media della popolazione in
Italia sta aumentando inesorabilmente, soprattutto se
si considera quale segmento demografico quello dei
‘lavoratori’. Eppure il know-how e la competenza delle
nostre aziende, ricercati in ogni parte del mondo e per
ogni settore, dal fashion all’alimentare, al manifatturiero,
sono fortemente legati agli ‘skill’ maturati nel tempo dagli
addetti e che difficilmente passa alle ‘nuove leve’, dato che
chi va via spesso non viene sostituito, se non con personale ‘a
tempo’. Come colmare dunque il ‘gap’ generazionale che si sta
formando? Come evitare che vadano perse le abilità acquisite
dalle nostre imprese, fulcro del ‘made in Italy’? Investendo in
formazione. Oggi sempre più, del resto, si sente parlare anche
nel mondo dell’industria dell’importanza della formazione,
peraltro uno dei capisaldi di questa edizione 2012 di SPS/IPC/Drives
Italia. La Fiera tedesca, naturalizzata parmense, sta infatti puntando
molto su progetti come Linking University, con l’obiettivo di far
incontrare aziende, università e istituti di formazione, o CertiSearch,
dedicato a enti di certificazione e ricerca. “Il capitale intellettuale è
una risorsa di cui le aziende non devono, né possono fare a meno,
soprattutto in questo momento di difficoltà economica” ha asserito
Alberto Grando, Dean di SDA Bocconi-School of Management, ente
scelto quale erogatore di servizi di formazione da Anima ((Federazione
delle associazioni nazionali dell’industria meccanica varia e affine).
“Vi sono investimenti che producono risultati, o non li producono se
non vengono effettuati, sul lungo periodo: investire sulle persone è una
scommessa che in prospettiva sicuramente paga”. È questo secondo Grando
uno dei punti sui quali le imprese devono puntare per emergere dalla crisi.
“Altro aspetto centrale è la capacità di rispondere con prontezza e flessibilità alle
richieste dei clienti, nonostante i tagli sul personale che possono aver indebolito
la struttura organizzativa aziendale, poiché essendo ormai il mercato globalizzato,
è immediato perdere un ordine a favore di un concorrente se non si forniscono
risposte in tempo reale” ha poi proseguito il Dean. “Altrettanto importanti sono
poi la capacità di innovare, quindi ancora di investire su ricerca e sviluppo
per distinguersi dalla concorrenza, e avere una proiezione internazionale” ha
suggerito Grando. “Le società che hanno maggiormente tenuto durante questa
crisi sono state quelle che hanno potuto contare su un 50-60% di fatturato
realizzato all’estero, dato che la domanda interna stenta a riprendersi”. Viene poi
da sé che per investire su personale e ricerca occorre avere cassa: “Questo si
ottiene da un lato con un controllo stretto del business e con un’attività di verifica
attenta e quotidiana della cassa, dei costi e dell’andamento del portafoglio,
intervenendo tempestivamente nel caso si riscontrino anomalie, costi eccessivi o
carenze a livello commerciale, dall’altro, con l’efficientamento interno, spostando
il focus verso il lean manufacturing, con una produzione più snella, e mettendo
mano all’ottimizzazione di magazzino e supply chain” ha concluso Grando.
L’EFFICIENZA È ‘GREEN’
Efficienza è oggi più che mai la parola chiave del
mondo dell’industria. Perché essere efficienti significa fare tutto meglio di prima
e spendendo meno, quindi, alla fine, risparmiare. E chi non vorrebbe trovare
la ‘ricetta’ ideale per risparmiare in un momento di crisi come l’attuale? Se poi
la ricetta è anche ‘green’, proprio quando tutto ciò che è tinto di verde ha più
appeal e fa tendenza, tantomeglio. Ben venga dunque lo studio autofinanziato da
SDA Bocconi sulla ‘green economy’: “’Green’ qui non deve essere inteso come
‘ecosostenibile’ o ‘bio’, tutt’altro” ha avvertito Armando Cirrincione, docente di
marketing presso SDA Bocconi e curatore della ricerca. “Se pensiamo bene, un
prodotto green oggi si vende perché costa meno: chi lo produce utilizza meno
LA CREATIVITÀ CHE HA RESO NOTO NEL MONDO IL ‘MADE IN ITALY’
è innata, ma da sola non basta più. Know-how e competenza si possono invece
apprendere: il passo avanti richiesto alle imprese italiane è investire su personale
e ricerca, per andare verso la ‘green economy’
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Anche l’economia si ting
Ilaria De Poli
Fonte: www.bankofnaturalcapital.com