Page 14 - SPS 2012

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APRILE 2012
STEFANIA BOSCO: A QUALI SETTORI INDUSTRIALI E A
QUALI OPERATORI SI RIVOLGE SPS ITALIA?
DONALDWICH
: SPS/IPC/Drives Italia è la fiera che si occupa
di automazione industriale e come tale racchiude nel proprio
merceologico tutti quei prodotti che costituiscono la testa, i
sensi e gli arti di un sistema automatico. Per questo troviamo
i controllori logici programmabili (PLC) e i PC industriali, le
interfacce uomo-macchina e i sistemi di
visione, tutti i tipi di sensori industriali e ogni
tipologia di attuatori, tra i quali la fanno da
padrone gli inverter e i servoazionamenti.
Potendo contare, come espositori, su tutti i
fornitori di automazione, possiamo garantire
agli operatori del mercato la possibilità di
trovare in fiera tutta la componentistica
e tutti i sistemi di controllo necessari per
realizzare un qualsiasi sistema automatico.
Per questo i responsabili degli uffici tecnici,
siano costruttori di macchina, o utilizzatori
finali, trovano a SPS le soluzioni e quindi le
risposte di cui hanno bisogno. Volendo poi
contestualizzare i prodotti, abbiamo dato una
particolare valenza all’aspetto convegnistico.
Grazie alle memorie che verranno presentate
dagli espositori e dai rappresentanti di varie
facoltà di ingegneria delle università italiane,
si potranno individuare le opportunità che la
tecnologia mette a disposizione.
BOSCO: QUAL È L’ELEMENTO CARATTERIZZANTE CHE
QUALIFICA E IDENTIFICA SPS ITALIA?
WICH
: Di fatto non c’è solo un elemento che caratterizza
questa manifestazione fieristica. Tanti sono gli aspetti su
cui abbiamo lavorato e che hanno permesso di creare
velocemente l’immagine e la stima che oggi SPS Italia ha
guadagnato. Mi piace sottolineare la continua collaborazione
fra noi, in qualità di organizzatori, e gli espositori. Il nostro
Advisory Panel ha un ruolo attivo e fattivo sia nei processi
decisionali che vanno dalla definizione del merceologico
alle attività convegnistiche e ai seminari, sia nelle attività
promozionali che riguardano il pianomedia e le comunicazioni
ai visitatori. In questo continuo lavoro congiunto è cresciuta
la conoscenza e soprattutto la fiducia reciproca che ci ha
permesso di pensare e di sperimentare nuove idee e nuove
modalità di collaborazione.
La soddisfazione che deriva da quanto facciamo e la crescita
di adesioni ci danno la misura di quanto sia realizzato per
il bene degli operatori, siano essi produttori, distributori,
costruttori o utilizzatori finali. In effetti noi guardiamo tutta
la catena del valore e cerchiamo di porre la nostra attenzione
al fine di dare a tutti le risposte che cercano. SPS non ha una
dimensione geografica e temporale che si apre e si chiude
nei tre giorni di manifestazione, ma si estende lungo l’arco
dell’anno, perché gli operatori hanno bisogno di mantenere
i propri contatti attivi e trovare prodotti e soluzioni ogni
volta che ne hanno bisogno. Per questo abbiamo avviato
anche iniziative che trascendono il momento espositivo e
si sviluppano nei mesi per garantire continuità di contatto e
di informazione. Penso a Linking University, a CertiSearch,
a System Integrator on demand, agli incontri del nostro
Comitato Scientifico, a quelli del nostro Advisory Panel e al
nostro e-magazine SPS Real-Time.
BOSCO: NONOSTANTE INTERNET, LEI PENSA CHE
VISITARE UNA FIERA OFFRA ANCORA DEL VALORE
AGGIUNTO? QUALE?
WICH
: Indubbiamente gli strumenti a disposizione dei tecnici
per identificare i prodotti e le tecnologie meglio rispondenti
alle proprie esigenze sono molteplici, ma Internet è lo
strumento che più di altri permette di spaziare e di trovare
facilmente moltissimi spunti e di approfondire le proprie
conoscenze. Questo però non significa poter fare a meno del
rapporto diretto con i fornitori o gli integratori. Il confronto
oggi è quanto mai importante e la fiera offre un’agorà
insostituibile. L’interazione con gli altri operatori del mercato
non potrà mai essere sostituita da alcun blog, da alcun sito,
per questo continuiamo a credere fermamente nel valore delle
manifestazioni fieristiche. Chiaramente cambiando i tempi e
le modalità di fruizione delle informazioni, è necessario oltre
che opportuno, una rivisitazione delle fiere con un’attenzione
al contatto con i visitatori molto superiore rispetto al passato.
I social media, come Facebook, LinkedIn eTwitter, diventano
pertanto strumenti di grande interesse per poter creare una
fiera che interagisce con la community, non solo durante i
giorni della manifestazione, ma tutto l’anno.
SPS/IPC/Drives Italia diventa quindi il momento offline,
indispensabile completamento di tutti i momenti online.
Non basta offrire una vetrina, la fiera oggi è un contenitore
complesso che deve racchiudere vari ingredienti, varie
proposte. Pensiamo che SPS Italia sia nata e stia crescendo
guidata da queste logiche, perciò riteniamo che il visitatore
possa riscoprire il piacere e il valore di visitare la Fiera.
BOSCO: QUAL È L’OBIETTIVO NUMERICO DI SPS
ITALIA 2012?
WICH
: A oggi abbiamo superato del 20% gli spazi espositivi
del 2011 e credo che sia alla nostra portata il raggiungimento
di una crescita pari al 25%, visto il flusso di domande che
ci stanno ancora pervenendo. Relativamente ai visitatori, la
prima edizione è stata visitata da oltre 10.800 operatori, tutti
con una profilazione molto specifica e proprio per questo
molto apprezzati da tutti gli espositori.
Per quest’anno le nostre attese sono di un ulteriore
incremento. Rimane comunque per noi prioritario il profilo
del visitatore, in quanto riteniamo che una fiera specialistica
come SPS debba puntare soprattutto sulla qualità dei contatti
e sul valore delle relazioni che si definiscono durante la
manifestazione.
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Stefania Bosco
Intervista all’amministratore
delegato di Messe Frankfurt
Italia: Donald Wich
Donald Wich, Amministratore
Delegato Messe Frankfurt Italia