Page 125 - SPS 2012

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nale fino a 5 Nm e coppia di spunto fino a 12 Nm. Integrano un encoder assoluto
multigiro con risoluzione di 20 bit. Adatte all’installazione in sistemi di posiziona-
mento su assi secondari, offrono alimentazione separata per motore e controllore,
pulsanti per il controllo manuale, LED di diagnostica, utilità di boot-loader. Sono
disponibili anche con freno integrato.
LTI ITALIA
Il sistema di automazione modulare MotionOne di LTi offre una vasta gamma di op-
zioni per una moderna automazione delle macchine, combinando tutti i componenti
indispensabili in un’unica soluzione: una gamma scalabile di pannelli HMI, possi-
bilità di automatizzazione di movimenti complessi, tecnologia per una movimen-
tazione precisa e dinamica, rispetto
dei più moderni requisiti di sicurezza
(EN13849), programmazione secon-
do gli standard di mercato.
I terminali operatore da pannello
con display touchscreen nei formati
da 8,4” a 15” e i terminali portatili
con display di dimensioni variabili
da 3,4” a 6,5” di LTi offrono la giusta
soluzione per i più impegnativi com-
piti di visualizzazione. Il sistema di
controllo ControlOne con potenza di calcolo da 400 MHz Power PC fino a 1,1 GHz
Atom si distingue per l’assenza di manutenzione grazie al funzionamento fanless e
offre funzionalità di connettività. I collaudati drive LTi con tecnologia di sicurezza
integrata fanno parte del sistema di automazione MotionOne. Poiché la configu-
razione dei protocolli Ethercat o Canopen è già inclusa nel file di descrizione dei
dispositivi (.xml o .eds), i problemi d’interfaccia vengono risulti. In aggiunta ai drive
esiste un’ampia gamma di motori disponibili, dal servomotore standard con coppie
fino a 115 Nm al motore lineare con forze da 30 a 5.850 N. La suite MotionCenter,
che si basa sullo standard CoDeSys, combina l’ambiente di sviluppo per la program-
mazione del sistema di controllo con librerie di blocchi funzionali PLCopen, insieme
all’editor per creare applicazioni di visualizzazione basate su Java.
LUCHSINGER
Gli accelerometri Livm (denominati
anche Iepe) proposti da Luchsinger
sono sensori piezoelettrici che inte-
grano un’elettronica che converte il
segnale a elevata impedenza gene-
rato dal cristallo piezoelettrico in un
segnale a bassa impedenza immune
al rumore e adatto all’uso con cavi
lunghi. La serie Dytran 3023 com-
prende svariati accelerometri trias-
siali. Il modello 3023A è saldato e
sigillato con il laser in una custodia leggera di titanio del peso di 3 g (9,1x9,1x 9,1
mm). La sensibilità nominale è di 10 mV/g per ogni asse (x, y e z) per un campo
di misura di 500 g e una risposta in frequenza fino a 10.000 Hz. Il montaggio è
adesivo, ma è disponibile una versione con montaggio a vite 5-40. Un’ulteriore ver-
sione include un circuito Teds (Transducer Electronic Data Sheet) per memorizzare
le informazioni (modello, numero di serie, dati di calibrazione) in formato digitale
nel sensore stesso. La serie 7503° è invece una famiglia di accelerometri triassiali
a tecnologia Mems, con una scelta di 8 sensibilità e campi di misura da 2 a 400
g, resistenza a eventuali shock di 5.000 g, temperatura di funzionamento da -55 a
155 °C. Luchsinger propone poi le telecamere a infrarossi Optris PI400 e PI450. Con
dimensioni di 56x46x90 mm, PI400 è la più piccola termocamera della sua classe,
con un peso di 320 g obiettivo incluso. La sensibilità termica è di 80 mK per la Optris
PI400 e 40 mK per Optris PI450. Le immagini termografiche a infrarossi e i video pos-
sono essere visualizzati e registrati alla risoluzione di 382x288 pixel a una velocità
di misura di 80 fotogrammi al secondo. In combinazione con l’obiettivo appropriato
(con apertura 30° o 13°) si possono ottenere misurazioni più dettagliate. Questa
termocamera robusta (IP67/Nema4) presenta supporto per il montaggio, custodia
protettiva e connettore angolato. Il software Connect offre funzionalità per l’ana-
lisi delle immagini termiche, la registrazione dei dati e l’integrazione con processi
automatizzati; il cavo USB può essere esteso fino a 10 km con cavi in fibra ottica;
l’interfaccia di processo analogico/digitale (PIF) e il driver open source agevolano
l’integrazione di software tramite DLL, ComPort e Labview.