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NOVEMBRE 2012
FIELDBUS & NETWORKS
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Fieldbus & Networks
controllore locale che gestisce il movimento di una pressa, evitando
di perdere tempo passando più volte attraverso un dispositivo master.
Questa superiore velocità di reazione si traduce in una sensibile ridu-
zione delle distanze di arresto degli elementi in movimento e contribu-
isce al raggiungimento dei livelli di sicurezza degli impianti conformi
alle norme SIL (Safety Integrity Level). Attualmente OpenSafety è
certificato SIL3 secondo IEC 61508 ed è pertanto adatto all’impiego
in ambito industriale; i promotori di Epsg intendono conseguire anche
la conformità SIL4 per
consentirne l’impiego
anche nei settori au-
tomotive, avionico e
aerospaziale, dei tra-
sporti, della difesa e
dell’energia.
L’integrità
è tutto
Il protocollo OpenSa-
fety incapsula i dati di
sicurezza in un frame
Ethernet standard a
prescindere dal tipo
di informazioni tra-
smesse (trasferimento
dati, informazioni di
configurazione, sin-
cronizzazione): sono
i nodi della rete che
riconoscono automaticamente il contenuto rendendo così superfluo
specificare il tipo di frame e la sua lunghezza. OpenSafety si occupa
di verificare l’integrità di tutti i dati trasmessi, controllando che siano
trasferiti nella giusta sequenza, senza interruzioni od omissioni e te-
nendo traccia di tutti gli eventuali errori riscontrati. I dati di sicurezza
sono disposti in due frame identici dotati di codice di correzione degli
errori a ridondanza ciclica (CRC) e accomodati entro un unico frame
standard Ethernet. La ridondanza dei dati e la presenza di codici CRC
duplicati rende altamente improbabile il mancato rilevamento di un
errore di trasmissione: per non essere colto, l’errore dovrebbe presen-
tarsi identico in entrambi i sottoframe ed eludere nel medesimo modo
il controllo ciclico di ridondanza. Il protocollo effettua il controllo di
ridondanza ciclica di tutti i dati trasferiti e, grazie ai ridotti tempi di
ciclo, gli eventuali errori sono rilevati tempestivamente, anche quando
ci si appoggia a reti non hard realtime. Per evitare scambi acciden-
tali, inoltre, i frame sono dotati di un identificativo a 8 o 16 bit che
contiene, codificati, parte del campo indirizzo, il tipo di telegramma
contenuto e il tipo di frame.
Un altro meccanismo di prevenzione e identificazione degli errori è la
marcatura temporale di tutti i pacchetti dati, che permette di stabilire
le corrette sequenze d’invio e ricezione per il giusto assemblaggio
delle informazioni inviate nel corso di più cicli. Il time-stamping pre-
viene anche le doppie ricezioni e permette di rivelare ritardi di tra-
smissione potenzialmente forieri di malfunzionamento dei nodi. Non
s
olo: grazie alla sincronizzazione e al relativo basso jitter OpenSafety
è
in grado di tenere conto dei ritardi di propagazione ed elaborazione
n
elle varie porzioni eterogenee di rete, armonizzando così la coesi-
stenza di sottoreti di sicurezza dedicate, estremamente veloci, e di
reti basate su bus di campo che possono risentire di una lentezza
congenita, che sarebbe altrimenti scambiata per malfunzionamento.
È possibile suddividere una rete OpenSafety in 1.023 domini di si-
curezza, connessi tra loro per mezzo di gateway e dotati ciascuno di
1.023 nodi. Le reti possono essere organizzate per gerarchia o per
zone, in maniera tale da permetterne il funzionamento indipendente
e garantire l’operatività del resto dell’impianto quando una sua parte
viene messa off-line per manutenzione o aggiornamento. Ogni domi-
nio è gestito da un Safety Configuration Manager (SCM) che passa
ciclicamente in rassegna tutti i nodi assegnatigli alla ricerca di va-
riazioni.
I gestori di configurazione assegnano indirizzi univoci ai dispositivi di
sicurezza del proprio dominio, ne verificano il corretto funzionamento
e conservano in memoria i parametri di configurazione che non pos-
sono essere memorizzati direttamente nei nodi. Quando uno dei di-
spositivi del proprio dominio viene sostituito, provvedono a trasferire
in maniera automatica i dati di configurazione, sollevando l’utilizza-
tore da tale incombenza.
OpenSafety è in grado di accomodare
numerose sottoreti di diverso tipo
seguendo una topologia flessibile
Per minimizzare la probabilità che un errore di trasmissione non
venga rilevato, i dati di sicurezza sono trasmessi sotto forma di due
sottoframe identici, ciascuno dotato del proprio codice CRC
Fonte: www.open-safety
Fonte:www.opensafety.org
Fonte: B&R Automation
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