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SETTEMBRE 2012
FIELDBUS & NETWORKS
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il controllo di processo è migrato verso
sistemi aperti che utilizzano tecnologie
standardizzate, come Microsoft Win-
dows ed Ethernet TCP/IP. In particolare,
Ethernet e i protocolli TCP/IP forniscono
ai sistemi di controllo di processo in-
dustriali nuove e attraenti funzionalità,
quali applicazioni integrate in rete at-
traverso dispositivi intelligenti, PLC con
server Web incorporato, connettività
wireless, accesso remoto per la manu-
tenzione, accesso alle informazioni dai
sistemi aziendali che gestiscono inven-
tario, produzione, spedizione e ricezione,
acquisti ecc. Questa evoluzione tecnolo-
gica potenzialmente espone i sistemi di controllo a vulnerabilità e at-
tacchi informatici che precedentemente interessavano solo i sistemi IT.
“In questo contesto le potenzialità di crescita del mercato sono molto
promettenti” ha concluso Milanese.
Soluzioni di rete in evoluzione
Ma qual è lo stato dell’arte del mondo delle reti? Lo indica la “Guida
Tecnica per la scelta dei bus di campo nelle applicazioni con I/O distri-
buiti” elaborata dal Gruppo PLC e I/O distribuiti di AssoAutomazione
Anie. Ne emerge un mondo, quello dei fieldbus, dove se da un lato la
standardizzazione ha contribuito a ridurre il numero degli attori pre-
senti, la specializzazione dei bus ha portato all’elaborazione di altre
variabili, non sempre ben conosciute dal mercato. Resistono poi i bus
proprietari, con una base installata ancora oggi importante, che spesso
offrono prestazioni particolarmente interessanti per certe tipologie di
applicazioni. In questo panorama di offerta si assiste al crescere delle
applicazioni distribuite, che ormai per i soli I/O hanno raggiunto sul
mercato italiano il 40% del totale delle applicazioni controllate con
PLC, con la tendenza a crescere nei prossimi anni. In sostanza, un PLC
su tre pilota un bus di campo con connessi almeno degli I/O distribu-
iti e sullo stesso bus possiamo vedere
altre apparecchiature collegate, dato
che è ormai difficile trovare dispositivi
che non abbiano almeno una porta di
comunicazione. Per quanto concerne
la scelta del protocollo da adottare oc-
corre tenere presente che ogni applica-
zione industriale deve soddisfare costi,
complessità ed esigenze differenti. Il
progressivo diffondersi dei protocolli
a base Ethernet a livello industriale ha
comportato ulteriori innovazioni di ca-
rattere tecnologico. Si sono sviluppati
diversi standard realtime-Ethernet, che
rendono Ethernet adatto all’impiego
in applicazioni di automazione ‘spinte’: ciò consente di uniformare le
tecniche di connessione e le tecnologie utilizzate (per esempio IT),
portando i benefici dati dall’utilizzo di una soluzione unica e integrata
dall’ufficio alla fabbrica. Un ulteriore passo riguarda l’adozione delle
tecnologie wireless in ambiente industriale lungo due filoni principali,
destinati prima o dopo a convergere: lo sviluppo di prodotti e tecno-
logie specificatamente pensati per il mondo industriale (proprietari) e
l’adattamento al settore industriale di tecnologie derivanti dal mondo
consumer (come Wlan, Bluetooth ecc.).
A livello industriale saranno comunque privilegiate le tecnologie wi-
reless in grado di offrire le maggiori garanzie in termini di affidabilità
(presenza di trasmissione nonostante il variare delle condizioni am-
bientali), robustezza (insensibilità a interferenze esterne o mutue tra i
diversi sistemi presenti nello stesso ambiente), sicurezza (safety, anti-
intrusione). In conclusione, la tecnologia dei bus di campo può ormai
dirsi matura e consolidata, ciò però non ne esclude ulteriori evoluzioni,
per esempio le reti Ethernet realtime porteranno nei prossimi anni a
una sempre maggiore diffusione di Ethernet in ambiti applicativi finora
appannaggio dei bus di campo, cioè in applicazioni di gestione degli I/O
distribuiti o di motion control.
P
unto d’incontro fra industria e mondo accademico,
collante fra aziende manifatturiere e società di consu-
lenza sulle più diverse tematiche legali e normative,
“...piattaforma di business trainante per il made in Italy, eco-
sistema capace di attivare gli investimenti e dove tutti possa-
no sentirsi protagonisti”: tutto questo è stato SPS/IPC/Drives
Italia a Parma, come ha sintetizzato Donald Wich, ammini-
stratore delegato dell’ente organizzatore Messe Frankfurt
Italia. Questa fiera, ‘figlia’ della più nota SPS/IPC/Drives di
Norimberga, ha saputo catalizzare l’interesse di un mondo,
quello dell’automazione, rimasto ‘orfano’ di una qualsiasi
‘piazza’, che ha quindi apprezzato (lo confermano le pre-
senze: +34,2% di visitatori rispetto all’edizione 2011, +40%
di espositori, +30% di spazio espositivo) lo sforzo fatto per
coinvolgere tutti, proprio tutti gli attori della filiera, dai system integrator agli istituti di ricerca. “Abbiamo
voluto ‘mettere al centro’ l’utente finale permettendogli di ‘risparmiare tempo’, facendogli trovare in fiera
quello di cui necessita per risolvere problematiche concrete e ‘tornare a casa’ già con almeno una risposta
ai suoi interrogativi” ha evidenziato Francesca Selva, direttore
della manifestazione e vice presidente marketing di Messe Frankfurt Italia.
Il prossimo appuntamento con SPS Italia 2013 è fissato per il 21-23 maggio, sempre a Parma.
IL MONDO DELL’AUTOMAZIONE SI RIUNISCE A PARMA
Oscar Milanese,
presidente del Gruppo
PLC e I/O distribuiti di
AssoAutomazione Anie
Giuliano Busetto,
presidente di
AssoAutomazione Anie