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MAGGIO 2023 FIELDBUS & NETWORKS 70 Fieldbus & Networks Operando come master IO-Link, un dispositivo AutoID può, per esempio, racco- gliere i dati da più sensori IO-Link installati nel luogo di lettura in modo molto semplice e, con un’adeguata dotazione hardware, inoltrarli a un sistema di con- trollo o addirittura pre-elaborarli nel dispositivo stesso, utilizzando applicazioni software adeguate. Capacità di comunicazione La capacità di comunicazione dei sistemi AutoID è di fondamentale importanza, perché consente lo scambio di dati digitali sia a livello di controllo, sia con i sistemi amministrativi e di pianificazione di livello superiore. In genere, per il controllo dei processi in tempo reale si utilizzano interfacce fieldbus basate su Ethernet, come Profinet o Ethernet/IP. La necessità di abbinare le procedure di identificazione dei processi con il monitoraggio degli stati operativi e dei dispo- sitivi, simultaneamente, aumenta le esigenze delle interfacce di comunicazione dei sistemi AutoID. In particolare, OPC UA, uno standard aperto per lo scambio di dati, è oggi sempre più utilizzato nei dispositivi AutoID di molti produttori di automazione. L’interconnessione dei dispositivi all’interno di una rete, da un lato, e la comuni- cazione con i sistemi di controllo e IT, dall’altro, attraverso le cosiddette OPC UA Companion Specifications, sono possibili indipendentemente dal produttore. Per i sistemi AutoID, in particolare, esiste la OPC UA AutoID Companion Specifi- cation, che fornisce modelli informativi per l’utilizzo di sistemi di identificazione ottica e Rfid. La capacità dei sistemi AutoID di fungere da server OPC UA con- sente a tutti gli apparati coinvolti nel processo, per esempio macchine, robot, carrelli industriali e sistemi di stoccaggio, di essere integrati in modo interope- rabile in un sistema di produzione e intralogistica uniforme, basato su OPC UA. Il flusso del materiale viene controllato in modo dinamico e flessibile, in base ai dati degli ordini del piano di produzione e ai dati di processo più recenti ottenuti in fase di identificazione e agli stati operativi acquisiti simultaneamente. Come è noto, l’utilizzo dei sistemi Rfid nella gamma di frequenze UHF è soggetto a determinate restrizioni rispetto alle bande di frequenza autorizzate in certe regioni e Paesi; soprattutto, l’incompatibilità tra le norme UE e USA costitui- sce un ostacolo all’utilizzo trasversale dei sistemi Rfid da parte delle aziende e, quindi, alla completa messa in rete e alla trasparenza di una supply chain. Per eliminare questo inconveniente, alcuni anni fa la Commissione Europea ha deciso di rilasciare una cosiddetta ‘banda superiore’, da 915 a 921 MHz, in aggiunta alla banda di frequenza esistente da 865 a 868MHz. Oltre all’armoniz- zazione, almeno parziale, con la gamma di frequenze nordamericane, sono state migliorate anche la larghezza di banda dei canali di trasmissione e la potenza di trasmissione massima consentita, permettendo un aumento significativo delle possibilità di utilizzo di questa tecnologia, in particolare nei processi logistici. In conclusione Le prestazioni dei sistemi di tracciamento e di monitoraggio, AutoID, Rfid, bar- code, algoritmi di lettura veloce, sono destinate a evolvere ulteriormente e, grazie all’aumentata connettività di rete, sarà possibile sfruttarle per sviluppare infinite casistiche d’uso. Tutte queste tecnologie sono destinate a svolgere in futuro un ruolo ancora più cruciale nella digitalizzazione e nell’ottimizzazione della produzione industriale e dei processi intralogistici, anche in combinazione con altre tecnologie di comunicazione come il 5G. I futuri sistemi di identificazione sono controllori intelligenti e interoperabili, che supportano protocolli di comunicazione moderni e compatibili con Inter- net, acquisiscono e valu- tano i dati dai sensori e li rendono disponibili a molti client in una rete. Non resta che affidarsi a produttori tecnologi- camente avanzati, che fanno della sensoristica di monitoraggio e di traccia- mento, dello sviluppo di algoritmi in grado di leg- gere barcode deteriorati, o in pessime condizioni di illuminazione, il loro core business. Ce ne sono diversi molto attivi sul mercato. Il futuro è anche nelle loro mani. Fonte: foto Shutterstock I WMS sono il cuore e il cervello del magazzino e gli impulsi per farlo ‘ragionare’ sono i dati che gli vengono inviati dai sistemi di tracciamento Intervista a Olaf Wilmsmeier, OPC UA for AutoID Companion Specification Osservatorio eCommerce B2c 2022 Osservatorio Contract Logistics ‘Gino Marchet’

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