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MAGGIO 2023 FIELDBUS & NETWORKS 69 Fieldbus & Networks Per creare davvero valore, però, le aziende devono combinare l’utilizzo dei tre pilastri del paradigma 4.0, ovvero Automation, Digitization e Analytics, con la trasformazione contestuale dei processi” afferma Emilio Moretti, ricercatore dell’Osservatorio Contract Logistics. “Notiamo una maggiore diffusione delle tecnologie di Automation e Digitization, mentre il ricorso a quelle di Analytics, spesso, è successivo alla riprogettazione del processo. In questo percorso è fon- damentale prestare attenzione all’integrazione tra i diversi sistemi informativi e le tecnologie, sviluppare una strategia aziendale organica e sempre più ‘human centric’, e sviluppare la collaborazione di filiera con i fornitori di tecnologia”. Tecnologie di tracciamento Un supporto allo sviluppo equilibrato di una logistica 4.0 potrebbe avvenire at- traverso le tecnologie di tracciamento. L’AutoID (Automatic IDentification) è, per esempio, una tecnologia che supporta le operazioni di riconoscimento e oggi è tra i pilastri dell’Internet of Things. Ma cos’è l’AutoID? Le tecnologie di Automatic Identification and Data Capture (AIDC o, più semplicemente AutoID), nascono inizialmente a supporto della lo- gistica militare e civile, e progressivamente si trasferiscono verso settori dove la codificazione veloce, precisa e intelligente è importante per trasferire dati e informazioni senza errori. La codifica di un articolo consiste nell’assegnare a esso una serie di numeri, segni o simboli riportati direttamente o attraverso un’etichettatura. Il codice contiene un certo numero di dati; possono essere, per esempio, il numero di referenza del prodotto, la data di fabbricazione o di scadenza, quella di imbal- laggio o spedizione, gli ingredienti e la loro origine e così via. L’AutoID è un passo essenziale verso un’industria che si basa sui dati per accelerare processi e operatività, ridurre costosi errori e sprechi, abbassare i costi operativi, proteg- gere l’immagine dei brand e rassicurare i consumatori. “L’AutoID svolgerà un ruolo ancora più cruciale nella digitalizzazione e nell’otti- mizzazione della produzione industriale e dei processi intralogistici” commenta Oliver Pütz-Gerbig, Product Center Ident&Vision di Leuze, azienda molto attiva nella sensoristica di identificazione. Rfid vs codice a barre Il sistema di identificazione ottica più usato al mondo è il codice a barre, che deve la sua diffusione alla semplicità d’uso, al costo estremamente ridotto e alla sua completa standardizzazione a livello mondiale. Diversi sono i tipi di codice a barre in uso a livello mondiale: Gs1-128, Data Matrix, QR Code, Aztec Code per citarne alcuni. Alla fine degli anni ’80 inizia a essere utilizzata la tecnologia Rfid (Radio-Frequency Identification), che opera nella gamma delle radiofrequenze e utilizza l’interazione elettromagnetica tra i supporti di dati Rfid, per lo più passivi (i tag), e un’antenna che genera il campo elettromagnetico. La tecnologia si diffonde negli anni 2000 con la disponibilità di nuove gamme di frequenza (HF e UHF), e quando vengono introdotti sistemi di carte contactless ed etichette Rfid a basso costo, in particolare nel mondo retail. Si aprono così nuove possibilità, anche per i processi logistici automatizzati. La tecnologia Rfid presenta alcuni vantaggi rispetto all’impiego del codice a barre; a differenza di quest’ultimo, per esempio, l’Rfid non richiede una linea visiva diretta tra il supporto dati e il lettore; inoltre, sul supporto dati Rfid si pos- sono memorizzare dati aggiuntivi, in modo tale che, oltre a un codice individuale (il cosiddetto ID univoco, o codice elettronico del prodotto - EPC), a ogni oggetto possano essere agganciate ulteriori informazioni, che vengono memorizzate a livello decentrato, per esempio le sue proprietà, la sua storia o il suo stato effettivo. L’Rfid è oggi una tecnologia di identificazione consolidata e affidabile, tanto da essere utilizzata ovunque le condizioni di applicazione e il calcolo costi/ benefici ne suggeriscano l’uso. Il cuore pensante: WMS Entriamo in magazzino, dove le tecnologie di tracciamento e riconoscimento servono soprattutto a ottimizzare e snellire le attività dal ricevimento alla spe- dizione delle merci, e naturalmente oltre. I processi da gestire in un magazzino, dalla fase del ricevimento a quella della spedizione, sono diversi e tutti fondamentali per la sostenibilità dell’attività. Dalle baie di ricevimento proseguiamo verso il posizionamento delle merci, lo stoccaggio, la selezione e il picking dei prodotti da spedire. Qui vediamo l’uti- lizzo e la gestione di apparecchiature e dispositivi quali lettori di codici a barre, QR Code o etichette Rfid, carrelli elevatori, trasloelevatori, conveyor e tanto altro, fino ad arrivare all’imballaggio o alla pallettizzazione, alla dotazione dei documenti di trasporto e delle fatture, per finire alle baie di carico per la spedi- zione. Tutto ciò oggi viene gestito dal WarehouseManagement System (WMS), una tipologia di software stand-alone o integrato con un ERP. I WMS sono il cuore e il cervello del magazzino e gli impulsi per farlo ‘ragio- nare’, nei termini più produttivi e sostenibili del caso, sono i dati che gli proven- gono proprio dai supporti tecnologici di tracciamento. La gestione dei magazzini, oggi automatizzata in modo sempre più risoluto, è possibile anche grazie alle tecnologie di tracciamento, barcode, QR Code e Rfid, che permettono ai WMS di ricevere e inviare dati in tempo reale. Estrema funzionalità Un passo importante dei sistemi AutoID nell’ambito della digitalizzazione dei processi produttivi è il monitoraggio delle condizioni. La base per questa funzionalità di monitoraggio è l’integrazione di sensori nei dispositivi AutoID. Questi sensori consentono il condition monitoring del lettore e forniscono informazioni cicliche sullo stato del dispositivo, avvertono circa irregolarità nella qualità del processo di acquisizione e consentono, attraverso l’analisi, un intervento tempestivo o una manutenzione predittiva del sistema. L’in- tegrazione di sensori esterni per determinare lo stato attuale, contempo- raneamente all’identificazione dell’oggetto, e collegarlo all’ID dell’oggetto memorizzato sul supporto dati, offre inoltre un notevole vantaggio per l’otti- mizzazione della trasparenza del processo. Fonte: foto Shutterstock Le elevate prestazioni dei sistemi di tracciamento e monitoraggio, AutoID, Rfid, barcode, combinate all’aumentata connettività di rete permetteranno di sviluppare infinite casistiche d’uso

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