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Novembre/Dicembre 2017

Automazione e Strumentazione

SOFTWARE

approfondimenti

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rigidi, verso un paradigma dove l’intelligence

a livello locale assume sempre più importanza.

L’interconnessione attraverso la tecnologia digi-

tale porta anche al concetto di ‘data-driven enter-

prise’, ossia di organizzazione guidata dai dati

che, tramite un

uso costante degli strumenti

analitici

, riesce a prendere decisioni di business

migliori. Ma ciò implica l’introduzione nell’im-

presa di tecnologie evolute, in grado di racco-

gliere in tempo reale, ad esempio, i dati sui difetti

riscontrati nei prodotti, e sulle variazioni da

apportare. Sulla base di tali informazioni diventa

poi possibile sviluppare una ‘digital intelligence’

in grado di fornire dati utili a indirizzare subito in

modo corretto i requisiti che utenti finali e consu-

matori hanno in mente per quegli stessi prodotti.

Altro aspetto chiave, strettamente legato all’in-

terconnessione e alla digitalizzazione dei pro-

cessi, è la security: pur rendendo la produzione

e le operation più efficienti, l’integrazione dei

sistemi, e trend come la

IoT, aumentano anche il

numero di endpoint con-

nessi, e di conseguenza in-

crementano i rischi di espo-

sizione degli ambienti di

fabbrica alle varie tipologie

di cyber-attacchi, richie-

dendo l’implementazione

sullo standard Ethernet di

una robusta infrastruttura di

networking.

Sistemi di controllo distribuito,

evoluzione necessaria

Nell’attuale scenario d’integrazione dei sistemi,

i

DCS costituiscono un anello chiave

e gio-

cano un ruolo più che mai importante, con un

mercato stimato di 15,42 miliardi nel 2016,

secondo la valutazioni della società di ricerche

MarketsandMarkets. La stessa società prevede

che il comparto raggiungerà 15,95 miliardi

quest’anno, per toccare 20,33 miliardi di dol-

lari nel 2022, con un CAGR (tasso di crecita

annuale composto) del 4,97% nel periodo ana-

lizzato. Il settore è previsto crescere soprattutto

in relazione allo sviluppo esplosivo del mercato

dell’energia a livello globale, e all’espansione

delle infrastrutture industriali nelle regioni

Asia-Pacifico, Medio Oriente e Africa.

Oggi però il problema è aggiornare i sistemi di

controllo distribuito, tradizionalmente concepiti

per eseguire il controllo di processi, e in molti

casi obsoleti, e anche costosi da manutenere,

in rapporto alle nuove esigenze di interconnes-

sione delle imprese. Oggi, i responsabili di fab-

briche e stabilimenti cercano infatti soluzioni

tecnologiche per ottenere una visione olistica

dell’impianto, non solo limitata alle variabili di

processo, ma estesa anche ai dati e informazioni

generati da altri sistemi di automazione e piatta-

forme di controllo complementari, come quelle

per il controllo e la distribuzione dell’energia,

delle attrezzature, dei sistemi di azionamento,

dei meccanismi di sicurezza fisica. In aggiunta,

spesso, l’integrazione di queste disparate piat-

taforme di controllo richiede molto tempo e

risorse economiche, senza contare che dover

manutenere differenti sistemi di automazione

rende difficile fornire la flessibilità e agilità

richieste dalle aziende moderne.

In risposta a queste esigenze, i moderni DCS

puntano a fornire un sistema di controllo in grado

di spaziare su tutto l’impianto, ed anche

in grado

di integrarsi con l’infrastruttura IT azien-

dale

. Quindi, pur continuando a fornire le fun-

zionalità essenziali di controllo di processo e di

migliaia di I/O, i sistemi di controllo distribuito

moderni permettono di ottenere una

visibilità sui

dati relativi a un intero stabilimento

, oltre alla

flessibilità che deriva dall’interconnessione con i

sistemi informativi dell’impresa, dove risiedono

le informazioni di business.

Un buon esempio può essere rappresentato dal-

la piattaforma Aprol, un DCS introdotto nel

nostro paese nel 2016 da

B&R Automazione

Industriale

. A funzionalità evolute di controllo

di processo, Aprol affianca quelle di automa-

zione di interi stabilimenti e fabbriche, di au-

tomazione dell’infrastruttura, di monitoraggio

delle condizioni delle attrezzature, di controllo

dell’energia. Il sistema è anche in grado di in-

terconnettersi, e scambiare dati, con applicazio-

ni MES e ERP.

Tra le soluzioni disponibili sul mercato, si può

citare anche il software DCS commercializzato

da

Eurotherm

by

Schneider Electric

. L’a-

zienda punta a fornire una soluzione che con-

senta una facile integrazione con prodotti e piat-

taforme di terze parti, a qualunque livello del

sistema, spaziando dall’interconnessione con i

moduli I/O a quella con le piattaforme ERP.

Sempre nel settore, esiste anche il

DCAF

(distributed control and automation framework)

di

National Instruments

: il framework rappre-

senta un template applicativo per lo sviluppo

di soluzioni basate su

Labview

negli ambienti

industriali ed embedded. Soluzioni che possono

spaziare dal controllo macchine, all’automa-

zione di processo, al controllo distribuito.

Le soluzioni DCS di Eurotherm

sono totalmente integrate e

dispongono di moduli software

in grado di supportare i livelli

più elevati di connettività

(fonte: Eurotherm)