AS_07_2019

INTELLIGENZA ARTIFICIALE primo piano 18 Ottobre 2019 Automazione e Strumentazione dazione Bruno Kessler, all’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e all’Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni (ICAR) del CNR. La ricerca e l’innovazione nell’IA dipendono in misura significativa anche dalla disponibilità di hardware dedicato, come i sistemi di High Performance Computing (HPC), o supercal- colatori. Alcune misure saranno quindi rivolte a incentivare la ricerca e lo sviluppo dei sistemi di supercalcolo dedicati all’IA, tenendo conto di non estromettere le PMI da questo ambito. Sem- pre in materia di supercalcolo va ricordato che l’Italia partecipa all’ EuroHPC (European High- Performance Computing Joint Undertaking) per sviluppare un ecosistema europeo competitivo per l’infrastruttura di calcolo. “Per favorire lo sviluppo di sistemi di IA il Governo promuoverà la partecipazione delle imprese italiane ai progetti importanti di interesse comune europeo (IPCEI) già individuati (vei- coli autonomi, smart health, IoT, cybersecurity, high-performance computing), selezionando le imprese potenzialmente interessate attraverso dei bandi per la manifestazione di interesse”. Sostegno a chi adotta tecnologie digitali basate sull’IA Secondo quanto indicato nel documento, il Governo dovrebbe impegnarsi a favorire l’inno- vazione aperta, cioè “quel processo di scambio di competenze e di tecnologie in cui le aziende di ogni dimensione, e in particolare le PMI tradizio- nali, importano tecnologie di IA sviluppate dalle startup innovative , e parimenti il trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca”. In Italia, il numero di startup attive nell’IA è in costante aumento e la loro azione dovrebbe favorire l’ado- zione di queste tecnologie nel mondo imprendi- toriale nel suo complesso ed estendersi a tutte le filiere produttive. Il supporto alla open innova- tion delle PMI può accelerare la transizione digi- tale del tessuto produttivo italiano, stimolando la domanda e l’assunzione di personale qualificato e di esperti in IA; allo stesso tempo, la crescente richiesta di soluzioni di IA da parte delle imprese favorirà la nascita di nuove startup e PMI innova- tive e una maggiore diffusione dell’IA in tutto il territorio nazionale. La strategia delineata nel documento prevede l’istituzione di centri di eccellenza nel campo dell’IA - cosa che sta già avvenendo - che fun- gano da nodi di una rete nazionale di scambio di conoscenza e collaborazione tra mondo accade- mico e mondo industriale, soprattutto nel campo del digitale; sarà poi importante il raccordo con la nuova strategia europea (Digital Europe Pro- gramme) per il periodo 2021-2027, che mira a costituire una rete pan-europea di strutture fina- lizzate all’accompagnamento delle PMI nei per- corsi di digitalizzazione, i Digital Innovation Hub (DIH). Per quanto riguarda gli ambiti di applicazione dell’IA, sono stati individuati sette Le istituzioni europee hanno invitato gli Stati membri dell’Unione a sviluppare delle strategie nazionali per l’intelligenza artificiale e in questa direzione si sta muovendo anche l’Italia

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