AS_02_2020

Automazione e Strumentazione Marzo 2020 INDAGINE approfondimenti 63 gere il desiderato ‘livello’ sigma. Le aziende che hanno adottato con successo Six Sigma si distin- guono per l’elevata soddisfazione dei loro clienti e world-class performance in termini di qualità. Agile La nascita ufficiale della filosofia Agile avviene nel 2001 quando 17 esperti dello sviluppo sof- tware diedero vita al “ Manifesto for Agile Sof- tware Development ”. In questo documento sono individuati i 12 principi dello sviluppo software agile che rappresentano la base di una vera e pro- pria corrente di pensiero. Contrariamente alla metodologia tradizionale ‘a cascata’, che pone grande enfasi sulla fase di definizione dei requisiti, Agile si basa su un approccio iterativo e incrementale all’esecu- zione delle attività. Fondamentali sono i principi riportati nel mani- festo che focalizzano lo sviluppo del software sugli individui e le interazioni, sul prodotto realizzato piuttosto che sulla documentazione, sull’interazione stretta con il cliente e soprattutto sui cambiamenti che possono intervenire durante lo sviluppo del prodotto o servizio. La natura stessa dell’approccio Agile non defi- nisce a priori il risultato finale e pertanto, in un medesimo contesto, i risultati di iniziative diverse potrebbero sovrapporsi o interferire tra loro. Per questo sono nate varie metodologie utili a sincro- nizzare gli allineamenti , oltre a favorire la colla- borazione e i rilasci tra più team. Agile comporta l’utilizzo di tool di Project Management per rea- lizzare un progetto per fasi, denominate ‘sprint’, ognuna delle quali focalizzata su nuove funzioni. Oltre allo stretto ambito di applicazione nel software, l’adozione di Agile comporta cambia- menti nella struttura organizzativa, nella pianifica- zione del lavoro e nella cultura delle aziende. Scrum Derivato dall’approccio Agile, cui è fortemente connesso, Scrum è un metodo veloce, efficace e intersettoriale per dare valore a progetti e framework idonei a sviluppare e sostenere pro- dotti complessi. Scrum garantisce la massima trasparenza e col- laborazione sia all’interno di un gruppo di lavoro sia tra vari team, facendoli lavorare in modo coor- dinato e organizzato. I suoi creatori, Ken Schwa- ber e Jeff Sutherland, hanno preso in prestito il termine dal rugby. La ‘mischia’ (scrum, appunto) indica la situazione in cui i giocatori della squa- dra compongono un insieme compatto che spinge nella stessa direzione. Il principio fondamentale di Scrum è che divi- dendo tempo, prodotto e organizzazione è pos- sibile ottimizzare il processo e garantire risultati impressionanti. In termini pratici, per entrare in Scrum un’a- zienda dovrebbe costituire team autogestiti e dare loro piccoli compiti per brevi periodi di tempo (ad esempio 2 settimane per comple- tare uno sprint). I progressi delle attività vanno tracciati sulle schede Scrum che devono essere organizzate in diverse sezioni: ‘backlog’ (atti- vità da portare a termine nello sprint succes- sivo), ‘da fare’, ‘in corso’, ‘eseguite’. La pro- gressione del lavoro è gestita attraverso il Daily Scrum , un momento quotidiano che serve a programmare la giornata di lavoro sulla base dei risultati di quella precedente. Esempio di Scrum Framework (fonte: Wikimedia Commons)

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