Effinciency_and_Environment_10_2019

27 Efficiency & Environment - Ottobre 2019 Speciale Efficienza energetica nella PA dei corpi illuminanti più adatti serve quindi a ot- timizzare la distribuzione del flusso luminoso, il rendimento della riflessione e la manutenzione, per cui incidono anche la scelta della geometria e dei materiali. Orizzonte smart city Alla riduzione dei consumi, elettrici ma anche termici, possono infine dare un valido contributo i sistemi di building automation e l’implementa- zione di soluzioni energetiche per la smart city, grazie a piattaforme digitali multi-servizi e con- trol room che ottimizzano il consumo energeti- co sul territorio grazie alla raccolta e gestione in tempo reale di dati, erogando servizi smart volti a garantire il massimo comfort eliminando quanto più possibile gli sprechi. Questi sistemi contribu- iscono ad armonizzare e ottimizzare il funziona- mento delle strutture e il relativo consumo con l’ambiente circostante, ad esempio adeguandosi alla quantità di luce naturale presente e ai flussi di persone, adattando l’erogazione alle effettive necessità. Efficienza senza risorse Secondo i dati Consip 2018 (elaborazione dati del Mise, della Camera di Commercio di Milano, Arera, Terna, Enea, GME, EEX e TFF), la PA in Italia è tra i maggiori consumatori di energia, con una spesa annua sostenuta pari a 8,9 miliardi di euro. Uno dei principali ostacoli all’adozione di interventi di ef- ficienza energetica nella PA è quindi certamente rappresenta- to dagli stringenti vincoli del bi- lancio pubblico, che costituisce un freno di natura economico- finanziaria insieme alla carenza di informazioni e competenze specifiche, necessarie per met- tere in atto pratiche di gestione efficiente dell’energia. Nuo- vi modelli di gestione si sono quindi sviluppati negli anni per consentire di raggiungere obiettivi di miglioramento della prestazione energetica nella PA anche in regime di scarsità di ri- sorse. La stessa direttiva EED ha definito l’energy performance contracting, o EPC (contratto di rendimento energetico) come una partnership strategica tra amministrazione-beneficiario e fornitore di una misura di miglioramento energetico. Il for- nitore garantisce un servizio dietro pagamento di un canone prefissato, e si impegna a realizzare interventi di riqualifica- zione degli immobili remunerati dal risparmio energetico generato. L’EPC consente alla PA di effettuare indirettamente l’investimento in efficienza energetica, mentre il fornitore è incentivato a massimizzare il risparmio energetico, portando alla PA vantaggi nella riduzione della spesa corrente, con rin- novamento ed evoluzione tecnologica di impianti ed edifici, oltre alla garanzia di provvedere al costante adeguamento normativo. Esco e FFT A sostenere la trasformazione in senso green della PA vengono quindi in soccorso Esco, Finanziamento Tramite Terzi (FTT) e partenariato pubblico-privato, che consentono che un servizio o un’opera pubblica siano realizzati grazie alla partecipazione di soggetti privati. Esco e FFT prevedono la possibilità che le risorse finanziarie necessarie siano messe a disposizione da soggetti terzi, come banche o fondi di investimento. Le Esco sono un tipico esempio di progetto EPC, definite per la prima volta in Italia con il decreto legislativo 30 maggio 2008, n.115, Il Conto Termico ogni anno mette a disposizione 200 milioni di euro per la riqualificazione degli immobili della PA IL CONTO TERMICO: UNA LEVA PERL’EFFICIENZA ENERGETICA riqualificazione oltre l’efficienza energetica IL CONTO TERMICO: GLI INTERVENTI AMMESSI

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