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76 AUTOMAZIONE OGGI 448 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA S SI tutorial industrial edge L’Industrial EdgeComputing Il nuovo millennio ha portato con sé una sempre maggior adozione delle tecnologie informatiche in campo industriale, ma una in particolare, il Cloud Computing, a causa della crescente complessità e diversificazione delle applicazioni nel mondo industriale, mostra limiti e criticità: ecco perché sempre più spesso oggi ci si indirizza verso soluzioni di Edge Computing Emiliano Sisinni Comitato tecnico di Automazione Oggi, Fieldbus&Networks e Soluzioni Software per l’Industria L a crescita all’interno del settore industriale è sempre stata guidata dall’introduzione di nuove tecnologie tese a mi- gliorare efficienza e produttività. Basti pensare a quello che ha significato, tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio dei ‘90, l’introduzione, da parte di Toyota, del Lean Manufacturing, utilizzato ancora oggi. Sempre in quel periodo facevano il loro in- gresso i bus di campo, che permettevano di realizzare sistemi di automazione distribuita in grado di ridurre il numero dei cavi e for- nire, oltre alla semplice informazione di misura o di attuazione, an- che informazioni aggiuntive come quelle relative alla diagnostica. Il nuovo millennio ha portato con sé una sempre maggior adozione delle tecnologie informatiche, con l’introduzione del Cloud Com- puting prima e l’avvio di quella che sarebbe poi diventata la cosid- detta quarta rivoluzione industriale, legata tra le altre cose alla mu- tuazione del paradigma dell’Internet of Things, meglio noto come IoT, e in ambito industriale IIoT. Ma come sempre, l’appetito vien mangiando e la complessità e di- versificazione delle applicazioni cloud è cresciuta a tal punto da ri- levarne limiti e criticità. Ecco perché sempre più spesso oggi si parla di soluzioni di Edge Computing per il mondo industriale. Ma cosa si intende con Edge Computing? Per farla breve, con questo termine ci si riferisce all’implementa- zione delle attività relative all’elaborazione dei dati, alla loro ge- stione e al loro instradamento attraverso le reti di comunicazione, affinché avvenga ai ‘confini’ di quella che comunemente chiamiamo la nuvola (ovvero il cloud). L’informazione utile, vale a dire i dati, è naturalmente prodotta ai margini della nuvola, il cloud, appunto, pertanto può essere più efficiente effettuarne la sua elaborazione anche ai margini, in modo da inoltrare al cloud solamente una sua versione raffinata. L’idea non è nuova, anzi tecnologie precedenti come i micro datacenter, le cloudlet e il fog computing sono state introdotte proprio perché il cloud computing può non essere effi- ciente quando i requisiti relativi alla mole e ai tempi di generazione dei dati crescono esponenzialmente di pari passo con il numero di sorgenti e destinatari sul campo. Ma quali sono le ragioni che possono far propendere per l’adozione di un tale paradigma? Una ragione è sicuramente da cercare nella necessità di trasferire in maniera efficace l’informazione da e verso il cloud. Spostare le attività di elaborazione sul cloud si è dimostrato un modo efficiente di elaborare i dati, poiché la potenza di calcolo sul cloud surclassa la capacità disponibile localmente (ai bordi, ovvero l’edge, come nel seguito). Tuttavia, mentre la disponibilità di po- tenza di calcolo, anche locale, è in continua ascesa, altrettanto non Fonte: foto Shutterstock Con il termine Edge Computing ci si riferisce all’implementazione delle attività relative all’elaborazione dei dati, alla loro gestione e al loro instradamento attraverso le reti di comunicazione affinché avvenga ai ‘confini’ del cloud

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