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APRILE 2023 AUTOMAZIONE OGGI 445 | 95 i è tenuto a Orlando, in Florida, a febbraio, l’ARC Advisory Group Industry Leadership Forum, la cui ‘versione’ eu- ropea sarà quest’anno a Bar- cellona (Spagna), in maggio. Uno degli incontri che ho at- teso con più ansia a Orlando riguardava gli aggiornamenti in arrivo dall’Open Process Automation Forum (Opaf - www.opengroup.org/forum/ open-process-automation-fo- rum ), un gruppo di lavoro di The Open Group. Ho incontrato i maggiori espo- nenti dell’Opaf, Mohan Kalya- naraman e Ryan Smeltzer, durante un briefing privato; poi ho partecipato a una delle sessioni ‘pubbliche’ dell’Opaf durante il Forum. L’interesse diffuso che il loro lavoro suscita è evidente, data l’affluenza re- cord: oltre 200 i presenti. La versione Opas 2.1 dello standard è considerata stabile e i fornitori possono utilizzarla come base di sviluppo di propri prodotti. Re- quisiti di conformità e protocolli di test sono in fase di elaborazione e si prevede verranno pronti entro l’anno; le linee guida sulla si- curezza e quelle relative all’adozione sono anch’esse in dirittura d’arrivo e sono attese sempre per quest’anno. I banchi di prova e un progetto pilota sono stati completati. Alcune aziende hanno programmato dei banchi di prova in base alle proprie esigenze: ExxonMobil sta pro- cedendo a una prova sul campo, dove sono inclusi dei DCS/PLC disponibili in commer- cio, conformi a Opas 2.1. Il progetto include un singolo operatore, una singola console, 2.500 I/O e 100 loop di controllo. Inoltre, Opaf sta collaborando con OPC Foundation allo sviluppo di uno standard congiunto per Field Exchange e sta colla- borando anche con Namur Zvei sul fronte europeo. Un po’ di storia La proposta è partita da ExxonMobil, che ha reso ne pubblico il lavoro nel 2016; la società ha affrontato enormi costi per aggiornare le proprie piattaforme di automazione; altre aziende utenti finali hanno dovuto affrontare la stessa sfida: Schneider Electric, Yokogawa e ABB sono stati i primi promotori dell’ini- ziativa sull’altro ‘lato dell’equazione’, ovvero quello dei fornitori di tecnologia. Ho seguito alcuni di questi progetti in pas- sato: riconosco pienamente il valore dei si- stemi aperti. Hanno funzionato egregiamente a livello IT. Tuttavia, ottenerne l’adozione è estremamente difficile. Molti fornitori par- lano, sì, di sistemi aperti, ma alla fine vogliono mantenere tutto ‘in casa’, strettamente colle- gato. All’esterno dicono che in questo modo sono in grado di garantire che tutte le parti funzionino al meglio insieme, perché tutte progettate dalla stessa azienda. D’altra parte, vogliono davvero stabilire una relazione di lungo termine con il cliente, che sia difficile da rompere. Si intrecciano dunque desideri contrastanti e diverse esigenze aziendali. Questo progetto, che sta prendendo piede, alla fine funzionerà solo se un numero suf- ficiente di utenti finali ne richiederà gli specifici prodotti e ne imporrà l’approvvigio- namento e l’applicazione. Un’altra iniziativa che ho seguito, una volta, è rimasta al palo proprio arrivata a questa fase. Lo staff tec- nico aziendale aveva approvato lo standard aperto, ma non ebbe la forza per imporlo a livello di impianto. Vediamo un po’ come andrà stavolta… Tutti parlano di sicurezza Vi è, ancora una volta, una grande abbon- danza di società che operano nel campo della sicurezza informatica. Ho ricevuto la demo di un prodotto da parte di un’azienda chiamata Mission Secure ( www.missionse- cure.com ). Alcune società informatiche forni- scono dei firewall per i dispositivi finali del sistema. La maggior parte di essi monitora il flusso dati in rete proveniente da Inter- net verso il processo, verificando eventuali anomalie. La proposta originale di Mission Secure è quella di esaminare tutte le connes- sioni all’interno del processo e del sistema di controllo stesso. L’esperienza utente che propongono è unica e facile da capire. Va’ e fai la differenza! S Gary Mintchell , gary@TheManufacturingConnection.com , consulente ed esperto di tecnologia, fondatore e responsabile di The Manufacturing Connection ( www.TheManufacturingConnection.com ) , puoi seguirlo su Twitter @garymintchell AUTOMAZIONE OGGI AUTOMAZIONE USA Opaf: passare dallo standard al prodotto

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