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SETTEMBRE 2021 AUTOMAZIONE OGGI 432 29 Terapie digitali Dopo Stati Uniti, Germania e Francia, anche l’Italia si sta attivando per rafforzare l’imple- mentazione delle terapie digitali a livello na- zionale. Nel gennaio 2021 ‘Tendenze Nuove’, rivista ufficiale della Fondazione Smith Kline, ha annunciato la pubblicazione di ‘Digital Therapeutics, an Opportunity for Italy’, un white paper in cui viene mostrato l’impegno dell’Italia nell’introdurre una nuova classe di terapie digitali nella pratica medica. Di che cosa si tratta? Lo spiegano chiaramente gli esperti dell’Istituto di Farmacologia Mario Negri. “Le terapie digitali, note anche con il nome di ‘digital therapeutics’ (DTx in inglese), sono quelle tecnologie che offrono interventi terapeutici guidati da programmi software di alta qualità. Questi programmi sono basati su evidenze scientifiche ottenute attraverso una sperimentazione clinica rigorosa e conferma- toria allo scopo di prevenire, gestire o trat- tare un ampio spettro di condizioni fisiche, mentali e comportamentali”. In pratica, veri e propri interventi terapeutici il cui principio attivo non è una molecola bensì un software. In alcuni Paesi, come i sopra citati Germania, Gran Bretagna o USA, già è possibile curarsi con terapie digitali sotto forma di app, tecno- logie indossabili, software e anche videogio- chi. Ma, a differenza delle tante app o dei tanti software per la salute presenti sul mercato, le terapie digitali devono necessariamente essere sviluppate attraverso una sperimen- tazione clinica randomizzata e controllata, ovvero essere basate su nette evidenze clini- che di efficacia esattamente come i farmaci tradizionali. I Big Data nell’healthcare Secondo una ricerca pubblicata da Statista, portale specializzato in analisi dei dati, il mer- cato dei Big Data nel settore healthcare varrà 70 miliardi di dollari entro il 2025. Sull’an- damento del mercato dei dati in ambito sa- nitario ha certamente influito la diffusione della pandemia da Covid-19. Tale condi- zione, infatti, ha spinto imprese e istituzioni ad adottare sempre più strumenti in grado di monitorare in tempo reale il numero dei contagi e i dati complessivi relativi alla sanità pubblica. La campagna di vaccinazione na- zionale di massa che l’Italia sta effettuando, insieme ad altri Paesi, consentirà di racco- gliere un’enorme mole di dati, che in questo contesto risultano fondamentali, a patto che siano in grado di viaggiare tra diverse appli- cazioni in modo tale da poter essere validati, elaborati e utilizzati. La creazione di uno spa- zio europeo dei dati, che comprenda anche il settore sanitario, è una delle priorità della Commissione per il periodo 2019-2025. Con la pubblicazione della ‘European Strategy for Data’, attraverso lo European Health Data Space (Ehds), l’Unione Europea mira a mi- gliorare l’accesso a diversi tipi di dati sanitari e ad agevolare il loro scambio, non solo per sostenere l’erogazione dei servizi sanitari, ma anche a fini di ricerca ed elaborazione di poli- tiche in ambito sanitario. Il 5G in medicina La società di consulenza Pricewaterhouse Coopers sostiene che le reti 5G potrebbero trasformare e migliorare tutti i componenti critici dell’assistenza sanitaria. Secondo la società di analisi, il 5G promette di fornire li- velli essenziali di connettività per consentire un nuovo ecosistema sanitario, in grado di soddisfare le esigenze di pazienti e operatori sanitari in modo accurato, efficiente, conve- niente, economico e su larga scala. Tuttavia, per realizzare il pieno potenziale delle reti 5G in ambito sanitario, la sicurezza della rete e la privacy dei dati sono fondamentali. Con l’aumento dell’uso del 5G nel settore sa- nitario, con le sue applicazioni potenziate dai progressi della robotica, dell’IoT e dell’intel- ligenza artificiale, prenderà forma un nuovo ecosistema sanitario connesso. Questo eco- sistema, come spiegano gli analisti di Price- waterhouse Coopers, si allineerà con un’idea relativamente recente, nota come medicina delle ‘4P’: predittiva, preventiva, personaliz- zata e partecipativa. Recentemente all’ospedale San Raffaele di Milano è stata portata a termine la prima operazione alla gola tramite sistema robotico guidato da remoto grazie alla rete 5G. L’oto- rinolaringoiatra Matteo Trimarchi, infatti, si trovava a diversi chilometri di distanza dalla sala operatoria, esattamente al Vodafone Village, dove ha effettuato un’operazione di microchirurgia laser transorale su un modello artificiale di laringe sintetica. Gli strumenti impiegati per effettuare questo delicato inter- vento da lontano sono stati un tablet, occhiali con display 3D e un dispositivo joystick a ele- vata sensibilità, per guidare il robot nell’ese- cuzione dell’operazione. Tra gli altri progetti Vodafone inerenti al 5G in medicina figurano una soluzione di sistemi di analisi e consulto medico da re- moto, realizzata con Exprivia-Italtel e Istituto Clinico Humanitas, dedicata alla radiologia, e un’applicazione per il monitoraggio remoto di pazienti affetti da patologie respiratorie, realizzato con Politecnico di Milano e Istituto Clinico Humanitas. Robotica chirurgica Secondo la società di analisi e ricerche Rese- archAndMarkets, il mercato globale della ro- botica chirurgica crescerà a un Cagr del 10,2% dal 2021 al 2031. È un settore che ha generato 5,46 miliardi di dollari nel 2020 e si stima rag- giungerà 16,77 miliardi di dollari entro il 2031. Nel frattempo è arrivato anche in Italia Ver- sius, il robot chirurgico a più bracci modulari realizzato in Inghilterra, con il supporto della realtà virtuale per la prova e il training. Rea- lizzato dalla PMI inglese Cambridge Medical Robotics - CMR Surgical, Versius inaugura una nuova stagione di robot e una nuova politica commerciale. Entro la fine dell’anno è atteso anche Hugo dalla multinazionale Medtronic e, nel 2022, Ottava da Google e Johnson&Johnson. In pra- tica, si è rotto il monopolio ventennale dell’a- mericana Intuitive, produttrice del robot da Vinci. Secondo la casa produttrice i vantaggi sono rappresentati da minore traumatismo, ridotto dolore post-operatorio, rapida ripresa delle funzioni fisiologiche. E anche per gli operatori rappresenta un’evoluzione in ter- mini di precisione, abilità ed efficacia delle procedure. La piattaforma modulare è com- posta da quattro bracci collegati a un’unità mobile costituita da un pannello di controllo, uno schermo 3D e due joystick attraverso i quali il chirurgo opera. È possibile usare un unico braccio o più bracci contemporanea- mente in relazione ai diversi interventi chirur- gici da effettuare. Automatizzare i processi Nel settore medicale si punta a una completa automazione dei processi, dalla richiesta dei farmaci alla distribuzione dei dispositivi medici e di protezione individuale, che in fu- turo potrebbero essere distribuiti mediante un sistema centralizzato, in collegamento diretto con il magazzino automatizzato e tutta la logistica, evitando di passare da uffici intermedi e gestendo tutte le richieste dei reparti, in automatico. La distribuzione del

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