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APRILE 2021 AUTOMAZIONE OGGI 429 53 “Con Dylog Hi-Tech” continua Vighi “possiamo effettuare il con- trollo radioscopico di ogni singola forma. Per l’ispezione a raggi X, utilizziamo la Dymond 120 che per potenza e struttura è la più adatta alle nostre esigenze. La macchina, infatti, è posta su un ponte elevatore che ci porta a raggiungere i vari livelli delle sca- lere che raccolgono le forme di formaggio direttamente presso i locali di stagionatura. Ciò permette al produttore di valutare con precisione la qualità preventiva del formaggio che andrà a commercializzare”. La forma intera prelevata dalla sede viene pas- sata all’interno della macchina, senza subire alcuna alterazione di gusto od organolettica. Il monitor, posizionato su un braccio mobile, accessibile da tutti i lati, appositamente realizzato da In- tercomp per Dylog, restituisce un’immagine nitida che mette a fuoco la composizione del prodotto. “Oltre a garantirci l’analisi della presenza di occhiatura” continua Vighi “con l’analisi a raggi X andiamo anche a scovare la presenza di micro fessurazioni che con il tradizionale martelletto sono difficilmente identificabili. Non tutte, infatti, sono rilevabili colpendo la forma e anche il più esperto può non accorgersi di un piccolo difetto. A ciò c’è da ag- giungere che il controllo in macchina ci permette la rilevazione di corpi estranei che, a volte, possono finire all’interno della pasta, nei vari passaggi produttivi”. Correttezza del dato La presenza o meno di anomalie in una forma fanno oscillare il prezzo all’ingrosso tra i 2 e 3 euro al Kg e su forme che di media vanno tra i 40 e i 42 Kg significa poter perdere dagli 80 ai 100 euro a forma. “L’individuazione di una micro occhiatura in formaggi d’alto livello come il Grana Padano o il Parmigiano Reggiano” prosegue Vighi “significa garantire la qualità del prodotto e salva- guardarne l’immagine a livello internazionale. Anche se evidenze di questa entità, per la verità, non incidono sul gusto al palato del consumatore”. “Il controllo preventivo, a pochi mesi dalla pro- duzione, quindi su forme ancora in stagionatura, impossibile da realizzare con il martelletto, ci permette di stabile la corretta im- postazione tecnologica e qualora riscontrassimo l’insorgenza di precoci difettosità, di fornire adeguato supporto per la risoluzione del problema. Il continuo monitoraggio a diversi mesi di stagio- natura ci permette di capire il momento esatto in cui un difetto si sviluppa fornendoci un fondamentale aiuto nella consulenza” sot- tolinea Vighi. “Il valore, non solo economico, di prodotti alimentari come il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano sta nella filiera e nel rispetto, ad ogni passaggio, di tutti quelli che sono i parametri fissati dai consorzi. Avere, in questi processi, la possibilità di affi- darsi a strumenti tecnologici di qualità, significa risparmiare tempo e dare maggior rilievo al proprio lavoro. E per noi lavorare con macchine come la Dymond 120 di Dylog Hi-Tech è un vantaggio, soprattutto per la correttezza del dato che ci viene resti- tuito. Avere a disposizione strumenti di questo genere significa disporre di una soluzione software e hardware versatile, capace di lavorare in linea o a carico ma- nuale. Il tutto montato su una struttura interamente lavabile, igienizzabile e si- cura per chi vi opera. La continua ricerca degli ingegneri di Dylog nello sviluppo di apparecchiature all’avanguardia, inol- tre, ci permette di migliorare di continuo il livello del servizio garantito ai nostri clienti. Allo stato attuale siamo capaci di effettuare un controllo sistematico, in stabilimento, su 150-250 forme l’ora, in funzione del tipo di applicazione, se in andata e ritorno o in continuo. Un nu- mero davvero importante che permette ai produttori di avere un dato certo sulla qualità e sui margini che potranno avere su quanto stoccato a magazzino, ancor prima di immetterlo sul mercato. La classificazione delle forme è un aspetto di garanzia per tutta la filiera, dal pro- duttore al consumatore che, proprio per questa attenzione metodologica pro- duttiva, si affida con ancora maggiore serenità al consumo di questi prodotti” conclude Vighi. Dal momento che formaggi come Grana o Par- migiano sono anche distribuiti in contenitori salva freschezza, le macchine Hi-Tech, oltre ad analizzare la composizione delle forme di formaggio, sono anche in grado di verificare la presenza di corpi estranei all’interno delle confezioni in plastica o in metallo. Così si completa il controllo dell’intero ciclo di produzione. E anche in questo caso, quando tecnologia e tradizione s’incontrano, il valore aggiunto è garantito. Chimica Casearia - https://chimicacasearia.it/ Dylog Hi-Tech - www.dyloghitech.com Intercomp - www.intercomp.it 1. Chimica Casearia cercava una soluzione semplice da usare, precisa nelle rilevazioni, non dannosa per il cibo analizzato e facile da spostare e igienizzare 2. Il monitor, posizionato su un braccio mobile, accessibile da tutti i lati, appositamente realizzato da Intercomp per Dylog, restituisce un’immagine nitida che mette a fuoco la composizione del prodotto 1 2

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