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SETTEMBRE 2020 AUTOMAZIONE OGGI 424 65 al fine di raggiungere uniformità nel processo, ridurre il potenziale rischio di contaminazione e aumentare la capacità produttiva”. Sia l’utente finale sia Rychiger avevano già utilizzato le soluzioni di automazione di Rockwell Automation. L’utente finale aveva anche sperimentato la tecnologia a carrelli indipendenti MagneMotion (ICT), avendo precedentemente sviluppato un sistema in-house ba- sato proprio su questa tecnologia. Ciò ha fatto sì che le due aziende si trovassero subito d’accordo sul progettare la nuova macchina basandola sulla tecnologia MagneMotion ICT che avrebbe offerto la flessibilità, la precisione e la ripetibilità necessarie per un pro- cesso di assemblaggio a più stadi e così impegnativo. Il cliente di Rychiger aveva bisogno di una soluzione che facilitasse la movimentazione di carichi leggeri, quali i componenti delle car- tucce, e che allo stesso tempo offrisse possibilità di tracciamento totale e tempi di ciclo più rapidi. Un controllo più preciso e un mo- vimento intelligente avrebbero ottimizzato l’efficienza e la velocità dell’assemblaggio e, al tempo stesso, contribuito a eliminare le in- terruzioni. Inoltre, avendo MagneMotion un numero inferiore di parti in movimento rispetto ai sistemi convenzionali, gli interventi di manutenzione sarebbero stati ridotti così come i downtime, ciò avrebbe permesso di semplificare la gestione delle cartucce, au- mentando così la produttività complessiva e rendendo i processi più ripetibili e con standard di qualità più elevati. Precisione, flessibilità, ripetibilità Il sistema MagneMotion, che utilizza binari di precisione, offre un’accuratezza e una flessibilità eccezionali in ambienti di automa- zione che richiedono maggiore velocità e fermo macchina ridotti. I suoi molteplici carrelli indipendenti danno vita a un efficace si- stema di trasporto ‘pitchless’, la cui velocità complessiva non viene governata dal processo più lento. “Questa soluzione consente di snellire l’intero flusso di traffico raddoppiando o triplicando, come in questo caso, l’efficienza del processo più lento. Ciò significa che il sistema non viene più guidato dalla fase più lenta del processo di assemblaggio delle cartucce” spiega Lauener. “Con MagneMo- tion tutti questi fattori aumentano significativamente la velocità, mettendo a disposizione dei laboratori prodotti salvavita in modo rapido e preciso”. Scalabilità e adattabilità “Al primo posto, quando progettiamo e costruiamo macchine, mettiamo la capacità di scalare e di adattare/aggiornare la tec- nologia” illustra Christian Sigrist, senior automation engineer di Rychiger. “La nostra ampia esperienza in sistemi integrati basati su servoazionamenti, compresa la soluzione ICT MagneMotion, rende tutto molto più semplice e facilita anche la manuten- zione, poiché è possibile mettere offline una stazione e mante- nere comunque operativa la macchina con un impatto minimo sulla produzione”. Oltre al sistema MagneMotion, la macchina MC 1400 sviluppata da Rychiger dispone di diversi assi servoas- sistiti, tutti azionati dai servoazionamenti Allen-Bradley Kinetix, due thin client Allen-Bradley VersaView 5200 e il software Scada FactoryTalk View SE. Tutti i terminali della stazione vengono gestiti dal software ThinManager di Rockwell Automation, che centralizza le informazioni e i dati e offre accesso remoto/mobile. “ThinManager aiuta il cliente nella manutenzione della macchina, fornendo una visione d’insieme e l’accesso a tutti i parametri da un’unica postazione centralizzata” aggiunge Sigrist. “È particolar- mente utile in presenza di diverse interfacce operatore. L’utilizzo di un server HMI centralizzato ci ha anche aiutato nella progetta- zione e nello sviluppo dei sistemi di interattività e di controllo”. Il controllo complessivo della macchina, compresa l’integrazione del robot Staubli di un altro fornitore, è gestito da un controllore di automazione programmabile (PAC) Allen-Bradley ControlLogix L8, con un PAC Allen-Bradley GuardLogix L7S che offre le neces- sarie funzionalità di sicurezza. Tutte le comunicazioni principali avvengono tramite Ethernet/IP utilizzando gli interruttori Stratix 5400 e 5700. “La ragione principale per cui abbiamo deciso di impiegare degli switch Ethernet gestiti da Stratix è stata la pos- sibilità di integrare strettamente la macchina alla rete del nostro cliente per motivi di sicurezza, protezione e conformità” spiega Si- grist. “Inoltre, si adattava ai requisiti CPwE (Converged Plantwide Ethernet) del cliente”. Per far fronte al problema della contaminazione la macchina è chiusa, in questo modo gli operatori non entrano mai in contatto con le cartucce. La protezione è anche a prova di ‘zona d’ombra’: grazie a un’avanzata soluzione di illuminazione, che offre una chiara visibilità di ogni angolo degli elementi posti al suo interno, è possibile effettuare un’accurata pulizia. Inoltre, tutte le superfici interne sono progettate per essere facilmente igienizzabili, con minimi punti di trappola e vuoti. • Rockwell Automation - www.rockwellautomation.it Tutti i terminali della stazione vengono gestiti dal software ThinManager di Rockwell Automation che centralizza le informazioni e i dati e offre accesso remoto/mobile Il sistema MagneMotion offre accuratezza e flessibilità in ambienti di automazione che richiedono maggiore velocità e fermo macchina ridotti

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