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SETTEMBRE 2020 AUTOMAZIONE OGGI 424 32 AO PANORAMA i carburanti innovativi per riduzione della CO 2 ; i materiali elastomerici per pneumatici energy-saving; le alghe e l’utilizzo di CO 2 ; la valorizzazione di CO 2 per materiali; avanzati; i cementi cellulari innovativi a bassa impronta energetica; i materiali e le tecnologie di processo avanzate per turbine di motori aeronau- tici e per la generazione elettrica; i lubri- ficanti innovativi per il settore industria. Infine nel quinto raggruppamento, che riguarda la valorizzazione delle energie rinnovabili, troviamo: le celle fotovol- taiche avanzate e innovative; le appli- cazioni a larga scala del fotovoltaico; il solare termodinamico e le tecniche ibride; i collettori solari luminescenti e l’integrazione urbana del fotovoltaico; le soluzioni per la stabilità e flessibilità della rete elettrica in sinergia con la rete gas (Power to Gas); le soluzioni avanzate per lo sfruttamento sostenibile e ad alta efficienza della risorsa geotermica. Focus su Big Data e Analytics Ci soffermiamo sulle prime tecnologie tra quelle appena elencate, in quanto rappresentano l’esempio più acuto del fenomeno di integrazione e conver- genza tra ambiti tecnologici diversi e dell’effetto dirompente che la digitaliz- zazione potrà avere anche in un settore così diverso come quello energetico. Tra le tecnologie che stanno trasfor- mando l’industria dell’energia certa- mente quelle digitali hanno una portata enorme, rendendo possibile, facilitando e ottimizzando l’implementazione di si- stemi e di servizi dei quali si parlava da tempo, come: la generazione distribuita, l’accumulo, l’interconnessione delle reti, il risparmio energetico. Come in molti altri ambiti dell’industria e dei servizi anche nel settore energia negli ultimi anni le aziende hanno visto crescere enormemente la possibilità di veicolare e raccogliere dati, di ogni tipo e in ogni contesto. Basti pensare ai dati geofisici raccolti per scegliere la localizzazione di una wind farm; ai dati raccolti dagli smart sensor connessi agli impianti di generazione dell’energia; ai dati acquisiti per il telecontrollo delle reti di trasmissione e distribuzione, ai dati provenienti dagli smart meter; ai dati che provengono dai vari canali di interazione con gli utenti. Ecco allora che le tecnologie dei Big Data e degli Analytics entrano in campo e diventano fattori abilitanti di efficienza dei processi e di vantaggio competitivo. Sviluppando piattaforme dati dove far confluire, normalizzare ed elaborare le informazioni provenienti dai vari sistemi informativi aziendali (ERP, MES, CRM, billing, metering ecc.) o da fonti esterne (Internet, social network, dati sociode- mografici ecc.), si può valorizzare al mas- simo questa enorme disponibilità di dati per trarne valore a diversi livelli. Uno studio di Pwc sulla base di un’inda- gine sul campo permette di indicare sin- teticamente come Big Data e Analytics possono generare valore per le aziende e per i clienti finali. Una società di vendita di energia elet- trica e gas può, ad esempio, utilizzare gli Analytics per avviare programmi di effi- cienza energetica nel mercato residen- ziale e delle PMI, con evidenti vantaggi in termini di risparmio sulla bolletta energe- tica e di personalizzazione dei servizi. Un altro esempio è rappresentato dall’a- nalisi dei comportamenti degli utenti per identificare, attraverso modelli stati- stici e tecniche di Intelligenza Artificiale, quei gruppi di clienti con alta propen- sione a cambiare il proprio fornitore di energia, per gestirli al meglio. “In que- sto modo è possibile mettere in campo campagne commerciali altamente profi- late con l’obiettivo, nel breve termine, di aumentare la soddisfazione del cliente, implementare delle politiche di reten- tion e ridurre il cost-to-serve dei cluster più problematici”. Lo studio di Pwc individua anche i pos- sibili impieghi degli Analytics da parte delle società di distribuzione per otti- mizzare la gestione della rete attraverso due processi: l’identificazione delle per- dite di rete non tecniche (frodi, mano- missioni, consumi su contratti cessati, contatori rubati ecc.) e l’identificazione e previsione del rischio di rotture degli apparati nella rete di trasmissione e di- stribuzione, che potrebbero aumentare la probabilità di blackout. Nel primo caso “analizzando i dati di con- sumo, anagrafici, geografici, ambientali e di classificazione degli eventi, elaborati da modelli matematici basati su reti neu- rali, è possibile identificare e classificare eventi composti, generati dalla popola- zione degli smart meter; gli eventi che dall’analisi risultano sospetti verranno successivamente sottoposti al parere degli esperti (es. ingegneri, tecnici di campo ecc.) in grado di giudicarne l’ef- fettiva perdita (es. frode, manomissione, disallinamenti, errore, ecc.). Predisporre un piano di azione per sanare i casi critici può condurre le aziende a un risparmio significativo, aumentandone la redditi- vità e la sicurezza”. Il secondo processo ha un obiettivo du- plice. “Da una parte, attraverso l’analisi delle informazioni generate dalla rete, il monitoraggio preventivo può iden- tificare potenziali vulnerabilità, verifi- care lo stato di salute dei dispositivi che compongono la rete e permettere di prevedere il ciclo di manutenzioni ordi- narie e straordinarie anche grazie all’a- nalisi dei dati storici raccolti sia in forma strutturata (record sistemi, anagrafiche dispositivi, specifiche di funzionamento, ecc.) sia non (documenti cartacei, note, email ecc.). Dall’altra, è possibile pro- durre alcuni indici predittivi del rischio di rottura degli apparati tramite analisi dei pattern effettuate in tempo reale sui dati ambientali e di funzionamento rac- colti. In questo caso il monitoraggio di- viene ancora più efficace ed è possibile effettuare una manutenzione predittiva degli impianti che conduca a benefici trasversali per le aziende e soprattutto per il cliente finale”. È evidente, anche da questi brevi cenni, come Big Data e Analytics possano rap- presentare per i player dell’energia non solo delle tecnologie abilitanti per la tra- sformazione e la crescita ma possono di- ventare un vero e proprio asset strategico per lo sviluppo dell’intera azienda. • Una rappresentazione grafica dell’Energy Trilemma indicato dal World Energy Council

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