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SETTEMBRE 2019 AUTOMAZIONE OGGI 416 39 trollo non è un prodotto, ma un sistema che assorbe informazioni da tutte le soluzioni. Per questo motivo ci si è resi conto che i sistemi di telecontrollo sono dei grandi produttori di dati che vanno gestiti. Muzzatti, a proposito di misure e informazioni che venivano trascurate, spiega come, per esempio, la tempe- ratura dell’acqua di uscita dal depura- tore sia un valore chiave “Per sapere se si può o meno installare una pompa di calore” spiega “si deve avere una misura precisa per evitare la dispersione del ca- lore quando non serve. Oggi, attraverso il concetto di economia circolare, tutto deve essere recuperato e recuperabile in termini di valore: serve quindi una intel- ligence sui dati operativi degli impianti”. L’affiancamento al telecontrollo ha visto fare passi avanti, ma attorno a esso c’è un mondo in costante sviluppo. La do- manda sul futuro del telecontrollo sorge spontanea. Per WG Telecontrollo, defi- nito dal suo presidente Antonio De Bellis, come una perenne start-up che si deve configurare ogni giorno con sfide nuove nel portafoglio e nei servizi, “si esplo- rano nuovi modelli di business” spiega appunto De Bellis “creando partnership di collaborazione perché le tematiche da affrontare diventano sempre più complesse e olistiche. Siamo orgogliosi si essere in Italia” sottolinea “anche se non vorremmo che il nostro Paese per- desse le sue competenze, perché senza know-how l’Italia non sarà più competi- tiva in futuro. Ecco perché il gruppo Te- lecontrollo ha adottato i cambiamenti di approccio al mercato diventando un riferimento per i vari operatori”. Come è cambiato il telecontrollo nel corso degli anni? Oggi si potrebbe parlare di 4.0 come rinascita, ma un tempo il telecontrollo era appannaggio di system integrator che maneggiavano a malapena l’har- dware e il software cesellando le risorse e ottenendo risultati sartoriali. Oggi si ha la disponibilità di apparati che aprono a sistemi informatici territoriali che, secondo Furio Cascetta, Università degli Studi della Campania - direttore del dipartimento di Ingegneria e pre- sidente del Comitato Scientifico Forum Telecontrollo, “sono un grosso flusso di informazioni che alimentano banche dati e altri sistemi software”. Cascetta spiega le evoluzioni dei progetti le- gati all’acqua e, come in questi ultimi 17 anni, ci sia stata un’ottimizzazione. “Le perdite idriche sono sempre state un jolly; le reti idriche sono le più an- tiche del Paese” spiega “quindi il tele- controllo viene in soccorso, così come le tecnologie digitali sostituiscono quelle obsolete ed è più semplice ot- tenere recuperi di efficienza quando introduciamo il digitale rispetto al cam- biamento dell’intera infrastruttura”. E continua Cascetta “Oggi anche la de- purazione è di grande interesse perché molto si fa in ambienti IoT; l’intelligenza si è spostata sul campo, le apparec- chiature sono più smart: ho iniziato a vedere lo smart metering e i contatori intelligenti che dialogano tra loro e con la rete centrale”. Un mondo in evo- luzione che si interroga sul ‘cosa fare dei dati’. Il mondo dell’energia e delle micro reti rappresentano una sfida. “In ambito di telecontrollo” spiega Giam- battista Gruosso, Politecnico di Milano, dipartimento di elettronica, informa- zione e bioingegneria e rappresentante del Comitato scientifico del Forum Te- lecontrollo “sulle energie, il tema che emerge è il monitoraggio in efficienza degli edifici civili e industriali, illumina- zioni dei parcheggi o gli involucri delle attività produttive; ci sono tecnologie nuove che si sposano con meccanismi gestionali; in passato si parlava di mo- nitoraggio delle reti elettriche, oggi si parla di monitoraggio di edifici e di in- tegrazione con la tecnologia digitale”. • Anie Automazione www.anieautomazione.anie.it Messe Frankfurt Italia www.messefrankfurt.it Da sinistra, in piedi, Marco Vecchio; seduti, Andrea Muzzatti, Furio Cascetta, Antonio De Bellis e Giambattista Gruosso

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