NOVEMBRE-DICEMBRE 2016
AUTOMAZIONE OGGI 394
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e identificata anche con i più piccoli elementi di automazione
(come drive o sensori), i processi possono essere monitorati effi-
cientemente e ottimizzati in un modo mirato.
La connessione di sensori via Ethernet richiede connettori in
grado non soltanto di resistere a condizioni severe e a forti campi
elettromagnetici, ma anche di essere considerevolmente più pic-
coli ed economici che in passato. Gli studi su Ethernet a coppia
singola (One-Pair) e sulla fibra microonde polimerica (PMF) mo-
strano la fattibilità di queste connessioni in grado di sostenere
velocità fino a 1 Gbit/s.
La connessione Ethernet a coppia singola ha un’interfaccia Ether-
net integrata e può essere collegata a un doppino intrecciato.
Essa occupa meno della metà dello spazio, rispetto alle versioni
precedenti (riduzione delle dimensioni >60%). Questo connettore
offrirà anche un considerevole vantaggio di prezzo, rispetto alle
più complesse versioni M8 e M12 odierne. La maggiore semplicità
d’installazione ridurrà ulteriormente il costo. La connessione PMF
permette ai segnali Ethernet di essere trasmessi attraverso micro-
onde su un cavo di fibre polimeriche. Queste fibre polimeriche
offrono vantaggi simili a quelli dei cavi di fibra ottica e non subi-
scono gli effetti negativi di interferenze magnetiche o crosstalk.
Tuttavia, essendo meno sensibili dei cavi in fibra ottica a particelle
di polvere o sporcizia, sonomolto più facili da terminare sul posto.
Soluzioni intelligenti per la ridondanza
e la diagnostica
Due ulteriori studi mostrano come questi sistemi possono essere
monitorati con precisione e protetti affidabilmente da malfunzio-
namenti. Un cosiddetto relè auto riparante è costituito da diversi
relè integrati in una presa plug-in, combinata con uno switch elet-
trico. Se un relè ha un’anomalia, viene fatto automaticamente un
trasferimento al relè successivo. Questo garantisce una funzio-
nalità senza interruzioni, senza necessità di sistemi aggiuntivi di
ridondanza. E, dal momento che ogni anomalia viene segnalata,
il relè difettoso può essere immediatamente sostituito.
Il secondo studio sperimentale è un sistema intelligente di mo-
nitoraggio dell’energia, che indica esattamente quanta energia
una macchina o i singoli suoi componenti stanno usando in un
qualunque momento. Fino ad oggi, questo era possibile soltanto
attraverso speciali dispositivi per la misurazione dell’energia. Inte-
grato in un connettore elettrico standard, questo sistema adotta
un sensore miniaturizzato, con trasmettitore e antenna integrati.
Essi vengono usati per trasmettere dati di misura attraverso una
rete Wlan (Wireless Local Area Network) a un router, da cui essi
possono essere inoltrati, per esempio, su cloud. Per consentire
alle aziende di utilizzare i grandi volumi di dati che vengono rac-
colti e trasmessi utilizzando connessioni intelligenti, le informa-
zioni devono essere analizzate in dettaglio. TE Connectivity ha
sviluppato un sistema IT basato su cloud proprio a questo scopo.
L’app relativa permette di condurre analisi approfondite per ac-
crescere ulteriormente l’efficienza del processo.
Un ulteriore studio sperimentale, noto come Spark, fornisce una
soluzione conforme a IIoT, che può essere usata persino su si-
stemi vecchi dotati di sensori, ma privi di connessione Internet, e
quindi non in grado di permettere l’elaborazione della maggior
parte dei dati raccolti. Essenzialmente, questo studio comprende
un gateway multiprotocollo per il trasferimento dei dati a una
rete e la visualizzazione dei valori raccolti in tempo reale. Spark
viene già utilizzato in uno degli stabilimenti di TE Connectivity,
contribuendo a ulteriori miglioramenti nell’efficienza dei costi.
Conclusioni
Poiché l’IIoT connetterà praticamente tutti i processi, essa per-
metterà un salto di qualità nella produttività. Questo perché sarà
possibile in futuro integrare tutto, dalle macchine, ai controller,
ai drive, fino ai pezzi in lavorazione, nelle reti e nei sistemi IT. Più
processi potranno essere mappati nel mondo virtuale, più effi-
cientemente essi potranno essere automatizzati, controllati e
monitorati. Questo, tuttavia, richiede che i dati siano processati
da un ampio numero di dispositivi di rete. Gli studi sperimentali
condotti da TE Connectivity mostrano come questi dispositivi
possono essere connessi fisicamente e come i loro dati inoltrati
su cloud attraverso una tecnologia di connessione intelligente e
usati lì. Nel loro insieme, essi formano una soluzione completa
che va molto al di là di una connettività convenzionale.
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TE Connectivity
http://www.te.com/Poiché l’IIoT connetterà praticamente tutti i processi, essa
permetterà un salto di qualità nella produttività
Gli studi sperimentali condotti da TE Connectivity mostrano
che tutti i dati richiesti per la IIoT possono essere generati,
trasmessi e analizzati