Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  19 / 160 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 19 / 160 Next Page
Page Background

GENNAIO-FEBBRAIO 2015

AUTOMAZIONE OGGI 378

19

MAGGIO 2015

AUTOMAZIONE OGGI 381

vuta al forte sviluppo degli ultimi 20-25 anni, sente il bisogno di passare da un’econo-

mia manifatturiera a un’economia basata sull’innovazione. Di conseguenza, il governo

sta sviluppando molte iniziative che mirano a potenziare il livello di innovazione delle

realtà industriali, soprattutto nel settore dell’automazione e della robotica. Un fattore

determinante per questa svolta è la crescente difficoltà a reperire lavoratori qualificati

nelle industrie, poiché la nuova generazione di lavoratori chiede salari più alti e carichi

di lavoro più bassi. Questo ovviamente comporta, come del resto è avvenuto anche nel

mondo occidentale qualche decennio fa, un forte impulso all’automazione dei processi

industriali. Va poi notato che questa spinta all’innovazione non caratterizza solamente il

settore industriale: la Cina ha cominciato a fondare laboratori di ricerca avanzata, in cui

sono progettati e costruiti robot di servizio. La ricerca scientifica in settori di punta come

l’automazione e la robotica è generosamente finanziata da un insieme di agenzie gover-

native, quali la National Natural Science Foundation of China, il Ministero dell’Educazione,

il Ministero della Scienza e Tecnologia. Questi enti hanno impostato un piano capillare

di finanziamenti, che spazia dalla singola borsa di studio per lo studente eccellente, al fi-

nanziamento di progetti complessi. Si cercano di individuare i progetti più promettenti in

termini di ricadute, non solo nel breve periodo. Una particolare attenzione viene riservata

ai progetti ‘ad alto rischio’, che cioè presentano una probabilità elevata di non portare a

risultati immediati, ma che comunque possono costituire il primo passo dello sviluppo

di un prodotto particolarmente innovativo. Un’altra importante scelta strategica è quella

di attrarre dall’estero ricercatori di eccellenza, che possano fornire il know-how neces-

sario per lo sviluppo di innovazioni in settori chiave, quali l’automazione e la robotica.

Uno degli esempi più rilevanti è costituito dal professor Toshio Fukuda dell’Università di

Nagoya (Giappone). Si tratta di uno dei massimi esperti mondiali nel campo della robo-

tica, che è stato ‘reclutato’ dal BIT (Beijing Institute of Technology) per svolgere ricerche

avanzate su piattaforme robotiche mobili e sistemi bio-robotici. La presenza di eccellenti

ricercatori è un fortissimo driver per la costituzione di gruppi di ricerca all’avanguardia,

che possano in ultima analisi generare, tramite un adeguato trasferimento tecnologico,

risultati spendibili sul mercato. Chi vuole intendere, intenda…

el 2017 in Cina opereranno più robot in-

dustriali che in Europa o Nordamerica. Il

tasso di crescita cinese è impressionante:

si passerà dagli attuali 200.000 a più di

400.000 robot installati, mentre in Ame-

rica del Nord ci si fermerà a circa 300.000

e in Europa a 340.000. Questo trend non

si arresterà nemmeno negli anni succes-

sivi per un semplice motivo: la densità di

robot nelle industrie cinesi è ancora molto

bassa rispetto a quella dei Paesi di prima

industrializzazione. Si pensi che oggi in

Cina ci sono 30 robot ogni 10.000 lavora-

tori dell’industria, mentre in Germania e in

Giappone tale rapporto risulta almeno 10

volte maggiore. Al di là della crescita espo-

nenziale nelle installazioni robotiche, ciò

che maggiormente deve far riflettere è il

fatto che il governo cinese stia spingendo

moltissimo sulla ricerca. La Cina, dopo la

grande accumulazione di ricchezza do-

N

Ricerca e innovazione:

le chiavi del futuro

AO

IL PUNTO

Alessandro Gasparetto

Comitato tecnico di Automazione Oggi e Fieldbus & Networks