Quando ero bambino i robot si vedevano sui fumetti, in qualche cartone animato e nei romanzi di Asimov: ominidi tutto fare, di solito buoni, che interagivano con l’uomo in maniera totalmente efficace e sicura. Nell’immaginario collettivo si era certi che nel mitico anno 2000 (il fascino del triplo zero…), che allora appariva lontanissimo, tutte queste cose sarebbero diventate realtà.