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Acimall: il 2016 sorride alle tecnologie del legnoERT

Le tecnologie del legno portano un’atmosfera positiva. Secondo i dati definitivi 2016 elaborati dall’Ufficio studi di Acimall, l’associazione dei costruttori italiani, relativi allo scorso anno confermano sia le previsioni sia l’atmosfera. Infatti, la produzione si è attestata a 2.057 milioni di euro, il 10,4 per cento in più rispetto ai 1.864 del 2015. Il dato percentuale è confrontabile con quello registrato nel 2015 rispetto al 2014, quando si arrivò all’11,7 per cento; un biennio di crescita a due cifre.

I dati Istat consentono di tirare le somme anche a proposito di import ed export: nel 2016 le vendite oltre confine sono state pari a 1.495 milioni di euro, il 5,8 per cento in più sul 2015, anno nel quale l’export era cresciuto di un più robusto 12,7 per cento rispetto al 2014.

I dati a consuntivo confermano che lo scorso anno è stato decisamente positivo anche e soprattutto per il mercato interno che – grazie agli incentivi e agli interventi pubblici a favore dell’industria e, più in generale, dei consumi – si attesta a 562 milioni di euro, ben il 24,8 per cento in più delle vendite totalizzate sul mercato nazionale nei dodici mesi precedenti.

Una situazione di mercato decisamente più favorevole – ha commentato Dario Corbetta, direttore di Acimalle che finalmente non è sostenuta solo dalla nostra fortissima propensione all’export, ma anche dal consolidamento di una domanda nazionale decisamente più propensa a investire in beni strumentali”. “Un clima che è confermato dalle importazioni – ha proseguito Corbetta – che sono state pari a 181 milioni di euro, il 19,4 per cento in più rispetto al 2015”.

Un mercato italiano frizzante, che ci si attende possa essere ulteriormente motivato dai provvedimenti in tema “Industria 4.0” che il governo ha inserito nella Legge di bilancio. Le indicazioni sul 2017 emerse dalle analisi dell’Ufficio studi della associazione confindustriale sono: il mercato italiano potrebbe crescere di un ulteriore 20 per cento, attestandosi oltre la soglia dei 700 milioni di euro. In crescita anche la produzione, che si prevede a quota 2,2 miliardi di euro (più 10 per cento rispetto al 2016) con un export a 1,6 miliardi (più 6 per cento).