Soffia una piacevole brezza che sospinge il mercato delle tecnologie del legno. È questa la netta sensazione che emerge dall’analisi dei dati dell’indagine congiunturale curata dall’Ufficio Studi di Acimall per il quarto trimestre 2016. Un andamento degli ordini decisamente importante che – in attesa dell’entrata in vigore e degli effetti del Piano Industria 4.0 – dimostra come il settore delle tecnologie per il legno continui la sua progressiva ripresa.
C’è da sottolineare un elemento nuovo, rispetto alle rilevazioni precedenti, ovvero la fiducia degli imprenditori intervistati, ai massimi storici sia per le attese sul mercato domestico che all’estero. Certo, nei prossimi mesi si potrebbero far sentire le incertezze economico-politiche di alcuni paesi fondamentali per la meccanica strumentale, Stati Uniti e Regno Unito in primis, senza tralasciare la perdurante instabilità di altre aree strategiche per l’industria italiana e mondiale, quali Russia e Brasile.
Ma veniamo alla indagine che, come sempre, ha permesso agli analisti di Acimall di confrontarsi con un campione statistico che rappresenta l’intero settore. Il dato che balza agli occhi è l’ulteriore crescita degli ordini del 13,6% rispetto all’ultimo trimestre del 2015. Robusta la crescita delle commesse dall’estero, che raggiungono un rotondo 14,8%. Bene anche il mercato italiano, dove la crescita degli ordini dell’ultimo trimestre 2016 è stata di un più contenuto 2,9%, un dato da leggere alla luce del clima di attesa per la Legge di bilancio e di un ultimo trimestre 2015 decisamente favorevole per gli ordini interni.
L’indagine rivela anche che il carnet ordini è pari a tre mesi e che dall’inizio del 2016 l’aumento dei prezzi è stato del 1,3%.
L’indagine qualitativa per il periodo ottobre-dicembre 2016 indica che il 35% degli intervistati si aspetta un trend di produzione positivo per i prossimi mesi e stazionario per il 65%. L’occupazione viene considerata stabile dal 71% del campione, in aumento dal 24 e in diminuzione dal restante 5%. Le giacenze risultano stabili nel 59% dei casi, in aumento per il 6% e in flessione nel rimanente 35%.
L’indagine previsionale offre qualche indicazione su come andranno le cose per il settore nel breve periodo: gli operatori, come abbiamo già ricordato, mostrano un grande ottimismo per quanto li attende nel 2017, un anno che potrebbe addirittura rivelarsi fondamentale per le dinamiche di medio e lungo periodo. Il 35% del campione intervistato prevede che gli ordini dall’estero aumenteranno, mentre per il 65% si dovrà parlare di una sostanziale stabilità (saldo: + 35). Per il mercato interno si attende un ulteriore passo avanti ben il 47% degli imprenditori; il 53% vota per la stabilità (saldo pari a + 47).