Nel semestre gennaio-giugno 2021 gli attacchi informatici con conseguenze gravi nel mondo sono aumentati del 24% rispetto allo stesso periodo del 2020, e il 74% di questi ha avuto effetti molto critici o addirittura devastanti. Sono i dati che emergono dal Rapporto Clusit 2021, che viene redatto annualmente dai ricercatori di Clusit, Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica. In particolare, gli attacchi nel settore della sanità sono aumentati del 19% nel periodo. Si tratta del settore più colpito a livello globale, dopo la Pubblica Amministrazione.
“L’attacco al sistema informatico della Asl Napoli 3, appena divenuto di dominio pubblico, dimostra che la sanità continua ad essere al centro dell’interesse dei cyber criminali: basti pensare che il 13% degli attacchi che abbiamo analizzato nel primo semestre 2021 ha riguardato il mondo sanitario con un aumento del 20% rispetto al secondo semestre 2020. Sempre nel 2020, il 14% degli eventi criminali online ha avuto come causa lo spionaggio cyber: in molti casi è stato nel mirino anche lo sviluppo dei vaccini”, afferma Gabriele Faggioli, presidente di Clusit.
“Quello che emerge dalle nostre analisi è che non solo la sanità è uno dei settori più colpiti, ma che anche l’impatto medio di ogni attacco è aumentato notevolmente: questo dovrebbe portarci a qualche riflessione sul fatto che in questo settore i rischi e i costi che pagano i criminali per ottenere un vantaggio sono minori che in altri ambiti”, prosegue Faggioli.
Questa escalation di attacchi, secondo i ricercatori di Clusit è tra l’altro probabilmente sottostimata, poiché il campione analizzato comprende esclusivamente attacchi di pubblico dominio e, tra questi, alcune classi di incidenti sono sistematicamente sottorappresentate.