Effinciency_and_Environment_05_2020
128 Efficiency & Environment - Maggio 2020 la sua applicazione deriveranno una riduzione dei consumi di materie prime e degli scarti con conseguente riduzione dell’impronta ambientale, ma anche vantaggi economici favo- rendo nuove opportunità di business e di posizioni lavorative. La Commissione Europea ha lanciato, a partire dal 2015, una serie di proposte finalizzate a favorire la transizione dell’U- nione Europea verso l’economia circolare con un insieme di misure per conservare il valore di prodotti, materiali e risorse il più a lungo possibile, minimizzando nel contempo la gene- razione di rifiuti. La stessa Commissione ha recentemente aggiornato il piano d’azione 2012 sulla bioeconomia in base a un modello che si può definire di Bioeconomia Circolare: questa rappresenta l’integrazione tra l’economia circolare, che rafforza l’efficienza dei processi nell’impiego di risorse e l’uso di materiali riciclati allo scopo di ridurre l’utilizzo di ulteriore carbon fossile, e la bioeconomia che sostituisce il carbon fossile con carbone rin- novabile da biomassa dall’agricoltura, dalle foreste e dall’am- biente marino. La bioeconomia circolare promette di: introdurre cibo saluta- re, sicuro e nutriente e alimentazione salutare per gli animali; fornire nuove sostanze chimiche e altri materiali con nuove Sostenibilità e crescita verde L’economia circolare è la risposta a una serie di domande ormai non eludibili se si vuole assicurare solidità e sviluppo all’economia mondiale H a suscitato grande sorpresa e inte- resse la dichiarazione, pubblicata nello scorso agosto, con la quale la Business Ruondtable, l’associa- zione che raduna i Ceo delle mag- giori società americane, indica un radicale mu- tamento di prospettiva dell’intero operato delle aziende: si afferma cioè che le imprese devono passare dall’obiettivo di creare valore per gli azionisti (teoria dello shareholder value) a quello di creare valore per i dipendenti, per i clienti, per i fornitori, per le comunità locali oltre che per gli azionisti (teoria dello stakeholder value). Non è del tutto una novità nella scienza economica: il fatto è che ora diventa un impegno preciso, as- sunto solennemente dai big boss americani a capo delle principali imprese globali. Pochi mesi dopo, al World Economic Forum Annual Meeting di Davos nel gennaio 2020, lo stesso impegno è stato riconfermato dai mas- simi protagonisti della scena economica mon- diale. Uno come Larry Fink, capo della maggiore società d’investimenti al mondo (BlackRock) è arrivato a scrivere, in una lettera pubblica, che “siamo sull’orlo di una completa trasformazione della finanza” e che gli investimenti futuri del- la sua compagnia si indirizzeranno sempre più verso business “sostenibili”, soprattutto per quel che riguarda il cambiamento climatico. Nello stesso periodo in cui si diffondeva il mes- saggio della Business Ruondtable, l’Unione Eu- ropea si muoveva per aggiornare e dare nuovo impulso alle prospettive di Green Economy che già da tempo sono uno dei punti di forza dell’a- zione comunitaria in campo economico. Si possono individuare tre passaggi fondamen- tali in questo percorso green della UE. Il primo passo è il pacchetto sull’Economia Circolare varato nel 2015, nato dalla convinzione che dal- Mario Gargantini Speciale economia circolare al tempo della Industry 4.0 Image by LoggaWiggler from Pixabay Image by S. Hermann & F. Richter from Pixabay
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