Effinciency_and_Environment_05_2019

16 Efficiency & Environment - Maggio 2019 necessaria e urgente. In questo processo di cambiamento giocheranno un ruolo chiave diversi player - dalle città stes- se, alle case automobilistiche, dalle Istituzioni alle big della tecnologia - che dovranno collaborare sempre più per offrire una maggiore interoperabilità dei mezzi di trasporto. La mobilità di domani? Innovazione e mass-customization Secondo il paradigma V.U.C.A. - Volatility, Uncertanity, Com- plexity e Ambiguity - che caratterizza la nostra epoca, diffi- cilmente il presente è la determinante per ciò che accadrà domani, ma nel caso della mobilità non sembra essere così. Secondo quanto evidenziato nello studio di Authur D. Little ‘Fututre Mobility 3.0’ la mobilità 4.0 è raggiungibile solo grazie a un lungo percorso di quattro fasi attraverso i secoli. La pri- ma fa riferimento al XVIII secolo, quando il trasporto era solo via acqua e a cavallo. Si passa poi al XIX secolo con la prima rivoluzione industriale e l’avvento del trasporto pubblico, l’in- troduzione delle biciclette e delle navi a vapore. La terza ha portato le automobili. La mobilità 4.0 è arrivata, insieme alle innovazioni tecnologiche, in particolare la digitalizzazione, l’IoT e Intelligenza Artificiale, all’alimentazione più sostenibile e alla mass-customization. Oltre a offrire self driving car e tec- nologie di condivisione, la mobilily 4.0 consoliderà un nuovo modello: quello della mobilità come servizio e sempre meno come proprietà. È chiaro, quindi, che la tecnologia ha, e con- tinuerà ad avere, un ruolo primario nell’evoluzione dell’area urbana. Ad esempio, la maggiore efficienza degli algoritmi che processano i Big Data fornirà gli insight necessari per creare nuovi servizi, come l’ottimizzazione del percorso realtime. La possibilità di catturare e condividere i dati porterà a una cre- scita a due digit dell’industria ITS (Intelligent Trasport System) nei suoi diversi comparti, dall’informazione ai passeggeri, allo smart traffic control, ai sistemi di gestione del parcheggio ecc. La vera sfida sarà però quella di costruire vetture che, oltre a offrire un’esperienza di guida sempre più unica ed essere con- nesse a Internet, dispongano di sensori capaci di ricevere e inviare segnali, interagendo con gli altri veicoli e con la realtà circostante (rete stradale, semafori, segnaletica…), con le Isti- tuzioni e con molto altro ancora. Secondo EY nel 2020, l’80% delle auto vendute in Italia saranno connesse e capaci di dia- logare e scambiare dati con l’esterno. Mobilità: la linfa vitale delle città del futuro La mobilità di domani? Sostenibile, connessa, condivisa, intermodale e sicura. La tecnologia e le esigenze dei singoli individui guidano la trasformazione verso mobilità 4.0 “A rriveremo a costruire mac- chine capaci di spingere grandi navi a velocità più forti che un’intera schiera di rematori e bisognose soltan- to di un pilota che le diriga. Arriveremo a im- primere ai carri incredibili velocità senza l’aiuto di alcun animale. Arriveremo a costruire mac- chine alate, capaci di sollevarsi nell’aria come gli uccelli”. Il frate francescano Roger Bacon, più conosciuto come Doctor Mirabilis, ave- va già previsto nel 1200 quello che l’umanità avrebbe realizzato sei secoli dopo. Non abbia- mo, però, ancora raggiunto tutte le mirabolanti previsioni di Isaac Asimov che prospettava città straordinariamente connesse, mezzi di traspor- to guidati da robot, il più possibile lontani dal terreno. Per realizzare questo mondo mancano pochi passi. Con il susseguirsi delle innovazioni tecnologiche, la costante ricerca di soluzioni in termini di connettività e guida autonoma, non- ché una maggiore attenzione alle necessità dei singoli individui, la nuova rivoluzione dell’ur- ban mobility potrebbe essere davvero alle por- te. E, quando lo sarà, ci troveremo di fronte a un rovesciamento dello status quo, come all’av- vento dell’automobile in sostituzione del caval- lo. Considerando che l’attuale tasso di urbaniz- zazione accrescerà la densità della popolazione del 30% nei prossimi 15 anni e che per il 2050 oltre l’80% degli abitanti dei Paesi sviluppati vi- vrà in città, questa trasformazione è quanto mai Silvia Beraudo Foto tratta da www.pixabay.com Speciale Il futuro della mobilità urbana

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