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MAGGIO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 398

15

AO

IL PUNTO

Antonella Cattaneo

@nellacattaneo

Caporedattore Automazione Oggi e Fieldbus&Networks

GENNAIO-FEBBRAIO 2018

AUTOMAZIONE OGGI 403

robot intelligenti si danno da fare:

parlano, spiegano, lavorano, dirigono,

operano, sgomitano e… conquistano.

Ricordiamo tutti YuMi quando dirigeva

l’Orchestra Filarmonica di Lucca dimo-

strandoci quanto le macchine possano

essere intuitive e capaci di apprendere,

due elementi fondamentali per la ro-

botica e soprattutto per la robotica di

servizio che secondo dati dell’Interna-

tional Federation of Robotics (IFR) è in

aumento.

Nuovi settori, piccole e medie imprese

si avvicinano sempre più ai robot pro-

prio perché ora sono molto più ‘umani’:

basti pensare agli sviluppi rivoluzionari

che vedono l’uso combinato di robot

mobili e bracci di presa utilizzati in at-

tività complesse come il riempimento

di scaffali, oppure i cobot che lavorano

fianco a fianco con l’operatore. E oltre

a essere più umani aiutano gli umani:

come i robot di servizio in ambito sanitario, fra i più costosi in assoluto. Studi re-

centi hanno dimostrato come la riabilitazione robotico-tecnologica sia efficace

nel recupero degli arti superiori dopo un ictus, con effetti comparabili e per alcuni

aspetti superiori alla riabilitazione tradizionale. Attualmente il campo di applica-

zione più ampio della robotica medicale è quello dei sistemi chirurgici. Tuttavia, il

potenziale maggiore risiede secondo gli esperti nei sistemi logistici per ospedali e

case di cura, dove le spese correnti potrebbero essere ridotte a un quinto. Anche

gli esoscheletri sono in rapida crescita. Queste strutture sostengono ergonomica-

mente gli operatori impegnati in mansioni fisicamente gravose, preservandone la

salute e l’idoneità al lavoro fino al pensionamento… E anche per questo settore

secondo l’IFR nei prossimi quattro anni ci sarà mediamente una crescita del 25%

ogni anno.

Anche l’agricoltura, il cui livello di automazione in coltivazioni e allevamenti cresce

costantemente, vede l’impiego di robot di servizio ad esempio accanto agli esseri

umani per aumentare i raccolti in maniera sostenibile, come l’utilizzo di piccoli

mezzi intelligenti autoguidati o droni dotati di sensori in grado di riportare dati

concreti su territorio e colture.

In generale, il settore della robotica è in crescita all’estero come in Italia. Secondo

dati elaborati da Ucimu, l’Italia risulta seconda in Europa nel mercato della robo-

tica, con una quota di vendita di robot industriali del 2,6%, preceduta solo dalla

Germania. Le vendite unitarie di robot di servizio professionali, secondo l’IFR, sono

aumentate del 24% nel 2016. Per il 2017 si è previsto un ulteriore incremento del

17%, mentre per il 2018 è atteso un incremento del 20-25%. Il giro d’affari della

robotica di servizio professionale nel 2016 è ammontato a 4,67 miliardi di dollari.

Favorito è stato anche lo sviluppo di un ampio spettro di tecnologie di base come

ad esempio il software. E allo stesso tempo sono aumentate e aumentano le esi-

genze di interazione uomo-robot, soprattutto con il crescente apprezzamento dei

robot di servizio per usi personali e domestici. Infatti secondo le stime dell’IFR, entro

la fine del decennio nelle nostre case entreranno oltre 42 milioni di robot con com-

piti di intrattenimento e lavori domestici… Nel futuro quindi attendiamoci robot

domestici estremamente complessi con capacità nettamente superiori e ambiti di

impiego più ampi. Finalmente!

I

Voglio un… robot

Lo scorso 6 gennaio è improvvisamente scomparso

Giuseppe Nardella

,

fondatore e Presidente di Tecniche Nuove

, casa editrice di

molteplici riviste specializzate, talora concorrenti delle nostre pubblicazioni. Nardella, che ha lanciato la sua prima rivista più di 50

anni fa, è stato uno dei precursori dell’editoria tecnico-specializzata nel nostro Paese ed ha rappresentato per tutti noi il prototipo

dell’editore concreto e coraggioso, ma anche dell’imprenditore curioso e aperto ad ogni tipo di innovazione.

Ed è così che ci piace ricordarlo.