Xylexpo, la biennale internazionale delle tecnologie e dei sistemi per l’industria del legno e del mobile svoltasi a FieraMilano-Rho dall’8 al 12 maggio scorso, ha mantenuto le promesse contenutistiche: molta tecnologia per i comparti della seconda trasformazione, che si parli di pannello o di massiccio; la migliore offerta di sistemi di produzione per il mobile, le soluzioni più avanzate in termini di Industria X.0.
Una realtà che ha trovato un preciso riscontro sul versante degli operatori professionali in visita, che sono stati 17.781, il 2,1 per cento in più rispetto all’ultima edizione. Di questi sono stati 5.032 gli arrivi da oltre confine, il 28,3 per cento del totale, risultato sostanzialmente in linea con il 2016.
Bene, ovviamente, l’Italia, da cui sono arrivati 12.749 professionisti del settore, il 3,3 per cento in più rispetto alla edizione precedente, il 71,7 per cento del totale.
Complessivamente gli ingressi nel quartiere fieristico sono stati 37mila.
“Numeri che ci permettono di dire che Xylexpo ha trovato la sua collocazione nel sempre più affollato e talvolta confuso contesto delle fiere di settore”, ha commentato Dario Corbetta, direttore della manifestazione. “Abbiamo fatto una scelta precisa, ovvero essere il palcoscenico delle “alte tecnologie, e questo ha indubbiamente motivato la presenza di un pubblico ancora più selezionato, preparato, con poteri decisionali e competenze adeguate”.
Il quarto padiglione aperto per questa edizione ha indubbiamente permesso di organizzare un lay out più consono alle ambizioni di Xylexpo 2018, che ha raggiunto i 34.785 metri quadrati netti espositivi nei quali si sono presentati 425 espositori (116 da 27 paesi).
Già fissate le date della prossima edizione che si svolgerà da lunedì 25 a venerdì 29 maggio 2020, dunque abbandonando la tradizionale collocazione da martedì a sabato.