1989-2019: una nuova pietra miliare sul percorso di Wibu-Systems verso un ruolo di primo piano a livello internazionale, interamente dedicato alla gestione sicura delle licenze, che l’azienda festeggia quest’anno insieme alla sua rete di partner di canale di lunga data, alla sua ampia e fedele clientela e alla propria squadra, compatta e costante nel corso degli anni.
All’inizio del 1989, Intel si stava preparando a rilasciare il suo nuovo processore, l’80486DX. Svga aveva finalmente portato i display per PC a 16 colori. WordPerfect era il word processor standard. I giocatori attendevano con impazienza la prima versione del Principe di Persia. Ronald Reagan era ancora Presidente, e si parlava di rivoluzione dietro la cortina di ferro.
A Karlsruhe era in corso una rivoluzione di ben altro tipo. In un contesto, che vedeva la pirateria del software agli albori e i giochi per computer crackati, inviati per posta su floppy disk, due studenti dell’Istituto Tecnologico di Karlsruhe, Oliver Winzenried e Marcellus Buchheit, lavoravano a WibuBox, un nuovo metodo DRM basato su chiave hardware di protezione, che utilizzava funzionalità crittografiche complesse. L’idea di base, che si sarebbe poi sviluppata nella tecnologia all’avanguardia software, hardware e cloud, che conosciamo oggi come CodeMeter, è nata per risolvere un’esigenza economica, molto tempo prima ancora che la società tenesse conto dei rischi futuri: come salvaguardare l’inestimabile proprietà intellettuale digitale, che sta trainando il progresso e ci sta aiutando sempre più nelle nostre vite, dalle applicazioni per desktop alle fabbriche intelligenti o alle infrastrutture critiche.
Per tre decenni, Wibu-Systems è rimasta fedele alla sua missione di eccellenza e perfezione nelle tecnologie atte a garantire protezione, gestione licenze e sicurezza, concepite in modo da rendere più semplici e redditizie le attività di editori di software e produttori di dispositivi intelligenti e, a sua volta, salvaguardare posti di lavoro, salute, sicurezza, ambiente ed economia.
La storia dell’azienda è costellata da opere di particolare ingegno: dall’introduzione di licenze a tempo e a consumo, per consentire controlli molto più granulari sul software, già nei primi anni ’90, attraverso un flusso costante di aggiornamenti e ampliamenti del portafoglio hardware, che ha accompagnato l’evoluzione del mercato; dall’uso della porta parallela con WibuBox all’impiego dell’interfaccia USB tipo C con l’ultimo modello di CmStick; all’introduzione di meccanismi solo software per la protezione delle licenze, che stanno al passo con la sicurezza dei dispositivi hardware; ad una successione senza fine di innovazioni brevettate, come la tecnologia SmartBind o il metodo crittografico Blurry Box conforme al Principio di Kerckhoffs; e ancora al crescente impegno per le applicazioni industriali, sin dal primo decennio del nuovo millennio.
Con CodeMeter Certificate Vault, pensato per superare gli ostacoli che da sempre impediscono un’accettazione dei certificati digitali su larga scala, con il nuovo CmCloud, che proietta la gestione licenze verso un’esperienza completa su cloud, e con l’interoperabilità di CodeMeter anche su sistemi embedded e virtuali, che danno slancio verso la scena IIoT, Wibu-Systems ha creato un ambiente tecnologicamente avanzato e affidabile, ma pur sempre di facile utilizzo e dall’interfaccia grafica accattivante per la gestione sicura delle licenze, attraverso una suite di soluzioni hardware e software, e un parco di servizi di sicurezza per un futuro industriale, che sta compiendo i suoi primi passi.
Dopo 30 anni di attività nel medesimo settore e fedele ai suoi principi, Wibu-Systems rimane il campione imbattuto con la propria tecnologia di protezione del software, come dimostrato dai numerosi concorsi di hacking. La costruzione della nuova sede centrale e della House of IT Security a Karlsruhe rappresentano il segno tangibile che la società perseguirà ancora a lungo questa sua strategia.
Per Oliver Winzenried e Marcellus Buchheit, tuttora a capo di questa impresa pionieristica, la svolta della quarta decade della società segna solo la prossima pietra miliare della sua storia: “Quando abbiamo avviato l’azienda, non esisteva Internet e non sapevamo esattamente cosa ci riservasse il futuro, ma volevamo preparare il mondo agli sconvolgimenti cui sarebbe andato incontro. Ora che l’Internet delle Cose sta diventando realtà, portiamo avanti questa stessa missione, sostenuti dall’ineguagliabile sostegno del nostro team e dall’apprezzamento dei nostri utenti da tutto il mondo”.