Con l’esordio a SPS Italia dei nuovi sensori laser ottici P3 e degli scanner 3D ShapeDrive G4, wenglor sarà tra i protagonisti della più importante fiera nazionale dedicata all’automazione e alle tecnologie digitali per l’industria.
L’innovazione è una caratteristica che da sempre contraddistingue wenglor sensoric, azienda tedesca che sviluppa e produce sensori intelligenti, dispositivi di sicurezza e sistemi avanzati di elaborazione di immagini. Per questo motivo visitare lo stand di wenglor a SPS Italia (23-25 maggio, Parma – padiglione 3, stand C061-D063), si tradurrà per i visitatori in una scoperta delle tecnologie più avanzate e all’avanguardia e, tra queste, la rivoluzionaria famiglia di sensori di distanza a triangolazione laser della serie P3, che va ad arricchire la gamma dei sensori fotoelettronici di ultima generazione PNG//smart (Photoelectronic Next Generation).
Utili per misurare oggetti di forma complessa indipendentemente da materiale e colore, la serie P3 si compone di 32 modelli differenziati in base al diverso campo di lavoro, che va da 30 mm a 1.000 mm. Le prestazioni sono eccezionali: i nuovi sensori operano con un errore di linearità contenuto entro lo 0,08% e una ripetibilità di misura fino a 0,8 µm.
Queste prestazioni sono frutto dell’innovativa tecnologia TripleA, una sorta di tre in uno, che consentono di elevare le performance di questi dispositivi a un nuovo livello:
– Aspheric Dual Lens: due lenti asferiche in vetro integrate all’interno del sensore permettono di migliorare l’immagine del punto luce laser, aumentando così la precisione ottica;
– Adaptive autoexposure: è la tecnologia che permette di regolare automaticamente l’illuminazione, in modo da ottenere ottimi risultati con oggetti chiari o scuri, indipendentemente dal materiale;
– Active Temperature Control: assicura la stabilità delle misurazioni monitorando in modo costante la temperatura interna del dispositivo e compensando le derive termiche fino a 2,5 µm/K nel range delle temperature di esercizio che va da -30 °C a +60 °C.
I nuovi sensori serie P3 sono disponibili con luce laser rossa o blu, nelle varianti digitali o analogiche e si caratterizzano anche per la semplicità di utilizzo e configurazione, grazie alla possibilità di impostare i parametri tramite comunicazione Bluetooth. La disponibilità IO-Link 1.1 supportata dalla velocità di trasmissione COM3 consente la lettura dei dati di misurazione in tempo reale (scan rate fino a 2,5kHz).
Per le loro caratteristiche, i nuovi sensori serie P3 trovano impiego in una vasta gamma di applicazioni in molti settori industriali: alimentare, automotive, legno, metalli, packaging, assemblaggio ecc. In particolare, questi dispositivi possono essere utilizzati per il riconoscimento dinamico dei salti (es. conteggio di pile di giornali su un nastro trasportatore), per la misurazione dello spessore o delle altezze di oggetti diversi indipendentemente dal materiale, dal colore o dalle condizioni ambientali.
“Siamo molto orgogliosi di presentare questi innovativi sensori di distanza che, con le loro incredibili prestazioni, stabiliscono una nuova milestone per il reparto di ricerca e sviluppo dell’azienda.” dichiara Elio Bolsi, General Manager di wenglor sensoric italiana. “Oltre a questa novità, presso il nostro stand di SPS non mancheranno anche le altre gamme di prodotti wenglor, come i sensori a ultrasuoni, di luminescenza, di processo e i sistemi di sicurezza. Particolare enfasi verrà data anche al tema della visione con i nuovi ShapeDrive G4, presentati in anteprima alla fine dello scorso anno e disponibili sul mercato da questa primavera.”I nuovi ShapeDrive G4 sono scanner 3D ad alte prestazioni in termini di risoluzione e velocità di misurazione. Grazie all’elaborazione integrata dei dati e a un’interfaccia Ethernet veloce fino a 10 Gbit/s, gli utenti possono ottenere ed elaborare nuvole di punti 3D nel più breve tempo possibile e a una velocità superiore rispetto ai modelli precedenti.
Una delle novità più importanti di questi dispositivi è l’innovativa tecnologia del multiprocessore system-on-a-chip (MPSoC), un unico chip che permette di disporre di: un’unità centrale per l’elaborazione delle istruzioni, il controllo e la comunicazione; un’unità di elaborazione in tempo reale per il calcolo rapido delle nuvole di punti 3D (meno di 250 millisecondi); una memoria di 4GB e velocità di 19,2 Gbit/s per l’elaborazione affidabile di enormi quantità di dati e l’interfaccia 1/10 Gigabit Ethernet integrata per una velocità di trasmissione ancora più elevata.
Questi sensori 3D sono progettati per garantire la massima qualità sotto ogni aspetto. Tutti i componenti della serie ShapeDrive G4 – ottica, meccanica, elettronica, firmware e software – soddisfano i più elevati requisiti di qualità.
Ulteriori informazioni saranno disponibili allo stand di wenglor a SPS Italia, dove sarà possibile confrontarsi con degli esperti della stessa wenglor.