Noto fornitore di prodotti per la connessione industriale, Weidmuller è da sempre sinonimo di ‘connessione’: “Oggi, che la comunicazione in ambito industriale sta assumendo un ruolo sempre più importante, Weidmuller punta a guidare l’evoluzione della comunicazione sulla scia dell’Internet of Things e della ‘fabbrica smart’, aggiungendo ‘intelligenza’ alla ‘vecchia’ morsettiera passiva per offrire una gamma completa di prodotti sotto il segno dell’‘industria 4.0’” spiega Luca Trifone, SER marketing & business intelligence manager della società. “Semplicità, sicurezza e contenimento dei costi i nostri punti di forza, per consentire al cliente di realizzare soluzioni efficaci, riducendo il TCO e la complessità che Industry 4.0 porta con sé, grazie alla disponibilità di un ‘universo’ completo di prodotti progettati in ottica meccatronica, complementari fra loro, fatti per facilitare la messa a punto della comunicazione, in modo che l’end user possa usufruire dei vantaggi della ‘smart factory’ senza doversi preoccupare della connessione”.
“Grazie all’IoT si sta facendo sempre più indefinito il legame fra virtuale e reale, fra il cyberspazio che viene a crearsi nella cloud, e lo spazio concreto” esemplifica Simone Merlotti, Product Expert Electronics & Local Electronic Manager di Weidmuller. “In linea con questa tendenza, i costruttori di macchine richiedono sempre più soluzioni di telecontrollo e monitoraggio da remoto per le macchine che implementano all’estero, che consentano loro di essere ‘sul posto’ pur rimanendo in sede”. Per fare tutto questo, però, occorre disporre di una connessione sicura e affidabile. “Questo è quello che Weidmuller fornisce: il ‘cavo’ nella ‘industry 4.0’ è diventano ‘virtuale’, fatto di ‘corridoi’ nel cyberspazio che arrivano alla cloud, dove i dati fluiscono e dove l’utente può accedere per effettuare aggiornamenti, controllare in tempo reale i dati di produzione, riavviare una macchina o fare manutenzione” prosegue Merlotti.
U-link di Weidmuller è una soluzione di connessione verso la cloud che consente alla macchine di collegarsi alla sede del costruttore in tutta sicurezza tramite un router. Tre gli approcci possibili: a livello ‘Standard’ la connessione è ‘chiavi in mano’ tramite il cloud service U-link con connessione sicura OpenVPN e scambio dati crittografati. Questa soluzione è ideale per le PMI che non hanno né il personale, né le competenze per supportare sistemi complessi. Non occorre infatti alcuna configurazione particolare, è consentita la personalizzazione, la navigazione è facile e intuitiva: questo servizio è fornito ‘di base’ gratuitamente a chi si registra al sito u-link di Weidmuller. A livello ‘Medium’ viene offerta la soluzione MeetingPoint, che richiede un’implementazione in proprio da parte del cliente; infine l’alternativa ‘Premium’ è tramite router NAT a carico del cliente.
A completamento della propria offerta per la connettività industriale Weidmuller propone inoltre la soluzione U-remote: riduzione degli ingombri, efficientamento dei costi, semplificazione delle connessioni sono solo alcuni dei vantaggi offerti. “Si tratta di un unico prodotto, modulare e scomponibile, che funge da morsettiera, I/O, centralina di sicurezza fino SIL3 Cat.4 PL e, power monitor e switch Industrial Ethernet” sottolinea Stefano Schiavella, Local Industry Manager Machinery di Weidmuller. “Si tratta di un unico prodotto ‘meccatronico’ nel quale confluiscono più oggetti, in grado di ridurre gli ingombri nel quadro elettrico, grazie a una maggiore densità delle connessioni, contenere il TCO grazie a una manutenzione e a un cablaggio semplificati, e fungere da controller per le operazioni di test e installazione grazie alla presenza di un web server integrato”.
Conclude Trifone: “Weidmuller con questi due prodotti dimostra la propria capacità di mettere a disposizione una gamma completa di soluzioni per la comunicazione industriale e non solo, laddove proprio la comunicazione costituirà sempre più in punto nodale della ‘smart factory’”.
Leggi di più sul prossimo numero di maggio 2016 Fieldbus&Networks.