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Aboca: mai migrazione al VoIP è calzata più a pennelloERT

Fondata nel 1978 ad Aboca (Arezzo), l’omonima Healthcare Company italiana che si occupa di cura della salute attraverso prodotti 100% naturali che rispettano l’organismo e l’ambiente, è dotata di una presenza saldamente ancorata e particolarmente articolata sul territorio. Con una sede direzionale in Aboca, uffici amministrativi / marketing e un museo a Sansepolcro, e una fabbrica altamente digitalizzata a Pistrino (Perugia) l’azienda conta oltre 1.500 dipendenti.

AB Telematica, partner certificato Gold Snom dal 2008, serve Aboca da oltre vent’anni, nel corso dei quali ha gestito un complesso sistema telefonico Ericsson tradizionale, che l’azienda ha deciso di sostituire con una moderna piattaforma per le telecomunicazioni VoIP appena prima del palesarsi dell’emergenza sanitaria con cui conviviamo da due anni.

I limiti dei sistemi telefonici tradizionali
In vent’anni d’utilizzo, Aboca ha sfruttato al massimo la capacità di un sistema telefonico e terminali fissi e cordless a marchio Ericsson giungendo a un punto di non ritorno. Quando ad AB Telematica, che fino ad allora aveva erogato assistenza e implementato gradualmente funzionalità aggiuntive sulla piattaforma tradizionale, è stato chiesto di integrare ulteriori servizi innovativi di Unified Communications, di smartworking e di ridondanza in alta affidabilità dell’intero sistema telefonico, lo specialista di Telecomunicazioni e Networking si è dovuto confrontare con due problemi che hanno evidenziato l’impossibilità di continuare ad avvalersi del centralino in essere.

Coltivazione di lavanda di Aboca

Da un lato non erano più reperibili sul mercato componenti hardware necessarie per implementare i nuovi servizi, dall’altro il Gruppo desiderava avvalersi di un sistema unico, gestibile centralmente in maniera intuitiva e in grado di coprire tutte le strutture dell’azienda.

Valutate diverse opzioni, AB Telematica propose quindi ad Aboca l’adozione di una nuova infrastruttura per la telefonia prodotta in Italia, basata sullo standard SIP aperto e disponibile sia in versione virtualizzata, da implementare nelle due sedi primarie, sia in versione hardware, da utilizzare nelle altre sedi con una densità di addetti inferiore.
Tale soluzione ha consentito di implementare un’architettura altamente ridondata, gestita centralmente come centralino unico e in grado di assicurare a tutti gli addetti la massima qualità e affidabilità dei servizi di telefonia, essenziali in aziende tanto dinamiche quanto Aboca.

La nuova soluzione VoIP
“Quante e quali funzionalità delle moderne soluzioni per la telefonia sono realmente fruibili per l’utente finale dipende in massima parte dai terminali IP utilizzati. Per questo motivo, lo svecchiamento dell’infrastruttura telefonica di Aboca ha richiesto la sostituzione degli apparati tradizionali fissi da scrivania di circa 450 addetti”, spiega Andrea Lupi, Direttore Tecnico di AB Telematica. “In tale ambito per noi sul mercato non c’è scelta migliore di Snom, se si desidera dotare la propria clientela di terminali di indubbia qualità e versatilità. Non da ultimo Snom offre 3 anni di garanzia sui propri telefoni IP. Per il cliente un forte segnale di alta affidabilità del prodotto” conclude Lupi.

Nel concreto AB Telematica ha optato per il terminale IP Snom D717 per il 95% delle postazioni, mentre per telefoni Snom D785 per gli uffici direzionali. In alcune postazioni ad alto traffico telefonico (centralinisti, operatori helpdesk) sono stati adottati in cascata anche fino a tre moduli di espansione della tastiera.

Il telefono IP da tavolo Snom D717

La comprovata interoperabilità tra i terminali Snom e la piattaforma VoIP implementata ha consentito ad AB Telematica di effettuare una configurazione di base dei telefoni ante-installazione, poi distribuita tramite provisioning automatico sui primi duecento apparati. In questo modo lo specialista ha potuto concludere la prima fase dell’installazione con tutti i test funzionali in soli tre giorni. “Finestre di installazione tanto ridotte richiedono una pianificazione al millimetro, questo risultato non sarebbe stato possibile in presenza di disallineamenti o un’interoperabilità carente tra centralino e terminali”.

Per le installazioni successive, necessarie fino alla sostituzione integrale dei terminali da scrivania, è stato sufficiente replicare la configurazione di base, proseguendo, come richiesto da Aboca, sulle stesse linee guida. In Aboca ad esempio ogni utente ha la possibilità di personalizzare alcune impostazioni del proprio telefono a seconda delle proprie necessità. Questo riguarda soprattutto la gestione dei tasti per la composizione rapida, l’uso della propria rubrica telefonica oltre a quella aziendale condivisa, la possibilità di portare a casa il proprio telefono o trasportare il proprio interno al softphone su PC in caso di necessità. Questa nello specifico è una delle funzionalità più gettonate vista l’esigenza di non interrompere le attività primarie durante il lock-down.

“Abbiamo concluso l’intera migrazione senza aver mai avuto alcuna necessità di contattare il supporto tecnico di Snom, tutto è andato secondo i piani” aggiunge Mauro Alpini, Senior Sales Account di AB Telematica, che ha proposto e veicolato tale progetto e che conferma: “Mai migrazione al VoIP si è rivelata più calzante”.