Si sta ultimando la messa a punto del documento definitivo della Strategia Nazionale per l’Intelligenza Artificiale (IA) ma l’esame del documento permette di farsi un’idea di come il nostro Paese potrebbe affrontare le sfide poste dall’avanzata delle nuove tecnologie e di come le aziende potrebbero essere supportate nell’intraprendere la strada dell’innovazione e della digital transformation.
Il documento, elaborato dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) con il supporto di un gruppo di 30 esperti, fa tesoro di quanto sta accadendo su scala internazionale – dove Paesi come Cina e Stati Uniti stanno effettuando enormi investimenti in questo campo e stanno generando continue nuove applicazioni basate sull’IA – e considera i notevoli cambiamenti che l’IA può introdurre in tutti i campi, da quello produttivo a quello sociale e culturale.
L’iniziativa si inserisce anche nel percorso avviato a livello europeo con la dichiarazione di cooperazione per l’IA firmato nell’aprile 2018 da 25 Stati europei, alla quale è seguita la pubblicazione del “Piano coordinato sull’intelligenza Artificiale” e che si è consolidato nella “Alleanza europea per l’Intelligenza Artificiale”. Nel Piano coordinato tutti gli Stati membri sono stati invitati a sviluppare le loro strategie nazionali per l’IA, delineando i livelli di investimento e le misure di attuazione.
Il documento che porterà al Piano Italiano per la IA è stato presentato nel luglio scorso e sottoposto alla Consultazione pubblica prima di essere completato e varato dal Mise. È il risultato di un confronto tecnico portato avanti a partire dal mese di gennaio ed è composto da un capitolo iniziale incentrato sulla visione italiana e da nove capitoli che corrispondono a nove obiettivi che la Strategia si propone di raggiungere.
Nel dettaglio, gli obiettivi sono: incrementare gli investimenti pubblici e privati, potenziare l’ecosistema della ricerca e dell’innovazione, sostenere l’adozione delle tecnologie digitali, porre l’intelligenza artificiale al servizio della forza lavoro, sfruttare il potenziale dell’economia dei dati, consolidare il quadro normativo etico, promuovere la consapevolezza e la fiducia nell’intelligenza artificiale tra i cittadini, rilanciare la pubblica amministrazione e rendere più efficienti le politiche pubbliche, favorire la cooperazione europea ed internazionale per un’intelligenza artificiale responsabile e inclusiva.
Quello della ricerca e formazione è uno dei quattro momenti anche della seconda edizione di AIXA – Artificial Intelligence Expo of Applications, l’evento di livello internazionale promosso da Business International in programma dal 4 al 7 novembre prossimi presso gli spazi di MiCo – Milano Congressi. La manifestazione, finalizzata alla promozione di una sempre maggiore adozione dell’AI all’interno dell’industria italiana, sarà composta dagli AI Business Training, il Marketing Analytics Summit, SMXL Milan e InTail – Ai Driven & Intelligent Retail tutti rivolti a un’ampia platea di professionisti con diverse esigenze.