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Una catena di fornitura troppo snella aumenta il rischio di esposizione agli eventi inattesiERT

Progress Software Corporation prevede che a causa delle crescenti pressioni di mercato, durante il 2012 gli operatori della supply chain si affideranno alla tecnologia per ottenere una maggiore flessibilità e la capacità di percepire e reagire immediatamente al mutare degli eventi. Nonostante i sofisticati strumenti di pianificazione oggi disponibili, i migliori piani per la supply chain hanno un’accuratezza inferiore al 50%. Sebbene i progressi nella pianificazione del settore abbiano mantenuto alcune delle promesse, hanno anche dimostrato quanto sia difficile prevedere cosa succederà, semplicemente basandosi sui dati storici. Tuttavia, le aziende e le loro catene di fornitura non sono in grado di determinare un obiettivo finale e il percorso per raggiungerlo. Quindi, la pianificazione non è morta, ma le aziende dovrebbero usarla per uno scopo ben preciso: fissare gli obiettivi finali e determinare la direzione da percorrere.

Per molti anni il mercato della supply chain è stato florido poiché le materie prime venivano rifornite da tutti gli angoli della terra in nome della produzione a basso costo. Tuttavia oggi, alcune aziende preferiscono sacrificare i bassi costi pur di essere più vicini ai propri clienti e ridurre il time to market. Inoltre, molti di questi Paesi “a basso costo” sono diventati essi stessi il cliente finale. Per reagire a questi cambiamenti, le catene di fornitura dovranno dimostrare un certo livello di elasticità bidirezionale per rispondere sia all’esigenza di una produzione ampia, sia all’eterogeneità dei clienti. I recenti disastri ambientali hanno reso le aziende consapevoli di quanto le proprie catene di fornitura siano esposte al rischio quando fanno affidamento su un piccolo numero di fornitori, in particolare quelli situati in ambienti precari. Per mettersi al sicuro, le aziende potrebbero essere tentate di ampliare la rete di fornitori, ma questo non è semplice dal momento che le relazioni e la fiducia non si costruiscono in tempi brevi.

Con una catena di fornitura snella, essere in grado di percepire e reagire al mutare delle circostanze rapidamente è fondamentale. Le aziende utilizzeranno strumenti di analisi predittiva di breve periodo per elaborazione degli eventi in tempo reale. Le soluzioni di Business Intelligence assicurano la capacità di raccogliere dati, analizzarli, capire le correlazioni e fornire all’utente una più profonda comprensione del rapporto causa ed effetto. Tutto questo è importante, però la velocità con cui viene eseguito è fondamentale. La possibilità di avere un’unica visione di ciò che sta accadendo in tutta la supply chain determinerà il successo delle aziende e nel 2012 si continuerà a cercare un sistema centralizzato di gestione e controllo. Nonostante la tecnologia si stia evolvendo per fornire una visione univoca della supply chain, resta da affrontare la sfida dovuta al fatto di operare in un’organizzazione con diverse componenti e silos d’informazioni. Invece di maneggiare il prodotto, i grandi marchi orchestreranno tutte le componenti in movimento che compongono la propria supply chain. Apple è un ottimo esempio di questo approccio; l’azienda gestisce tutte le parti in movimento della propria supply chain senza realmente “toccare” il prodotto in ogni fase. Sempre più aziende continueranno a gravitare verso questo modello e alcuni esternalizzeranno interamente la gestione della supply chain stessa. Il successo delle aziende e dei partner delle loro supply chain dipenderà sempre più dalla capacità dei manager di avere una completa visibilità su tutta la catena di fornitura. Questa visibilità, però, è utile solo se questi manager possono agire sugli eventi nel momento in cui si verificano.

Progress Software: www.progress.com