Secondo Assiot, l’Associazione italiana dei costruttori di organi di trasmissione e ingranaggi, il fatturato totale del 2006 ha raggiunto i 4,4 miliardi di euro, con una crescita del 17,3% rispetto al 2005.
Nell’elaborare i dati, Assiot ha preso in considerazione tre macro categorie: ingranaggi e trasmissioni meccaniche, elementi di trasmissione, catene e parti di catene, alle quali va aggiunta quella dei cuscinetti.
Per la prima business unit, stimata in circa 2,5 miliardi di euro, la situazione di mercato prosegue nel suo andamento positivo: la produzione in Italia e l’export segnano incrementi, rispettivamente, del 15,8% e del 18,5%.
Il comparto elementi di trasmissione ha raggiunto, nel 2006, 1,1 miliardi di euro (+17,2% rispetto al 2005) con una crescita dell’export del 22,5% (per un valore di 456 milioni di euro) e dell’import del 35,9% (306 milioni di euro).
Il fatturato totale di catene e parti di catene è stato di 354 milioni di euro (+1,5% rispetto all’anno prima) con l’import salito del 17% a 45 milioni di euro, ma l’export in calo del 2,9% a 76 milioni di euro.
Per quanto riguarda le esportazioni, la suddivisione per aree geografiche di riferimento, relativa alla “famiglia” ingranaggi e trasmissioni meccaniche, conferma l’Europa come l’area geografica principale anche per il 2006, nella quale l’Italia esporta ben il 71% del suo totale export. L’America è una destinazione interessante dei prodotti italiani, attestandosi al 18%, seguita dall’Asia con il 9%.
Situazione analoga anche per gli elementi di trasmissione – con l’Europa primo mercato, in cui l’Italia esporta il 70% del suo totale export, seguita dall’America, che si attesta su una quota del 22%, e dall’Asia (5%) – e per le catene e parti di catene. Anche in quest’ultimo caso, l’Europa è la principale area di riferimento nella quale l’Italia esporta il 67% del totale export, seguita dall’America con il 24% e dall’Asia con il 6%.
Nell’import, è sempre l’Europa la fonte maggiore di ingranaggi e trasmissioni meccaniche importati con il 70% del totale; l’Asia si attesta al secondo posto con il 24%, mentre l’America registra un’esportazione verso l’Italia di ingranaggi e trasmissioni meccaniche solo del 6%.
L’import relativo agli elementi di trasmissione mette in evidenza come sia l’Europa a detenere con il 65% il valore maggiore, seguita dall’Asia con il 21% e dall’America con il 14%. Lo stesso vale per le catene e parti di catene (l’Europa è l’area geografica principale con il 59% del totale, ma è di forte peso l’import proveniente dall’Asia con il 39%, mentre l’America incide solo per il 2%).
Il Paese da cui l’Italia importa maggiormente risulta essere la Germania (41%) seguita da Giappone (23%) e Cina (17%).
È in questo clima positivo che fervono le attività di organizzazione di Mechanical Power Transmission & Motion Control, i cui dati relativi alla scorsa edizione attestano la qualità della mostra. Al richiamo rappresentato dalle aziende di primo piano, con un’offerta completa dal punto di vista delle merceologie e dei servizi, hanno risposto numerosi progettisti e costruttori di macchine e sistemi, che hanno scelto la manifestazione come momento essenziale di aggiornamento, valutazione e acquisto; il luogo ideale dove trovare il necessario per lo sviluppo della propria attività e produzione.
Anche nel 2008, Mechanical Power Transmission si svolgerà all’interno della Technology Exhibitions Week, in contemporanea con altre importanti manifestazioni: BiasS (Biennale Internazionale dell’Automazione, Strumentazione, Microelettronica e IctT per l’Industria); BiasS Manuf@cturing Solutions (Biennale delle Soluzioni Globali di Information Technology per l’Industria); Fluidtrans Compomac (Biennale Internazionale della Fluidotecnica, Trasmissioni di Potenza e Movimento, Comandi, Controlli, Progettazione) e Bi.Man (Biennale della Manutenzione Industriale). Un’offerta che spazia dalle trasmissioni di potenza meccaniche alla potenza fluida, dal motion control all’elettronica, dall’automazione alla manutenzione per l’industria, all’Ict.