Automazione Plus

Transizione 4.0, sì alla cessione dei crediti d’impostaERT

L’ipotesi circolata nei giorni scorsi si è concretizzata. Saranno cedibili fino al 31 dicembre 2022 i crediti d’imposta per la Transizione 4.0. I soggetti beneficiari potranno quindi optare, al posto della compensazione, per la cessione, anche parziale, ad altri soggetti, inclusi istituti di credito e intermediari finanziari. L’emendamento al Dl Sostegni è stato riformulato a partire da due proposte, una M5S a prima firma Mario Turco e l’altra Lega a prima firma Alberto Bagnai, approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato.

La norma riguarda gli investimenti in beni strumentali previsti dal piano Transizione 4.0 e non si applica ai crediti d’imposta per gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione e a quelli per le spese in formazione 4.0. La cessione dei crediti può avvenire anche in più fasi. Chi acquista i crediti a sua volta può portarli in compensazione, tenendo presente però che i crediti non utilizzati nell’anno non potranno essere fruibili negli anni successivo né si potrà chiedere un rimborso.

Tempi e modalità per l’applicazione saranno decisi, una volta approvato il decreto, dal direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Tutto dovrà comunque avvenire per via telematica, e presumibilmente attraverso la stessa piattaforma che l’Agenzia, in collaborazione con il partner tecnologico Sogei, ha messo a disposizione per la cessione di altri crediti d’imposta (lavori edilizi, bonus vacanze, spese di sanificazione ecc).

 

Transizione 4.0: immagini, foto stock e grafica vettoriale | Shutterstock