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Termocamere in campoERT

Le termocamere non vengono utilizzate solo per la protezione di proprietà e persone, ma anche per proteggere le attrezzature critiche che garantiscono l’operatività. In un impianto di produzione, le squadre della manutenzione vogliono disporre di dati aggregati per valutare costantemente lo stato funzionale delle apparecchiature e anticiparne un potenziale guasto. Per i responsabili della produzione è fondamentale cogliere ogni singola anomalia nel processo affinché nessun prodotto o un imballaggio imperfetto possa uscire dalla linea di produzione. I responsabili della sicurezza devono poter rilevare un eccessivo accumulo di calore in combustibili, materiali pericolosi e componenti elettrici prima che si inneschi una combustione e che scoppi un incendio. Grazie all’impiego di termocamere per il monitoraggio delle condizioni, per il controllo dei processi e per la prevenzione incendi, i responsabili degli impianti garantiscono la massima operatività ed evitano eventi catastrofici.

Perché affidarsi alla Termografia

Poiché variazioni di temperatura possono essere un indicatore precoce del deterioramento di un’apparecchiatura, un profilo di temperatura disomogeneo su un prodotto o di un surriscaldamento, le termocamere per l’automazione sono la soluzione perfetta per i responsabili di impianto. Le termocamere radiometriche forniscono un valore di temperatura per ogni pixel dell’immagine e visualizzano chiaramente le differenze di temperatura all’interno dell’area monitorata. Le termocamere per l’automazione inviano un allarme al superamento di una determinata soglia di temperatura o, se integrate con altri processi di controllo, possono attivare l’azione necessaria per ridimensionare la situazione.

Le termocamere per l’automazione Flir in azione

La gamma di termocamere radiometriche Flir sono soluzioni altamente efficaci per l’automazione. Di seguito sono descritti tre esempi di come le termocamere per l’automazione Flir hanno fatto la differenza nell’impiego su impianti critici del settore industriale.

Questi sono solo alcuni dei casi che dimostrano come le soluzioni per l’automazione, ad esempio le termocamere Flir A400/A700 in configurazione “Smart Sensor”, possono essere utilizzate per evitare interruzioni impreviste, fermi delle linee di produzione, incendi ed altri eventi inattesi che causano interruzioni sostanziali e perdite economiche.

Come orientarsi verso una scelta informata

Per valutare l’introduzione di termocamere nella propria applicazione di automazione, è opportuno considerare diversi fattori. Ecco alcuni elementi di orientamento.

  1. Scegliere una termocamera accurata: Nell’ambito dell’automazione, l’accuratezza delle immagini termiche radiometriche è una caratteristica imprescindibile. È importante scegliere una termocamera radiometrica ad alta risoluzione che produca immagini nitide e ricche di dettaglio. Flir offre due array di sensori termici ottimali per queste applicazioni, 320 × 240 o 640 × 480, con accuratezza fino a ±2 °C nei range di temperatura compresi tra -40 °C e 2000 °C.
  1. Scegliere il software di analisi: È importante che la termocamera per l’automazione si integri facilmente con il software di analisi preferito. Attualmente le termocamere Flir si integrano con numerosi software, tra cui Cognex Designer Pro, NI Software, Pleora Ebus, Teledyne e Spinaker SDK.
  1. Definire le regioni di interesse e le impostazioni di allarme: Definire in quali aree critiche è necessario monitorare lo sviluppo di punti caldi o i cambiamenti di temperatura. Con le termocamere Flir è possibile selezionare fino a 10 regioni di interesse, impostando punti, disegnando riquadri o definendo aree personalizzate direttamente tramite l’intuitiva interfaccia web sul proprio dispositivo mobile o su un computer. Per la gestione degli allarmi è possibile definire i parametri di allarme e la risposta desiderata, definendo il tipo di uscita per l’acquisizione dati.
  1. Integrazione con i processi di monitoraggio: Per ottimizzare gli interventi, è importante integrare le termocamere per l’automazione con gli altri processi di controllo, verificando che la termocamera scelta sia conforme ai protocolli di comunicazione come GigE Vision, Rtsp, Mqtt, Restful API, Modbus TCP & Master, Ethernet IP e FTP.