Telecontrollo… di pubblica utilità

Dalla rivista:
Fieldbus & Networks

 
Pubblicato il 9 ottobre 2001

con il conseguente avvio di un regime di concorrenza, impongono modelli di gestione dei servizi al passo con i tempi.

In particolare, la necessità di rendere competitive le aziende che operano in questo settore attraverso la riduzione dei costi, l’eliminazione degli sprechi e l’incremento degli utili, spinge in maniera crescente all’adozione di sistemi di monitoraggio, telecontrollo e automazione degli impianti e dei servizi in rete.

Il telecontrollo sta quindi diventando uno strumento insostituibile sia per l’automazione e la gestione da remoto degli impianti preposti al servizio pubblico, sia per la raccolta e l’elaborazione dei dati e delle informazioni prelevati dal campo (monitoraggi ambientali del territorio).

E’ emblematica, in questo senso, la decisione di Enel di utilizzare la tecnologia LonWorks per la telelettura dei contatori domestici, un progetto che vedrà la luce a partire dal 2002.

Come si legge nel recente ‘libro bianco’ sull’automazione industriale in Italia nel 2001, realizzato a cura di Anie/AssoAutomazione e Gisi, la telematica applicata ai servizi di pubblica utilità consente di migliorarne la qualità e di elevare il livello qualitativo della vita dei cittadini che vivono e lavorano in un determinato territorio.

L’automazione e il telecontrollo rappresentano, inoltre, un’opportunità di trasparenza nell’informazione e nella comunicazione alla cittadinanza, grazie alla possibilità di gestire quasi in tempo reale (per esempio, tramite Internet) le informazioni di maggiore interesse per la comunità.

Ma il telecontrollo può rappresentare una soluzione anche per le amministrazioni pubbliche e per gli organismi di controllo impegnati nel miglioramento dei rapporti con l’utenza e nell’accrescere la soddisfazione del cittadino-cliente.

Secondo molti osservatori (citiamo ancora il suddetto ‘libro bianco’) la nuova frontiera del telecontrollo delle reti elettriche si sta decisamente spostando verso il contatore elettrico d’utenza.

Infatti, l’introduzione di un sistema di telelettura capillarmente diffuso sul territorio nazionale rappresenta un’occasione unica per aprire nuove aree di business rivolte alla ‘new economy’.

Il contatore elettronico, che raggiungerà i 27-30 milioni di utenze Enel entro il 2003, rappresenta una vera e propria porta di comunicazione fra l’abitazione e l’ambiente esterno; inoltre, la possibilità concreta di ‘entrare’ in tante case sancisce di fatto l’ingresso di Enel nel mondo della domotica.

Non è un caso se, da quando Enel ha ufficializzato la campagna ‘telecontrollo e telelettura contatori elettrici’, i tradizionali settori domotici, quali industria degli elettrodomestici intelligenti, del materiale elettrico, dell’integrazione e automazione di sistemi e impianti e via dicendo, hanno dimostrato notevole interesse in materia.

Il contatore elettrico offre anche la possibilità di comunicare con l’utente per promuovere e vendere nuovi servizi.

Secondo le previsioni, Enel sarà il primo ente gestore a realizzare una rete capillare di telelettura contatori, ponendo le basi tecniche e commerciali per l’applicazione di tale tecnologia ad altri servizi: già si parla di ‘contatore unico’, intendendo con questo la possibilità di veicolare all’esterno delle abitazioni i consumi di più utenze presenti all’interno: acqua, gas, energia elettrica e termica e così via.

Il tema delle reti di pubblica utilità continua, inoltre, a suscitare l’interesse di AssoAutomazione che, insieme a Gisi e al Centro Internazionale Città d’Acqua, organizzerà a Venezia dal 7 al 9 novembre il III convegno internazionale su Il telecontrollo di reti di pubblica utilità.

Allegato PDFScarica l'allegato

Anteprima Allegato PDF