I parchi divertimento sono progettati per fornire un’esperienza divertente e coinvolgente per i visitatori, ma è fondamentale che la loro sicurezza sia sempre la massima priorità, affinché i visitatori possano godersi l’esperienza in tutta tranquillità e senza preoccupazioni per la propria incolumità. Questo fattore ha assunto ancora più rilevanza a seguito delle durature chiusure che sono avvenute nel corso del periodo pandemico.
Le attrazioni dei parchi divertimenti sono soggette a una rigorosa regolamentazione e devono rispettare gli standard di sicurezza stabiliti dalle autorità competenti. Le ispezioni periodiche vengono effettuate da organismi di controllo indipendenti per garantire che le attrazioni siano sicure e funzionino correttamente.
Il ruolo della sicurezza
Stando alle statistiche e a un atteggiamento tipico secondo cui, dopo anni di limitazioni, le persone sono più propense a ritrovare spazi e libertà, il mondo dei parchi divertimento è destinato a ritrovare slancio.
In questo contesto, e a maggior ragione dopo i lunghi periodi di inattività, è fondamentale mantenere elevati standard di sicurezza, così da offrire agli utenti momenti ludici, ma in completa tranquillità.
La garanzia di un’attrazione sicura nasce dal rispetto delle regole di progettazione, costruzione, manutenzione ed esercizio, indicate in specifiche normative. Soddisfacendo tutti i requisiti richiesti dalle norme è possibile ottenere una certificazione delle attrazioni.
“Le problematiche maggiori riscontrate durante i periodi di chiusura – afferma Adriano Favero, Business Line Manager Amusement Rides di TÜV Italia – hanno riguardato il deterioramento dei materiali che venivano, ad esempio, puliti con i prodotti disinfettanti. Quindi, particolare attenzione va rivolta alla verifica dell’integrità strutturale. Altra problematica ha riguardato il turnover degli operatori: molte persone con esperienza hanno cambiato lavoro e i nuovi arrivati mancavano dell’esperienza e, a volte, della sensibilità alla sicurezza”.
A seconda del livello di restrizioni imposte dai singoli Stati e in base alla tipologia di parco, nel 2020 il numero di visitatori dei parchi divertimento, a livello globale, è calato tra il 50% e il 90%.
Secondo una ricerca condotta da TEA/AECOM (Themed Entertainment Association) e pubblicata nel Report Theme Parks and Museum Index 2020, in corrispondenza di eventi particolarmente negativi come possono essere le pandemie, i fatturati dei parchi divertimenti hanno un andamento ciclico: il primo anno tende a caratterizzarsi per un forte calo delle presenze, mentre nei tre anni successivi si registra una graduale ripresa. Nel caso specifico in cui ci troviamo, dunque, identificando il 2020 come apice della pandemia, dal 2021 fino al 2023 è prevista una graduale ripresa (e i dati del 2021 fino ad oggi lo confermano), e dal 2024 si dovrebbe ritornare ai livelli pre-pandemia.
La ripresa, per i parchi divertimento, vedrà un riadattamento di strategia alle nuove condizioni.
Così come per la quasi totalità dei settori, una delle conseguenze della pandemia è stata l’evoluzione tecnologica della domanda e dell’offerta. Dal lato della domanda, i periodi di lockdown hanno favorito lo sviluppo di esperienze e attività virtuali in sostituzione a quelle fisiche.
Dal punto di vista dell’offerta è stato necessario dotarsi di strumenti e strategie in grado di adattarsi facilmente alle nuove necessità. Si tratta degli ambiti più disparati: da i nuovi modelli di gestione del pricing, in grado di massimizzare i ricavi in relazione ad un numero ridotto di giorni di apertura a innovative soluzioni di riprogettazione degli spazi e delle attrazioni.
Un aspetto chiave dei cambiamenti creati e/o accelerati dalla pandemia, è l’evoluzione tecnologica. Ad esempio, molti parchi divertimento stanno utilizzando strumenti digitali per prenotare l’ingresso al parco, monitorare la densità di persone e consentire il distanziamento sociale. Inoltre, l’utilizzo di tecnologie, come realtà virtuale e aumentata, sta diventando sempre più popolare, offrendo un’esperienza di gioco coinvolgente e nuova per i visitatori.
“Sicuramente l’elettronica sta acquisendo sempre più importanza – continua Favero – sia nel controllo delle attrazioni, sia nell’interazione con il pubblico. Ci si aspetta che un’attrazione gestita da un PLC (Programmable Logic Controller) sia più sicura perché limita le possibili disattenzioni o errori umani. Da qui nasce l’importanza di una certificazione che entri nelle specifiche della programmazione e gestione dei sensori elettronici.”
La sicurezza è sempre stata una priorità per l’industria dei parchi divertimento, e si appresta ad evolversi andando a comprendere anche tanti e nuovi aspetti delle tecnologie avanzate, utilizzate per migliorare e diversificare le esperienze del pubblico.