Giuseppe Antonacci è giovanissimo e ha dalla sua talento e obiettivi ben chiari. Ma la risorsa che più mi ha colpito incontrandolo è stata la sua grande capacità empatica soprattutto confidandomi la sua necessità di uscir fuori dalle teorie e mettere in pratica qualcosa che fosse di utilità per il prossimo. “La fisica, le scienze tutte hanno un senso più forte se tangibili e a servizio della collettività e delle persone più fragili”. Giuseppe ho frequentato la triennale in Italia al Dipartimento di Fisica della Sapienza e master e dottorato di Ricerca (PhD) all’estero all’Imperial College di Londra. Vari anni da ricercatore all’Istituto Italiano di Tecnologia e un anno in Belgio all’Imec. Quest’ultima esperienza è quella che a suo dire lo ha più formato. Anche a lui ho rivolto qualche domanda per avvicinarmi di più alla sua ’ricerca’ e ai suoi progetti e alla sua personalità…