Da bambino volevo diventare un cardiochirurgo. Poi il fatto di svenire a ogni prelievo di sangue mi ha fatto optare, ai tempi dell’esame di maturità, per qualcosa di diverso. Cominciando a frequentare l’università, pensavo all’ingegneria e alla robotica come alle tecnologie del futuro, ma mi sono accorto ben presto che quel futuro era già arrivato. Devo dire però che la possibilità di coniugare la robotica alle applicazioni medicali potrebbe riavvicinarmi a quel mondo che mi ha tanto affascinato da bambino…