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	<title>robot &#8211; Automazione Plus</title>
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		<title>Cisco: ecco i 5 trend tecnologici del 2025</title>
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		<pubDate>Wed, 08 Jan 2025 08:52:00 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>2025, i trend tecnologici non sono semplici da individuare. Il panorama tecnologico che si prospetterà nei prossimi 12 mesi sarà sempre più complesso e dinamico. Se da una parte l&#8217;incertezza economica e i rapidi cambiamenti nei comportamenti dei consumatori stanno creando un contesto sempre più sfidante per le aziende, dall’altra l&#8217;intelligenza artificiale sta rivoluzionando il [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>2025, i trend tecnologici non sono semplici da individuare. Il panorama tecnologico che si prospetterà nei <strong>prossimi 12 mesi</strong> sarà sempre più complesso e dinamico. Se da una parte l&#8217;incertezza economica e i rapidi cambiamenti nei comportamenti dei consumatori stanno creando un contesto sempre più sfidante per le aziende, dall’altra l&#8217;intelligenza artificiale sta rivoluzionando il modo di fare business.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">I trend tecnologici del 2025</span></h4>
<p>In questo scenario diventa dunque fondamentale anticipare i trend e identificare le tecnologie che avranno un impatto nel lungo periodo, per fare in modo che le sfide si trasformino in opportunità.</p>
<blockquote><p>“Il 2025 segnerà la conclusione del primo quarto di secolo e rappresenterà un punto di svolta nel percorso tecnologico per ridefinire l&#8217;ambiente tecnologico aziendale attraverso la convergenza di AI, cybersecurity, governance dei dati e sostenibilità. Affrontare queste tendenze con una visione strategica e pragmatismo permetterà alle aziende di superare le sfide e cogliere nuove opportunità di crescita ed eccellenza”, ha commentato <strong>Liz Centoni</strong>, Vicepresidenta Ejecutiva y Directora de Experiencia del cliente di <strong>Cisco</strong>.</p></blockquote>
<h5><span style="color: #ff6600">1. AI Agenziale: la nuova frontiera della personalizzazione e dell&#8217;efficienza</span></h5>
<p>Nel 2025, <strong>l’intelligenza artificiale non sarà più solo uno strumento</strong>, bensì un vero e proprio <strong>collaboratore</strong>. In particolare, l&#8217;AI agenziale si distingue per la sua capacità di apprendere in modo continuo dai dati dell&#8217;utente, integrando informazioni contestuali come lo storico dell’account, l’ambiente di rete, modelli comportamentali e preferenze degli utenti.</p>
<p>Ciò le permette di prendere decisioni autonome. A differenza degli approcci attuali, che richiedono istruzioni specifiche, <strong>l&#8217;AI agenziale opera in modo proattivo</strong>. Pensiamo ad esempio a un servizio clienti AI che anticipa le richieste degli utenti o a un’AI per la gestione di rete capace di risolvere autonomamente i problemi, assicurando continuità del servizio, o ancora ad agenti AI che collaborano tra loro per automatizzare funzioni avanzate, come la gestione della supply chain, coordinandosi per prevedere la domanda, ottimizzare le scorte, coordinare le consegne e persino negoziare con i fornitori.</p>
<h5><span style="color: #ff6600">2. Robot umanoidi lavoreranno insieme agli umani</span></h5>
<p>Robot umanoidi potenziati dall’AI entreranno a far parte della <strong>forza lavoro</strong> probabilmente già nel 2025.</p>
<p>Le aziende dovranno quindi ripensare completamente le dinamiche nei luoghi di lavoro, e le tecnologie che le alimentano. Sarà necessario garantire una connessione di rete adeguata per supportare le operazioni complesse dei robot basate sull’elaborazione e analisi dei dati in tempo reale.</p>
<p>Allo stesso modo, sarà fondamentale <strong>garantire sicurezza</strong> non solo dei dati elaborati dai robot umanoidi (e dalle persone), ma anche dei robot stessi, proteggendoli da attacchi informatici e manipolazioni pericolose al loro software e ai loro comandi. Il tutto mantenendo la trasparenza necessaria in un ambiente di lavoro ibrido in cui uomini e macchine perseguono insieme obiettivi comuni.</p>
<h5><span style="color: #ff6600">3. Cybersecurity: nuove minacce e sfide nell&#8217;era dell&#8217;AI e del quantum computing</span></h5>
<p>La diffusione dell&#8217;AI porterà a nuove <strong>sfide per la cybersecurity</strong>. Nel 2025, le aziende dovranno rafforzare le proprie misure di sicurezza per far fronte a minacce completamente nuove, come ad esempio gli <strong>attacchi di tipo prompt injection</strong>, in cui input dannosi vengono camuffati da messaggi apparentemente legittimi e introdotti nei sistemi di intelligenza artificiale generativa. Anche gli avanzamenti nell’ambito del quantum computing metteranno in discussione i metodi tradizionali di crittografia.</p>
<p>Allo stesso tempo, l&#8217;espansione degli ecosistemi e delle piattaforme digitali rende il panorama ancora più complesso: le connessioni si moltiplicano e, con esse, cresce anche la sofisticazione degli attacchi. Nel 2025, il rischio di <strong>attacchi di social engineering</strong> e alle <strong>supply chain</strong> è destinato ad aumentare ulteriormente. Vedremo dunque le aziende integrare l&#8217;intelligenza artificiale per ampliare le capacità umane e rendere la rete il pilastro centrale della difesa e dell&#8217;applicazione delle policy.</p>
<h5><span style="color: #ff6600">4. AI e automazione: la chiave per reti più efficienti e affidabili</span></h5>
<p>Oltre il 40% delle <strong>interruzioni di rete</strong> è causato da configurazioni sbagliate, che potrebbero costare alle aziende fino al 9% del fatturato annuale. Strumenti intelligenti e automatizzati basati sull’IA rivoluzioneranno le modalità di gestione della rete, imparando e riducendo al minimo gli errori, assicurando così un’attività di rete continua.</p>
<h5><span style="color: #ff6600">5. Reti energetiche, un impegno per la sostenibilità</span></h5>
<p>L&#8217;AI richiede un <strong>elevato consumo energetico</strong>, con un impatto significativo sulle emissioni di carbonio. Entro il 2025, l’energia annuale utilizzata dai data center per l’AI sarà paragonabile a quella consumata da un paese della grandezza dei Paesi Bassi.</p>
<p>La sfida per le aziende sarà quella di bilanciare crescita e sostenibilità in questa nuova era. Una delle innovazioni chiave <strong>sarà “l’energy networking”,</strong> che combina funzionalità <strong>SDN (software-defined networking)</strong> con sistemi di alimentazione elettrica composti da micro-griglie a corrente continua (DC) che offriranno maggiore visibilità sulle emissioni e una piattaforma basata sull’AI per ottimizzare l’uso, la distribuzione e lo stoccaggio dell’energia.</p>
<p><em>Fonte foto Pixabay_abstractartfactor (AI generated)</em></p>
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		<title>Robot: la realtà ha superato la finzione?</title>
		<link>https://automazione-plus.it/robot-la-realta-ha-superato-la-finzione_163163/</link>
		<pubDate>Wed, 08 Jan 2025 07:07:42 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>Ancora oggi la parola &#8220;robot&#8221; è spesso associata a personaggi fiction come R2-D2 o C-3PO di Star Wars. Eppure, la robotica avanzata ha lasciato da tempo il mondo della fantascienza e viene utilizzata quotidianamente nelle fabbriche e nelle industrie di tutto il mondo. Ciò che era inimmaginabile qualche anno fa è oggi già una realtà [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Ancora oggi la parola &#8220;robot&#8221; è spesso associata a personaggi <strong>fiction come R2-D2 o C-3PO di Star Wars.</strong> Eppure, la robotica avanzata ha lasciato da tempo il mondo della fantascienza e viene utilizzata quotidianamente nelle fabbriche e nelle industrie di tutto il mondo. Ciò che era inimmaginabile qualche anno fa è oggi già una realtà in molte aziende.</p>
<h5><span style="color: #ff6600">Ma quali sono, effettivamente, le capacità reali dei robot moderni?</span></h5>
<h4><span style="color: #ff6600">La sensoristica: i robot ci vedono</span></h4>
<p>Robot come <strong>WALL-E</strong> sono noti per riconoscere e reagire all&#8217;ambiente circostante. La percezione sensoriale li aiuta a navigare nel loro mondo e interagire con gli esseri umani.</p>
<p><strong><a href="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2025/01/OMRON-Pop-2.jpg" rel="lightbox[163163]" title="Robot: la realtà ha superato la finzione?"><img class="alignleft size-large wp-image-163166" src="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2025/01/OMRON-Pop-2-1024x666.jpg" alt="" width="620" height="403" srcset="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2025/01/OMRON-Pop-2-1024x666.jpg 1024w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2025/01/OMRON-Pop-2-300x195.jpg 300w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2025/01/OMRON-Pop-2-768x500.jpg 768w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2025/01/OMRON-Pop-2-90x59.jpg 90w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2025/01/OMRON-Pop-2-190x124.jpg 190w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2025/01/OMRON-Pop-2-200x130.jpg 200w" sizes="(max-width: 620px) 100vw, 620px" /></a>Questo non è più un sogno, ma una realtà:</strong> tecnologie all&#8217;avanguardia come i sistemi di visione 3D, i sensori di forza/coppia e LiDAR stanno già fornendo ai cobot avanzate capacità sensoriali. Consentono loro di percepire con precisione l&#8217;ambiente circostante e interagire in modo sicuro con oggetti e persone. Questa capacità è particolarmente cruciale in applicazioni delicate e in ambienti di produzione, come l&#8217;assemblaggio di componenti elettronici.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Machine learning e AI: intelligenza su input umano</span></h4>
<p>Il tenente comandante <strong>Data di Star Trek</strong> è un androide con una struttura cerebrale positronica, che possiede intelligenza superiore, eccezionale potenza di elaborazione e capacità di memoria. Allo stesso tempo, cerca continuamente di capire e imparare di più sull&#8217;umanità e sulle nostre emozioni.</p>
<p>Questo tipo di adattabilità istantanea e capacità di apprendimento è un segno distintivo di molti robot immaginari.</p>
<p>Nella realtà, <strong>gli algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale vengono integrati nei cobot per migliorarne le capacità</strong>. Questi algoritmi consentono loro di imparare da affermazioni e input umani, adattarsi a nuovi compiti o ambienti, ottimizzare i movimenti e prevedere i guasti. I cobot hanno la capacità di apprendere dai dati e di migliorare continuamente le proprie prestazioni, un aspetto particolarmente vantaggioso per il controllo di qualità e la manutenzione predittiva.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">NLP (Natural Language Processing) e competenze linguistiche</span></h4>
<p>Il <strong>C-3PO di Star Wars</strong> è noto per le sue impressionanti abilità linguistiche e la sua capacità di comunicare con esseri viventi in oltre sei milioni di lingue diverse. Questa abilità lo rende un compagno indispensabile nella galassia di Star Wars.</p>
<p>I moderni cobot utilizzano la <strong>tecnologia NLP (Natural Language Processing</strong>, elaborazione del linguaggio naturale) per comprendere e rispondere ai comandi verbali degli operatori umani. Questo permette un&#8217;interazione intuitiva e naturale con gli esseri umani, semplificando la programmazione e il funzionamento senza richiedere una formazione specifica.. Le tecnologie NLP migliorano la capacità dei cobot di comprendere istruzioni complesse ed eseguire attività in più fasi.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Integrazione e connettività: scambi in tempo reale</span></h4>
<p><a href="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2025/01/OMRON-Pop-1.jpg" rel="lightbox[163163]" title="Robot: la realtà ha superato la finzione?"><img class="alignleft size-large wp-image-163165" src="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2025/01/OMRON-Pop-1-1024x683.jpg" alt="" width="620" height="414" srcset="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2025/01/OMRON-Pop-1-1024x683.jpg 1024w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2025/01/OMRON-Pop-1-300x200.jpg 300w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2025/01/OMRON-Pop-1-768x512.jpg 768w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2025/01/OMRON-Pop-1-90x60.jpg 90w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2025/01/OMRON-Pop-1-190x127.jpg 190w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2025/01/OMRON-Pop-1-200x133.jpg 200w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2025/01/OMRON-Pop-1-180x120.jpg 180w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2025/01/OMRON-Pop-1-275x185.jpg 275w" sizes="(max-width: 620px) 100vw, 620px" /></a>Nei film di <strong>Batman</strong>, la Batcaverna è un ottimo esempio di sistemi collegati in rete, dove macchine e tecnologie lavorano insieme senza problemi. Il quartier generale del giustiziere è raffigurato come un sofisticato centro dove Batman può accedere a una varietà di macchine, gadget e computer per svolgere compiti complessi.</p>
<p>Nel mondo reale della robotica collaborativa, l&#8217;integrazione dei cobot <strong>nell&#8217;Industrial Internet of Things (IIoT)</strong> consente funzionalità di rete simili. I cobot possono scambiare dati con altre macchine e altri sistemi in tempo reale, adattandosi rapidamente ai cambiamenti nella linea di produzione. Questa connettività favorisce processi di produzione più efficienti e flessibili.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Sicurezza, standard e protocolli: le tre leggi di Asimov</span></h4>
<p>Non è solo nel <strong>romanzo <em>&#8220;Io, robot&#8221;</em>,</strong> e nell&#8217;adattamento cinematografico con lo stesso nome, che le <strong>tre leggi di Asimov sulla robotica</strong> giocano un ruolo centrale nell&#8217;ottimizzare l&#8217;interazione sicura tra esseri umani e robot e quindi nel ridurre al minimo i potenziali pericoli per l&#8217;uomo.</p>
<p>La <strong>sicurezza è anche un problema chiave</strong> per la robotica collaborativa negli ambienti industriali reali. I cobot sono sviluppati per soddisfare <strong>standard quali ISO 10218-1.</strong> Inoltre, Fraunhofer IFF ha sviluppato un nuovo <strong>ISO/PAS 5672:2023</strong> che descrive i metodi di test per misurare le forze in applicazioni in cui i cobot funzionano in sicurezza, accanto e mano nella mano con gli esseri umani.</p>
<blockquote><p>“Le tecnologie che guidano la robotica collaborativa rispecchiano molte delle capacità rappresentate nella cultura pop. Mentre i robot immaginari spesso possiedono abilità sovrumane, i moderni cobot mostrano quanto la realtà si sia già avvicinata a queste visioni. La combinazione di tecnologia avanzata dei sensori, apprendimento automatico, NLP, integrazione e rigorosi standard di sicurezza sta dando vita a una nuova era di collaborazione uomo-macchina”, dichiara <strong>Peter Lange,</strong> Business Development Manager Robotics ed esperto di automazione presso <a href="http://industrial.omron.it" target="_blank" rel="nofollow">Omron</a>.</p></blockquote>
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		<title>Siemens e Roboverse Reply automatizzano i processi di ispezione con robot mobili</title>
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		<pubDate>Thu, 02 Jan 2025 07:28:28 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>Roboverse Reply, società del Gruppo Reply focalizzata su scenari di integrazione robotica, ha sviluppato una soluzione end-to-end per processi di ispezione AI-driven in ambienti industriali insieme a Siemens. Sfruttando &#8220;Comos Mobile Worker&#8221; di Siemens, un&#8217;applicazione utilizzata dalle aziende per pianificare ed eseguire le missioni dei tecnici di assistenza, è possibile automatizzare complesse attività di manutenzione [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="http://www.reply.com/roboverse-reply/en/" target="_blank" rel="nofollow">Roboverse Reply</a>, società del Gruppo <a href="http://www.reply.com" target="_blank" rel="nofollow">Reply</a> focalizzata su scenari di <strong>integrazione robotica</strong>, ha sviluppato una soluzione end-to-end per processi di ispezione AI-driven in ambienti industriali insieme a <a href="http://www.siemens.com" target="_blank" rel="nofollow">Siemens</a>.</p>
<p>Sfruttando &#8220;<strong>Comos Mobile Worker</strong>&#8221; di Siemens, un&#8217;applicazione utilizzata dalle aziende per pianificare ed eseguire le missioni dei tecnici di assistenza, è possibile automatizzare complesse attività di <strong>manutenzione industriale</strong> utilizzando robot mobili autonomi (AMR) e droni di vari produttori.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">La soluzione semplifica la manutenzione</span></h4>
<p>Questa nuova funzionalità, resa possibile dalla perfetta integrazione della Roboverse Reply Platform nel &#8220;Comos Mobile Worker&#8221; è attivabile su richiesta durante la configurazione del software, consente al personale tecnico di aumentare in modo significativo la durata e l&#8217;affidabilità operativa delle loro apparecchiature.</p>
<p>La <strong>Roboverse Reply Platform</strong> orchestra in modo centralizzato e completamente automatizzato il <strong>controllo di robot e droni</strong> durante le operazioni di manutenzione e ispezione. Utilizzando tecnologie avanzate come l&#8217;intelligenza artificiale (AI) per rilevare le anomalie, è possibile identificare tempestivamente le criticità e comunicare in tempo reale tutte le informazioni rilevanti agli operatori.</p>
<p>Quando necessario, le funzionalità di <strong>realtà aumentata</strong> e la navigazione precisa consentono agli operatori di intervenire manualmente e prendere il controllo. Questo elevato livello di automazione permette alle aziende di identificare e correggere i guasti in anticipo, evitando costosi periodi di inattività.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">L&#8217;uso di droni e AMR</span></h4>
<p>Tradizionalmente, il <strong>controllo di robot mobili autonomi</strong> richiede software specializzati e personale qualificato per le attività di funzionamento, manutenzione ed adattamento. La mancanza di questi specialisti, unita agli elevati costi, può rendere l&#8217;implementazione dei robot mobili difficile per la maggior parte delle aziende. Grazie alla Roboverse Reply platform perfettamente integrata nell&#8217;ambiente &#8220;COMOS Mobile Worker&#8221; di Siemens il personale tecnico può beneficiare del supporto robotico molto più facilmente, senza la necessità di un lungo periodo di formazione aggiuntivo.</p>
<blockquote><p>&#8220;Con la soluzione robotica sviluppata congiuntamente da Siemens e Roboverse Reply, gli utenti possono rendere i loro sistemi più efficienti, affidabili e sicuri, aumentando la loro competitività a lungo termine&#8221;, ha dichiarato <strong>Guido Schimmang</strong>, Product Manager di Siemens AG.</p></blockquote>
<p><em>Fonte foto https://www.reply.com/it/robotics-and-autonomous-things/automated-maintenance-with-siemens-app</em></p>
<p><i>Questo articolo <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it/siemens-e-roboverse-reply-automatizzano-i-processi-di-ispezione-con-robot-mobili_162951/">Siemens e Roboverse Reply automatizzano i processi di ispezione con robot mobili</a> è stato pubblicato originariamente su <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it">Automazione Plus</a>.</i></p>
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		<title>Con un &#8216;clic&#8217; per un cablaggio più sicuro</title>
		<link>https://automazione-plus.it/cablaggio_162850/</link>
		<pubDate>Wed, 18 Dec 2024 09:17:24 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>Veloce come schioccare le dita: la nuova tecnologia di connessione Snap IN di Weidmüller consente un cablaggio ultrarapido durante le attività di installazione e manutenzione. Le onerose operazioni di aggraffatura diventano superflue, e la manipolazione intuitiva aggiunta a un’immediata incorporazione nei processi permette di risparmiare altro tempo e materiale. Tutti questi aspetti fanno di Snap [&#8230;]</p>
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]]></description>
				<content:encoded><![CDATA[<p>Veloce come schioccare le dita: la nuova tecnologia di connessione Snap IN di <a href="https://www.weidmuller.it/it/index.jsp" target="_blank" rel="nofollow">Weidmüller</a> consente un cablaggio ultrarapido durante le attività di installazione e manutenzione. Le onerose operazioni di aggraffatura diventano superflue, e la manipolazione intuitiva aggiunta a un’immediata incorporazione nei processi permette di risparmiare altro tempo e materiale. Tutti questi aspetti fanno di Snap IN una tecnologia sostenibile e rivolta al futuro, abbinabile a numerosi prodotti Weidmüller disponibili sulla piattaforma di sourcing <a href="https://www.conrad.it/" target="_blank" rel="nofollow">Conrad</a>.</p>
<h5>Addio alle operazioni di aggraffatura</h5>
<p>Il grande vantaggio di questo nuovo sviluppo è che con un semplice clic il collegamento a scatto si stringe all’istante sul conduttore messo a nudo, con una rapidità mai raggiunta in passato per i collegamenti negli armadi di comando. Un’innovazione tecnica in piena regola, che rende superflue le operazioni di aggraffatura così dispendiose in termini di materiale, e non solo.</p>
<h5>Più semplice e più sicuro</h5>
<p>Altro punto a favore: i tempi di apprendimento di questa tecnica sono ridottissimi, dato che è impossibile sbagliare, nel vero senso della parola. Basta inserire il conduttore nudo e creare un collegamento sicuro con un semplicissimo clic, il funzionamento di Snap IN è  tutto qui. E vale anche a rovescio: per disconnettere è sufficiente azionare la levetta ed estrarre il filo. Il risultato è che la nuova tecnologia di Weidmüller permette di economizzare materiale, tempo e notevoli costi, e per di più contribuisce a risparmiare risorse.</p>
<h5>Con uno sguardo al futuro grazie alla soluzione ready-to-robot</h5>
<p>Per di più, la nuova tecnologia di Weidmüller è integrata dall’opzione ready-to-robot, che per la prima volta consente di mettere in opera processi di cablaggio completamente automatizzati con l’ausilio di robot industriali. Il conduttore può essere inserito senza preparazione e con forza minima. Nemmeno in questo caso sono necessari utensili speciali. Un particolare vantaggio è il brevissimo tempo di &#8216;conversione&#8217; dei robot ai nuovi compiti da svolgere: grazie alla tecnologia Snap IN è sufficiente introdurre adattamenti  minimi nel sistema. I morsetti e i connettori a innesto cablati a mano e con utensili ormai appartengono definitivamente al prodotto.</p>
<h5>Creare prodotti innovativi senza la minima difficoltà</h5>
<p>“Per noi è un vero piacere poter offrire ora sulla nostra piattaforma di approvvigionamento un’intera serie di morsetti, connettori e attacchi che operano con un’opzione di cablaggio innovativa e automatizzabile”, ha dichiarato Manuel Gschwend, Specialista Senior nella gestione dei prodotti in Conrad Electronic. Christian Dülme, Capo area in Weidmüller per la Germania-Austria-Svizzera, aggiunge: “Nella partnership con Conrad apprezziamo soprattutto la rapidità nell’introduzione di nuovi prodotti. Per di più riceviamo un feedback positivo dal mercato riguardo all’integrazione del catalogo elettronico Conrad nel sistema di vendita dei nostri clienti industriali comuni”.</p>
<p><a href="https://www.conrad.it/it/search.html?search=pr_weidm%C3%BCller_snapin&amp;refresh=true" target="_blank" rel="nofollow">In questa pagina</a> è possibile trovare una selezione di prodotti Weidmüller con tecnologia Snap IN.</p>
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		<title>Pompe per vuoto ultracompatte ad elevate prestazioni da Coval</title>
		<link>https://automazione-plus.it/pompe-per-vuoto-ultracompatte-ad-elevate-prestazioni-da-coval_162598/</link>
		<pubDate>Fri, 29 Nov 2024 08:14:32 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[Marco Zambelli]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Coval presenta la nuova serie di micro pompe per vuoto MPXS, con cui l&#8217;azienda offre una delle pompe per vuoto più compatte e intelligenti presenti sul mercato, rimanendo fedele alle tecnologie e alla qualità che caratterizzano il marchio francese. L&#8217;obiettivo dell&#8217;azienda è quello di fornire ai propri clienti uno strumento ancora più efficiente per la [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="https://www.coval-italia.com/" target="_blank" rel="nofollow"><strong>Coval</strong></a> presenta la nuova <strong>serie di micro pompe per vuoto</strong> MPXS, con cui l&#8217;azienda offre una delle pompe per vuoto più compatte e intelligenti presenti sul mercato, rimanendo fedele alle tecnologie e alla qualità che caratterizzano il marchio francese.</p>
<p>L&#8217;obiettivo dell&#8217;azienda è quello di fornire ai propri clienti uno strumento ancora più efficiente per la <strong>movimentazione dei materiali non porosi ad alta cadenza</strong> su robot o sistemi automatizzati. La micro pompa per vuoto MPXS rimane fedele ai principi di progettazione delle pompe per vuoto intelligenti di Coval, che sono: l&#8217;<strong>efficienza energetica</strong>, le <strong>alte prestazioni</strong> e la <strong>comunicazione I/O</strong>. Aggiunge ultra-compattezza e quindi concentra tutte le qualità delle pompe per vuoto intelligenti di Coval in uno spazio fisico ridotto.</p>
<p>Con una <strong>larghezza ridotta a soli 12,5 mm</strong> e un <strong>peso di soli 87 grammi</strong>, la micro pompa per vuoto MPXS è la più piccola pompa per vuoto mai progettata da Coval. Queste dimensioni ne consentono l&#8217;<strong>installazione il più vicino possibile alle ventose</strong>, all&#8217;interno di spazi ristretti, per ridurre i tempi di prelievo senza perdite di carico, garantendo alte cadenze.</p>
<p>Grazie alla <strong>tecnologia venturi monostadio</strong>, le micro pompe per vuoto della serie MPXS raggiungono rapidamente un vuoto massimo dell&#8217;85%, perfettamente adatto ad applicazioni <strong>dinamiche che richiedono tempi di ciclo molto brevi</strong>. I due livelli di potenza di 15 e 26 Nl/min ne aumentano la versatilità e consentono l’adattamento ottimale alle esigenze di ogni applicazione.</p>
<p>La micro pompa per vuoto MPXS semplifica inoltre la comunicazione, fornendo all&#8217;utente informazioni utili in ogni fase del funzionamento. L&#8217;interfaccia uomo-macchina (HMI) facilita la <strong>lettura delle informazioni operative, diagnostiche e di manutenzione</strong> e consente una rapida impostazione dei parametri. Inoltre, l&#8217;<strong>interfaccia di comunicazione IO-Link integrata</strong> supporta un&#8217;installazione rapida ed economica, una diagnostica continua, un&#8217;impostazione centralizzata dei parametri e una comunicazione efficiente con protocolli di livello superiore (EtherNet/IP, PROFINET, EtherCAT&#8230;).</p>
<p><a href="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Coval-micro-pompa-per-vuoto-MPXS-automazione.jpg" rel="lightbox[162598]" title="Pompe per vuoto ultracompatte ad elevate prestazioni da Coval"><img class="size-medium wp-image-162601 alignleft" src="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Coval-micro-pompa-per-vuoto-MPXS-automazione-291x300.jpg" alt="Coval micro pompa per vuoto MPXS automazione" width="291" height="300" srcset="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Coval-micro-pompa-per-vuoto-MPXS-automazione-291x300.jpg 291w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Coval-micro-pompa-per-vuoto-MPXS-automazione-768x792.jpg 768w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Coval-micro-pompa-per-vuoto-MPXS-automazione-993x1024.jpg 993w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Coval-micro-pompa-per-vuoto-MPXS-automazione-90x93.jpg 90w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Coval-micro-pompa-per-vuoto-MPXS-automazione-300x309.jpg 300w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Coval-micro-pompa-per-vuoto-MPXS-automazione-131x135.jpg 131w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Coval-micro-pompa-per-vuoto-MPXS-automazione-200x206.jpg 200w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Coval-micro-pompa-per-vuoto-MPXS-automazione-1024x1056.jpg 1024w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Coval-micro-pompa-per-vuoto-MPXS-automazione.jpg 1191w" sizes="(max-width: 291px) 100vw, 291px" /></a>Le micro pompe per vuoto MPXS sono dotate della <strong>tecnologia ASC (Air Saving Control)</strong>, che regola in modo intelligente la generazione del vuoto e consente un <strong>risparmio energetico medio del 90%</strong> interrompendo il consumo d&#8217;aria una volta raggiunto il livello di vuoto desiderato. La modularità della serie MPXS offre quindi un&#8217;<strong>ampia scelta di configurazioni</strong>, garantendo una grande flessibilità di installazione e di utilizzo per adattarsi alle svariate esigenze delle applicazioni industriali. È disponibile come moduli autonomi o in isole fino a 8 moduli, con opzioni di soffiaggio regolabili standard o più potenti. La serie MPXS si adatta con precisione a ogni applicazione, per la massima efficienza.</p>
<p>Ampia è infine la <strong>gamma di possibili applicazioni</strong>: le dimensioni ridotte, le elevate prestazioni e l&#8217;ampia gamma di funzioni e configurazioni della micro pompa per vuoto MPXS la rendono ideale per <strong>applicazioni industriali che richiedono cadenze elevate</strong>: pick- and-place ad alta velocità, manipolatori robotizzati, produzione automatizzata. È particolarmente consigliata in settori di attività quali: l&#8217;<strong>industria delle materie plastiche, elettronica e farmaceutica</strong>.</p>
<p>Ecco dunque in sintesi le distintive qualità offerte dalla nuova micro pompa MPXS di Coval:</p>
<ul>
<li>Ultracompatta e leggera, per efficienza il più vicino possibile alle ventose</li>
<li>Comunicazione continua, grazie a HMI e IO-Link per un perfetto controllo delle operazioni</li>
<li>Efficienza energetica, con  un risparmio energetico medio del 90%, grazie alla nuova tecnologia</li>
</ul>
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		<title>Robot autonomi</title>
		<link>https://automazione-plus.it/robot-autonomi_162229/</link>
		<pubDate>Sat, 23 Nov 2024 08:10:35 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[alessandrapelliconi]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Articoli]]></category>
		<category><![CDATA[agricoltura]]></category>
		<category><![CDATA[robot]]></category>
		<category><![CDATA[Sick]]></category>

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		<description><![CDATA[<p>I moderni robot lavorano nei campi, rendendo l’agricoltura moderna più efficiente e redditizia. Che piova, nevichi, faccia caldo o ci sia polvere, i sensori LiDAR 3D di ultima generazione aiutano questi robot a percepire la complicata topografia di un tipico campo agricolo Immaginate un robot per l’agricoltura che attraversa i campi ed estirpa le erbacce [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>I moderni robot lavorano nei campi, rendendo l’agricoltura moderna più efficiente e redditizia. Che piova, nevichi, faccia caldo o ci sia polvere, i sensori LiDAR 3D di ultima generazione aiutano questi robot a percepire la complicata topografia di un tipico campo agricolo</p>
<p>Immaginate un robot per l’agricoltura che attraversa i campi ed estirpa le erbacce tra le piante. Affinché il lavoro funzioni senza problemi, il robot deve essere in grado di distinguere tra le zolle di terra e i potenziali ostacoli che potrebbe incontrare. Inoltre, il robot dovrebbe gestire questo compito in un ambiente intrinsecamente difficile e polveroso. O addirittura in un ambiente umido e fangoso. E non è tutto: questo ambiente può cambiare dall’uno all’altro con un semplice acquazzone estivo, e diventa difficile quindi lavorare.</p>
<h4>Operazioni autonome all’aria aperta</h4>
<p>Orio è un versatile robot per le colture in pieno campo, si muove autonomamente sul terreno, senza mai deviare di più di 2 cm dalla rotta preimpostata. Nell’era del GPS, questo potrebbe non essere una grande sorpresa, ma il sistema di guida non si limita a questo. Combinando i dati del GPS RTK con le informazioni del sensore LiDAR 3D MRS1000, il robot non solo mantiene la rotta, ma evita attivamente tutti gli ostacoli, sia che stia attraversando ed estirpando erbacce tra file di lattuga, cipolle, carote, pastinache, cavoli, porri, cavolfiori o varie erbe aromatiche, per citarne solo alcuni. Orio è stato sviluppato da Naïo Technologies, una giovane e innovativa azienda di robotica agricola che progetta, produce e commercializza sistemi autonomi intelligenti per l’agricoltura, fondata nel 2011 da due ingegneri, Aymeric Barthes e Gaetan Severac. Naïo Technologies ha una grande passione per lo sviluppo di tecnologie che consentono un’agricoltura sostenibile in modo economico ed ecologico. Lavorando a stretto contatto con gli agricoltori, Naïo offre soluzioni per affrontare la carenza di manodopera, ridurre il lavoro fisico pesante e limitare l’uso di diserbanti chimici.</p>
<h4>Maltempo? No problem</h4>
<p>Insieme a Sick, i tecnici di Naïo hanno scelto il sensore MRS1000 per il loro robot per l’agricoltura. Quando ci si muove su terreni in pendenza, è importante che il terreno non venga rilevato come un ostacolo. L’MRS1000 misura contemporaneamente quattro livelli e offre una precisione di misura molto elevata: anche in condizioni esterne difficili, le prestazioni del sensore si sono dimostrate eccellenti. Questa affidabilità fa sì che tali robot possano continuare a funzionare con interruzioni minime, offrendo all’agricoltore un elevato livello di fruibilità. L’MRS1000 offre un ampio campo visivo che consente di coprire facilmente l’intera zona circostante il veicolo. Inoltre, il sensore dispone di una funzione di valutazione del campo integrata e di un’opzione di connessione I/O digitale. In questo modo è possibile direttamente associare il sensore al robot, grazie alla funzionalità già inclusa nel dispositivo, consentendogli così di rilevare ed evitare efficacemente gli ostacoli fin dall’inizio. Sick lavora a stretto contatto con Naïo Technologies fin dall’inizio. L’eccellente rapporto di lavoro e l’affidabilità dell’MRS1000 in ambienti esterni difficili sono solo alcuni dei motivi per cui Naïo Technologies sta pensando di utilizzare i sensori Sick per altri progetti.</p>
<p><strong>Sick &#8211; www.sick.com/it</strong></p>
<p><a href="https://automazione-plus.it/brochure/ao/458/65/#zoom=z">Scarica il pdf</a></p>
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		<title>Robot Scara e sistemi di visione con Macco, Omron e Werfen nei laboratori clinici</title>
		<link>https://automazione-plus.it/robot-scara-e-sistemi-di-visione-con-macco-omron-e-werfen-nei-laboratori-clinici_162390/</link>
		<pubDate>Fri, 22 Nov 2024 07:46:11 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[Marco Zambelli]]></dc:creator>
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		<category><![CDATA[Alessandro Bartoloni]]></category>
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		<description><![CDATA[<p>Per la fornitura di reagenti destinati ai laboratori di farmaco-tossicologia, Werfen ha implementato una nuova macchina automatica realizzata da Macco in collaborazione con Omron e Marini Pandolfi che utilizza robot Scara e sistemi di visione avanzati per garantire la qualità dei reagenti attraverso un processo di movimentazione ed etichettatura in verticale delle provette. I risultati [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Per la fornitura di reagenti destinati ai laboratori di farmaco-tossicologia, <a href="https://www.werfen.com/it/it" target="_blank" rel="nofollow"><strong>Werfen</strong></a> ha implementato una nuova macchina automatica realizzata da <a href="https://macco-srl.it/" target="_blank" rel="nofollow"><strong>Macco</strong></a> in collaborazione con <a href="https://industrial.omron.it/it/home" target="_blank" rel="nofollow"><strong>Omron</strong></a> e <a href="https://www.gruppocomet.it/marinipandolfi" target="_blank" rel="nofollow"><strong>Marini Pandolfi</strong></a> che utilizza <strong>robot Scara e sistemi di visione avanzati</strong> per garantire la qualità dei reagenti attraverso un processo di <strong>movimentazione ed etichettatura in verticale delle provette</strong>. I risultati ottenuti contano 1.000 provette etichettate all’ora e una riduzione dei tempi di ciclo di circa il 30%.</p>
<p>Werfen è una multinazionale leader nel settore della <strong>diagnostica in vitro</strong>. L’azienda, con un team di oltre 7.000 dipendenti in più di 30 Paesi e con una presenza in oltre 100 territori, sviluppa e fornisce <strong>strumentazioni, reagenti e soluzioni di data management</strong> che quotidianamente supportano le decisioni cliniche più critiche nella cura dei pazienti.</p>
<p>Negli ultimi anni, Werfen si è trovata a fronteggiare un incremento significativo delle richieste provenienti dai laboratori clinici, e in particolare dal <strong>settore di farmaco-tossicologia</strong>. La sfida più complessa da affrontare era una: rispondere alla <strong>domanda crescente di materiali di controllo e calibrazione</strong> per l’analisi dei campioni biologici, sicuri e di semplice utilizzo, come richiesto dalle normative del settore.</p>
<p>&#8220;Negli ultimi anni abbiamo sviluppato <strong>controlli e calibranti per le linea di tossicologia</strong>, offrendo ai clienti una soluzione in provette monouso, chiaramente identificate da un codice a barre, tracciabili e semplici da utilizzare &#8211; spiega <strong>Bruno Costantini</strong>, plant manager del Werfen manufacturing center di Ascoli Piceno -. Ciò ha avuto un impatto davvero rilevante sul mercato, che si è tradotto in un aumento dei volumi di produzione. Da qui la necessità di automatizzare il processo di produzione e di farlo, possibilmente, evitando il <strong>rischio di contaminazione o deterioramento del contenuto</strong>. Le provette destinate ai laboratori di tossicologia vengono infatti riempite con reagenti molto delicati che devono essere congelati e pertanto non possono essere capovolti. Un aspetto questo che impone il mantenimento della posizione verticale per tutto il processo produttivo, etichettatura compresa&#8221;.</p>
<p>La sfida di Werfen è stata accolta da Macco, azienda specializzata nella progettazione di soluzioni automatizzate, che ha deciso di <strong>realizzare una nuova linea basata sui robot Scara e sistemi di visione Omron</strong> per gestire l’intero processo di riempimento ed etichettatura delle provette in posizione verticale, riducendo al minimo il ricorso a qualsiasi operazione manuale, così da ridurre tempi, spreco di risorse e rischi legati all’errore umano.</p>
<p><a href="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Omron-robot-scara-sistemi-visione-movimentazione-provette-automazione-etichettatura-Macco-Werfen.jpg" rel="lightbox[162390]" title="Robot Scara e sistemi di visione con Macco, Omron e Werfen nei laboratori clinici"><img class="wp-image-162393 aligncenter" src="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Omron-robot-scara-sistemi-visione-movimentazione-provette-automazione-etichettatura-Macco-Werfen-300x160.jpg" alt="Omron robot scara sistemi visione movimentazione provette automazione etichettatura Macco Werfen" width="550" height="293" srcset="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Omron-robot-scara-sistemi-visione-movimentazione-provette-automazione-etichettatura-Macco-Werfen-300x160.jpg 300w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Omron-robot-scara-sistemi-visione-movimentazione-provette-automazione-etichettatura-Macco-Werfen-768x409.jpg 768w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Omron-robot-scara-sistemi-visione-movimentazione-provette-automazione-etichettatura-Macco-Werfen-1024x545.jpg 1024w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Omron-robot-scara-sistemi-visione-movimentazione-provette-automazione-etichettatura-Macco-Werfen-90x48.jpg 90w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Omron-robot-scara-sistemi-visione-movimentazione-provette-automazione-etichettatura-Macco-Werfen-190x101.jpg 190w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Omron-robot-scara-sistemi-visione-movimentazione-provette-automazione-etichettatura-Macco-Werfen-200x106.jpg 200w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/11/Omron-robot-scara-sistemi-visione-movimentazione-provette-automazione-etichettatura-Macco-Werfen.jpg 1361w" sizes="(max-width: 550px) 100vw, 550px" /></a></p>
<p>Uno dei principali ostacoli al progetto riguardava proprio la <strong>parte di etichettatura</strong>: &#8220;I sistemi convenzionali prevedono la movimentazione delle provette su un nastro trasportatore in posizione orizzontale, ma questo avrebbe compromesso la qualità dei reagenti, un aspetto cruciale per chi, come Werfen, deve garantire risultati clinici affidabili &#8211; precisa <strong>Alessandro Bartoloni</strong>, general manager Macco. Per questo motivo si è scelto di utilizzare un robot Scara Omron i4L, sviluppando una <strong>soluzione innovativa (e sottoposta a brevetto)</strong> in grado di prelevare le provette dalla stazione di riempimento e tappatura e manipolarle mantenendole in <strong>posizione verticale durante l’intero processo di etichettatura</strong>.</p>
<p>&#8220;Abbiamo analizzato l&#8217;applicazione con l&#8217;ufficio tecnico Macco e abbiamo individuato fin da subito come la tipologia Scara fosse quella più adatta per svolgere i compiti richiesti dalle specifiche &#8211; aggiunge <strong>Giovanni Cortigiani</strong>, robotics business developer Omron -. Questo robot garantisce infatti una <strong>movimentazione precisa, stabile e sincronizzata con il sistema di etichettatura</strong>, assicurando un’applicazione accurata dell’etichetta su ogni provetta. In questo caso veniva richiesto anche di lavorare all’interno di una cella estremamente compatta. Per questo motivo abbiamo scelto un modello a corto raggio&#8221;.</p>
<p>Ad affiancare il robot Scara nelle operazioni di etichettatura ci sono le <strong>smart camera</strong> FHV7 di Omron, sistemi di visione intelligente che svolgono un ruolo fondamentale nel controllo qualità. Le smart camera non solo verificano che l’etichetta sia applicata correttamente, ma controllano anche la <strong>qualità della stampa del codice a barre</strong> e la <strong>posizione dell’etichetta sulla provetta</strong>. In questo modo è possibile ridurre al minimo gli errori: in caso di difettosità o anomalie, il sistema è in grado di scartare automaticamente le provette non conformi, migliorando così la qualità e la tracciabilità dell’intero processo produttivo.</p>
<p>Uno dei passaggi chiave nello sviluppo della nuova linea di produzione Werfen è stato il <strong>ricorso alla simulazione preliminare</strong>. Ciò è stato reso possibile dalla collaborazione fra Omron e Marini Pandolfi su un modello virtuale dell’intero processo produttivo basato su <strong>software di simulazione ACE</strong>. Grazie al programma, i tecnici delle due società hanno potuto importare i file step della cella per replicare il modello virtuale dell&#8217;applicativo e, di conseguenza, rendendo possibile il riutilizzo del software anche per il debug della macchina.</p>
<p>&#8220;Trattandosi di una soluzione unica nel suo genere, era fondamentale avere la <strong>percezione dell&#8217;affidabilità del sistema prima della messa in costruzione</strong> &#8211; chiarisce <strong>Alessandro Bartoloni</strong> di Macco -. Per questo, insieme ad Omron e Marini Pandolfi, abbiamo creato un team di lavoro dedicato alla simulazione per capire, prima della messa in opera, se la macchina che stavamo realizzando fosse in grado di svolgere le applicazioni per cui era stata progettata e nei tempi prestabiliti&#8221;.</p>
<p>&#8220;Lavorare con Omron sulla simulazione ci ha dato la possibilità di verificare l’affidabilità del sistema e di prevedere eventuali criticità, riducendo i rischi associati alla fase di implementazione&#8221;, ribadisce <strong>Alessandro Fiore</strong>, application engineer di Marini Pandolfi. In particolare, la <strong>simulazione ha consentito di ottimizzare l’intero ciclo produttivo</strong>, riducendo i tempi di installazione e migliorando le prestazioni del sistema una volta in funzione. Grazie a questa fase preliminare, il progetto è stato messo in opera con grande efficienza, minimizzando i costi di sviluppo e garantendo una maggiore affidabilità sin dal primo ciclo produttivo.</p>
<p>La nuova linea progettata da Macco con sistema di etichettatura automatizzato ha portato a risultati straordinari. Grazie alla precisione del robot Scara Omron i4L e ai sistemi di visione FHV7, Werfen oggi può <strong>etichettare fino a 1.000 provette all’ora</strong>, con una <strong>riduzione dei tempi di ciclo del 30%</strong> rispetto alle soluzioni precedenti basate su processi manuali.</p>
<p>Oltre alla velocità, anche la <strong>qualità del processo è migliorata significativamente</strong>. L’intero ciclo produttivo è tracciato e la possibilità di rilevare e scartare automaticamente le provette difettose in tempo reale riduce drasticamente gli sprechi. Questo permette a Werfen non solo di aumentare la capacità produttiva, ma soprattutto di garantire un livello di sicurezza e affidabilità del prodotto che soddisfa pienamente i requisiti del settore della diagnostica.</p>
<p>&#8220;Dietro i nostri sistemi c&#8217;è sempre la storia di un paziente e i pazienti siamo noi, i nostri familiari, i nostri amici, i nostri vicini. E come pazienti ci aspettiamo che le diagnosi sulla nostra salute vengano effettuate con le migliori strumentazioni in grado di offrire i dati più precisi sul nostro stato &#8211; conclude <strong>Bruno Costantini</strong> di Werfen -. La soluzione proposta da Macco è stata per noi una svolta, perché con il sistema robotizzato Omron e il sistema di visione abbiamo la <strong>possibilità di gestire il prodotto sempre in verticale</strong>, controllandone la qualità fino alla fine&#8221;.</p>
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		<title>Un customer experience center per vedere all&#8217;opera i sensori di forza dei robot</title>
		<link>https://automazione-plus.it/un-customer-experience-center-per-vedere-allopera-i-sensori-di-forza-dei-robot_161876/</link>
		<pubDate>Thu, 07 Nov 2024 17:17:31 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>Bota Systems, azienda che produce sensori di forza/coppia multiasse, ha aperto il suo Customer Experience Center presso il Connect Manufacturing Innovation Hub di Heidenhain a Fremont, in California. Il centro ospiterà l’intero portfolio di sensori di forza/coppia di Bota Systems e un robot Mecademic impegnato nella dimostrazione di applicazioni all’avanguardia che coinvolgono i sensori. I visitatori [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="https://www.botasys.com/it" rel=""><strong>Bota Systems</strong></a>, azienda che produce sensori di forza/coppia multiasse, ha aperto il suo <strong>Customer Experience Center</strong> presso il <strong>Connect Manufacturing Innovation Hub di Heidenhain a Fremont, in California.</strong></p>
<p>Il centro ospiterà l’intero portfolio di sensori di forza/coppia di Bota Systems e un robot Mecademic impegnato nella dimostrazione di <strong>applicazioni all’avanguardia che coinvolgono i sensori</strong>. I visitatori potranno sperimentare in prima persona come i sensori permettono di ottimizzare le prestazioni dei robot in un’ampia gamma di scenari tipici del mondo industriale.</p>
<p>Organizzato su una superficie di 12.000 m² a Fremont, nel cuore della Silicon Valley, il Connect Manufacturing Innovation Hub di Heidenhain è stato inaugurato all’inizio di quest’anno come spazio dedicato alla valorizzazione delle collaborazioni e al progresso delle tecnologie di controllo assi. Heidenhain Corporation facilita il coinvolgimento di partner OEI/OEM nella realizzazione di progetti di collaborazione negli spazi dimostrativi situati nella San Francisco Bay Area.  Un’ulteriore espansione dell&#8217;infrastruttura del Connect Hub è prevista presso la sede Heidenhain di Schaumburg, in Illinois, all’inizio del 2025.</p>
<p>David Doyle, Presidente e CEO di Heidenhain Corporation, ha dichiarato: “Bota Systems rappresenta il tipo di azienda innovativa e proiettata verso il futuro con cui siamo entusiasti di collaborare al Connect Hub. I loro sensori di forza/coppia migliorano il senso del tatto dei robot laddove un controllo preciso della forza è importante”.</p>
<p>Klajd Lika, CEO e co-fondatore di Bota Systems, ha aggiunto: “Siamo lieti di collaborare con Heidenhain, una delle aziende leader nel campo dell’automazione e della robotica, e siamo fiduciosi che questa partnership avrà occasione di svilupparsi in modo significativo”.</p>
<p>I sensori di forza/coppia sono componenti fondamentali nella robotica in quanto misurano le forze e le coppie applicate alla loro superficie, consentendo ai robot di eseguire attività di interazione complesse con precisione e flessibilità. Questi sensori di feedback in tempo reale sono determinanti per migliorare la destrezza e la sicurezza dei robot.</p>
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		<title>Celle di carico avanzate per sistemi robotici</title>
		<link>https://automazione-plus.it/celle-di-carico-avanzate-per-sistemi-robotici_161596/</link>
		<pubDate>Sat, 02 Nov 2024 08:10:20 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[alessandrapelliconi]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Le celle di carico di Picotronik sono progettate per portare precisione e sicurezza nelle operazioni industriali complesse e offrire soluzioni avanzate per robot e cobot. Resistenti e personalizzabili, aiutano a migliorare l’efficienza e ottimizzare la manutenzione predittiva. Leggi l&#8217;articolo</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Le celle di carico di Picotronik sono progettate per portare precisione e sicurezza nelle operazioni industriali complesse e offrire soluzioni avanzate per robot e cobot. Resistenti e personalizzabili, aiutano a migliorare l’efficienza e ottimizzare la manutenzione predittiva.</p>
<p><a href="https://automazione-plus.it/brochure/as/7-2024/58/">Leggi l&#8217;articolo</a></p>
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		<title>Il sensore di forza ultra preciso di Bota per i cobot UR con payload elevati</title>
		<link>https://automazione-plus.it/il-sensore-di-forza-ultra-preciso-di-bota-per-i-cobot-ur-con-payload-elevati_161717/</link>
		<pubDate>Thu, 31 Oct 2024 14:04:33 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[bellintani]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>SensOne T80 di Bota Systems è un sensore specifico per i robot collaborativi con carico utile elevato provvisto di flange ISO su entrambi i lati, caratteristica questa che ne semplifica l’integrazione e che assicura una precisione eccellente anche nelle applicazioni più impegnative. Il sensore SensOne T80 è dotato di flange ISO-9409-1-80-6-M8, che si adattano perfettamente [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><strong>SensOne T80</strong> di <a href="https://www.botasys.com/it" rel=""><strong>Bota Systems</strong></a> è un <strong>sensore specifico per i robot collaborativi con carico utile elevato</strong> provvisto di flange ISO su entrambi i lati, caratteristica questa che ne semplifica l’integrazione e che assicura una precisione eccellente anche nelle applicazioni più impegnative.</p>
<p>Il sensore SensOne T80 è dotato di flange ISO-9409-1-80-6-M8, che si adattano perfettamente alle flange dei più recenti cobot <strong>UR20</strong> e <strong>UR30</strong> di <a href="https://www.universal-robots.com/it/" rel=""><strong>Universal Robots</strong></a>, eliminando quindi la necessità di un adattatore. Ciò semplifica il lavoro degli integratori e riduce in modo significativo i tempi della messa in servizio. Il sensore include anche una flangia ISO 9409-1-50-4-M6 per adattarsi a dispositivi di terze parti compatibili con Universal Robots, facilitando lo sviluppo di nuove interfacce.</p>
<p>Senza adattatore, il peso complessivo del gruppo del sensore si riduce al minimo, consentendo di sfruttare appieno la capacità di carico utile del robot per la movimentazione di materiali anche pesanti. Inoltre, escludendo la presenza di adattatori si riduce il rischio di compromissione della rigidità del sensore e di riduzione dell’accuratezza della misurazione.</p>
<p>“Questo sensore si adatta perfettamente ai nostri cobot UR20 e UR30”, ha dichiarato Susanne Noerdinger, responsabile Ecosystem Success EMEA di Universal Robots. “Si tratta di una soluzione che assicura la massima precisione e che semplifica il montaggio consentendo di sfruttare al meglio le capacità dei nostri cobot in applicazioni impegnative come la manipolazione di carichi pesanti e la saldatura. La collaborazione con Bota Systems aumenta la sensibilità e la precisione delle soluzioni UR, mettendo a disposizione dei nostri clienti gli strumenti necessari per innovare e automatizzare in modo più efficace”.</p>
<p>“SensOne T80 risulta particolarmente utile in applicazioni di pallettizzazione e avvitamento, tipicamente gestite dall’UR30, e di saldatura, comune per il cobot UR20”, ha dichiarato Klajd Lika, CEO e co-fondatore di Bota Systems. “Altre applicazioni includono la levigatura e la lucidatura di pezzi di grandi dimensioni, l’assemblaggio di precisione e l’accoppiamento/allineamento di pezzi pesanti nell’asservimento alle macchine utensili”.</p>
<p>Il sensore SensOne T80 può gestire una coppia fino a 80 Nm. Il suo rumore di picco (misurato a sei volte la deviazione standard) è di 0,3N per la forza e di 0,012Nm per la coppia, raggiungendo quindi gli stessi livelli di precisione dei sensori utilizzati per i robot collaborativi con carico utile inferiore. La sua gamma di coppie supporta la piena capacità di carico utile per i cobot che superano i 20 kg e i 30 kg, compreso il carico utile esteso di 25 kg e 35 kg recentemente introdotto per i cobot UR20 e UR30.</p>
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		<title>Soluzioni di automazione su misura Keba in SPS 2024</title>
		<link>https://automazione-plus.it/soluzioni-di-automazione-su-misura-keba-in-sps-2024_161398/</link>
		<pubDate>Thu, 24 Oct 2024 06:40:26 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[Marco Zambelli]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Keba Industrial Automation sarà presente SPS 2024 di Norimberga (Pad. 7, Stand 470) dove punterà su soluzioni integrate, digitalizzazione e intelligenza artificiale. La versatilità del portfolio prodotti si riflette in Kemro X, la piattaforma aperta e flessibile di Keba per l&#8217;automazione industriale. Durante la fiera verrà inoltre presentata la tecnologia di azionamento &#8211; KeDrive D5. [&#8230;]</p>
<p><i>Questo articolo <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it/soluzioni-di-automazione-su-misura-keba-in-sps-2024_161398/">Soluzioni di automazione su misura Keba in SPS 2024</a> è stato pubblicato originariamente su <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it">Automazione Plus</a>.</i></p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="https://www.keba.com/it/home" target="_blank" rel="nofollow"><strong>Keba</strong></a> Industrial Automation sarà presente <strong>SPS 2024</strong> di Norimberga (<strong>Pad. 7, Stand 470</strong>) dove punterà su <strong>soluzioni integrate, digitalizzazione e intelligenza artificiale</strong>.</p>
<p>La versatilità del portfolio prodotti si riflette in Kemro X, la piattaforma aperta e flessibile di Keba per l&#8217;automazione industriale. Durante la fiera verrà inoltre presentata la <strong>tecnologia di azionamento &#8211; KeDrive D5</strong>.</p>
<p>&#8216;<em>Soluzioni di automazione su misura per tutti i gusti</em> &#8211; <em>Create your own automation solution</em>&#8216; è il messaggio contenuto nell&#8217;invito di Keba a SPS 2024. Il fornitore di sistemi completi per l’automazione industriale di Linz quest&#8217;anno punta i riflettori su <strong>soluzioni per l’automazione integrate, flessibili e aperte</strong>. I visitatori dello stand di Keba avranno possibilità di <strong>creare soluzioni di automazione su misura</strong> e specifiche per soddisfare ogni loro esigenza. Con la stessa semplicità con cui si scelgono gli ingredienti di un hamburger, i componenti del portfolio prodotti e servizi Kemro X di Keba possono essere combinati in modo versatile per realizzare soluzioni customizzate di automazione. Grazie alle interfacce aperte, possono essere aggiunti in qualsiasi momento anche componenti di terze parti, proprio come se fossero &#8216;ingredienti&#8217; aggiuntivi. Ciò è possibile grazie a Kemro X, la piattaforma sviluppata da Keba per soluzioni di automazione industriale.</p>
<p>Le molteplici possibilità di combinazione e perfezionamento degli &#8216;ingredienti&#8217; evidenziano i principali vantaggi di Kemro X: l&#8217;<strong>apertura della piattaforma e il vasto portfolio prodotti</strong>. I clienti possono così comporre il proprio &#8216;hamburger&#8217; scegliendo liberamente i prodotti e personalizzarlo con &#8216;ingredienti&#8217; propri. In alternativa, possono rivolgersi agli esperti presenti allo stand per un consiglio su soluzioni personalizzate, proprio come farebbe uno chef.</p>
<p>Allo stand SPS, il team Keba presenta &#8216;ingredienti&#8217; e &#8216;ricette&#8217; per soluzioni di automazione personalizzate:</p>
<p><strong>Dimostrazione live di Kemro X</strong>:<br />
I componenti hardware e software del portfolio di prodotti e servizi Kemro X si possono combinare in modo versatile e semplice. Attraverso un manipolatore di fine linea per il settore del packaging, saranno presentati i prodotti e le tecnologie per impianti, robotica e ingegneria meccanica, <strong>integrando applicazioni reali e gemelli digitali</strong>. In questa demo si celano le seguenti <strong>soluzioni innovative e highlight tecnologici</strong>:<br />
<a href="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-Kedrive_D5.jpg" rel="lightbox[161398]" title="Soluzioni di automazione su misura Keba in SPS 2024"><img class="size-medium wp-image-161404 alignleft" src="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-Kedrive_D5-300x249.jpg" alt="Keba automazione su misura SPS 2024 Kedrive_D5" width="300" height="249" srcset="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-Kedrive_D5-300x249.jpg 300w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-Kedrive_D5-768x636.jpg 768w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-Kedrive_D5-90x75.jpg 90w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-Kedrive_D5-163x135.jpg 163w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-Kedrive_D5-200x166.jpg 200w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-Kedrive_D5.jpg 1020w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" /></a><strong>Tecnologia di azionamento</strong><br />
<strong>KeDrive</strong> è il sistema di <strong>servoazionamento flessibile, sicuro e aperto</strong> per macchine modulari. ll sistema di azionamento multiasse KeDrive D3 trova applicazione per moduli macchina a più assi, garantendo uno scambio energetico efficiente e la possibilità di immagazzinare energia. Queste caratteristiche assicurano, ad esempio, movimenti fluidi e l’arresto controllato del sistema in caso di caduta di tensione. Con più assi, fino a un massimo di tre, in un unico dispositivo, il sistema si adatta perfettamente anche a quadri elettrici molto compatti.</p>
<p>Il sistema di azionamento multiasse <strong>KeDrive D3-AC All-In-One</strong> è invece appositamente studiato per le applicazioni in cui vi sono <strong>pochi assi in un unico modulo macchina</strong>. Ingresso di rete AC, filtro di rete, resistenza di frenatura e più assi, sempre fino a un massimo di 3, sono integrati in un unico dispositivo. Nell’applicazione Kemro X esposta in fiera, un solo KeDrive D3-AC gestisce tutti e tre gli assi di un delta robot. Il nuovo KeDrive D5-Micro completa il portfolio dei servodrive, per applicazioni in bassa tensione.</p>
<p><strong><a href="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-AI-module.jpg" rel="lightbox[161398]" title="Soluzioni di automazione su misura Keba in SPS 2024"><img class="alignright size-medium wp-image-161405" src="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-AI-module-300x245.jpg" alt="Keba automazione su misura SPS 2024 AI module" width="300" height="245" srcset="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-AI-module-300x245.jpg 300w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-AI-module-768x627.jpg 768w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-AI-module-90x74.jpg 90w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-AI-module-165x135.jpg 165w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-AI-module-200x163.jpg 200w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-AI-module.jpg 1000w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" /></a>Modulo AI</strong><br />
Il modulo AI AE 550 introduce la possibilità di <strong>elaborare algoritmi di intelligenza artificiale &#8216;on premise&#8217;</strong>, nel sistema integrato Kemro X. Qui l’attenzione è incentrata sull&#8217;integrazione dell&#8217;<strong>intelligenza artificiale in sistemi di controllo industriali</strong>. In questo modo, il riconoscimento di oggetti basato sull’AI, può ad esempio essere implementato e utilizzato nel PLC o nel controllo dei robot per manipolare gli oggetti rilevati.</p>
<p><strong>Safe Wireless</strong><br />
KeTop T150 / T155 Safe Wireless: controllo delle macchine easy-to-use e senza fili, in formato verticale o orizzontale. I terminali operatore portatili sono compatibili con tutti i sistemi di controllo e, grazie alla connessione Bluetooth per la trasmissione dei dati di sicurezza, garantiscono un funzionamento continuo senza interruzioni. Per una maggiore sicurezza durante l’uso, è disponibile come opzione, la funzione di &#8216;monitoraggio dell&#8217;area di comando&#8217;.</p>
<p><a href="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-Safe-Wireless.jpg" rel="lightbox[161398]" title="Soluzioni di automazione su misura Keba in SPS 2024"><img class="wp-image-161406 aligncenter" src="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-Safe-Wireless-300x178.jpg" alt="Keba automazione su misura SPS 2024 Safe Wireless" width="435" height="258" srcset="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-Safe-Wireless-300x178.jpg 300w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-Safe-Wireless-768x456.jpg 768w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-Safe-Wireless-1024x609.jpg 1024w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-Safe-Wireless-90x53.jpg 90w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-Safe-Wireless-190x113.jpg 190w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-Safe-Wireless-200x119.jpg 200w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Keba-automazione-su-misura-SPS-2024-Safe-Wireless.jpg 1055w" sizes="(max-width: 435px) 100vw, 435px" /></a>Esempio di <strong>robotica integrata per il settore del packaging</strong><br />
In questa dimostrazione verrà illustrato sia un delta robot controllato fino ai limiti dalla sua capacità dinamica, sia le potenzialità del <strong>gemello digitale di un sistema multi-robot</strong>. Il delta robot può essere controllato in modo interattivo dai visitatori della fiera e dimostrare così l’elevata flessibilità che si può ottenere grazie all&#8217;impiego della robotica integrata. Nella simulazione, viene mostrato il funzionamento di <strong>quattro robot gestiti da un unico controllo muti-robot integrato</strong> in Kemro X, architettura che consente un coordinamento ottimale del flusso dei materiali.</p>
<p>La soluzione robotica di Keba offre ai costruttori di macchine una piattaforma completa con funzioni robotiche avanzate e la possibilità di integrare anche tecnologie proprietarie. Grazie al <strong>simulatore integrato</strong>, gli utenti possono testare con esattezza soluzioni impiantistiche flessibili già in fase di prevendita, e prevedere con precisione sia le prestazioni dell’impianto sia il flusso dei materiali manipolati. Nell’applicazione pratica, le <strong>cinematiche</strong>, grazie alla soluzione robotica di Keba, si rivelano più dinamiche e precise rispetto alle soluzioni standard, con un incremento delle prestazioni delle macchine che può arrivare fino al 15%.</p>
<p>Keba al proprio stand in SPS 2024 porterà quindi in mostra una serie di altre tecnologie:<br />
<strong>Terminali portatili / HMI</strong><br />
Per quanto concerne l’HMI, il team Keba a SPS porta numerosi highlight. Oltre al Safe-Wireless (il sistema senza fili), gli interessati possono utilizzare il configuratore on-line di Keba: bastano soltanto pochi clic per personalizzare facilmente i pannelli KeTop portatili e fissi in base alle proprie esigenze o necessità. Gli utenti possono scegliere tra una vasta gamma di terminali portatili KeTop &#8216;standard&#8217; e configurare in pochi passaggi la tastiera e il design preferito, oltre agli elementi opzionali da installare. Si possono configurare anche gli accessori abbinabili, come le box di connessione e i cavi. Dopo l’anteprima del nuovo terminale portatile KeTop T135 da 7&#8243; avvenuta lo scorso anno, quest&#8217;anno l’azienda è elettrizzata nel mostrare per la prima volta un’ulteriore variante: il KeTop T135 ECO.</p>
<p>Il nuovo <strong>KeDrive D5</strong><br />
Keba presenta per la prima volta a SPS Norimberga i <strong>nuovi servoazionamenti monoasse</strong> della serie KeDrive D5 che si integrano perfettamente nella piattaforma di automazione aperta Kemro X. Flessibile, compatto e facile da usare, il nuovo prodotto della famiglia KeDrive si distingue per l’elevata dinamica e precisione di cui è dotato, grazie al controllo motore ad alte prestazioni per motori sincroni, asincroni, lineari e torque. Grazie all&#8217;<strong>interfaccia Multi-Fieldbus</strong> basata su Ethernet e all’<strong>interfaccia CANopen</strong>, il KeDrive D5 può essere facilmente integrato anche con sistemi di controllo di terze parti. Infine, durante SPS verrà presentato per la prima volta anche il nuovissimo configuratore per gli azionamenti che, in modo analogo al configuratore HMI, assisterà i clienti nella creazione di soluzioni su misura.</p>
<p>Innovazioni per il <strong>futuro digitale</strong><br />
Keba supporta le aziende in ogni fase del loro percorso verso il futuro digitale e anche quest’anno, a SPS presenta innovazioni rilevanti. Oltre ai configuratori di prodotto per il settore delle HMI e degli azionamenti, saranno presentate altre novità interessanti: un&#8217;<strong>intelligenza artificiale generativa</strong>, simile al Copilot di Microsoft, che accelera lo sviluppo software e la generazione di codice. Grazie al <strong>condition monitoring</strong>, le macchine possono essere monitorate e controllate in tempo reale, senza la necessità di sensori esterni. Un servizio di diagnostica web-based fornisce suggerimenti qualificati sul corretto utilizzo dei prodotti, oltre ad analisi automatiche e al necessario supporto alla risoluzione dei problemi.</p>
<p>Ulteriori informazioni sulla partecipazione di Keba a SPS sono disponibili su <a href="http://www.keba.com/sps" target="_blank" rel="nofollow">www.keba.com/sps</a></p>
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		<title>Automazione, educazione e stampa 3D con DigiKey alla Maker Fair Rome</title>
		<link>https://automazione-plus.it/automazione-educazione-e-stampa-3d-con-digikey-alla-maker-fair-rome_161328/</link>
		<pubDate>Tue, 22 Oct 2024 07:05:54 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[Marco Zambelli]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>DigiKey, un distributore commerciale attivo a livello mondiale che offre una vasta selezione di componenti tecnici e prodotti di automazione a magazzino per la spedizione immediata, sarà presente alla Maker Fair Rome, dal 25 al 27 ottobre 2024, dove offrirà una dimostrazione dei nuovi prodotti per i maker nel suo stand 4 nel Padiglione L. [&#8230;]</p>
<p><i>Questo articolo <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it/automazione-educazione-e-stampa-3d-con-digikey-alla-maker-fair-rome_161328/">Automazione, educazione e stampa 3D con DigiKey alla Maker Fair Rome</a> è stato pubblicato originariamente su <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it">Automazione Plus</a>.</i></p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="https://www.digikey.it/" target="_blank" rel="nofollow"><strong>DigiKey</strong></a>, un distributore commerciale attivo a livello mondiale che offre una vasta selezione di <strong>componenti tecnici e prodotti di automazione</strong> a magazzino per la spedizione immediata, sarà presente alla <strong><a href="https://www.digikey.it/it/maker/blogs/2024/discover-digikeys-booth-at-maker-faire-rome-2024-tech-demos-and-fun-activities" target="_blank" rel="nofollow">Maker Fair Rome</a></strong>, dal <strong>25 al 27 ottobre 2024</strong>, dove offrirà una dimostrazione dei nuovi prodotti per i maker nel suo <strong>stand 4 nel Padiglione L</strong>.</p>
<p>DigiKey è anche <strong>sponsor di livello Gold dell&#8217;evento</strong>, che riunisce maker, innovatori e creativi da tutto il mondo per condividere i loro progetti con il pubblico.</p>
<p>&#8220;DigiKey è entusiasta di partecipare alla Maker Faire Rome 2024, dove maker, hobbisti e appassionati di tutte le età e di ogni genere si ritrovano &#8211; ha affermato <strong>Kevin Walseth</strong>, responsabile di marketing tecnico per DigiKey -. Maker Faire porta la <strong>tecnologia a ogni livello di esperienza</strong>, dagli studenti ai maker agli ingegneri, e siamo felici di vedere come i prodotti che hanno acquistato da DigiKey li aiutino a raggiungere risultati innovativi&#8221;.</p>
<p>I partner fornitori <strong>Kitronik e Micro:Bit</strong> saranno presenti per illustrare i prodotti incentrati sull&#8217;EDU e la nuova scheda Micro:Bit v2. Inoltre, nello stand saranno presenti nuovi prodotti di <strong>Odd Jay</strong>, il nuovo <strong>Raspberry Pi 2 Pico</strong>, dimostrazioni dal vivo del <strong>robot XRP</strong> e il popolare kit Kitronik di DigiKey, che <strong>aiuta gli educatori a insegnare l&#8217;elettronica</strong>.</p>
<p>I produttori e gli esperti di DigiKey presenteranno i nuovi prodotti e progetti disponibili sul sito <strong>Web Maker.io</strong>, tra cui <strong>progetti stampati in 3D</strong> a tema Halloween. Inoltre, i primi 40.000 partecipanti riceveranno una borsa DigiKey realizzata con <strong>PTE riciclato</strong>.</p>
<p>Giunta alla sua <strong>dodicesima edizione</strong>, la Maker Faire Rome è un evento che facilita e racconta l&#8217;innovazione tecnologica in modo semplice e accessibile, mettendo in contatto imprese, università, persone e idee. La fiera è organizzata e promossa dalla <strong>Camera di Commercio di Roma</strong>.</p>
<p>Per ulteriori informazioni sulla comunità dei maker di DigiKey, visitare la pagina<a href="https://www.digikey.it/it/maker" target="_blank" rel="nofollow"><strong> Maker.io</strong></a> sul sito Web DigiKey.</p>
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		<title>Oltre 750 espositori (+8,5%) e 35.000 visitatori, i  numeri della 34.BI-MU</title>
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		<pubDate>Mon, 21 Oct 2024 14:00:44 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[Marco Zambelli]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Si è chiusa sabato 12 ottobre, 34.BI-MU, biennale internazionale dedicata all’industria costruttrice di macchine utensili, robot, automazione, digital e additive manufacturing e subfornitura, in scena a fieramilano Rho da mercoledì 9 ottobre. Organizzata da EFIM-Ente Fiere Italiane Macchine, e promossa da Ucimu, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e tecnologie ausiliarie, 34.BI-MU [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Si è chiusa sabato 12 ottobre, <a href="https://www.bimu.it/" target="_blank" rel="nofollow"><strong>34.BI-MU</strong></a>, biennale internazionale dedicata all’industria costruttrice di <strong>macchine utensili, robot, automazione, digital e additive manufacturing e subfornitura</strong>, in scena a fieramilano Rho da mercoledì 9 ottobre.</p>
<p>Organizzata da <strong>EFIM-Ente Fiere Italiane Macchine</strong>, e promossa da <a href="https://www.ucimu.it/home/" target="_blank" rel="nofollow"><strong>Ucimu</strong></a>, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e tecnologie ausiliarie, 34.BI-MU ha presentato il meglio della produzione internazionale di settore, espressione dell’<strong>offerta delle oltre 750 imprese</strong>, l’8,5% in più di quelle registrate per l’edizione del 2022, su una superficie totale di <strong>65.000 metri quadrati</strong>. Il <strong>37% delle aziende</strong> presenti era di <strong>provenienza estera</strong>: Germania, Giappone, Taiwan, Svizzera, USA, Spagna, Francia, Cina, Corea del Sud, Austria, UK, Turchia, Repubblica Ceca, Danimarca, Polonia, Paesi Bassi, San Marino, Irlanda, Hong Kong, Belgio sono stati i Paesi rappresentati.</p>
<p>Sono risultati circa <strong>35.000 gli operatori professionali presenti</strong> nei 4 giorni di mostra. Di questi il 5% era straniero, da 62 paesi. Le nazionalità maggiormente rappresentate sono risultate: Germania, Svizzera, Francia, Spagna, Slovenia per l’Europa; Usa e Brasile per le Americhe; Cina, Corea del Sud, Giappone, Taiwan, Turchia per l’Asia.</p>
<p>Tra i visitatori stranieri erano anche gli <strong>80 operatori</strong>, per lo più utilizzatori a cui si sono aggiunti alcuni giornalisti, provenienti da 16 paesi &#8211; Bosnia-Erzegovina, Brasile, Canada, Cina, Croazia, Egitto, Francia, India, Marocco, Messico, Serbia, Tailandia, Turchia, USA, Uzbekistan, Vietnam &#8211; invitati nell’ambito della <strong>missione organizzata da Ucimu</strong> in collaborazione con <strong>ICE-Agenzia</strong> e Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.</p>
<p><strong>4.000 studenti hanno partecipato a BI-MU</strong> attraverso visite libere e guidate, affidate a 55 giovani tutor studenti degli ITS. Oltre agli studenti delle scuole superiori, per la prima volta, la manifestazione ha aperto le sue porte anche gli <strong>alunni delle scuole medie</strong>, momento cruciale per la decisione del percorso formativo da intraprendere dopo la &#8216;scuola dell’obbligo&#8217;. Tutti i ragazzi sono stati <strong>accolti nell’area RobotGames</strong> dove hanno avuto luogo le iniziative del progetto speciale Education &amp; Job, pensato per favorire il <strong>dialogo tra mondo della scuola e industria di settore e per attrarre talenti</strong>. Il matching tra domanda e offerta di lavoro è stato realizzato da Randstad che ha proposto anche momenti di orientamento al lavoro e attività di light self assestment gamificato. Vera attrazione dell’area è stato il <strong>nuovo concorso di automazione e robotica</strong>, <a href="https://automazione-plus.it/tanti-premi-alla-34-bi-mu_161302/" target="_blank" rel="">RobotGames</a>, per gli studenti delle scuole superiori, promosso da Ucimu Academy, attraverso Fondazione Ucimu, e realizzato da EFIM con il supporto di Fondazione Fiera Milano. La finale del contest (che si è svolta venerdì 11 ottobre) ha visto la sfida tra otto team di otto istituti diversi provenienti da tutta Italia.</p>
<p><strong>Alfredo Mariotti</strong>, direttore generale di Ucimu, ha affermato: &#8220;Nonostante il momento economico piuttosto complicato, la manifestazione ha saputo difendere la sua posizione di evento di riferimento per l’industria della macchina utensile, robotica, automazione, digital e additive manufacturing, vedendo <strong>crescere il numero dei suoi espositori</strong> (diretti e indiretti) a fronte di una parziale riduzione degli spazi espositivi. La presenza a corollario di aree tematiche del calibro delle ormai affermatissime <strong>RobotHeart, piùAdditive e BI-MUDigital</strong> ha contribuito a valorizzare l’offerta espositiva e tematica proposta dalla nostra rassegna&#8221;.</p>
<p>Sono stati oltre una ottantina gli appuntamenti, a cura di organizzatori ed espositori, la gran parte dei quali si sono tenuti nell’Arena BI-MUpiù, promossa da Fondazione Ucimu con il supporto di <strong>Regione Lombardia</strong>, la sponsorizzazione di <strong>Banca Generali</strong> e il <strong>partrocinio di TM</strong>. Il calendario degli incontri ha avuto avvio con l’inaugurazione che ha proposto un’intervista esclusiva a cura di Simone Spetia, giornalista di Radio 24, a Federico Faggin, fisico e inventore del microprocessore. I 60 speech ospitati in Arena BI-MUpiù hanno coinvolto oltre 1.400 persone in presenza e circa 5.000 utenti collegati online grazie al servizio di live streaming attivato sull’homepage del sito bimu.it.</p>
<p>Di particolare prestigio e interesse è stata la <strong>Giornata della Robotica</strong> che ha visto schierate tutte le principali organizzazioni in rappresentanza del segmento, da <strong>IFR</strong> a <strong>SIRI</strong>, da <strong>I-RIM</strong> a <strong>AIxIA</strong>, chiamati, insieme ad Ucimu, ad un confronto aperto sulle potenzialità di sviluppo e di applicazione delle nuove tecnologie in tutti i mercati. IFR ha scelto BI-MU per svolgere la sua assemblea annuale e una serie di riunioni di approfondimento dedicate ai suoi associati.</p>
<p><strong>Riccardo Rosa</strong>, presidente Ucimu, ha affermato: &#8220;Queste iniziative, così come il grande impegno dedicato ai giovani, attraverso la nostra Ucimu Academy, sono elemento fondamentale per la riuscita della mostra che, accanto all’esposizione, intende proporre attività pensate per favorire la crescita e lo sviluppo del settore&#8221;.</p>
<p>Anche in virtù di questo approccio, 34.BI-MU ha ottenuto la <strong>Certificazione ICIM ISO 20121: 2013</strong> che attesta che la manifestazione è evento sostenibile, organizzato secondo i <strong>principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale</strong>.</p>
<p>L’interesse del mondo manifatturiero per la manifestazione è misurato anche dalla <strong>vivace attività sul sito <a href="http://bimu.it" target="_blank" rel="">bimu.it</a> e sui canali digitali</strong> (Facebook, Instagram, X, LinkedIn, YouTube). Il sito bimu.it ha registrato, nel periodo 1 gennaio 2024 &#8211; 15 ottobre 2024, la visita di 75.580 utenti unici (+8% rispetto al 2022) per 385.351 visualizzazioni di pagina (+9%). Del totale utenti, il 14% è risultato di provenienza estera. Il tempo di permanenza medio sul sito è stato di oltre 4 minuti, a conferma della disponibilità di contenuti di approfondimento proposti dalla piattaforma online.</p>
<p>La comunità social di BI-MU conta oggi 11.020 follower registrati. Erano 8.753 nel 2022, al termine della scorsa edizione di BI-MU. Tra tutti i profili della manifestazione &#8211; Facebook, X, Instagram, LinkedIn e YouTube &#8211; è LinkedIn a registrare l’attività più vivace, con un incremento di circa un migliaio di follower, nel solo mese precedente la manifestazione, che ha portato la pagina a raggiungere i 4.017 utenti collegati, il doppio rispetto al numero conteggiato nell’edizione precedente. Grazie a questo incremento la pagina LinkedIn risulta nettamente la più seguita tra i quattro social della manifestazione.</p>
<p>Instagram si conferma il secondo social di BI-MU per tasso di crescita del numero di follower. Ma, anche grazie all’attività di presentazione delle iniziative collaterali, in particolare di quelle dedicate ai giovani, le visualizzazioni e le interazioni ai post della pagina sono state effettuate, per circa il 60%, da utenti che non seguivano direttamente il profilo. In questo modo la visibilità della manifestazione è stata estesa ad un pubblico più ampio rispetto a quello già affiliato.</p>
<p>L&#8217;appuntamento per la prossima edizione è quindi a <strong>ottobre 2026 con 35.BI-MU</strong> che festeggerà, insieme a espositori e a tutti gli operatori, i suoi <strong>70 anni</strong>. Le date della manifestazione saranno presto comunicate.</p>
<p><i>Questo articolo <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it/oltre-750-espositori-85-e-35-000-visitatori-i-numeri-della-34-bi-mu_161338/">Oltre 750 espositori (+8,5%) e 35.000 visitatori, i  numeri della 34.BI-MU</a> è stato pubblicato originariamente su <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it">Automazione Plus</a>.</i></p>
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		<title>B&#038;R a SPS Norimberga 2024: soluzioni aperte per sbloccare nuovi livelli di produttività</title>
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		<pubDate>Mon, 21 Oct 2024 07:52:57 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[ilariadepoli]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>A SPS Norimberga 2024, in programma dal 12 al 14 novembre a Norimberga, in Germania, i visitatori dello stand 206, all’interno del padiglione 7, potranno sperimentare come B&#38;R stia aiutando i costruttori di macchine, gli integratori e gli operatori a sbloccare nuovi livelli di produttività. Più di 150 esperti saranno a disposizione per mostrare le ultime [&#8230;]</p>
<p><i>Questo articolo <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it/br-a-sps-norimberga-2024-soluzioni-aperte-per-sbloccare-nuovi-livelli-di-produttivita_161317/">B&amp;R a SPS Norimberga 2024: soluzioni aperte per sbloccare nuovi livelli di produttività</a> è stato pubblicato originariamente su <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it">Automazione Plus</a>.</i></p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>A SPS Norimberga 2024, in programma <strong>dal 12 al 14 novembre</strong> a Norimberga, in Germania, i visitatori dello <strong>stand 206, all’interno del padiglione 7</strong>, potranno sperimentare come <a href="http://www.br-automation.com" target="_blank" rel="">B&amp;R</a> stia aiutando i costruttori di macchine, gli integratori e gli operatori a sbloccare nuovi livelli di produttività.</p>
<p>Più di 150 esperti saranno a disposizione per mostrare le ultime innovazioni dell&#8217;azienda, dalla nuova codifica assistita dall&#8217;intelligenza artificiale all&#8217;ingegneria basata sul cloud, fino alle soluzioni Industrial IoT interoperabili, alla visione artificiale potenziata dall&#8217;intelligenza artificiale e a un nuovo approccio aperto alla progettazione della sicurezza.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Cosa attende i visitatori</span></h4>
<blockquote><p>“Che si tratti di progettare macchine o di gestirle, l&#8217;obiettivo finale è sempre la massima efficienza e produttività. La parte più difficile è trovare un equilibrio tra questo obiettivo e la flessibilità e la semplicità che sono diventate così essenziali in un mondo caratterizzato da un&#8217;accelerazione della complessità, da richieste mutevoli da parte dei consumatori, da pressioni ambientali e da ecosistemi digitali interconnessi”, afferma <strong>Florian Schneeberger</strong>, Chief Technology Officer di B&amp;R. “Per questo motivo, ogni passo di innovazione che compiamo aiuta i nostri clienti a raggiungere questo equilibrio, consentendo loro di ottenere efficienza e flessibilità grazie alle nostre soluzioni di automazione avanzate, aperte e interconnesse”.</p></blockquote>
<div id="attachment_161319" style="max-width: 630px" class="wp-caption aligncenter"><a href="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Automation_Studio_Workstation_-_Graphic_01_GG-8a93ca42.jpg" rel="lightbox[161317]" title="B&amp;R a SPS Norimberga 2024: soluzioni aperte per sbloccare nuovi livelli di produttività"><img class="size-large wp-image-161319" src="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Automation_Studio_Workstation_-_Graphic_01_GG-8a93ca42-1024x684.jpg" alt="" width="620" height="414" srcset="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Automation_Studio_Workstation_-_Graphic_01_GG-8a93ca42-1024x684.jpg 1024w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Automation_Studio_Workstation_-_Graphic_01_GG-8a93ca42-300x200.jpg 300w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Automation_Studio_Workstation_-_Graphic_01_GG-8a93ca42-768x513.jpg 768w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Automation_Studio_Workstation_-_Graphic_01_GG-8a93ca42-90x60.jpg 90w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Automation_Studio_Workstation_-_Graphic_01_GG-8a93ca42-190x127.jpg 190w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Automation_Studio_Workstation_-_Graphic_01_GG-8a93ca42-200x134.jpg 200w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Automation_Studio_Workstation_-_Graphic_01_GG-8a93ca42-180x120.jpg 180w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Automation_Studio_Workstation_-_Graphic_01_GG-8a93ca42-275x185.jpg 275w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Automation_Studio_Workstation_-_Graphic_01_GG-8a93ca42.jpg 1600w" sizes="(max-width: 620px) 100vw, 620px" /></a><p class="wp-caption-text">Su una postazione di lavoro interattiva, i visitatori di SPS saranno tra i primi a provare la nuova codifica assistita da intelligenza artificiale di B&amp;R e l&#8217;ingegneria flessibile basata su cloud (Fonte: B&amp;R)</p></div>
<p>Lo stand B&amp;R di quest&#8217;anno mostrerà come l’impegno di B&amp;R verso l&#8217;apertura aiuti a connettere persone, piattaforme e prodotti per aumentare la produttività. Il collegamento di un portafoglio completo di automazione delle macchine attraverso una rete globale di esperti e partner consente a B&amp;R di offrire hardware, software e meccatronica in grado di risolvere le esigenze del mondo reale. Soluzioni aperte e interoperabili collegano l&#8217;ecosistema B&amp;R oltre i confini, alle architetture brownfield esistenti, agli ecosistemi multi-vendor e ai nuovi strumenti basati su cloud.</p>
<blockquote><p>&#8220;In tutti i casi&#8221;, osserva <strong>Schneeberger</strong>, &#8220;l&#8217;obiettivo è connettere ciascun cliente alla soluzione migliore&#8221;.</p></blockquote>
<h4><span style="color: #ff6600">Software di automazione</span></h4>
<p>Dal vivo e in modo interattivo presso lo stand B&amp;R I visitatori di SPS Norimberga saranno tra i primi a cimentarsi con la nuova versione del <strong>software di automazione</strong> di B&amp;R. Con un&#8217;interfaccia completamente nuova, caratterizzata da una codifica assistita dall&#8217;intelligenza artificiale e da una progettazione flessibile basata sul cloud, questa versione promette di elevare l&#8217;esperienza di progettazione dell&#8217;automazione con una maggiore produttività e una migliore collaborazione.</p>
<p>Nelle postazioni interattive le persone potranno mettere alla prova questa promessa, oltre a provare la nuova esperienza di progettazione della sicurezza di B&amp;R con una base di codice aperta e una serie di nuove opzioni di programmazione.</p>
<div id="attachment_161320" style="max-width: 630px" class="wp-caption aligncenter"><a href="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/SafetyPlus_Key_Visual_-_Programming-609784af.jpg" rel="lightbox[161317]" title="B&amp;R a SPS Norimberga 2024: soluzioni aperte per sbloccare nuovi livelli di produttività"><img class="size-large wp-image-161320" src="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/SafetyPlus_Key_Visual_-_Programming-609784af-1024x655.jpg" alt="" width="620" height="397" srcset="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/SafetyPlus_Key_Visual_-_Programming-609784af-1024x655.jpg 1024w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/SafetyPlus_Key_Visual_-_Programming-609784af-300x192.jpg 300w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/SafetyPlus_Key_Visual_-_Programming-609784af-768x492.jpg 768w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/SafetyPlus_Key_Visual_-_Programming-609784af-90x58.jpg 90w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/SafetyPlus_Key_Visual_-_Programming-609784af-190x122.jpg 190w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/SafetyPlus_Key_Visual_-_Programming-609784af-200x128.jpg 200w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/SafetyPlus_Key_Visual_-_Programming-609784af.jpg 1600w" sizes="(max-width: 620px) 100vw, 620px" /></a><p class="wp-caption-text">Con una base di codice aperta e nuove potenti opzioni di programmazione, B&amp;R mira a portare l&#8217;ingegneria della sicurezza nell&#8217;era della fabbrica intelligente. I visitatori di SPS potranno provarlo dal vivo su una postazione interattiva (Fonte: B&amp;R)</p></div>
<h4><span style="color: #ff6600">Robot e trasporto meccatronico</span></h4>
<p>Lo stand B&amp;R presenterà inoltre gli ultimi sviluppi di B&amp;R nella meccanica dei robot aperti e nel trasporto meccatronico dei prodotti, inclusa la <strong>simulazione 3D del digital twin</strong> per la progettazione concettuale, l&#8217;ottimizzazione della capacità e il bilanciamento energetico. In mostra anche le soluzioni IoT industriali ed edge aperte e interoperabili di B&amp;R con app basate sull&#8217;intelligenza artificiale per l&#8217;ottimizzazione in tempo reale di prestazioni ed energia, manutenzione predittiva dei sistemi track e altro ancora.</p>
<p>Oltre 150 esperti B&amp;R non vedono l&#8217;ora di guidare i visitatori attraverso 20 demo dal vivo e 7 workstation interattive, dove potranno sperimentare la potenza della produzione adattiva per garantire maggiore flessibilità e produttività con un ingombro ridotto e scoprire il potenziale degli standard aperti per offrire maggiori prestazioni, facilità ridimensionamento e nuovi modelli di business.</p>
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		<title>Tanti premi alla 34.BI-MU</title>
		<link>https://automazione-plus.it/tanti-premi-alla-34-bi-mu_161302/</link>
		<pubDate>Fri, 18 Oct 2024 15:39:17 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[ilariadepoli]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>In occasione di 34.BI-MU, la biennale internazionale dedicata all’industria costruttrice di macchine utensili a asportazione, deformazione e additive, robot, digital manufacturing e automazione, tecnologie abilitanti e subfornitura, sono stati consegnati numerosi premi. In particolare la fiera, promossa da Ucimu-Sistemi per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione e organizzata da Efim-Ente Fiere Italiane [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><span style="color: #ff6600"><span style="color: #003300">In occasione di <strong>34.BI-MU, </strong>la <a href="https://automazione-plus.it/34-bi-mu-2024-difficile-per-lindustria-italiana-della-macchina-utensile-ma-la-ripresa-e-prevista-gia-nel-2025_160890/" target="_blank" rel="">biennale internazionale</a> dedicata all’industria costruttrice di macchine utensili a asportazione, deformazione e additive, robot, digital manufacturing e automazione, tecnologie abilitanti e subfornitura, sono stati consegnati numerosi premi. </span></span></p>
<p><span style="color: #ff6600"><span style="color: #003300">In particolare la <a href="https://automazione-plus.it/oltre-750-espositori-85-e-35-000-visitatori-i-numeri-della-34-bi-mu_161338/" target="_blank" rel="">fiera</a>, promossa da Ucimu-Sistemi per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione e organizzata da Efim-Ente Fiere Italiane Macchine, ha ospitato le cerimonie di premiazione dei 4 nuovi Maestri della Meccanica, 6 Premi Ucimu alle migliori tesi di laurea e ai vincitori di Robotgames.</span></span></p>
<h4><span style="color: #ff6600">Maestri della Meccanica 2024</span></h4>
<p><strong>Maurizio Ballabio</strong>, responsabile di produzione di Rosa Ermando (Rescaldina &#8211; MI), <strong>Carlo Merlo</strong>, amministratore delegato di DMG Mori Tortona (Tortona &#8211; AL), <strong>Dante Speroni</strong>, già titolare e fondatore dell’azienda Speroni (Sostegno di Spessa Po &#8211; PV), <strong>Fernando Zoni</strong>, consigliere delegato di Probest Service (Cinisello Balsamo &#8211; MI): sono i <strong>Maestri della Meccanica 2024</strong>.</p>
<p>La premiazione è avvenuta nel <strong>contesto di 34.BI-MU,</strong></p>
<ul>
<li>In 40 anni di servizio in Rosa Ermando, <strong>Maurizio Ballabio</strong>, ha ricoperto differenti ruoli di sempre maggiore responsabilità. Grazie al suo impegno, alla sua dedizione all’azienda e alla sua passione per la meccanica, Ballabio, durante la sua lunga carriera, ha maturato una grande capacità di analisi dei problemi delle lavorazioni meccaniche e una grande competenza nel definire soluzioni operative. Con queste abilità, il candidato è stato in grado nel tempo di apportare un profondo e importante contributo di idee alle innovazioni concrete nel settore.</li>
<li><strong>Claudio Merlo</strong>, da oltre 30 anni nel campo delle macchine utensili, è oggi a capo della Graziano Tortona, azienda, appartenente al grande gruppo DMG Mori Tortona, dedicata alla costruzione di torni universali a controllo numerico riconosciuta come un’eccellenza della clientela internazionale che ne ha percepito e ne percepisce l’originalità e le nuove funzionalità sviluppate nel corso degli anni. Di grande rilevanza il suo impegno nel lavoro di innovazione di prodotto e di metodi di costruzioni dei macchinari.</li>
<li>Classe 1939, <strong>Dante Speroni</strong>, che ci ha lasciato nel 2018, è il fondatore della Speroni Spa. Nata nel 1963, l’azienda è cresciuta nel tempo fino a divenire un punto di riferimento assoluto nei sistemi di preregistrazione e misura degli utensili. Nella sua attività di imprenditore, “Speroni si comportava da tecnico interessato allo sviluppo di innovazione a patto che portasse risultato economico”. Degno di nota il suo operato nella sua attività istituzionale in Ucimu e poi, dal 1993, in Cecimo (European Association of Manufacturing Technologies), di cui fu anche presidente dal 2005 al 2007. In particolare, alla guida di Cecimo, si impegnò profondamente perché l’associazione cominciasse a interessarsi ai progetti europei relativi a temi “vicini” al settore, coinvolgendo le associazioni nazionali e, tramite loro, le imprese associate.</li>
<li>A partire dal 1982, <strong>Fernando Zoni</strong>, ha ricoperto diversi ruoli dirigenziali all’interno di Ucimu-Sistemi per Produrre. In particolare dal 1987 al 1993, in qualità di direttore generale di Italian M3T, società di ingegneria e formazione, ha diretto la realizzazione e l’avvio di centri di formazione professionale in numerosi paesi esteri, occupandosi dell’analisi delle esigenze di sviluppo territoriale e professionale, dalla progettazione curricolare e formativa, alla formazione del management e dello staff didattico. Dal 1993 ad oggi, come direttore generale e poi consigliere delegato di Probest Service, società di servizi di Ucimu, ha gestito le forniture e i rapporti con la fonderia Saturn e il parco clienti italiano, principalmente costruttori di macchine utensili, consentendo alle imprese di accrescere in modo significativo la qualità e competitività dei propri prodotti e di contenere efficacemente i costi.</li>
</ul>
<p>L’iniziativa <strong>Maestro della Meccanica</strong> è istituita da Ucimu-Sistemi per Produrre, attraverso la Fondazione Ucimu, e patrocinata da <em>Tecnologie Meccaniche</em>, per sottolineare come l’ingegno e la professionalità di imprenditori e dipendenti contribuiscono in modo decisivo all’avanzamento dell’intero sistema manifatturiero italiano.</p>
<p>Destinati a quanti (imprenditori, dirigenti, tecnici, operai) hanno determinato, e determinano tuttora, l’evoluzione dell’industria meccanica italiana con scoperte e invenzioni, soluzioni di prodotto e di processo, sviluppo delle macchine e razionalizzazione dell’organizzazione aziendale, sistemi per la sicurezza dei lavoratori e il rispetto dell’ambiente, i premi 2024 sono stati consegnati da <strong>Riccardo Rosa</strong>, presidente di Fondazione Ucimu e di Ucimu-Sistemi per Produrre e Alfredo Mariotti, direttore generale dell’associazione. Il premio conferito in memoria di Dante Speroni è stato ritirato da suo figlio Andrea Speroni.</p>
<p>La cerimonia di premiazione si è conclusa con il <strong>lancio dell’appuntamento 2025</strong>, per la prossima edizione dell’iniziativa.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Premi Ucimu </span></h4>
<p><span style="color: #003300">Sono stati 6 i premiati per la <strong>48a edizione dei Premi Ucimu</strong> per le migliori <strong>tesi di laurea</strong> dedicate all’industria italiana della macchina utensile, nel contesto di 34.Bi-MU. </span>Camozzi group, Ficep e Pama le imprese che hanno collaborato alla realizzazione degli studi.</p>
<p>Impegnativo il lavoro svolto dalla Commissione Giudicatrice dei Premi Ucimu, che quest’anno, si è trovata a valutare una ventina di tesi dedicate al settore, tutte di altissimo livello.</p>
<blockquote><p>“L’interesse costante degli studenti e la qualità sempre più elevata delle tesi presentate&#8221; ha affermato <strong>Rosa</strong> &#8220;sono dimostrazione dell’attenzione dei giovani verso un settore che offre interessanti opportunità di occupazione e in continua evoluzione anche grazie ai temi della transizione digitale, della sostenibilità, dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie 5.0, tutte tematiche di grandi attualità e di richiamo per i nuovi talenti”.</p></blockquote>
<p>Per la categoria <em>“Fabbrica Digitale &#8211; applicazioni delle tecnologie dell’informazione, dell’intelligenza artificiale, dell’interfacciamento/collaborazione uomo-macchina e della sicurezza informatica per la digitalizzazione del settore della macchina utensile e del manifatturiero meccanico”:</em></p>
<ul>
<li><strong>Bianca Grieco</strong>, Politecnico di Milano, facoltà di Ingegneria, relatore professore Andrea Maria Zanchettin, vince il premio di laurea magistrale <em>“Decision making in HRC combining offline path planning and machine learning methods”.</em></li>
</ul>
<p>Per la categoria <em>“Macchine utensili, robotica e sistemi produttivi &#8211; ricerca e innovazione nei materiali, macchine e processi e nei sistemi di progettazione, produzione e controllo, con particolare riferimento alla digitalizzazione del settore della macchina utensile e del manifatturiero meccanico”</em>:</p>
<ul>
<li><strong>Luca Beretta</strong>, Politecnico di Milano, facoltà di Ingegneria, relatore professore Paolo Rocco, vince il premio di laurea magistrale “Object grasp and manipulation planning with a dual arm robot”.</li>
</ul>
<p>Per la categoria <em>“Sostenibilità (economica, sociale e ambientale) &#8211; gestione, organizzazione e comunicazione nel settore della macchina utensile e del manifatturiero meccanico”</em>:</p>
<ul>
<li><strong>Miriana Mundo</strong>, Università Politecnica delle Marche, facoltà di Ingegneria, relatore professore Michele Germani, vince il premio di laurea magistrale “Metodo e strumento semplificato a supporto dell&#8217;analisi ambientale nel contesto industriale”.</li>
</ul>
<p>Tre i premiati, con tesi svolte in collaborazione di imprese associate a Ucimu-Sistemi per Produrre e con il maggior interesse applicativo in ambito industriale, per la categoria <em>“Premi speciali per l’impatto aziendale”:</em></p>
<ul>
<li><strong>Fabio Bonarota</strong>, Politecnico di Milano, facoltà di Ingegneria, relatore professore Marco Luigi Giuseppe Grasso, in collaborazione con Camozzi Group, vince il premio di laurea magistrale “An artificial intelligence based in-situ quality monitoring methodology for large-scale Additive Manufacturing”.</li>
</ul>
<p>Tancredi Terranova, Politecnico di Milano, facoltà di Ingegneria, relatore professore Paolo Rocco, in collaborazione con Ficep, vince il premio di laurea magistrale <em>“Adapted FMECA for Prognostics and Health Management of a unit machine”.</em></p>
<ul>
<li><strong>Elia Buscarini</strong>, Politecnico di Milano, facoltà di Ingegneria, relatore professore Paolo Albertelli, in collaborazione con Pama, vince il premio di laurea magistrale “Chatter stability analysis of boring process equipped with tuned mass damper through linear time periodic dynamics”.</li>
</ul>
<blockquote><p>“Ringrazio le Università, gli studenti e le imprese coinvolte per il loro prezioso contributo a questa iniziativa&#8221; ha dichiarato <strong>Rosa</strong>. “Anche quest’anno è stato difficile definire la rosa dei vincitori a conferma dell’alta qualità dei lavori presentati dedicati all’industria della macchina utensile, dell’automazione robotica, della digitalizzazione, delle nuove tecnologie e alla tematica della sostenibilità &#8211; economica, sociale e ambientale. L’impegno e il risultato ottenuto dai 6 neolaureati conferma l’ottimo indirizzo che alcune università italiane, tra cui certamente Alma Mater Studiorum, Università degli Studi di Bologna, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università Politecnica delle Marche, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università degli Studi di Perugia, da cui provengono le numerose tesi ricevute per questa edizione, stanno dando al loro percorso di studi, facilitando così, in prospettiva, l’operato delle aziende del settore”.</p>
<p>“Ci diamo quindi appuntamento&#8221; ha aggiunto <strong>Alfredo Mariotti</strong>,  direttore generale dell’associazione Ucimu-Sistemi per Produrre &#8220;al 2025, per la prossima edizione dei Premi Ucimu”.</p></blockquote>
<p>La <strong>49esima edizione</strong> dell’iniziativa si rivolge agli studenti che avranno <strong>conseguito la laurea nel periodo compreso tra luglio 2024 e giugno 2025</strong>, presso le facoltà di Ingegneria, Economia, Informatica, Disegno Industriale e Scienze della Comunicazione, per corsi di laurea magistrale, di politecnici e università italiane. Sono ammesse al concorso anche le tesi svolte presso università straniere, purché sviluppate in collaborazione con imprese associate a Ucimu-Sistemi per Produrre.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Robotgames: 3 team vincitori della prima edizione: p</span><span style="color: #ff6600">resto i dettagli della seconda edizione</span></h4>
<p><strong>RoboticWay</strong>-IISS Volta De Gemmis (Bitonto, BA) con PalletBot, <strong>I Fabbri</strong> &#8211; Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri (Ovada, AL) con GrindWoodPro, e i <strong>CyberTitans</strong>-IIS Luigi Galvani (Milano) con Piattaforme intelligenti automatizzate: sono questi i <strong>3 team vincitori</strong> della <strong>1 edizione dei Robotgames</strong>, la competizione di robotica e automazione per le scuole superiori che ha fatto il suo debutto alla 34.BI-MU.</p>
<p>Il <strong>contest</strong>, promosso da Ucimu Academy, attraverso Fondazione Ucimu, e realizzato da Efim-Ente Fiere Italiane Macchine, con il supporto di Fondazione Fiera Milano, ha tenuto la sua finale in fiera venerdì 11 ottobre. <strong>Gli 8 team finalisti &#8211; di 8 istituti</strong> diversi distribuiti sull’intero territorio nazionale &#8211; hanno presentato al pubblico e alla Commissione Giudicatrice i propri lavori. Ad animare la finale Greta Galli, content creator specializzata in tecnologia.</p>
<ul>
<li><strong>Primo classificato</strong> è il progetto PalletBot del team RoboticWay-IISS Volta De Gemmis (Bitonto, BA). Un trasportatore automatico di pallet pensato per facilitare il lavoro dell’uomo nella movimentazione di merci all’interno dei magazzini aziendali a partire dalla fase di carico e scarico dai camion. La soluzione libera gli operatori di mansioni particolarmente faticose e garantisce maggiore sicurezza sul posto di lavoro. Stampato interamente in 3D, PalletBot si muove su 4 ruote omni direzionali e riesce a definire in autonomia il percorso grazie ai suoi sensori. “L’idea &#8211; dicono i ragazzi del team &#8211; ci è venuta osservando un addetto alla logistica che scaricava, con grande fatica, il carico del camion”.</li>
<li><strong>Secondo classificato</strong> è il progetto GrindWoodPro de I Fabbri &#8211; Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri (Ovada, AL). Un macchinario pensato per automatizzare il processo di triturazione di materiale legnoso di piccole dimensioni (frasche, ramaglie, piccoli tronchi) e la successiva compattazione del materiale triturato ad ottenere piccole cialde utili per alimentare stufe, caldaie, barbecue. La soluzione risponde all’esigenza di poter impiegare materiale di scarto per ottenere un prodotto riciclato di qualità pronto per nuovi utilizzi. L’applicazione può essere in ambito industriale ma anche domestico. Per questo si tratta di una soluzione decisamente versatile.</li>
</ul>
<blockquote><p>“L’idea&#8221; spiegano i ragazzi del team &#8220;è nata dall’osservazione dell’ambiente in cui viviamo, prettamente boschivo, e dalla volontà di sviluppare un macchinario che rispondesse ai criteri di sostenibilità”.</p></blockquote>
<ul>
<li><strong>Terzo classificato</strong> è il progetto Piattaforme intelligenti automatizzate dEi CyberTitans &#8211; IIS Luigi Galvani (Milano). Un robot che svolge differenti funzioni. Grazie ai due bracci meccanici può afferrare e spostare oggetti, con le telecamere può spostarsi autonomamente nello spazio e, grazie alla tessera inserita nel robot, può essere programmato per l’utilizzo nell’ambiente di lavoro. Abbinato all’automa, il team ha sviluppato una app mobile per smartphone per controllare il robot da distante permettendo l’utilizzo anche a quanti hanno poca dimestichezza con la tecnologia dell’automazione.</li>
</ul>
<h4><span style="color: #ff6600">Oltre ai vincitori hanno partecipato alla finale:</span></h4>
<p>4TPG 23-24 Centro di Formazione Professionale ENAIP (Villazzano, TN) con Assemblaggio di pezzi meccanici con l&#8217;ausilio di un robot antropomorfo; Team Gae IIS Gae Aulenti (Biella) con Il mio amico Laser; Righetti Automation &#8211; IIS Ten. Remo Righetti (Melfi, PZ) con R.A.C. – RobArduCar; Team T1NX &#8211; ISIS Cipriano Facchinetti (Castellanza, VA) con T1NX; Team Newton, ISIS Isaac Newton (Varese) con CromoTransporter.</p>
<p>I premi del valore complessivo di 20.000 euro, messi a disposizione da Efim-Ente Fiere Italiane Macchine, ripartiti tra i primi tre team classificati, sono stati consegnati questa mattina durante la Cerimonia di Premiazione presenziata da Rosa e Mariotti. Oltre ai team è stato riconosciuto un premio anche al professore e alla scuola di appartenenza dei ragazzi.</p>
<p>Gli altri 5 team hanno ricevuto, oltre all’attestato di partecipazione, anche un piccolo riconoscimento per l’impegno dedicato a questo progetto.</p>
<blockquote><p><strong>Rosa</strong> ha dichiarato: “Siamo molto contenti di questa prima edizione di Robotgames: i ragazzi e i professori sono stati soddisfatti e hanno dimostrati grande entusiasmo. Appuntamento quindi con la seconda edizione. Presto daremo tutti i dettagli”.</p></blockquote>
<p><em>Fonte foto Pixabay_AndrzejRembowski</em></p>
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		<title>Soluzioni per Machinery &#038; Automation Hilti dalla 34.BI-MU</title>
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		<pubDate>Wed, 16 Oct 2024 06:40:16 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[Marco Zambelli]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Hilti Italia, ha presentato in occasione della 34.BI-MU in Fieramilano Rho, la biennale dedicata all’industria costruttrice di macchine, robot, automazione, digital e additive manufacturing, le sue soluzioni tecnologiche per il settore Machinery &#38; Automation. Tra le novità di Hilti viste in BI-MU spiccavano gli attrezzi cordless Nuron ideali per l&#8217;uso in aree di produzione e non, [&#8230;]</p>
<p><i>Questo articolo <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it/soluzioni-per-machinery-automation-hilti-dalla-34-bi-mu_161248/">Soluzioni per Machinery &amp; Automation Hilti dalla 34.BI-MU</a> è stato pubblicato originariamente su <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it">Automazione Plus</a>.</i></p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="https://www.hilti.it/" target="_blank" rel="nofollow"><strong>Hilti Italia</strong></a>, ha presentato in occasione della <strong>34.BI-MU</strong> in Fieramilano Rho, la biennale dedicata all’industria costruttrice di macchine, robot, automazione, digital e additive manufacturing, le sue soluzioni tecnologiche per il <strong>settore Machinery &amp; Automation</strong>.</p>
<p>Tra le novità di Hilti viste in BI-MU spiccavano gli <strong>attrezzi cordless</strong> Nuron ideali per l&#8217;uso in aree di produzione e non, il <strong>software di field management</strong> Fieldwire e i servizi di ingegneria per <strong>progettare e verificare ancoraggi per macchinari e robot</strong> nel pieno rispetto delle normative vigenti. L&#8217;azienda ha inoltre offerto una demo per consentire ai visitatori di assistere alla <strong>posa live di un sistema di fissaggio</strong> Hilti.</p>
<p>La gamma di soluzioni Hilti per le aree di produzione e manutenzione considera la <strong>velocità di montaggio e di installazione</strong> come punti di riferimento. Tra le soluzioni di punta, si distingue la piattaforma Nuron che conta oltre 70 attrezzi cordless come <strong>trapani, avvitatori, avvitatori a impulsi e smerigliatrici angolari</strong>, 4 tipologie di batterie ad alte prestazioni, una <strong>interfaccia e servizi IoT</strong>. Questi attrezzi sono dotati di funzioni di sicurezza come la regolazione attiva della coppia e i sistemi di controllo della polvere, che aiutano a proteggere in sicurezza le squadre durante i lavori di assemblaggio e manutenzione. ​Inoltre, la <strong>connettività</strong> delle batterie e degli <strong>elettroutensili</strong> Nuron di Hilti offre vantaggi pratici sul campo. Sono infatti in grado di raccogliere i dati relativi ai singoli strumenti e <strong>trasmetterli alla piattaforma cloud</strong>, connettendo così cantieri e imprese, assicurando maggiore produttività e riducendo i costi di esercizio.</p>
<p>Fieldwire è invece una <strong>soluzione di Field Management</strong> che consente di risparmiare tempo e aumentare la produttività, riducendo ritardi, rilavorazioni e <strong>tracciando lo stato di avanzamento dei lavori</strong>. Fieldwire è lo strumento ideale per produttori, system integrator e terzisti che producono, installano e fanno manutenzione di macchinari e impianti offrendo una soluzione per la <strong>comunicazione tra ufficio e cantiere</strong>, nonché per la <strong>gestione interna del cantiere stesso</strong>. Tutti, dai project manager o tecnici in ufficio alle squadre in cantiere, hanno rapida visione delle attività da svolgere, hanno accesso a tutte le informazioni e possono pianificare e gestire il lavoro e la reportistica.</p>
<p><a href="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Hilti-Italia-soluzioni-machinery-automation-34.BIMU-ancoraggi-robot.jpg" rel="lightbox[161248]" title="Soluzioni per Machinery &amp; Automation Hilti dalla 34.BI-MU"><img class="wp-image-161251 alignleft" src="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Hilti-Italia-soluzioni-machinery-automation-34.BIMU-ancoraggi-robot-300x174.jpg" alt="Hilti Italia soluzioni machinery automation 34.BIMU ancoraggi robot" width="359" height="208" srcset="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Hilti-Italia-soluzioni-machinery-automation-34.BIMU-ancoraggi-robot-300x174.jpg 300w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Hilti-Italia-soluzioni-machinery-automation-34.BIMU-ancoraggi-robot-768x446.jpg 768w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Hilti-Italia-soluzioni-machinery-automation-34.BIMU-ancoraggi-robot-1024x595.jpg 1024w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Hilti-Italia-soluzioni-machinery-automation-34.BIMU-ancoraggi-robot-90x52.jpg 90w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Hilti-Italia-soluzioni-machinery-automation-34.BIMU-ancoraggi-robot-190x110.jpg 190w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Hilti-Italia-soluzioni-machinery-automation-34.BIMU-ancoraggi-robot-200x116.jpg 200w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/10/Hilti-Italia-soluzioni-machinery-automation-34.BIMU-ancoraggi-robot.jpg 1191w" sizes="(max-width: 359px) 100vw, 359px" /></a>Hilti firma inoltre soluzioni per la <strong>connessione e il supporto modulare per impianti meccanici</strong>. La connessione di macchinari o altre attrezzature che richiedano fissaggio su acciaio o calcestruzzo può essere realizzata mediante<strong> sistemi di ancoraggio o fissaggio diretto</strong> Hilti. Ciascuna soluzione è qualificata e idonea ad applicazioni o ambienti specifici.​ I supporti impiantistici modulari, per tubazioni o canaline portacavi, sono progettati per rendere l&#8217;installazione più produttiva, sicura e semplice. ​</p>
<p>Alla 34.BI-MU Hilti Italia è stata infine anche protagonista di uno speech tenutosi nell’arena BI-MUpiù, sul tema &#8216;il potenziale di Fieldwire per la gestione digitalizzata dei cantieri&#8217;. Durante l’intervento, gli esperti Hilti hanno presentato le potenzialità del software Fieldwire per la <strong>gestione digitalizzata di cantieri e manutenzioni</strong>. Lo speech è stato trasmesso anche in diretta streaming direttamente dal sito della manifestazione.</p>
<p>&nbsp;</p>
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		<title>HMI mobili vs dispositivi fissi, con Keba tra le soluzioni di comando macchina</title>
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		<pubDate>Tue, 15 Oct 2024 06:41:27 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[Marco Zambelli]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Digitalizzazione e automazione dell’industria hanno cambiato radicalmente i requisiti per il comando delle macchine e, di conseguenza, anche le aspettative degli operatori. Keba propone quindi una panoramica delle soluzioni HMI oggi disponibili, sia mobili che fisse, mettendo in evidenza le principali differenze che distinguono le due tipologie. Se in passato bastavano soluzioni stazionarie come tasti, [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Digitalizzazione e automazione dell’industria hanno cambiato radicalmente i <strong>requisiti per il comando delle macchine</strong> e, di conseguenza, anche le aspettative degli operatori. <a href="https://www.keba.com/it/home" target="_blank" rel="nofollow"><strong>Keba</strong></a> propone quindi una <strong>panoramica delle soluzioni HMI</strong> oggi disponibili, sia mobili che fisse, mettendo in evidenza le principali differenze che distinguono le due tipologie.</p>
<p>Se in passato bastavano soluzioni stazionarie come tasti, interruttori e semplici display, situati direttamente sulle macchine, oggi sono richiesti monitor full HD con touchscreen e <strong>interfacce uomo-macchina</strong> (HMI) ad alte prestazioni basate su cloud. E così le macchine ora si possono usare più o meno come se fossero smartphone.</p>
<p>I dispositivi di interfaccia delle macchine e la loro visualizzazione si adattano sempre più alle abitudini d’utilizzo degli apparecchi di uso comune. Accanto alle &#8216;classiche&#8217; interfacce uomo-macchina fisse, si stanno così affermando sempre più anche le <strong>HMI portatili</strong>, sia wireless sia cablate, che <strong>migliorano la user experience dell’utente</strong>. Allo stesso tempo, questi dispositivi di controllo mobili contribuiscono anche a un utilizzo più efficace e sicuro delle macchine e degli impianti industriali.</p>
<p><strong>HMI fisse</strong><br />
In molti casi, l’HMI fissa è <strong>installata direttamente sulla macchina</strong>: un monitor o un pannello operatore (OP) è montato sulla macchina e collegato all’interfaccia grafica dell’unità di controllo, dove viene eseguita l’applicazione di visualizzazione. I <strong>pannelli operatore</strong> sono monitor privi di sistema operativo proprio. Questa tipologia di HMI è collegata direttamente al PC industriale che controlla i processi di produzione della macchina e, pertanto, è un’interfaccia utente pura e semplice. L’immissione dei dati avviene perlopiù tramite tasti o interruttori sulla consolle adiacente al display.</p>
<p>Pro e contro delle interfacce fisse<br />
Uno degli <strong>svantaggi della soluzione con monitor fisso</strong> è che sia l’applicazione di controllo che l’applicazione di visualizzazione devono essere <strong>eseguite in parallelo sulla stessa CPU</strong>. Nel caso in cui una macchina debba essere programmata con controlli ciclici, le stesse operazioni vengono eseguite a intervalli di millisecondi con un conseguente <strong>carico elevato sulla CPU</strong> (fino all’80%). Al contrario, l’applicazione di visualizzazione funziona sempre in modalità idle (solo visualizzazione, senza interazione) e richiede meno risorse della CPU (circa il 10%). Una soluzione HMI fissa di questo tipo risulta più complessa a livello software, ma comporta costi di produzione più contenuti per l’hardware.</p>
<p>Tuttavia, le crescenti <strong>aspettative degli operatori delle macchine nei confronti di un sistema &#8216;responsive&#8217;</strong> (ovvero reattivo) simile a quello degli smartphone, comportano un notevole utilizzo di risorse computazionali per gestire, ad esempio, interazioni come il cambio operatore o il cambio pagina. Di conseguenza, gli operatori percepiscono l&#8217;uso del sistema di controllo come &#8216;lento&#8217; e le prestazioni della macchina come &#8216;scadenti&#8217;. Questo perché l’applicazione PLC di livello superiore utilizza la gran parte delle risorse della CPU per garantire il rispetto dei requisiti real time della macchina.</p>
<p>La <strong>user experience nel comando delle macchine</strong> è un tema di grande importanza. Molte aziende si trovano ad affrontare gli stessi problemi: <strong>difficoltà nel reperire personale qualificato</strong>, elevati tassi di turnover nel settore industriale e scarsa disponibilità di tempo per la formazione. La semplicità e la standardizzazione dell’interfaccia utente sono fattori essenziali per gli impianti di produzione moderni. Per queste ragioni le soluzioni con pannello operatore vengono sempre più sostituite da <strong>soluzioni con pannello attivo</strong>. Queste ultime offrono risorse locali dedicate all’interfaccia di controllo e futura espandibilità a nuove funzioni di user experience (UX design). Un HMI innovativo è una delle migliori strategie per rafforzare l’immagine aziendale</p>
<p>L’active panel (AP) è un <strong>display multi-touch dotato di un sistema operativo</strong> (Windows 10) e funzionalità da PC industriale (IPC). La conseguente separazione delle performance dedicate al controllo, dalle performance dedicate alla visualizzazione, consente di avere una <strong>HMI più potente e un controllo real time</strong>. Questa architettura è la stessa utilizzata nelle HMI mobili.</p>
<p>Una delle grandi sfide associate al pannello attivo consiste nel sostituire i tradizionali tasti e interruttori facendo in modo che l’operatore possa replicare queste funzionalità sul touch display senza distogliere l’attenzione da ciò che avviene sulla macchina. Per risolvere questo problema oggi si ricorre sempre più spesso alla <strong>tecnologia force feedback</strong>. Con il force feedback i <strong>tasti vengono attivati solo quando l’utente applica una certa pressione</strong> (force) sulla zona del touch screen in cui è posizionato il comando. Inoltre l’utente riceve un riscontro (feedback) che conferma l’esecuzione del comando.</p>
<p><strong>HMI mobili</strong><br />
Con la progressiva riduzione delle dimensioni delle macchine e la crescente modularizzazione, lo spazio per collocare un HMI fisso è sempre minore. Allo stesso tempo,<strong> aumentano le applicazioni di controllo</strong> e si aggiungono nuove funzioni. Questa evoluzione favorisce chiaramente le soluzioni HMI mobili perché:</p>
<ol>
<li>Semplicemente non c’è spazio per montare una soluzione fissa (ad esempio per il controllo di robot)</li>
<li>In alcuni casi l’operatore deve portare con sé l’HMI per poter osservare direttamente il processo e stazionare nella zona operativa della macchina. In questo caso l’operatore potrebbe trovarsi nella zona di pericolo, rendendo necessari il fungo d’emergenza e il pulsante di consenso (pulsante uomo morto).</li>
<li>Molte macchine hanno più punti di comando e richiedono interfacce operative anche nelle postazioni di controllo secondarie. In questo caso sono più convenienti le soluzioni mobili poiché possono essere facilmente trasportate e collegate altrove.</li>
</ol>
<p>Per le macchine ancora più piccole, come ad esempio i <strong>bracci robotizzati</strong> che non hanno un corpo macchina proprio, sono invece <strong>necessari dispositivi di controllo ancora più flessibili</strong>. In questo contesto si sono affermate le HMI mobili, per lo più cablate, che permettono un controllo a 360°, richiesto soprattutto per il <strong>teach-in dei robot</strong>.</p>
<p>Anche le soluzioni <strong>HMI senza fili</strong>, collegabili tramite Wi-Fi o Bluetooth, sono sempre più utilizzate poiché offrono agli operatori il <strong>massimo di libertà di movimento e di flessibilità</strong>. Se una HMI wireless non è associata a una macchina specifica, può essere utilizzata come una sorta di unità di visualizzazione della linea o del controllo centrale. Senza fili, l’operatore può facilmente trasportare l’apparecchio portandolo, ad esempio, presso la propria postazione di lavoro per le impostazioni preliminari e, successivamente, una volta accoppiato, può utilizzarlo direttamente sulla macchina collegata.</p>
<p>Pro e contro delle HMI mobili e relative soluzioni<br />
Il principale svantaggio delle HMI mobili, soprattutto di quelle wireless, consiste nel fatto che l’operatore può allontanarsi molto dalla macchina e <strong>non sapere esattamente a quale macchina l’HMI è associata</strong>. Ciò costituisce un <strong>problema per la sicurezza</strong>, poiché in caso di errore l’HMI deve essere in grado di arrestare o disattivare la macchina (arresto d’emergenza o pulsante di consenso). Inoltre, le unità di comando mobili senza fili devono anche poter essere recuperate se l’operatore le lascia o le dimentica in un altro luogo.</p>
<p>Per <strong>rendere più sicuri i dispositivi wireless di comando</strong> si utilizzano, ad esempio, tecnologie di <strong>monitoraggio dell’area operativa</strong>. Con un sistema di monitoraggio dell’area è possibile impedire che azioni potenzialmente pericolose vengano eseguite dall’operatore sulla macchina al di fuori dell’area operativa designata. Se l’operatore si allontana dal raggio di accoppiamento predefinito, determinati segnali tattili e visivi (ad esempio vibrazione del dispositivo di comando  e luce pulsante dell’illuminazione del fungo di emergenza) lo avvertono per evitare errori e incidenti.</p>
<p><strong>Conclusioni</strong>: HMI mobile o fissa: quale sistema di controllo è più indicato e per quali applicazioni?<br />
La <strong>scelta di una HMI mobile o fissa dipende unicamente dal caso d’uso specifico</strong>: durante la <strong>messa in servizio o la configurazione di una macchina</strong>, gli operatori si spostano spesso intorno ad essa per esaminare i dettagli, pertanto per queste operazioni i dispositivi mobili sono particolarmente indicati. Quando la macchina è in funzione e l’operatore lavora principalmente in <strong>modalità di controllo e osservazione</strong>, è quindi preferibile una soluzione fissa, soprattutto per motivi di sicurezza ed esigenze di processo. In questo scenario, anche le HMI mobili possono essere posizionate in un punto specifico della macchina di modo che anche gli operatori che si alternano al lavoro possano accedervi facilmente.</p>
<p>Ci sono molti casi in cui la <strong>combinazione di HMI fisse e mobili</strong> rappresenta una valida soluzione, specialmente quando la produzione è integrata attraverso l’impiego di singoli moduli, come <strong>robot o nastri trasportatori</strong>. Tuttavia, in una visione a lungo temine, un’integrazione delle apparecchiature di questo tipo porterà anche a un’ulteriore riduzione del numero di dispositivi HMI, con la possibilità di eseguire tutte le operazioni di controllo utilizzando un unico dispositivo mobile e senza fili.</p>
<p>Con le <strong>soluzioni HMI wireless</strong> si apre anche una nuova dimensione nel controllo delle macchine: la gestione, il monitoraggio e l’analisi dei processi possono spostarsi con l’operatore in modo flessibile nelle immediate vicinanze delle stazioni della macchina da controllare. Tuttavia, ciò richiede lo sviluppo di soluzioni che consentano un <strong>passaggio sicuro tra le operazioni di comando</strong> delle singole macchine e la supervisione dell’intera produzione.</p>
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		<title>Robotica da record: sono 4 milioni i robot nelle fabbriche a livello globale</title>
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		<pubDate>Fri, 27 Sep 2024 15:07:08 +0000</pubDate>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>L&#8217;ultimo rapporto <em>World Robotics Report</em> di IFR (<a href="http://www.ifr.org" target="_blank" rel="">International Federation of Robotics</a>), mostra come siano 4.281.585 le unità robotiche operative nelle fabbriche di tutto il mondo, con un <strong>incremento del 10%</strong>. Le installazioni annuali hanno superato per il terzo anno consecutivo il mezzo milione di unità. Considerando il mercato a livello regionale, il <strong>70% di tutti i robot di nuova implementazione nel 2023 sono stati installati in Asia</strong>, il 17% in Europa e il 10% nelle Americhe.</p>
<blockquote><p>&#8220;Le nuove statistiche di World Robotics mostrano un numero record di robot industriali che automatizzano la produzione in tutto il mondo&#8221; ha affermato <strong>Marina Bill</strong>, presidente della Federazione Internazionale di Robotica, in occasione della conferenza di presentazione della ricerca. “La cifra di installazione annuale di 541.302 unità nel 2023 è la seconda più alta della storia. È inferiore solo del 2% rispetto al record di 552.946 unità installate nel 2022”.</p></blockquote>
<p><a href="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/ifr_1.jpg" rel="lightbox[160822]" title="Robotica da record: sono 4 milioni i robot nelle fabbriche a livello globale"><img class="size-full wp-image-160826 aligncenter" src="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/ifr_1.jpg" alt="" width="769" height="410" srcset="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/ifr_1.jpg 769w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/ifr_1-300x160.jpg 300w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/ifr_1-768x409.jpg 768w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/ifr_1-90x48.jpg 90w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/ifr_1-190x101.jpg 190w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/ifr_1-200x107.jpg 200w" sizes="(max-width: 769px) 100vw, 769px" /></a></p>
<h4><span style="color: #ff6600">Asia, Europa e America: una panoramica</span></h4>
<p>La <strong>Cina</strong> è di gran lunga il maggiore mercato al mondo per la robotica: i<strong> 276.288 robot industriali installati nel 2023</strong> rappresentano il <strong>51% delle installazioni globali</strong>. Questo risultato è il secondo più alto mai registrato (2022: 290.144 unità). La quota dei produttori cinesi, a livello di mercato interno, è cresciuta notevolmente dal 2022, raggiungendo quota 47% nel 2023. Negli ultimi 10 anni questa cifra ha oscillato intorno al 28%. Lo stock installato era appena al di sotto della soglia di 1,8 milioni di unità nel 2023, rendendo la Cina il primo e unico Paese al mondo con una base installata di robot così grande. <strong>Si prevede che la domanda di robot accelererà nella seconda metà del 2024</strong>, contribuendo a rendere il mercato più stabile entro la fine dell’anno. Sul lungo termine, <strong>esiste ancora un ampio potenziale di crescita</strong> in ambito manifatturiero in Cina, con un potenziale di <strong>crescita media annua del 5-10% fino al 2027</strong>.</p>
<p>Il <strong>Giappone</strong> è rimasto il secondo mercato globale per i robot industriali dopo la Cina. Le installazioni di robot hanno raggiunto le 46.106 unità nel 2023, in calo del 9%, dopo 2 anni di forte crescita, con un picco di 50.435 unità nel 2022, il secondo miglior risultato dopo il 2018 (55.240 unità). Si prevede che la domanda di robot rimarrà stagnante nel 2024, ma recupererà nel 2025 e negli anni successivi fino a raggiungere tassi medi e superiori a una cifra.</p>
<p><a href="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/16.jpg" rel="lightbox[160822]" title="Robotica da record: sono 4 milioni i robot nelle fabbriche a livello globale"><img class="size-large wp-image-160831 aligncenter" src="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/16-1024x644.jpg" alt="" width="620" height="390" srcset="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/16-1024x644.jpg 1024w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/16-300x189.jpg 300w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/16-768x483.jpg 768w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/16-90x57.jpg 90w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/16-190x120.jpg 190w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/16-200x126.jpg 200w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/16.jpg 1408w" sizes="(max-width: 620px) 100vw, 620px" /></a></p>
<p>Il mercato in <strong>Corea</strong> ha un andamento stabile: le installazioni hanno raggiunto le 31.444 unità nel 2023, in calo dell’1% su base annua: il Paese era il quarto mercato di robot più grande al mondo in termini di installazioni annuali, dopo Stati Uniti, Giappone e Cina.</p>
<p>L’<strong>India</strong> infine è una delle economie asiatiche emergenti in più rapida crescita. Le installazioni di robot sono aumentate del 59% a 8.510 unità nel 2023, un nuovo massimo; la domanda ha conosciuto un balzo in avanti di 3.551 unità soprattutto grazie all&#8217;industria automobilistica, con un incremento del 139%, con il contributo sia dei produttori che dei fornitori di automobili.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Il ruolo del Vecchio Continente </span></h4>
<p>Le installazioni di robot industriali in <strong>Europa</strong> sono <strong>aumentate del 9%</strong> raggiungendo un nuovo massimo pari a 92.393 unità. In totale, l’80% delle installazioni nel 2023 potrebbe essere attribuito a destinazioni nell’Unione Europea (73.534 unità, in crescita del 2%). I progetti in ritardo negli ultimi anni, anche a causa del Covid, sono stati via via completati e il ritardo è stato quasi totalmente recuperato nel 2023. La <strong>domanda di robot</strong> nella regione ha beneficiato della tendenza al nearshoring. Nel 2023 la crescita è stata fortemente trainata dagli <strong>investimenti dell’industria automobilistica</strong> in paesi tradizionalmente forti come la Spagna (5.053 unità, +31%), ma anche in mercati più piccoli come la Slovacchia (2.174 unità, +48%) o l’Ungheria (1.657 unità, +31%). +31%).</p>
<p><a href="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/14.jpg" rel="lightbox[160822]" title="Robotica da record: sono 4 milioni i robot nelle fabbriche a livello globale"><img class="size-large wp-image-160828 aligncenter" src="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/14-1024x573.jpg" alt="" width="620" height="347" srcset="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/14-1024x573.jpg 1024w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/14-300x168.jpg 300w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/14-768x429.jpg 768w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/14-90x50.jpg 90w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/14-190x106.jpg 190w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/14-200x112.jpg 200w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/14.jpg 1336w" sizes="(max-width: 620px) 100vw, 620px" /></a></p>
<p>Le installazioni in <strong>Germania</strong>, il più grande mercato europeo e l&#8217;unico in Europa tra i primi 5 a livello mondiale, sono aumentate del 7% a 28.355 unità. Le installazioni nel secondo mercato europeo più grande, l&#8217;<strong>Italia</strong>, sono <strong>diminuite del 9% a 10.412 unità</strong>. Il terzo mercato europeo più grande, la <strong>Francia</strong>, ha registrato un calo del 13%: le installazioni di sono fermate a 6.386 unità.</p>
<p>Nel <strong>Regno Unito</strong> le installazioni di robot industriali sono aumentate del 51% raggiungendo 3.830 unità nel 2023; anche qui gli investimenti sono stati trainati dalle installazioni nell’industria automobilistica, principalmente per attività di assemblaggio.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Il continente americano</span></h4>
<p>Le installazioni di robot nelle Americhe hanno <strong>superato le 50.000 unità per il terzo anno consecutivo</strong>: nel 2023 sono state installate 55.389 unità, appena l’1% in meno rispetto al livello record raggiunto nel 2022.</p>
<p>Gli <strong>Stati Uniti</strong>, il più grande mercato regionale, hanno rappresentato il 68% delle installazioni nelle Americhe nel 2023. Le installazioni di robot sono diminuite del 5% a 37.587, la terza cifra record più alta dopo il 2022 e il 2018. <strong>La domanda da parte dell’industria automobilistica è diminuita</strong> del 15% a 12.421 unità, in linea con la media degli ultimi 10 anni. Le installazioni <strong>nell&#8217;industria dei metalli e dei macchinari</strong> sono aumentate dell&#8217;8% a 4.171 unità; nel settore dell&#8217;industria elettrica/elettronica statunitense invece sono rimaste stabili a 3.900 unità (+1%).</p>
<p>In <strong>Canada</strong> le installazioni di robot sono aumentate del 37% a 4.311 unità: i dati dipendono in gran parte <strong>dai cicli di investimento automobilistico</strong>. Nel 2023 la quota dell’industria automobilistica era del 58%.</p>
<p>La domanda di robot in <strong>Messico</strong> è sempre trainata dall&#8217;automotive, che rappresenta il 70% del mercato: le installazioni di questo settore sono diminuite del 5% a 4.087 unità, mostrando il modello ciclico della domanda ben noto in questo segmento di mercato. Le installazioni totali hanno raggiunto le 5.832 unità nel 2023, con un calo del 3%.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Un occhio al futuro</span></h4>
<p>L’OCSE prevede che la crescita economica globale si stabilizzerà nei prossimi anni, tuttavia gli ostacoli geopolitici sono ancora percepiti come un importante fattore di rischio e incertezza. Le recenti crisi hanno aumentato la consapevolezza politica della capacità produttiva nazionale nei settori strategici.</p>
<p><strong>L’automazione consente ai produttori di localizzare la produzione nelle economie sviluppate senza sacrificare l’efficienza dei costi</strong>. Entro il 2024, la recessione economica globale avrà toccato il fondo; si prevede che le installazioni globali di robot si stabilizzeranno a 541.000 unità e che la crescita accelererà nel 2025 e continuerà nel 2026 e 2027.</p>
<p><a href="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/5.jpg" rel="lightbox[160822]" title="Robotica da record: sono 4 milioni i robot nelle fabbriche a livello globale"><img class="size-large wp-image-160827 aligncenter" src="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/5-1024x487.jpg" alt="" width="620" height="295" srcset="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/5-1024x487.jpg 1024w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/5-300x143.jpg 300w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/5-768x365.jpg 768w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/5-90x43.jpg 90w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/5-190x90.jpg 190w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/5-200x95.jpg 200w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/09/5.jpg 1278w" sizes="(max-width: 620px) 100vw, 620px" /></a></p>
<p style="text-align: center"><a href="https://ifr.org/worldrobotics/" target="_blank" rel="">Leggi in report in lingua originale</a></p>
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		<title>Machinery-X, Data Space per le macchine utensili con Ucimu e IDSA</title>
		<link>https://automazione-plus.it/machinery-x-data-space-per-le-macchine-utensili-con-ucimu-e-idsa_160687/</link>
		<pubDate>Wed, 25 Sep 2024 07:11:54 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[Marco Zambelli]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Ucimu, l&#8217;associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e di prodotti ausiliari, ha annunciato la conclusione della prima fase del progetto pilota di Data Space per le macchine utensili, chiamato Machinery-X, realizzato in collaborazione con l&#8217;International Data Spaces Association (IDSA). L&#8217;iniziativa mira a creare un&#8217;infrastruttura di dati federata, sicura e sovrana, basata sui [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="https://www.ucimu.it/home/" target="_blank" rel=""><strong>Ucimu</strong></a>, l&#8217;associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e di prodotti ausiliari, ha annunciato la conclusione della prima fase del progetto pilota di <strong>Data Space per le macchine utensili</strong>, chiamato <strong>Machinery-X</strong>, realizzato in collaborazione con l&#8217;<strong>International Data Spaces Association</strong> (IDSA).</p>
<p>L&#8217;iniziativa mira a creare un&#8217;<strong>infrastruttura di dati federata, sicura e sovrana</strong>, basata sui principi di trasparenza, fiducia e partecipazione. Tale progetto evolverà nella creazione di una rete di imprese dedicata alla gestione e alla crescita del Data Space. Il progetto nasce dalle esigenze delle aziende associate a Ucimu, che hanno espresso la volontà di condividere in modo sicuro e gestito i <strong>dati relativi al funzionamento delle macchine utensili per la lavorazione dei metalli</strong>, per ottenere vantaggi in termini di nuovi servizi, efficienza, qualità e innovazione di business.</p>
<p>Basato su un approccio bottom-up, il <strong>progetto parte dalle necessità reali delle aziende</strong> e si sviluppa in modo incrementale, coinvolgendo diverse tipologie di attori dell&#8217;ecosistema delle macchine utensili. Il progetto pilota ha fissato tre principali obiettivi: <strong>manutenzione predittiva</strong>, <strong>servizi avanzati</strong>, <strong>interoperabilità europea</strong>.</p>
<p>Con la <strong>manutenzione predittiva</strong> l’obiettivo è sfruttare i dati generati dalle macchine utensili per ridurre i costi di gestione e aumentare la loro disponibilità e la performance delle macchine stesse grazie alla collaborazione tra utilizzatori delle macchine, produttori delle stesse e dei componenti, sviluppatori di applicazioni <strong>attraverso l&#8217;analisi dei dati</strong>. Rispetto ai <strong>servizi avanzati</strong>, l’intento del progetto consiste nell’espandere le capacità del Data Space verso servizi più sofisticati, coinvolgendo fornitori di servizi manutentivi, data scientists, fornitori di servizi finanziari e <strong>sviluppatori di nuovi modelli di business</strong>. Infine, con riferimento all’<strong>interoperabilità europea</strong>, si ragiona sulla possibilità di connettere il Data Space per le macchine utensili con altri Data Space europei operanti in <strong>settori complementari come logistica, energia e mobilità</strong>, creando una rete federata di dati interoperabile e sovrana, per favorire la competitività e l&#8217;innovazione del settore delle macchine utensili. Queste attività saranno svolte in <strong>collaborazione con il progetto Sm4rtenance</strong> che coinvolge i principali attori e Data Spaces esistenti a livello europeo.</p>
<p>Machinery-X, il data space per le macchine utensili, si basa sullo <strong>standard IDS</strong> (International Data Spaces), che definisce regole comuni per la gestione e la condivisione dei dati, garantendo <strong>privacy, sicurezza e sovranità</strong>. L&#8217;ecosistema include costruttori di macchine utensili, fornitori di componenti e servizi, utilizzatori di macchine, sviluppatori di applicazioni portatrici di ulteriore valore aggiunto e di nuovi modelli di business, centri di ricerca e innovazione, enti finanziari e altri. Ogni attore dispone di un <strong>connettore Data Space</strong>, che permette la gestione dei propri dati e la connessione con gli altri attori del Data Space, seguendo le regole stabilite. Il connettore si allaccia alle altre componenti software del Data Space che saranno gestite dalla rete di impresa, come il gestore delle identità, il MetaDataBroker, la semantica e la clearing house per la <strong>gestione della &#8216;notarizzazione&#8217; dei contratti</strong>.</p>
<p><strong>Presentazione a 34.BI-MU</strong><br />
I risultati e i benefici del progetto pilota, sviluppato dal Comitato Data Space di Ucimu (composto da varie aziende associate, attive nella produzione di macchine utensili, componentistica e software/soluzioni ICT), verranno illustrati nel corso dell’evento che si terrà il giorno <strong>10 ottobre</strong> &#8211; a partire dalle ore 12.00 presso <strong>BI-MUpiù</strong> (<strong>pad. 11, stand F26</strong>) di 34.BI-MU (fieramilano Rho, 9 al 12 ottobre 2024, <strong><a href="https://www.bimu.it/" target="_blank" rel="">www.bimu.it</a></strong>).</p>
<p>L’incontro, sarà anche occasione per <strong>presentare la rete di imprese che amministrerà il Data Space</strong>, definirà le regole di accesso e la semantica, supportando gli associati nell&#8217;integrazione di un connettore nei propri sistemi. La rete di impresa sarà anche il punto di riferimento per la collaborazione con IDSA e con gli altri Data Space europei.</p>
<p>Machinery-X rappresenta un passo avanti significativo per l’ecosistema dell&#8217;industria delle macchine utensili, promuovendo l&#8217;<strong>innovazione e la collaborazione in un ambiente sicuro e regolamentato</strong>. Con la partecipazione attiva delle aziende, siamo pronti a costruire un futuro più efficiente e competitivo per tutti gli attori del settore.</p>
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		<title>I sensori di forza per robot di Bota Systems debuttano alla 34° BI-MU</title>
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		<pubDate>Mon, 23 Sep 2024 11:29:49 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[bellintani]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Bota Systems fa il suo debutto in Italia in occasione della 34° BI-MU, la manifestazione biennale delle macchine utensili, dei robot e dell&#8217;automazione che si terrà dal 9 al 12 ottobre a fieramilano Rho. Nello spazio espositivo del salone RobotHeart (Pad 13, C20), Bota Systems mostrerà per la prima volta una nuova generazione di sensori [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="https://www.botasys.com/it" rel=""><strong>Bota Systems</strong></a> fa il suo debutto in Italia in occasione della <strong>34° BI-MU</strong>, la manifestazione biennale delle macchine utensili, dei robot e dell&#8217;automazione che si terrà dal 9 al 12 ottobre a fieramilano Rho. Nello spazio espositivo del salone RobotHeart (Pad 13, C20), Bota Systems mostrerà per la prima volta una nuova generazione di sensori di forza/coppia multiasse e personalizzati che intendono facilitare l&#8217;interazione naturale e libera tra robot e persone.</p>
<p>Fondata nel 2020 come spin-off dell&#8217;ETH Robotic Systems Lab, Bota Systems ha sede a Zurigo, in Svizzera, e dispone di un team di ingegneri specializzati in robotica, meccanica ed elettronica. Gli innovativi sensori di forza/coppia ad altissima precisione sviluppati dall&#8217;azienda si sono dimostrati estremamente affidabili nel settore della ricerca e nell’industria e l’azienda è in costante crescita.</p>
<p>Grazie ai sensori di Bota Systems e al loro preciso feedback, è possibile <strong>automatizzare processi manifatturieri complessi come la microfinitura, la saldatura robotizzata di precisione, la manipolazione collaborativa di parti delicate e l’assemblaggio di pezzi estremamente piccoli con la massima flessibilità, anche nel caso di geometrie estremamente complesse, e con una ripetibilità eccellente</strong>. A beneficiarne, in particolar modo, i settori delle lavorazioni meccaniche di precisione, l’elettronica, la chirurgia robot-assistita e l’impiego in esoscheletri e robot umanoidi che necessitano di essere dotati di un senso del tatto ultra-preciso e sensibile.</p>
<p>“Il mercato italiano dell’automazione è riconosciuto per lo sviluppo di applicazioni particolarmente sfidanti e complesse”, afferma Ilias Patsiaouras, CTO e co-fondatore di Bota Systems. “Per questa ragione, e per l’importanza di BI-MU come fiera dedicata al mondo industriale, Bota Systems non poteva mancare. Sarà per noi l’occasione di presentare dal vivo al pubblico italiano i nostri sensori di forza/coppia per robot”.</p>
<p>La gamma di sensori di Bota Systems integra tutto l’hardware e la tecnologia necessari per misurare in modo affidabile la forza e la coppia nell’alloggiamento del sensore, riducendo così le interferenze e riducendo l’impatto sul carico utile complessivo del braccio robotico, semplificando notevolmente il lavoro degli integratori di sistemi robotici anche grazie alla modalità plug &amp; play di installazione dei sensori.</p>
<p>La gamma comprende diversi modelli, dedicati ai robot industriali e collaborativi, ciascuno con le proprie caratteristiche di compattezza e sensibilità e in grado di supportare un’ampia gamma di carichi utili.</p>
<p>In BI-MU sarà possibile vedere <strong>PixOne</strong>, un innovativo <strong>sensore di forza/coppia con foro passante (tipo donut) che agevola il passaggio dei cavi all&#8217;interno del polso cavo dei robot, così da migliorarne l&#8217;agilità e la sicurezza</strong>. Il design esclusivo riduce in modo significativo il peso del sensore, rendendolo più leggero del 30% rispetto a sensori analoghi presenti sul mercato, caratteristica utile nel caso di robot che devono eseguire compiti ad alta velocità. Disponibile in vari modelli con un diametro esterno a partire da soli 60 mm e un diametro del foro passante di appena 15 mm, IMU integrata e protezione IP67 da acqua e schizzi, PixOne supporta i robot con payload fino a 250 kg, offrendo un rapporto coppia/forza più elevato rispetto a sensori analoghi con elettronica integrata.</p>
<p>Il sensore PixOne per robot a polso cavo e gli altri sensori di forza/coppia di Bota Systems saranno esposti a BI-MU presso il Pad 13 Stand C20.</p>
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		<title>Identificazione e Visione: dal Barcode all’Intelligenza Artificiale</title>
		<link>https://automazione-plus.it/identificazione-e-visione-dal-barcode-allintelligenza-artificiale_160498/</link>
		<pubDate>Mon, 23 Sep 2024 07:10:58 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>Fin dalla loro apparizione i sistemi di identificazione, tracciabilità e visione hanno trasformato radicalmente i processi produttivi. Recentemente, l’Intelligenza Artificiale, l’Industria 4.0 e le innovazioni del mondo digitale stanno sbloccando nuove potenzialità e più elevati livelli di prestazione. Leggi l&#8217;articolo</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Fin dalla loro apparizione i sistemi di identificazione, tracciabilità e visione hanno trasformato radicalmente i processi produttivi. Recentemente, l’Intelligenza Artificiale, l’Industria 4.0 e le innovazioni del mondo digitale stanno sbloccando nuove potenzialità e più elevati livelli di prestazione.</p>
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		<title>Sensoristica avanzata e visione nella robotica con wenglor in 34.BI-MU</title>
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		<pubDate>Fri, 20 Sep 2024 06:24:14 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[Marco Zambelli]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>La filiale italiana di wenglor sensoric sarà tra i protagonisti della 34.BI-MU, la principale manifestazione italiana dedicata all’industria delle macchine utensili in programma dal 9 al 12 ottobre 2024 a FieraMilano Rho (Padiglione 13, stand B16), dove presenterà i suoi sensori innovativi e i rivoluzionari sistemi di visione in grado di risolvere le applicazioni più [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>La filiale italiana di <a href="https://www.wenglor.com/it/" target="_blank" rel="nofollow"><strong>wenglor sensoric</strong></a> sarà tra i protagonisti della <a href="https://www.bimu.it/" target="_blank" rel="nofollow"><strong>34.BI-MU</strong></a>, la principale manifestazione italiana dedicata all’industria delle macchine utensili in programma dal 9 al 12 ottobre 2024 a FieraMilano Rho (<strong>Padiglione 13, stand B16</strong>), dove presenterà i suoi <strong>sensori innovativi</strong> e i rivoluzionari <strong>sistemi di visione</strong> in grado di risolvere le applicazioni più diverse. Allo stand verrà dato particolare rilievo alla demo di una <strong>cella robotizzata per applicazioni di saldatura</strong>, potenziata da una soluzione completa di visione wenglor.</p>
<p>La 34esima edizione di BI-MU offrirà quindi l’opportunità di esplorare le applicazioni più innovative in tema di <strong>robotica, automazione, digital e additive manufacturing</strong>, oltre a tecnologie ausiliarie e abilitanti. La manifestazione costituisce un’importante occasione per wenglor di presentare le sue migliori <strong>soluzioni di sensoristica e visione</strong>, dimostrando la capacità di affrontare anche le applicazioni più complesse, in settori che, oltre alle <strong>lavorazioni meccaniche</strong>, spaziano dall’<strong>alimentare</strong>, all’<strong>assemblaggio di precisione</strong>, dalla <strong>logistica</strong> al <strong>packaging</strong> e all’<strong>imbottigliamento</strong>.</p>
<p>A questa edizione di BI-MU, wenglor si presenta con una <strong>serie di soluzioni avanzate dedicate alla robotica</strong>. Non è un caso che lo stand dell’azienda tedesca (B16, Pad. 13) sia collocato proprio all’interno dell’<strong>Area RobotHeart</strong>, lo spazio che gli organizzatori di BI-MU hanno riservato alle tecnologie, ai componenti e alle soluzioni avanzate di robotica industriale. In particolare, wenglor presenterà una demo applicativa composta da un <strong>robot Kuka</strong> equipaggiato con un <strong>profilometro 2D/3D</strong> della famiglia weCat MLZL progettato per applicazioni di <strong>inseguimento giunto automatizzato nelle operazioni di saldatura</strong>.</p>
<p>&#8220;Il controllo delle applicazioni insegui giunto automatizzato nelle celle di saldatura robotizzate è un task molto delicato, dal quale viene a dipendere la qualità del manufatto &#8211; spiega <strong>Elio Bolsi</strong>, general manager di wenglor sensoric italiana -. Con questa demo, siamo in grado di far toccare con mano ai visitatori il risultato che può essere ottenuto con una soluzione all’avanguardia specificamente progettata per applicazioni di questo genere. La nostra soluzione si compone di un <strong>hardware, sviluppato ad hoc per l’ambiente di saldatura</strong>, e di un <strong>software</strong> con un modulo specifico che permette all’operatore di configurare in pochi clic le applicazioni di saldatura&#8221;.</p>
<p>Nello specifico sono i <strong>sensori di profilo</strong> weCat3D MLZL, in combinazione con il software universale uniVision, a garantire precisione, qualità, facilità di installazione e di utilizzo nelle applicazioni di insegui giunto automatizzato. Questi dispositivi possono essere <strong>montati direttamente sul cannello di saldatura</strong> grazie alle loro particolari caratteristiche: custodia compatta e leggera, raffreddamento integrato, grado di protezione IP67.</p>
<p>Il <strong>software standard parametrizzabile</strong> di wenglor uniVision è <strong>direttamente integrato nel sensore</strong>. È facilmente configurabile e grazie a specifici algoritmi, i punti di tracciamento possono essere determinati in modo sicuro anche in caso di interferenze nel tracciato del giunto. La possibilità di <strong>sfruttare i template predefiniti</strong>, in cui sono memorizzati tutti i tipi di giunti più comuni, riduce notevolmente i tempi di configurazione. I risultati vengono poi visualizzati direttamente mediante interfaccia via web.</p>
<p>Le soluzioni di wenglor per la saldatura saranno anche protagoniste della presentazione &#8216;<em>Insegui giunto tramite profilometro</em>&#8216; a cura di <strong>Alessandro Colombi</strong>, head of sales della divisione CamTec di wenglor sensoric italiana. L’intervento è previsto all’interno del <strong>panel di presentazioni</strong> che si terranno nel corso della manifestazione e si svolgerà <strong>venerdì 11 ottobre</strong> dalle 16:40 alle 16:55 presso il <strong>padiglione 11, area F26</strong>.</p>
<p>&#8220;Siamo molto orgogliosi di presentare questa innovativa soluzione ai visitatori di questa edizione di BI-MU, ma non solo. Al nostro stand è possibile trovare un’<strong>ampia offerta di visione e sensori smart che va ben oltre</strong> &#8211; continua Bolsi -. Avremo un’area dedicata alla visione artificiale, dove saranno esposti i <strong>supersensori</strong> ShapeDrive G4 e le nuove <strong>smart camera</strong> B60 con software uniVision integrato e dove sarà possibile scoprire la nostra esclusiva <strong>gamma di illuminatori</strong>. Inoltre, ci sarà un’area dedicata alla parte di sensoristica che includerà i sistemi di sicurezza, i sensori a ultrasuoni e quelli induttivi in acciaio inox, oltre a tutta la famiglia di png//smart, con particolare focus sui più recenti modelli della serie P3PC&#8221;.</p>
<p>Oltre a quello con l&#8217;edizione 2024 di BI-MU, nel <strong>mese di ottobre</strong> wenglor sarà infine tra i protagonisti anche di altri due importanti appuntamenti:<br />
<strong>IO-Link Day</strong> | 1 ottobre 2024, Sasso Marconi (BO)<br />
<strong>Italian Machine Vision Forum</strong> | 17 ottobre 2024, Alzano Lombardo (BG)</p>
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		<title>Programmazione semplificata e intuitiva per i robot Epson</title>
		<link>https://automazione-plus.it/programmazione-semplificata-e-intuitiva-per-i-robot-epson_160559/</link>
		<pubDate>Tue, 17 Sep 2024 13:29:25 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[Marco Zambelli]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Prodotti]]></category>
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		<description><![CDATA[<p>Epson, protagonista mondiale nelle tecnologie di robotica e automazione, annuncia il lancio del nuovo software di programmazione robot RC+ 8.0. Questa piattaforma potente e intuitiva è stata progettata per elevare le capacità dell&#8217;intera linea di robotica Epson, offrendo funzionalità e possibilità di espansione ineguagliate per gli integratori di sistemi e gli utenti finali. Il software [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="https://www.epson.it/it_IT" target="_blank" rel="nofollow"><strong>Epson</strong></a>, protagonista mondiale nelle tecnologie di robotica e automazione, annuncia il lancio del nuovo <strong>software di programmazione robot RC+ 8.0</strong>. Questa piattaforma potente e intuitiva è stata progettata per <strong>elevare le capacità dell&#8217;intera linea di robotica</strong> Epson, offrendo funzionalità e possibilità di espansione ineguagliate per gli integratori di sistemi e gli utenti finali.</p>
<p>Il software RC+ 8.0 stabilisce un <strong>nuovo punto di riferimento per la programmazione dei robot</strong>, sostituendo la precedente versione RC+ 7.0. Si tratta di una piattaforma software unica e completa che supporta l&#8217;intera gamma di robot Epson, compresi SCARA, 6 assi e altri prodotti specializzati. Questa piattaforma unificata semplifica il processo di programmazione, rendendolo più accessibile ed efficiente per gli utenti di tutti i settori industriali.</p>
<p><strong>Caratteristiche e vantaggi principali</strong></p>
<p><em>Interfaccia potente e intuitiva</em>:<br />
Il software RC+ 8.0 si presenta con un&#8217;<strong>interfaccia Windows di facile utilizzo</strong>, arricchita da una struttura aperta e dall&#8217;<strong>elaborazione delle immagini integrata</strong>. Questo rende la programmazione delle applicazioni semplice anche per chi ha una limitata esperienza di robotica. L&#8217;intuitività dei comandi e l&#8217;editor con controllo e assistenza alla sintassi, codificato a colori, riducono al minimo gli errori e agevolano lo sviluppo del programma.</p>
<p><em>Simulatore 3D integrato</em>:<br />
Una delle caratteristiche principali di RC+ 8.0 è il <strong>simulatore 3D integrato</strong>, incluso senza costi aggiuntivi. Questo strumento consente agli utenti di iniziare a programmare le applicazioni prima ancora dell&#8217;arrivo dell&#8217;hardware, consentendo l&#8217;<strong>analisi di fattibilità</strong> e la convalida delle idee di progettazione delle macchine. Gli utenti possono anche aggiungere dati CAD da macchine o altri dispositivi, garantendo simulazioni complete e accurate.</p>
<p><em>Gestione e sviluppo di progetti completi</em>:<br />
Epson RC+ 8.0 è stato progettato per <strong>sviluppare potenti soluzioni di automazione robotica</strong>, supportando un&#8217;ampia gamma di periferiche e offrendo opzioni completamente integrate come la <strong>Vision Guide</strong>, <strong>Part Feeding Guide</strong>, and <strong>Force Guide</strong>. Questa integrazione consente a tutti i componenti di interfacciarsi senza problemi in un unico ambiente di sviluppo.</p>
<p><em>Esperienza utente migliorata</em>:<br />
RC+ 8.0 è stato sviluppato con l&#8217;obiettivo di mantenere la facilità d&#8217;uso e di <strong>incorporare le più recenti esperienze operative</strong>. Il nuovo design dell&#8217;interfaccia utente, il miglioramento dell&#8217;editor, del simulatore e delle funzionalità dell&#8217;interfaccia grafica assicurano che gli utenti possano navigare e utilizzare facilmente il software, riducendo le barriere di introduzione per i nuovi clienti.</p>
<p>Epson riconosce le sfide che i clienti devono affrontare, tra cui la <strong>mancanza di competenze nel campo della robotica</strong>, l&#8217;utilizzo di diversi software nel percorso di creazione delle soluzioni e la necessità di <strong>testare e convalidare le idee di progettazione delle macchine</strong> prima ancora di avere l&#8217;hardware a disposizione. Il software RC+ 8.0 è pertanto stato studiato per affrontare espressamente queste sfide:<br />
&#8211;      <strong>Riduzione delle barriere tecniche</strong>: il design migliorato dell&#8217;interfaccia utente e le funzionalità avanzate rendono il software più facile da capire e da usare.<br />
&#8211;     <strong> Supporto di soluzioni complete</strong>: RC+ 8.0 può essere utilizzato per programmare non solo il robot, ma anche il sistema di visione, il sistema di alimentazione e altri dispositivi periferici, semplificando il processo di integrazione.<br />
&#8211;      <strong>Analisi di fattibilità</strong>: il simulatore 3D incluso consente agli utenti di convalidare il programma prima di investire nell&#8217;hardware.</p>
<p>Grazie alle sue intuitive e illimitate <strong>capacità di programmazione espandibili</strong>, il software RC+ 8.0 supporta <strong>due approcci di programmazione</strong> per soddisfare sia gli esperti sia i principianti. È costruito per supportare le espansioni delle applicazioni e le <strong>soluzioni di terze parti</strong>, garantendo agli utenti la possibilità di continuare a innovare e migliorare i processi di automazione.</p>
<p>&#8220;Il lancio di RC+ 8.0 &#8211; ha commentato <strong>Volker Spanier</strong>, responsabile del settore automazione di Epson Europa &#8211; segna una tappa significativa nel nostro impegno a fornire soluzioni robotiche leader del settore. Questo software completo garantisce ai nostri clienti un&#8217;<strong>automazione senza soluzione di continuità</strong>, riducendo le barriere tecniche e migliorando la produttività complessiva. RC+ 8.0 è una testimonianza della nostra dedizione all&#8217;innovazione e alla progettazione incentrata sull&#8217;utente&#8221;.</p>
<p>Il software Epson RC+ 8.0 sarà <strong>incluso in ogni contratto di acquisto dei robot</strong>, garantendo a tutti i clienti l&#8217;accesso a questa potente e intuitiva piattaforma di programmazione. Per ulteriori informazioni, visitare il sito <a href="https://www.epson.de/de_DE/robots" target="_blank" rel="nofollow">https://www.epson.de/de_DE/robots</a> o la pagina di <strong><a href="https://www.sinta.it/" target="_blank" rel="nofollow">Sinta Srl</a></strong>, distributore italiano dei robot Epson.</p>
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		<title>I robot più piccoli del mondo acquisiscono il senso del tatto grazie ai sensori di Bota Systems</title>
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		<pubDate>Thu, 05 Sep 2024 08:24:02 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[bellintani]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Gli esseri umani possono contare su cinque sensi innati che consentono loro di interagire con l&#8217;ambiente che li circonda. I robot industriali, invece, possono fare affidamento in genere su di un solo senso: la vista. “Per la maggior parte delle applicazioni robotiche standard i sistemi di visione sono più che sufficienti, ma per le attività [&#8230;]</p>
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]]></description>
				<content:encoded><![CDATA[<p>Gli esseri umani possono contare su cinque sensi innati che consentono loro di interagire con l&#8217;ambiente che li circonda. I robot industriali, invece, possono fare affidamento in genere su di un solo senso: la vista.</p>
<p>“Per la maggior parte delle applicazioni robotiche standard i sistemi di visione sono più che sufficienti, ma per le attività di precisione, come l&#8217;assemblaggio di piccole parti o la micro-lucidatura di precisione, i robot devono essere dotati anche del senso del tatto”, afferma <strong>Martin Wermelinger, responsabile della robotica di</strong> <a href="https://www.botasys.com/it/" rel="nofollow"><strong>Bota Systems</strong></a>. “Il senso del &#8216;tatto&#8217; fornisce ai robot il feedback aptico necessario per eseguire lavori complessi e delicati”.</p>
<p>Bota Systems sviluppa e produce una nuova generazione di sensori di forza/coppia multiasse che facilitano l&#8217;interazione naturale e libera tra robot e persone. Fondata nel 2020 come spin-off del Robotic Systems Lab dell&#8217;ETH, Bota Systems ha sede a Zurigo, in Svizzera, e dispone di un team di ingegneri specializzati in robotica, meccanica ed elettronica.</p>
<p>L&#8217;esigenza di <strong>predisporre i robot con un senso del tatto preciso</strong> è sottolineata da <a href="https://www.mecademic.com/" rel="nofollow"><strong>Mecademic</strong></a>, costruttore di robot che offre alcuni dei robot industriali più piccoli, compatti e precisi del mondo. I robot di micro-automazione plug-and-play di Mecademic sono pensati per applicazioni di precisione in settori quali la produzione di componenti, l&#8217;ottica e la fotonica, l&#8217;elettronica e la realizzazione di dispositivi medici.</p>
<p>Per conferire ai suoi robot il senso del tatto necessario ad eseguire task complessi, Mecademic si è affidata ai sensori di forza/coppia di Bota Systems.</p>
<div id="attachment_160297" style="max-width: 1010px" class="wp-caption alignnone"><a href="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/05/Dr-Martin-Wermelinger_Head-of-Robotics_Bota-Systems.jpg" rel="lightbox[160292]" title="I robot più piccoli del mondo acquisiscono il senso del tatto grazie ai sensori di Bota Systems"><img class="size-full wp-image-160297" src="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/05/Dr-Martin-Wermelinger_Head-of-Robotics_Bota-Systems.jpg" alt="Dr Martin Wermelinger_Head of Robotics_Bota Systems" width="1000" height="884" srcset="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/05/Dr-Martin-Wermelinger_Head-of-Robotics_Bota-Systems.jpg 1000w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/05/Dr-Martin-Wermelinger_Head-of-Robotics_Bota-Systems-300x265.jpg 300w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/05/Dr-Martin-Wermelinger_Head-of-Robotics_Bota-Systems-768x679.jpg 768w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/05/Dr-Martin-Wermelinger_Head-of-Robotics_Bota-Systems-90x80.jpg 90w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/05/Dr-Martin-Wermelinger_Head-of-Robotics_Bota-Systems-153x135.jpg 153w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/05/Dr-Martin-Wermelinger_Head-of-Robotics_Bota-Systems-200x177.jpg 200w" sizes="(max-width: 1000px) 100vw, 1000px" /></a><p class="wp-caption-text">Ultra-compatti, leggeri e precisi, i sensori di forza/coppia di Bota Systems sono il complemento ideale ai robot di microautomazione di Mecademic</p></div>
<h3><strong>Applicazioni robotiche di precisione</strong></h3>
<p><strong>Gabriel Boucher, Application Specialist di Mecademic</strong>, spiega: “Le applicazioni che richiedono il rilevamento della forza e della coppia stanno diventando sempre più comuni in molti settori. La tendenza è iniziata con i robot collaborativi. Ma anche coloro che usano robot industriali vogliono utilizzare sensori di forza/coppia ad alta precisione perché le loro applicazioni stanno diventando sempre più sofisticate. I nostri robot sono estremamente versatili e si prestano ad eseguire con successo praticamente qualsiasi tipo di lavorazione”.</p>
<p><strong>I sensori di Bota Systems sono utilizzati in applicazioni di precisione come la lucidatura e la finitura</strong>, ad esempio la diamantatura per gioielli. Più in generale, questi sensori trovano impiego in tutti i casi in cui l&#8217;ambiente con cui devono interagire i robot è soggetto a cambiamenti continui, e in cui è necessario trovare gli oggetti o evitare il contatto con essi.</p>
<p>I robot Mecademic sono equipaggiati con i sensori di forza/coppia a sei assi <a href="https://www.botasys.com/it/force-torque-sensors/minione" rel="nofollow">MiniOne</a>, <a href="https://www.botasys.com/it/force-torque-sensors/minione-pro" rel="nofollow">MiniOne Pro</a> e <a href="https://www.botasys.com/it/force-torque-sensors/medusa" rel="nofollow">Medusa</a> di Bota Systems; grazie alle loro dimensioni estremamente compatte questi sensori costituiscono la soluzione ideale per assicurare precisione, velocità e flessibilità ai sistemi robotici di Mecademic. Viene spesso sfruttato anche il <strong>protocollo di comunicazione EtherCAT dei sensori</strong>, che ne facilita ulteriormente l&#8217;integrazione nei vari sistemi di produzione.</p>
<p>“Altri settori in cui i sensori di forza/coppia stanno trovando una loro nicchia sono <strong>l&#8217;orologeria, l&#8217;ottica e le applicazioni di assemblaggio dell&#8217;elettronica</strong>, dove i robot devono prelevare e posizionare parti minuscole, leggere e fragili”, aggiunge Wermelinger.</p>
<div id="attachment_160298" style="max-width: 1010px" class="wp-caption alignnone"><a href="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/05/Bota_Systems_Mecademic_sensor-kit.jpg" rel="lightbox[160292]" title="I robot più piccoli del mondo acquisiscono il senso del tatto grazie ai sensori di Bota Systems"><img class="size-full wp-image-160298" src="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/05/Bota_Systems_Mecademic_sensor-kit.jpg" alt="Bota Systems Mecademic sensor kit" width="1000" height="666" srcset="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/05/Bota_Systems_Mecademic_sensor-kit.jpg 1000w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/05/Bota_Systems_Mecademic_sensor-kit-300x200.jpg 300w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/05/Bota_Systems_Mecademic_sensor-kit-768x511.jpg 768w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/05/Bota_Systems_Mecademic_sensor-kit-90x60.jpg 90w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/05/Bota_Systems_Mecademic_sensor-kit-190x127.jpg 190w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/05/Bota_Systems_Mecademic_sensor-kit-200x133.jpg 200w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2024/05/Bota_Systems_Mecademic_sensor-kit-180x120.jpg 180w" sizes="(max-width: 1000px) 100vw, 1000px" /></a><p class="wp-caption-text">I sensori di Bota Systems vengono forniti con un kit comprensivo di adattatori per il montaggio e dispongono di un&#8217;interfaccia CANopen su EtherCAT e seriale per USB e RS422.</p></div>
<h3><strong>Sensori per robot facili da integrare e da usare</strong></h3>
<p>Boucher ha avuto esperienza anche con i sensori di forza/coppia di altri produttori. “Il problema è che questi necessitano di centraline di controllo esterne. I sensori di Bota Systems, invece, sono <strong>super compatti, con l&#8217;elettronica integrata direttamente nel sensore e tutto ciò che serve per collegarlo tramite un singolo cavo al controllore”</strong>.</p>
<p>È molto frequente trovare costruttori di robot che forniscono i sensori di forza/coppia già integrati nei loro robot. Se da un lato ciò può sembrare una scelta ovvia, dall&#8217;altro inevitabilmente compromette la precisione. Come spiega Boucher, “di norma, <strong>un sensore integrato non fornirà lo stesso livello di precisione di un sensore esterno calibrato</strong>. Il miglioramento dell&#8217;accuratezza è un fattore decisivo quando si pesa qualcosa o si misura una forza. Bota Systems offre anche certificati di calibrazione per le applicazioni che lo richiedono”.</p>
<p>I sensori di Bota Systems possono essere montati in qualsiasi punto e non soltanto sulle flange. “I sensori di Bota Systems sono <strong>facili da integrare e da usare</strong>, con un notevole risparmio di tempo sia per gli integratori di sistemi robotici che per gli utenti meno esperti”, afferma Boucher. Gli utilizzatori meno esperti che desiderano semplicemente acquistare un robot completo con un sensore di forza/coppia trarranno vantaggio da questa inedita semplicità d&#8217;uso, ulteriormente rafforzata dalla reattività dell&#8217;assistenza post-vendita e dalla completezza degli esempi di applicazioni.</p>
<h3><strong>Il futuro dei sensori per robot: il controllo remoto</strong></h3>
<p>Per quanto riguarda gli sviluppi futuri, Mecademic sta assistendo a una <strong>forte tendenza alla diffusione di sistemi robotici collaborativi con controllo da remoto</strong>. Ciò significa essenzialmente che, invece di automatizzare l&#8217;intero processo produttivo, vengono automatizzate alcune parti, e al contempo un operatore è deputato a interagire col robot per altri task, che sono in genere alcune fasi finali della produzione troppo complesse o delicate che non possono essere automatizzate. “Per controllare efficacemente il robot, ad esempio con un joystick, l&#8217;operatore ha bisogno di un feedback aptico ultra-preciso sulla forza applicata dal robot”, spiega Boucher. “Per questo è necessario un sensore di forza/coppia”.</p>
<p>“Alcuni clienti hanno acquistato i nostri robot completi di sensori di forza/coppia proprio per questo tipo di applicazioni con cobot”, afferma Boucher. <strong>Il feedback di forza fornisce un controllo di livello superiore agli operatori, che riescono ad effettuare con successo i compiti di assemblaggio di precisione proprio perché ricevono un eccellente feedback tattile dal sensore</strong>”.</p>
<p>“Oggi molte attività vengono svolte a mano, ad esempio la lavorazione delle fibre ottiche, che è estremamente difficile da automatizzare”, spiega Boucher. “Il vantaggio delle <strong>applicazioni collaborative di precisione</strong> risiede nel fatto che il robot preleva e posiziona un oggetto, mentre l&#8217;operatore umano completa l&#8217;operazione manualmente”.</p>
<p>Boucher conclude: “Abbiamo usato le telecamere per dare ai robot il senso della vista e ora con i sensori di forza/coppia stiamo fornendo loro un vero senso del tatto, portandoli a poter fare cose che fino a ieri erano considerate impossibili”.</p>
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		<title>I cobot serie D-Bot di Delta premiati con il Red Dot Award 2024</title>
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		<pubDate>Thu, 05 Sep 2024 06:40:35 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[ilariadepoli]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Delta ha annunciato che i suoi robot collaborativi (cobot) della serie D-Bot sono stati premiati con il prestigioso &#8220;Red Dot: Best of the Best&#8221; 2024 per il design e la creatività all&#8217;avanguardia. Il premio &#8220;Best of the Best&#8221; Il riconoscimento più alto nella categoria &#8220;Red Dot Award: Design Concept&#8221;, testimonia le straordinarie capacità di Delta nella progettazione e sviluppo [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="http://www.delta-emea.com" target="_blank" rel="">Delta</a> ha annunciato che i suoi <strong>robot collaborativi</strong> (<strong>cobot</strong>) della serie <strong>D-Bot</strong> sono stati premiati con il prestigioso <em>&#8220;Red Dot: Best of the Best&#8221;</em> 2024 per il design e la creatività all&#8217;avanguardia.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Il premio &#8220;Best of the Best&#8221;</span></h4>
<p>Il riconoscimento più alto nella categoria <em>&#8220;Red Dot Award: Design Concept&#8221;</em>, testimonia le straordinarie capacità di Delta nella progettazione e sviluppo di soluzioni di produzione intelligenti di ultima generazione.</p>
<blockquote><p><strong>Michael Mayer-Rosa</strong>, Senior Director dell’ Industrial Automation Business Group di Delta Electronics  Emea, ha dichiarato: &#8220;Delta è fortemente impegnata nell&#8217;innovazione, investendo costantemente oltre l&#8217;8% dei suoi ricavi in R&amp;S, e il design è un elemento chiave della nostra strategia di innovazione. Inoltre, questo premio rafforza la nostra consapevolezza riguardo all&#8217;eccellenza del design dei nostri cobot. Il segmento dei cobot è uno dei settori in più rapida crescita nella tecnologia dell&#8217;automazione*, e Delta mira a soddisfare questa domanda con la serie D-Bot. Con un design che vanta sicurezza, efficienza e praticità ai vertici del settore, siamo convinti che i cobot D-Bot di Delta soddisferanno le sofisticate esigenze dei nostri clienti in un&#8217;ampia gamma di applicazioni&#8221;.</p></blockquote>
<h4><span style="color: #ff6600">I robot collaborativi della serie D-Bot </span></h4>
<p>Sono stati presentati al pubblico per la prima volta alla <a href="https://automazione-plus.it/hannover-messe-2024-una-promettente-ripresa_157333/" target="_blank" rel="">Hannover Messe 2024</a>. La serie comprende <strong>6 modelli altamente flessibili</strong> di robot industriali collaborativi, ciascuno con sei assi, carichi utili fino a 30 kg e range fino a 1.800 mm, oltre alla compatibilità con EtherCAT, Modbus e Codesys.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Sicurezza come priorità assoluta</span></h4>
<p>Dato che i cobot sono progettati per interagire con le persone negli ambienti di lavoro, la sicurezza svolge un ruolo molto importante nello sviluppo del prodotto. L&#8217;innovativa &#8220;Reflex Safety&#8221; riconosce il contatto alla velocità della luce e inverte immediatamente il movimento per prevenire incidenti e proteggere sia il personale che le attrezzature. L&#8217;integrazione di sensori di alta gamma e il rilevamento delle collisioni (onefinger tap) massimizzano la sicurezza.</p>
<p>Grazie al grado di protezione IP66, si riduce al minimo la possibilità di contaminazione all&#8217;interno del cobot, mentre l&#8217;esterno può essere facilmente pulito.</p>
<p>La serie D-Bot di Delta è progettata per una rapida implementazione in un&#8217;ampia varietà di ambienti. I robot collaborativi di Delta sono progettati per molteplici compiti, come l&#8217;assemblaggio di componenti complessi, la movimentazione di materiali o la pallettizzazione di carichi pesanti: i D-Bot eccellono in tutti i settori.</p>
<p>Il Red Dot Award è un premio internazionale assegnato per la prima volta nel 1954. Ogni anno, una giuria di esperti designer di prodotto valuta un&#8217;ampia gamma di modelli in base alla loro filosofia del design. La giuria premia i prodotti innovativi con il famoso sigillo “Red Dot”. La cerimonia di premiazione si terrà il 10 ottobre 2024 a Singapore. Successivamente, verrà realizzata una mostra dei vincitori presso il Red Dot Design Museum di Singapore.</p>
<p><em>Note:</em><br />
<em>(*) Le previsioni degli analisti di mercato di Interact Analysis suggeriscono che la domanda globale di cobot raggiungerà un tasso di crescita annuo di circa il 20% fino al 2032.</em></p>
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		<title>Agritech e digitalizzazione, l&#8217;IA di Vrai Lab per gli agricoltori non nativi digitali</title>
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		<pubDate>Thu, 08 Aug 2024 09:00:56 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[bellintani]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Favorire la digitalizzazione per migliorare la sostenibilità economica e ambientale dei prodotti agricoli e assicurare le esigenze del consumatore in termini di sicurezza, tracciabilità e affidabilità. È questo l’obiettivo della partnership tra Vrai &#8211; Vision Robotics and Artificial Intelligence Lab del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche, che insieme al [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Favorire la digitalizzazione per migliorare la sostenibilità economica e ambientale dei prodotti agricoli e assicurare le esigenze del consumatore in termini di sicurezza, tracciabilità e affidabilità. È questo l’obiettivo della partnership tra <a href="https://vrai.dii.univpm.it/" rel=""><strong>Vrai</strong></a><strong> &#8211; Vision Robotics and Artificial Intelligence Lab</strong> del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche, che insieme al Consorzio Marche Biologiche e al gruppo Apra hanno messo in campo un programma di innovazione tecnologica dedicato agli agricoltori, sotto la guida della Cooperativa Agrobiologica Montebello di Isola del Piano (PU).</p>
<p>Il nuovo progetto si chiama <strong>Si-Riparte</strong> e fa perno su dispositivi elettronici di rilevazione che possono essere applicati sui trattori anche di vecchia generazione. Si tratta di sistemi elettronici a basso costo che acquisiscono dati in tempo reale circa le operazioni in campo. I dati acquisiti vengono poi processati all’interno di sistema di tracciabilità che consente di effettuare azioni di monitoraggio.</p>
<p>Il progetto prevede <strong>lo sviluppo e la prova in ambiente operativo di un sistema innovativo per la digitalizzazione rapida ed economica delle aziende, che permette di facilitare il caricamento dei dati all’interno del software tramite dispositivi a bassa interazione dell’utente, adatto per imprenditori “non nativi digitali”.</strong></p>
<p>L’apposizione sui macchinari di dispositivi in grado di geo-referenziare e registrare le varie operazioni condotte in campagna renderà immediatamente disponibili tutte le informazioni agronomiche ed economiche necessarie alle singole aziende agricole e alla Cooperativa. Dal punto di vista della gestione agronomica i vantaggi saranno notevoli, con ripercussioni positive che vanno dalla registrazione delle attività di campo e compilazione dei registri necessari, ai quali si aggiunge attraverso il Decision Support System la possibilità di compiere interventi mirati evitando sprechi nel consumo delle risorse impiegate e migliorando la resa delle coltivazioni.</p>
<p>“La digitalizzazione aiuta l&#8217;agricoltura a tracciare la filiera per accrescere la fiducia tra chi produce e chi acquista – spiega Francesco Torriani, Presidente del Consorzio Marche Biologiche &#8211; il vantaggio per gli agricoltori è duplice, da un lato si può risparmiare tempo diminuendo i costi per le operazioni in campo e dall’altro si facilita l’inserimento dei dati, con un potenziale impatto positivo anche sui ricavi delle aziende agricole”.</p>
<p>Grazie alla partnership scientifica con il Vrai Lab la Cooperativa Agrobiologica Montebello si è dotata di strumenti tecnologici all’avanguardia come <strong>QualiWare</strong>, un software gestionale per il monitoraggio documentale e qualitativo delle colture e quindi dei prodotti conferiti dalle aziende agricole alla cooperativa; <strong>Agrigis</strong>, un DSS &#8211; Decision Support System a disposizione di 10 aziende pilota fornisce indicazioni utili alla gestione agronomica ed economica dell’azienda stessa compresa la gestione digitale del quaderno di campagna; <strong>I-cereals</strong>, un software gestionale per la gestione dello stoccaggio dei cereali in funzione della qualità dei conferimenti e delle caratteristiche dei prodotti che si devono ottenere con la lavorazione successiva (molitura e pastificazione).</p>
<p>“Conclusa positivamente l’esperienza Biocereals 4.0, grazie alla quale è stato possibile migliorare ed efficientare in maniera sostanziale gli standard tecnologici della Cooperativa, &#8211; spiega il Prof, Adriano Mancini del Vrai Lab &#8211; ora si è deciso di presentare un progetto denominato Si-Riparte &#8211; SIstemi digitali Rapidi, Innovativi e Partecipati per l’integrazione delle piccole/medie imprese agricole marchigiane nelle filiere biologiche globali, acronimo che sottolinea la continuità con quanto fatto precedentemente e che punta a risolvere le criticità rilevate, consapevoli che quanto raggiunto è solo un punto di partenza e non di arrivo”.</p>
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		<title>La visione artificiale di Tao Automation amplifica il potenziale della robotica</title>
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		<pubDate>Thu, 01 Aug 2024 09:42:18 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>L’automazione oggi è un plus tecnologico che viene apprezzata dalle aziende di ogni genere e dimensione per la capacità di assicurare qualità, produttività ed efficienza. In questo contesto, per le ampie potenzialità di cui dispongono, i sistemi di visione si candidano tra le tecnologie più interessanti e in costante sviluppo. Un concetto ben chiaro a [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>L’automazione oggi è un plus tecnologico che viene apprezzata dalle aziende di ogni genere e dimensione per la capacità di assicurare qualità, produttività ed efficienza. In questo contesto, per le ampie potenzialità di cui dispongono, i sistemi di visione si candidano tra le tecnologie più interessanti e in costante sviluppo. Un concetto ben chiaro a Fabio Mancini, founder e CEO di <a href="https://www.taoautomation.it/" rel=""><strong>Tao Automation</strong></a>, azienda di Vicopisano (PI) nella quale ha trasferito la sua ampia e pluridecennale conoscenza del mondo dell’automazione industriale, dando vita a una realtà che si distingue per la capacità di innovare integrando tecnologie avanzate quali la robotica, anche mobile, e la visione.</p>
<p>Come racconta Mancini, la svolta decisiva è avvenuta nel 2015, quando l’esperienza maturata fin dagli anni ’90 nella progettazione, costruzione, manutenzione e revisione di impianti industriali &#8211; cresciuta di pari passo con l’avvento delle nuove tecnologie, tra cui la visione &#8211; ha trovato la sua naturale collocazione in Tao Automation.</p>
<p>“Quale start up creata per dare un più ampio valore a tutto ciò che negli anni avevo appreso, Tao Automation inizialmente ha scelto di concentrarsi sulla manutenzione e sul service di impianti realizzati da terzi”, inizia Mancini. “Ben presto ci siamo resi conto che, per assicurare il massimo vantaggio competitivo ai nostri clienti, era necessario spingersi oltre e abbiamo intravisto nelle soluzioni di visione artificiale una enorme potenzialità tecnologica per rendere ancora più efficace l’automazione dei processi industriali”.</p>
<p>Alle iniziali attività di service, Tao Automation affianca ben presto una serie di altre attività, che spaziano dalla progettazione alla consulenza, dalla costruzione di macchine prototipali all’implementazione di linee complete, fino alla realizzazione di soluzioni basate sulla robotica e sui sistemi di visione artificiale.</p>
<p>In questo percorso, con le sue soluzioni e il valore aggiunto apportato dalla sua squadra di tecnici, <a href="https://www.wenglor.com/it/" rel=""><strong>Wenglor sensoric</strong></a> si è dimostrato un partner in grado di esaltare l’approccio innovativo di Tao Automation.</p>
<p>Il cuore delle applicazioni sviluppate in Tao Automation è la visione artificiale, che si concretizza in applicazioni software customizzabili (<strong>Tao Vision</strong>), e la robotica industriale/robotica mobile. Quest&#8217;ultima trova il suo apice in un prodotto configurabile in funzione delle necessità dei clienti (<strong>TaoGoRan</strong>).</p>
<p>GoRan è un AGV, ovvero un veicolo a guida autonoma, basato su una piattaforma mobile che, grazie a una serie di sensori e opportuni sistemi di visione, è in grado di spostarsi all’interno di un ambiente al fine di eseguire task tra i più disparati. Sulla piattaforma TaoGoRan è integrabile un Robot industriale/Cobot antropomorfo coordinato che, in base all&#8217;equipaggiamento di cui dispone, può eseguire compiti di asservimento macchine, trasporto intralogistico, palletizzazione/depalletizzazione, picking di precisione, assemblaggi ecc.</p>
<p>Grazie alle ruote di cui dispone &#8211; di tipo “mecanum” &#8211; l’AGV è in grado di muoversi liberamente senza vincoli di modo e direzione (laterale, diagonale, con moto rotatorio su punti pivot ecc.). I dispositivi Wenglor di cui dispone, come i sensori a ultrasuoni o le unità laser a tempo di volo della serie wintec, utilizzati ad esempio per gestire le fasi di accosto del robot alle postazioni target, oltre a monitorare l’ambiente circostante, restituiscono informazioni dettagliate dei movimenti eseguiti, garantendo anche la sicurezza del personale, oltre che del veicolo stesso, nell’esecuzione dei task assegnati. Nonostante l’abbondante sensorizzazione di cui GoRan si avvale, il cuore “sensoriale” del sistema è rappresentato da Tao Vision, la piattaforma per la visione artificiale sviluppata da Tao Automation su base hardware Wenglor.</p>
<p>Quando si parla di visione artificiale subentrano numerose variabili che influenzano la buona riuscita dell’applicazione: dall’illuminazione alla velocità di acquisizione, fino alla gestione del contrasto e all’elaborazione in real time delle immagini attraverso sofisticati algoritmi di riconoscimento. “Quando abbiamo valutato le soluzioni presenti sul mercato, quelle proposte da Wenglor ci sono sembrate le più adatte per i nostri scopi”, conferma Mancini. “Si caratterizzano per le elevate prestazioni, ma anche per la flessibilità operativa e la totale apertura. A livello hardware possiamo contare sul supporto di EtherCAT, un protocollo solido, diffuso e molto performante”.</p>
<p>La quantità di dati che le telecamere Wenglor possono generare è notevole e, all’interno di processi ad alta velocità di elaborazione e trasmissione, diventa cruciale eliminare ogni ritardo affinché non si verifichino colli di bottiglia. “È decisamente interessante anche il software all-in-one di Wenglor uniVision, che agevola il settaggio e la programmazione dei suoi prodotti di visione in modo molto efficace, anche se in Tao Automation abbiamo deciso di percorrere la strada del software sviluppato internamente: una scelta che ci permette di essere ancora più vicini alle esigenze del cliente, resa possibile dall’approccio aperto dell’hardware di Wenglor sulla cui base non abbiamo riscontrato difficoltà di sviluppo e integrazione”.</p>
<p>Le possibilità offerte dalla visione artificiale sono molteplici e la proposta di Wenglor si contraddistingue per la capacità di assecondare costruttori e integratori nel successo del proprio lavoro: proprio come accade in Tao Automation. Nella rilevazione 3D, ad esempio, i profilometri della famiglia weCAT e gli strumenti a luce strutturata ShapeDrive risultano particolarmente apprezzati per le loro performance.</p>
<p>“Oltre a prestazioni di eccellenza, riscontriamo una flessibilità molto elevata. Possiamo montare il profilometro in posizione fissa per riconoscere gli oggetti che scorrono su un nastro trasportatore ed eseguire attività di pattern matching per programmare il successivo robot di pick&amp;place. Oppure siamo in grado di ricostruire i profili per poi eseguire lavorazioni ad hoc”, prosegue Mancini. “Ma possiamo anche utilizzarlo in modo dinamico, collocando il sensore sul polso di un robot per eseguire più riprese dell’oggetto da diverse angolazioni. I concetti applicativi che grazie alla flessibilità possiamo mettere in pratica nell’ambito della machine vision ci consentono di sviluppare pressoché qualsiasi tipo di attività: l’abbinata con Tao GoRan va proprio in questa direzione”.</p>
<p>Un esempio in tal senso è legato al settore calzaturiero, nel quale Tao Automation sta ottenendo importanti risultati sia in qualità di collaboratore di un costruttore di macchine, sia come fornitore diretto di soluzioni per l’incollaggio, la cardatura e altre lavorazioni, nelle quali la visione artificiale assicura benefici tangibili.</p>
<p>Tra i numerosi dispositivi per la visione che Wenglor mette a disposizione, nel corso degli anni Tao Automation ne ha utilizzati diversi in funzione delle necessità applicative.</p>
<p>weCAT, ad esempio, è la famiglia di sensori laser 2D/3D che sfruttano il principio della triangolazione e che operano con sorgente di due tipi (luce rossa e luce blu) e quattro diverse classi (1, 2M, 3R, 3B). La telecamera integrata misura il profilo acquisito e, grazie alla risoluzione che può spingersi fino a 2 µm, lo elabora per ricreare un modello preciso dell’oggetto.</p>
<p>Sono tre, in particolare, i modelli utilizzati da Tao Automation per le proprie applicazioni. Idonei per gestire con differenti risoluzioni aree di lavoro con asse Z da 90 fino a 1.500 mm, dispongono di un design robusto, adatto all’uso in ambienti industriali e persino nell’alimentare con le versioni in acciaio inox.</p>
<p>ShapeDrive G4 è invece la soluzione di visione basata sulla tecnica della luce strutturata: sugli oggetti da misurare viene proiettato un pattern di luce, che viene rilevato dalla telecamera e quindi trasformato in una nuvola di punti grazie al potente processore integrato nel dispositivo. Il risultato è un modello 3D estremamente preciso, che può addirittura raggiungere una risoluzione di pochi micrometri. Grazie all’elevata gamma dinamica, ShapeDrive G4 può lavorare anche su oggetti metallici o lucidi.</p>
<p>Fondamentale per le applicazioni industriali più spinte è la gestione attiva della temperatura: anche in ambienti difficili o in condizioni operative problematiche, i sensori ShapeDrive G4 sono in grado di assicurare le massime prestazioni e risultati stabili e riproducibili.</p>
<p>Al di là dei prodotti, pur sempre importanti, esistono anche altri fattori che possono fare la differenza per una azienda che, come Tao Automation, si muove in un settore altamente specializzato come quello delle tecnologie di automazione basate su visione e robotica.</p>
<p>“Come tutti, siamo molto attenti al rapporto tra qualità e prezzo, ma riteniamo sia altrettanto cruciale poter contare su un confronto diretto con il produttore, un appoggio che si rivela utile soprattutto quando si realizzano applicazioni innovative”, precisa Fabio Mancini. Da questo punto di vista, il rapporto che si è instaurato con Wenglor è un plus che ha dato molto valore: parlare la stessa lingua, quella della tecnologia, è già di per sé un enorme vantaggio che, sulla scorta di esperienze pregresse, Tao Automation ci tiene a rimarcare e a non dare affatto per scontato.</p>
<p>“Troviamo negli interlocutori della sede italiana dell’azienda il giusto supporto per crescere insieme: in sostanza, è come se avessimo instaurato una sorta di joint venture, che permette di unire il loro know-how tecnologico alle nostre competenze per trasformare le idee in risultati concreti”.</p>
<p>Wenglor mette a disposizione dei propri clienti anche il servizio Rental: sensori, profilometri, smart camera, sistemi di illuminazione possono essere richiesti, testati e utilizzati gratuitamente per 15 giorni al fine di valutarne l’adeguatezza in funzione delle esigenze e, nel caso, procedere poi con l’acquisto del materiale.</p>
<p>In Tao Automation si sfrutta abitualmente questa possibilità, perché permette di ottenere risposte concrete a necessità spesso molto complesse e su applicazioni customizzate, che richiedono spesso l’allestimento di demo prototipali. È questo l’ennesimo fattore che fa pendere l’ago della bilancia di Tao Automation verso le soluzioni di Wenglor.</p>
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		<title>Nasce una grande famiglia di robot collaborativi</title>
		<link>https://automazione-plus.it/nasce-una-grande-famiglia-di-robot-collaborativi_159366/</link>
		<pubDate>Mon, 15 Jul 2024 07:20:22 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[alessandrapelliconi]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Delta ha presentato la sua nuova famiglia di robot collaborativi, denominati D-Bot, alla fiera SPS Italia 2024. Dopo l’anteprima di Hannover, Delta ha introdotto sul mercato italiano un’estesa serie di cobot antropomorfi estremamente versatili e in grado di coprire un’ampia gamma di prestazioni. Leggi l&#8217;articolo</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Delta ha presentato la sua nuova famiglia di robot collaborativi, denominati D-Bot, alla fiera SPS Italia 2024. Dopo l’anteprima di Hannover, Delta ha introdotto sul mercato italiano un’estesa serie di cobot antropomorfi estremamente versatili e in grado di coprire un’ampia gamma di prestazioni.</p>
<p><a href="https://automazione-plus.it/brochure/as/5-2024/12/#zoom=z">Leggi l&#8217;articolo</a></p>
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		<title>Dürr produce il robot di verniciatura n° 18.000 per Audi</title>
		<link>https://automazione-plus.it/durr-produce-il-robot-di-verniciatura-n-18-000-per-audi_158811/</link>
		<pubDate>Thu, 20 Jun 2024 08:02:29 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[bellintani]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Dürr ha prodotto il suo 18.000° robot di verniciatura per Audi, nello stabilimento di Ingolstadt. Il robot è dotato del più recente atomizzatore EcoBell4 con tecnologia a 4 aghi principali per cambi di colore rapidi con perdite minime di vernici ed agenti di lavaggio. Dürr sta equipaggiando una nuova linea per la casa automobilistica Audi [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="https://www.durr.com/it" rel="nofollow"><strong>Dürr</strong></a> ha prodotto il suo <strong>18.000° robot di verniciatura</strong> per <strong>Audi</strong>, nello stabilimento di Ingolstadt. Il robot è dotato del più recente atomizzatore <strong>EcoBell4</strong> con tecnologia a 4 aghi principali per cambi di colore rapidi con perdite minime di vernici ed agenti di lavaggio.</p>
<p>Dürr sta equipaggiando una nuova linea per la casa automobilistica Audi a Ingolstadt, destinata all’<strong>applicazione della mano finale di verniciatura degli interni e degli esterni della nuova serie Audi Q6 e-tron.</strong> Il robot <strong>EcoRP L033i</strong>, sarà installato a maggio nella cabina di verniciatura interna. Il robot di verniciatura a sei assi, dotato del più recente atomizzatore EcoBell4 di Dürr, <strong>necessita soltanto di quattro secondi per ogni cambio di colore grazie alla tecnologia brevettata a 4 aghi principali.</strong> “Questa tecnologia applicativa ci consente di collegare i tre colori più utilizzati direttamente all&#8217;atomizzatore, riducendo in modo significativo il consumo di vernice e degli agenti di lavaggio &#8220;, ha spiegato <strong>Sven Veit</strong>, director manufacturing engineering paint shop presso AUDI AG. Grazie alla più recente tecnologia di atomizzazione EcoBell4 di Dürr, la casa automobilistica non solo risparmia sui costi di esercizio, ma protegge anche l&#8217;ambiente con minori emissioni di composti organici volatili (COV).</p>
<p>La nuova<strong> linea di verniciatura per la mano finale comprende complessivamente 28 robot</strong> e la relativa tecnologia di applicazione. Dürr fornisce anche una cella per le misurazioni di qualità al fine di misurare lo spessore, la struttura e la tonalità dello strato di vernice, nonché una stazione di pulizia nell&#8217;ambito della quale due robot EcoRS Clean F utilizzano <strong>rulli piumati per pulire le scocche delle automobili</strong>. Per questo progetto, Audi utilizza anche il sistema di fornitura di colori speciali EcoSupply P di Dürr con <strong>tecnologia di pulizia</strong> (pigging) per fornire in modo flessibile e consecutivamente un numero illimitato di colori per l&#8217;applicazione.</p>
<p>Nel 1998 Dürr ha fornito il suo primo robot di verniciatura, un robot RP7, a Nissan in Spagna. L&#8217;azienda di ingegneria meccanica e impiantistica è <strong>ora alla sua terza generazione di robot</strong>, introdotta nel 2016, che beneficia di una struttura modulare che posiziona il dispositivo per il cambio colore e la pompa dosatrice sul braccio anteriore del robot, assicurando cambi di colore rapidi con una perdita di vernice ed un consumo di agenti di lavaggio  minimi.</p>
<p>Alla fine di aprile, Dürr ha consegnato il robot principale ad Audi presso la sede di quest&#8217;ultima a Bietigheim-Bissingen. &#8220;Siamo sempre pronti ad affrontare un progetto complesso &#8211; ha affermato <strong>Lars Friedrich</strong>, head of division application technology di Dürr -. Dopo tutto, <strong>verniciare un ampio volume di automobili con uno standard di qualità elevato</strong> è ciò che facciamo ogni giorno. Le novità per Audi risiedono nelle numerose innovazioni che implementiamo per la prima volta: la EcoBell4 con tecnologia a 4 aghi principali e la tecnologia di verniciatura ad alta efficienza di trasferimento. È questo che rende il progetto così speciale&#8221;.</p>
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		<title>Machine vision in ispezione batterie con Zebra a Stoccarda</title>
		<link>https://automazione-plus.it/machine-vision-in-ispezione-batterie-con-zebra-a-stoccarda_158737/</link>
		<pubDate>Mon, 17 Jun 2024 15:12:28 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[Marco Zambelli]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Zebra Technologies Corporation, fornitore di soluzioni digitali che consentono alle aziende di connettere in modo intelligente dati, beni e persone, mostrerà come il proprio consolidato portafoglio di soluzioni hardware e software per la machine vision soddisfi i requisiti di automazione, qualità e conformità per l’ispezione di veicoli elettrici e batterie in occasione del Battery Show [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="https://www.zebra.com/it/it.html" target="_blank" rel="nofollow"><strong>Zebra Technologies Corporation</strong></a>, fornitore di soluzioni digitali che consentono alle aziende di connettere in modo intelligente dati, beni e persone, mostrerà come il proprio consolidato portafoglio di <strong>soluzioni hardware e software per la machine vision</strong> soddisfi i requisiti di <strong>automazione, qualità e conformità per l’ispezione di veicoli elettrici e batterie</strong> in occasione del <strong>Battery Show Europe</strong> che si tiene dal <strong>18 al 20 giugno a Stoccarda</strong>, in Germania.</p>
<p>I visitatori potranno approfondire da vicino come utilizzare i <strong>software di machine vision con deep learning</strong>, applicare tecnologie 2D e 3D e la <strong>robotica con guida visiva</strong> di Zebra e del suo partner <strong>ID Engineering</strong>, per abilitare nuovi livelli di ispezione visiva volti a verificare la qualità, la sicurezza e la conformità durante il processo di produzione delle batterie elettriche. Il software e le <strong>telecamere di machine vision con deep learning</strong>, nonché i <strong>sensori 3D</strong>, possono essere utilizzati per l&#8217;ispezione delle celle e dei loro componenti, delle pile e durante il processo di assemblaggio dei moduli, dei gruppi batterie e dei coperchi dei vassoi.</p>
<p>&#8220;I <strong>produttori di batterie e di veicoli elettrici</strong> stanno implementando soluzioni di machine vision con deep learning per aumentare l’efficienza grazie all’automazione industriale fornita da Zebra e dai suoi partner &#8211; ha affermato <strong>Rudolf Schambeck</strong>, senior manager, machine vision, Germania, Zebra Technologies -. Nel settore delle batterie elettriche, queste soluzioni si contraddistinguono nei casi d’uso che richiedono un’ispezione più avanzata di superfici e tessuti come sedili e interni di auto, rilevamento di anomalie con ampie variazioni, classificazione, segmentazione e guida robotica&#8221;.</p>
<p>Le batterie elettriche sono <strong>essenziali per la transizione ai veicoli elettrici</strong>. I ricercatori stanno studiando nuove innovazioni basate sulla composizione del litio, quali <strong>batterie allo stato solido e batterie agli ioni di sodio più compatte, leggere e con ricarica più rapida</strong>. Sono necessarie una serie di tecnologie all’avanguardia per supportare questi sviluppi lungo tutta la catena di approvvigionamento, che garantiscano la qualità e la conformità dei materiali, dei componenti e delle batterie assemblate e permettano di ridurre al minimo i tempi di fermo sulla linea di produzione.</p>
<p>&#8220;Collaboriamo con un fornitore di batterie, che lavora per un produttore mondiale di auto di lusso e ad alte prestazioni, che ha deciso di implementare il software di deep learning Aurora di Zebra all’interno di una <strong>soluzione per l&#8217;ispezione e l&#8217;assemblaggio di batterie elettriche</strong> &#8211; ha affermato <strong>Tobias Butscheid</strong>, chief operating officer, ID Engineering, che sarà presente presso lo stand di Zebra -. In un settore così competitivo, con requisiti normativi, ambientali e dei consumatori molto elevati, è essenziale che i produttori di batterie elettriche collaborino con partner esperti, in grado di fornire soluzioni affidabili per ottenere i risultati di cui hanno bisogno”.</p>
<p>Secondo lo studio <a href="https://connect.zebra.com/MVFISAutomotiveAI?tactic_type=PRP&amp;tactic_detail=MF_BatteryShow_DB_EMEA_None" target="_blank" rel="nofollow">AI Machine Vision in the Automotive Industry</a> condotto da Zebra nel 2023, il 56% dei dirigenti aziendali del settore automobilistico intervistati nel Regno Unito e il 43% in Germania stanno <strong>già utilizzando alcune forme di intelligenza artificiale</strong> &#8211; come il deep learning &#8211; nei propri progetti di machine vision, mentre circa il 20% si sta informando su queste tecnologie o ne sta valutando l’implementazione.</p>
<p>Le case automobilistiche e i fornitori di batterie per veicoli elettrici stanno implementando <strong>soluzioni di machine vision per ispezionare il rivestimento delle superfici, rilevare i difetti nelle celle, leggere codici a barre e numeri di serie</strong>, garantire la corretta applicazione di adesivi e perle termiche ed effettuare il controllo qualità dei gruppi batteria assemblati. La machine vision viene utilizzata anche nelle soluzioni robotizzate adibite al prelievo, smistamento e assemblaggio dei materiali, in cui la telecamera e il software di machine vision guidano le azioni del braccio robotico.</p>
<p>I portavoce di Zebra e ID Engineering saranno disponibili per approfondimenti con i media e per dimostrazioni presso lo <strong>stand Zebra 4-A19</strong>.</p>
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		<title>RobotGames: i 10 team finalisti che si sfideranno a 34.Bi-Mu</title>
		<link>https://automazione-plus.it/robotgames-i-10-team-finalisti-che-si-sfideranno-a-34-bi-mu_158511/</link>
		<pubDate>Tue, 11 Jun 2024 10:14:23 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[ilariadepoli]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>È giunta al termine la fase di preselezione dei 10 team che si sfideranno nella finale del concorso RobotGames, venerdì 11 ottobre, nell’Area RobotGames allestita all’interno di 34.Bi-Mu, mostra biennale della macchina utensile, robotica e automazione in programma, dal 9 al 12 ottobre 2024, a FieraMilano Rho. Cos&#8217;è RobotGames RobotGames è il nuovo contest di robotica [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>È giunta <strong>al termine la fase di preselezione dei 10 team</strong> che si sfideranno nella finale del concorso <strong>RobotGames</strong>, venerdì 11 ottobre, nell’Area RobotGames allestita all’interno di <a href="https://www.bimu.it/" target="_blank" rel="">34.Bi-Mu</a>, mostra biennale della macchina utensile, robotica e automazione in programma, <strong>dal 9 al 12 ottobre 2024</strong>, a FieraMilano Rho.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Cos&#8217;è RobotGames</span></h4>
<p>RobotGames è il nuovo contest di robotica e automazione, per giovani delle scuole secondarie di secondo grado, realizzato da Ucimu-Sistemi per Produrre, l&#8217;associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, Fondazione Ucimu e Efim-Ente fiere italiane macchine, organizzatore di 34.Bi-Mu, con il sostegno di Fondazione Fiera Milano.</p>
<p>I team finalisti, che si sono iscritti tramite il form online inviando la presentazione del loro progetto di automazione robotica, appartengono a <strong>10 istituti distribuiti sull’intero territorio nazionale,</strong> da nord a sud.</p>
<h5><span style="color: #ff6600">Ecco i progetti finalisti, i team e gli istituti di appartenenza:</span></h5>
<ul>
<li>Assemblaggio di pezzi meccanici con l&#8217;ausilio di un robot antropomorfo, 4TPG 23-24 – Centro di Formazione Professionale Enaip (Villazzano, TN)</li>
<li>GrindWoodPro, I Fabbri &#8211; Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri (Ovada, AL)</li>
<li>Smart Differentiator, Ponti Green &#8211; IIS Andrea Ponti (Gallarate, VA)</li>
<li>Il mio amico Laser, Team Gae &#8211; IIS Gae Aulenti (Biella)</li>
<li>Piattaforme intelligenti automatizzate, CyberTitans &#8211; IIS Luigi Galvani (Milano)</li>
<li>R.A.C. – RobArduCar, Righetti Automation &#8211; IIS Ten. Remo Righetti (Melfi, PZ)</li>
<li>Predictive Maintenance, MajoBoys &#8211; Iiss Ettore Majorana (Termoli, CB)</li>
<li>PalletBot, RoboticWay -Iiss Volta De Gemmis (Bitonto, BA)</li>
<li>T1NX, Team T1NX &#8211; Isis Cipriano Facchinetti (Castellanza, VA)</li>
<li>CromoTransporter, Team Newton, Isis Isaac Newton (Varese)</li>
</ul>
<p>Pensato per stimolare i ragazzi a cimentarsi nella realizzazione di prototipi di automazione robotica con applicazione al mondo dell&#8217;industria, RobotGames è promosso da Ucimu Academy, iniziativa che aggrega tutte le attività realizzate da Ucimu-Sistemi per Produrre con la finalità di avvicinare i giovani al mondo dell&#8217;industria manifatturiera la cui trasformazione in chiave digitale è in pieno dispiegamento.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Quando e dove</span></h4>
<p>Patrocinato da Fondazione Ucimu e con il contributo di Fondazione Fiera Milano, RobotGames fa il suo debutto nel 2024, anno in cui si svolge 34.Bi-Mu, <strong>biennale internazionale della macchina utensile, robotica, automazione, digital e additive manufacturing,</strong> in programma a <strong>FieraMilano Rho dal 9 al 12 ottobre</strong>, che ospiterà la fase finale del concorso programmata venerdì 11 ottobre, con premiazione ufficiale sabato 12 ottobre sempre in Bi-Mu.</p>
<p>I <strong>premi</strong> del valore complessivo di 20.000 euro, messi a disposizione da Efim, saranno ripartiti tra i primi tre team classificati, individuati dalla commissione giudicatrice. La premiazione avverrà con una cerimonia ad hoc, <strong>sabato 12 ottobre</strong>, nell&#8217;Arena BI-MUpiù di 34.Bi-Mu.</p>
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		<item>
		<title>Premio Red Dot per l’elevata qualità del design a Motoman HD7</title>
		<link>https://automazione-plus.it/red-dot-award-motoman-hd7_158621/</link>
		<pubDate>Mon, 10 Jun 2024 09:40:00 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[ilariadepoli]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Dopo Motoman GP8, MotoMini, Motoman HC10DT IP 67, Motoman HC20DT, Motoman GP4 e SG400, Motoman HD7 di Yaskawa vince il Red Dot Award: Product Design 2024. Con il suo design moderno, la serie HD soddisfa i severi standard richiesti in applicazioni di hygienic design come quelle tipiche di alcuni ambiti del settore alimentare, life sciences, [&#8230;]</p>
<p><i>Questo articolo <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it/red-dot-award-motoman-hd7_158621/">Premio Red Dot per l’elevata qualità del design a Motoman HD7</a> è stato pubblicato originariamente su <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it">Automazione Plus</a>.</i></p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Dopo Motoman GP8, MotoMini, Motoman HC10DT IP 67, Motoman HC20DT, Motoman GP4 e SG400, <strong>Motoman HD7 </strong>di <a href="http://www.yaskawa.it" target="_blank" rel="">Yaskawa</a><strong> vince il <em>Red Dot Award: Product Design 2024</em></strong>.</p>
<p>Con il suo design moderno, la serie HD soddisfa i severi standard richiesti in applicazioni di hygienic design come quelle tipiche di alcuni ambiti del settore alimentare, life sciences, laboratorio, medico e farmaceutico.</p>
<p>Grazie alla classe di protezione IP69K, all’idoneità all’impiego di lubrificanti alimentari e alla valutazione della resistenza chimica secondo la norma ISO 2812, sono ideali per ambienti di laboratorio wet e camere bianche, oltre che per le svariate applicazioni richieste nel settore alimentare.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">I più alti standard di qualità industriale </span></h4>
<p>Come parte della famiglia <strong>Motoman, i robot della serie HD</strong> garantiscono i più alti standard di qualità industriale e affidabilità per molti anni di attività 24/7.</p>
<p>&#8220;Alla ricerca del design elevato&#8221;: il <em>Red Dot Design Award</em> è uno dei più grandi concorsi di design al mondo. Il <strong>Red Dot Label</strong> si è affermato a livello internazionale come uno dei marchi di qualità più ricercati per il design. Siamo pertanto soddisfatti che il nostro <strong>Motoman HD7</strong> sia stato insignito del <em>&#8220;Red Dot Award: Product Design 2024&#8221;</em>.</p>
<p>Tra i numerosi contributi di aziende e studi di design provenienti da tutto il mondo, l&#8217;eccezionale qualità e il design dell&#8217;HD7 hanno convinto la giuria composta da una quarantina di esperti internazionali.</p>
<p>Il <strong>24 giugno 2024</strong> i vincitori parteciperanno alla <a href="https://www.red-dot.org/award" target="_blank" rel="">cerimonia di premiazione</a> ad Essen che segnerà anche l&#8217;inizio dell&#8217;inaugurazione della mostra.</p>
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		<title>Melfa RV-12CRL, il nuovo robot antropomorfo di Mitsubishi Electric</title>
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		<pubDate>Fri, 07 Jun 2024 12:50:47 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[ilariadepoli]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Mitsubishi Electric ha lanciato Melfa RV-12CRL, il nuovo robot antropomorfo caratterizzato da un&#8217;estensione di 1.504 mm e una capacità di carico di 12 kg. Dotato di un ampio raggio d&#8217;azione, il robot Melfa RV-12CRL è adatto a diverse tipologie di impiego in molteplici ambiti industriali: dal settore alimentare a quello automobilistico, passando per la produzione [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="http://it.mitsubishielectric.com/fa" target="_blank" rel="">Mitsubishi Electric</a> ha lanciato Melfa RV-12CRL, il nuovo robot antropomorfo caratterizzato da un&#8217;estensione di 1.504 mm e una capacità di carico di 12 kg. Dotato di un ampio raggio d&#8217;azione, il robot Melfa RV-12CRL è adatto a diverse tipologie di impiego in molteplici ambiti industriali: dal settore alimentare a quello automobilistico, passando per la produzione di batterie agli ioni di litio, fino alle attività di logistica e pallettizzazione. Gli utenti potranno inoltre beneficiare di funzioni integrate che ne semplificano l’implementazione, ne ottimizzano la sicurezza e ne riducono i tempi di inattività.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Le caratteristiche</span></h4>
<p>Grazie all&#8217;elevata capacità di carico e alle notevoli dimensioni del braccio, l’ultimo robot Melfa offre un’elevata flessibilità e versatilità, sia nelle applicazioni Pick &amp; Place che di montaggio. Con un braccio progettato per eseguire movimenti molto rapidi e ad alta precisione, l’RV-12CRL offre prestazioni eccezionali: anche durante la movimentazione di portate particolarmente pesanti, può operare ad alte velocità ed eseguire posizionamenti precisi, con un grado di accuratezza che si attesta nell’ordine di ±0,04 mm.</p>
<p>Su richiesta, questo robot a sei assi può essere equipaggiato con il modulo di sicurezza “Melfa SafePlus”, che permette all’utente di abilitare funzioni di sicurezza avanzata grazie all’utilizzo di barriere fotoelettriche e altri sensori per rilevare la presenza di operatori nelle vicinanze, limitando così la velocità, la coppia e la movimentazione del robot. La capacità di operare senza l&#8217;ausilio di protezioni anche all’interno di spazi condivisi con l’operatore rende il nuovo modello di robot perfetto per essere impiegato in ambienti di produzione flessibili.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Più resistente nel tempo</span></h4>
<p>L’RV-12CRL, così come tutti gli altri robot della serie RV-CR, è stato appositamente studiato e progettato per offrire la massima affidabilità e resistenza nel tempo, riducendo al contempo i costi totali di gestione. A tale scopo, l’azienda utilizza anche servomotori di nuova generazione con encoder privi di batteria, una soluzione che non richiede sostituzioni o backup, riducendo ulteriormente i costi di manutenzione e i tempi di inattività.</p>
<blockquote><p><strong>Oliver Giertz</strong>, Strategic Product Manager per l’area EMEA di Mitsubishi Electric, afferma: &#8220;Siamo orgogliosi di presentare il robot Melfa RV-12CRL. Grazie alle sue innovative caratteristiche e prestazioni, rappresenta una soluzione economica ed efficace per operazioni di movimentazione ripetitive di oggetti pesanti e di grandi dimensioni&#8221;.</p></blockquote>
<p><em>Foto Fonte: Mitsubishi Electric Europe, Germania</em></p>
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		<title>Robot collaborativi D-Bot e soluzione IIoT per l&#8217;Industria 4.0 da Delta</title>
		<link>https://automazione-plus.it/delta-presenta-la-serie-di-robot-collaborativi-d-bot-e-la-soluzione-iiot-per-lindustria-4-0-a-sps-italia-2024_158414/</link>
		<pubDate>Wed, 05 Jun 2024 10:01:10 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[ilariadepoli]]></dc:creator>
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		<category><![CDATA[SPS Italia 2024]]></category>

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		<description><![CDATA[<p>Delta ha presentato a SPS Italia 2024 le sue ultime innovazioni nell&#8217;automazione industriale, tra cui la rivoluzionaria serie di robot collaborativi D-Bot, che offre modelli in grado di gestire carichi fino a 30 kg con una portata che raggiunge i 1.800 mm. Delta D-Bot Luca Cavagnari, Head of Sales Italy per la sezione Industrial Automation [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="http://www.delta-emea.com" target="_blank" rel="nofollow">Delta</a> ha presentato a SPS Italia 2024 le sue ultime innovazioni nell&#8217;automazione industriale, tra cui la rivoluzionaria serie di robot collaborativi D-Bot, che offre modelli in grado di gestire carichi fino a 30 kg con una portata che raggiunge i 1.800 mm.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Delta D-Bot</span></h4>
<p>Luca Cavagnari, Head of Sales Italy per la sezione Industrial Automation Business Group di Delta Electronics EMEA, ha espresso il suo entusiasmo per l&#8217;evento, dichiarando: &#8220;La nostra presenza a SPS Italia 2024 fa parte dell&#8217;iniziativa strategica di Delta per promuovere l&#8217;evoluzione industriale con soluzioni ad alta efficienza e alta flessibilità che rispondano alla crescente domanda di automazione avanzata in vari settori. Inoltre, siamo entusiasti di presentare le nostre nuove soluzioni di robot collaborativi, progettate per trasformare la produzione tradizionale in linee di produzione intelligenti e automatizzate&#8221;.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Delta D-Bot IP66</span></h4>
<p>Di seguito alcune delle soluzioni più rilevanti proposte da Delta a SPS Italia: La serie D-Bot di robot collaborativi (Cobots): I nuovi D-Bot di Delta sono progettati per garantire un&#8217;installazione rapida e un uso semplice, offrendo funzionalità plug-and-play e una configurazione intuitiva. Queste innovazioni rafforzano la presenza di Delta <strong>nell&#8217;automazione delle smart factory</strong>, rispondendo alle importanti esigenze di adattabilità ed efficienza del settore.</p>
<p>La gamma di cobot include modelli con carico utile fino a 30 kg e una portata che raggiunge i 1.800 mm, compatibili con Ethercat, Codesys e Modbus, garantendo alta precisione in operazioni come pallettizzazione, Pick &amp; Place e saldatura. Soluzione IIoT per l&#8217;Industria 4.0: Delta sta migliorando la sua piattaforma IIoT con tre aggiornamenti significativi. Il DOP HMI si collega direttamente a DIACloud, facilitando la condivisione dei dati OT e la manutenzione remota, senza necessità di VPN.</p>
<p><strong>DIAWeb Designer</strong> semplifica la visualizzazione dei dati e il processo decisionale grazie a una dashboard intuitiva, mentre la AS-FFTP01 Function Card offre agli utenti AS PLC una connettività IIoT con un server OPC UA, un client MQTT e l&#8217;integrazione della dashboard Node-RED, sottolineando l&#8217;impegno di Delta nel migliorare la connettività e l&#8217;intelligenza negli ambienti industriali.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Nuovi Panel PC Industriali</span></h4>
<p>Delta offre diversi nuovi modelli di Panel PC industriali, disponibili con schermi touch capacitivi da 12, 15 e 19 pollici. Questi dispositivi, alimentati da processori che vanno dall&#8217;efficiente Intel Celeron J1900 al robusto Intel Core i5, sono progettati per massimizzare l&#8217;affidabilità e le prestazioni.</p>
<p>Il design privo di ventole e il pannello frontale con protezione IP65 garantiscono resistenza e silenziosità, mentre lo slot Mini PCIe consente opzioni di connettività avanzate come Wi-Fi, Bluetooth, 4G o 5G. Dotati di un ingresso di alimentazione versatile da 12/24 VDC, questi Panel PC sono adatti agli ambienti industriali più ostili.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Controller di automazione avanzata</span></h4>
<p>I <strong>controller di movimento PLC della serie AX-5</strong> hanno un ruolo di primo piano nella tecnologia di controllo del movimento di Delta. Questi controller sono dotati dei più recenti processori multi-core per una risposta rapida e un&#8217;automazione ad alte prestazioni. Il loro design ultra-sottile e il supporto dei principali protocolli di comunicazione come EtherCAT, CANopen, PROFINET e MQTT, rendono la serie AX-5 altamente versatile ed efficiente, ideale per un&#8217;ampia gamma di applicazioni industriali.</p>
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		<title>Comau ad Automate ha presentato le sue soluzioni di automazione sostenibili e avanzate</title>
		<link>https://automazione-plus.it/comau-ad-automate-ha-presentato-le-sue-soluzioni-di-automazione-sostenibili-e-avanzate_158293/</link>
		<pubDate>Fri, 24 May 2024 09:23:34 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[ilariadepoli]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Prodotti]]></category>
		<category><![CDATA[automate]]></category>
		<category><![CDATA[comau]]></category>
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		<description><![CDATA[<p>Comau si presenta all&#8217;avanguardia con nuove soluzioni di automazione digitali, robotiche avanzate e basate sull&#8217;AI, che ha svelato ad Automate, la principale fiera dell&#8217;automazione del Nord America. Le soluzioni in mostra Sottolineando la sua presenza globale con radici locali, Comau ha presentato al McCormick Place di Chicago la nuova S-Family di piccoli robot rossi articolati [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Comau si presenta all&#8217;avanguardia con nuove soluzioni di automazione digitali, robotiche avanzate e basate sull&#8217;AI, che ha svelato ad <strong>Automate</strong>, la principale fiera dell&#8217;automazione del Nord America.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Le soluzioni in mostra</span></h4>
<p>Sottolineando la sua presenza globale con radici locali, Comau ha presentato al McCormick Place di Chicago la <strong>nuova S-Family</strong> di piccoli robot rossi articolati a 6 assi, una nuova soluzione di prelievo automatico dei pezzi basata sull&#8217;IA per oggetti casuali. L&#8217;approccio unico di Comau per rendere l&#8217;automazione avanzata altamente intuitiva e accessibile è progettato per affrontare la continua crescita dell&#8217;automazione industriale, che si prevede raggiunga fino al 14% di CAGR 2024-2030 (*), portando così i vantaggi delle soluzioni di automazione avanzata a una varietà crescente di mercati diversificati.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">La S-Family</span></h4>
<p>Automate è stato il contesto ideale per il <strong>lancio mondiale esclusivo</strong> di Comau della nuova <strong>Famiglia S di robot</strong> ad alta velocità ed efficienza energetica, con carichi utili di 13 kg e fino a 18 kg, progettati specificamente per applicazioni di saldatura ad arco e movimentazione in cui precisione, ripetibilità e velocità non sono negoziabili. Dotati di un design a polso cavo IP68 resistente all&#8217;acqua e alla polvere, con allestimenti arco e gigabit integrati, i robot articolati a 6 assi sono perfetti per un&#8217;ampia gamma di applicazioni di saldatura ad arco, movimentazione, assemblaggio generale e applicazioni specifiche per il settore food&amp;beverage, oltre ai processi di produzione di fonderie, automobili e batterie. Altri vantaggi includono un migliore accesso a spazi ristretti, cavi protetti per evitare danni e ridurre il rischio di contaminazione in ambienti sensibili e posizioni di montaggio multiple (a pavimento, a parete, a soffitto) per ottimizzare lo spazio senza sacrificare le prestazioni.</p>
<p>I robot compatti, robusti e versatili, con i quali Comau torna alla tinta dal vivace colore rosso delle sue radici storiche, saranno presentati all&#8217;interno di una cella dimostrativa che mostra un&#8217;applicazione di saldatura ad arco. In una seconda cella, Comau presenterà un sistema automatizzato di smistamento e prelievo dei prodotti dotato di MI.RA/OnePicker che rileverà e distinguerà automaticamente gli articoli posizionati casualmente. Una terza cella dimostrativa con un robot Racer-3 identificherà gli oggetti in più frame per eseguire la pallettizzazione, lo smistamento dei colori e la depallettizzazione attraverso l&#8217;uso della Unified Robot Control Library ed Emulate3D di Rockwell Automation, confermando ulteriormente la forte relazione tra le aziende.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Automate Innovation Award</span></h4>
<p>L&#8217;<strong>Open Controller</strong> di Comau, nominato per l&#8217;Automate Innovation Award, è un software di controllo robotico proprietario avanzato che consente ai PC esterni di controllare senza problemi i robot Comau, rendendolo la scelta ideale per aziende, università, centri di ricerca e industrie innovative che desiderano implementare la propria strategia di movimento o algoritmi per controllare un robot.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">MATE-XT e MATE-XB</span></h4>
<p>Gli esoscheletri di Comau per la parte superiore e inferiore del corpo: in linea con il costante impegno di Comau ad aiutare i lavoratori nei loro compiti quotidiani e le aziende a raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità, sono progettati per assistere l&#8217;utente durante le operazioni di sollevamento, piegamento e le attività ripetitive offrendo sollievo muscolare e riduzione dello sforzo percepito. Di conseguenza, gli esoscheletri proteggono il benessere dei lavoratori e la qualità delle attività manuali e possono anche aiutare le persone che, senza un&#8217;adeguata assistenza, potrebbero essere escluse da determinati tipi di lavoro.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Comau Academy </span></h4>
<p>Un altro modo con cui Comau sostiene lavoratori e aziende è attraverso iniziative di <strong>aggiornamento e riqualificazione</strong> con Comau Academy e il suo innovativo robot educativo e.DO<img src="https://s.w.org/images/core/emoji/2.4/72x72/2122.png" alt="™" class="wp-smiley" style="height: 1em; max-height: 1em;" />. La formazione basata su e.DO include la formazione sulle competenze digitali, la programmazione dei robot, la formazione sulla saldatura simulata e molto altro ancora.</p>
<blockquote><p>&#8220;Con oltre 50 anni di esperienza nel settore automobilistico, una delle realtà più complesse in termini di processi, tempi di ciclo, requisiti di flessibilità e tassi tecnologici, Comau è in una posizione privilegiata per soddisfare la crescente domanda di automazione sostenibile, in particolare nei settori emergenti che in precedenza non erano automatizzati” ha spiegato <strong>Pietro Gorlier</strong>, CEO di Comau. “In qualità di partner di automazione a 360° in grado di passare rapidamente dalla R&amp;S all&#8217;innovazione implementabile collaudata sul campo, Comau sta aprendo nuove strade con l’utilizzo del potere dell&#8217;automazione per gestire attività di produzione sempre più complesse in tutto il mondo”.</p></blockquote>
<p>Sfruttando la forza della sua presenza globale a livello locale, Comau sta alimentando l&#8217;innovazione dell&#8217;automazione negli Stati Uniti e altrove nella logistica, nel magazzino, nell&#8217;idrogeno e nell&#8217;e-mobility, nonché nella costruzione navale, nell&#8217;aerospaziale e in altri ambienti non strutturati con i suoi robot intelligenti e le soluzioni robotiche mobili.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">La partnership con Intrinsic</span></h4>
<p>A tal fine, Comau sottolinea la sua <strong>lunga collaborazione come partner per l&#8217;industria e l&#8217;innovazione con Intrinsic</strong>, un&#8217;azienda di Alphabet e Google moonshot, con cui Comau sta lavorando per rendere la prossima generazione di robotica significativamente più accessibile per aziende di tutte le dimensioni e in tutti i settori.</p>
<p><em>(*) Le stime interne di Comau sono confermate da vari studi di mercato</em></p>
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		<title>Sistema di visione con IA integrata da Comau per un picking avanzato</title>
		<link>https://automazione-plus.it/sistema-di-visione-con-ia-integrata-da-comau-per-un-picking-avanzato_158178/</link>
		<pubDate>Tue, 21 May 2024 14:40:32 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[bellintani]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Comau ha reso disponibile MI.RA/OnePicker l&#8217;ultima soluzione della sua famiglia di sistemi di visione flessibili e indipendenti dall’hardware MI.RA (Machine Inspection Recognition Archetypes). La soluzione di prelievo pezzi basata sul sistema di visione di Comau è un modo semplice e intelligente per eliminare le attività di selezione difficili da gestire, all&#8217;interno di settori diversificati, aumentando a sua [&#8230;]</p>
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]]></description>
				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="https://www.comau.com/it/" rel=""><strong>Comau</strong></a> ha reso disponibile <strong>MI.RA/OnePicker</strong> l&#8217;ultima soluzione della sua famiglia di sistemi di visione flessibili e indipendenti dall’hardware MI.RA (Machine Inspection Recognition Archetypes). La soluzione di prelievo pezzi basata sul sistema di visione di Comau è un modo semplice e intelligente per eliminare le attività di selezione difficili da gestire, all&#8217;interno di settori diversificati, aumentando a sua volta sia il benessere dei lavoratori che l&#8217;efficienza di lavoro complessiva. <strong>Potenziata grazie all&#8217;intelligenza artificiale, questa soluzione indipendente dall&#8217;hardware abbina una tecnologia di visione all&#8217;avanguardia a sensori avanzati per prelevare oggetti spostati in modo casuale dopo aver calcolato la posizione di prelievo in pochi secondi.</strong> Il sistema di guida visiva robotizzato, compatto e leggero, determina in modo proattivo il modo più efficace per svuotare un contenitore, risparmiando sui costi e riducendo i potenziali rischi.</p>
<p><strong>MI.RA/OnePicker è progettato per prelevare autonomamente vari oggetti dallo stesso contenitore senza fare affidamento su un’assistenza basata su CAD o su informazioni pregresse sulla loro dimensione, forma, colore o caratteristiche.</strong> Abilitata dall&#8217;IA e adattabile a qualsiasi marca di robot commerciale, contenitore o pinza personalizzati, la funzionalità intelligente della più recente soluzione MI.RA di Comau è ideale per applicazioni di prelievo e raccolta pezzi, di smistamento, operazioni di magazzino, e-commerce e applicazioni simili.</p>
<p>Grazie a strumenti di simulazione virtuale semplificati e algoritmi predittivi che garantiscono una gestione ottimale dei percorsi e traiettorie prive di collisioni, <strong>MI.RA/OnePicker di Comau offre precisione e prestazioni affidabili, riducendo al contempo la necessità di costose operazioni manuali e ripetitive.</strong></p>
<p>“MI.RA/OnePicker è il risultato dei nostri continui sforzi per rendere la tecnologia complessa più accessibile ed efficace per una vasta gamma di settori,” ha affermato Nicole Clement, Chief Business Unit Leader for Advanced Automation Solutions. “L&#8217;impegno di Comau per potenziare l&#8217;automazione rivolta ad aziende di tutte le dimensioni con soluzioni robotiche intelligenti si estende ora, tra le tante, alle complesse operazioni di prelievo dei pezzi in ambiti come la gestione del magazzino e la produzione. Si tratta di un mercato, in base alle nostre stime interne e a ricerche di supporto, che dovrebbe raggiungere un tasso di crescita annuo composto del 76% (2019-2025).&#8221;</p>
<p>L&#8217;approccio sistemico di Comau all&#8217;automazione flessibile consente all&#8217;azienda di offrire potenti soluzioni pronte all’uso sempre più semplici e intuitive. Sfruttando paradigmi proprietari di automazione e di apprendimento automatico, MI.RA/OnePicker dispone di una piattaforma di configurazione altamente intuitiva da cui i clienti possono impostare facilmente informazioni sull&#8217;ambiente del contenitore e le specifiche dei parametri. A partire dai modelli 3D, definiti dall&#8217;utente, del contenitore, dell&#8217;ambiente e del robot, gli algoritmi integrati sono in grado di calcolare l&#8217;equilibrio ideale tra la velocità di calcolo e la precisione. Inoltre, la rete neurale riconosce autonomamente le superfici dalle quali è possibile prelevare un oggetto utilizzando una ventosa, per facilitare l&#8217;identificazione dei punti di presa più adatti. Di conseguenza, MI.RA/OnePicker può garantire una pianificazione efficiente del percorso e movimenti senza collisioni in completa sicurezza, assicurando al contempo prestazioni ottimali di prelievo dei pezzi da parte del robot.</p>
<p>Essendo un sistema completo, MI.RA/Picker può essere fornito con un Racer5 COBOT di Comau, un robot articolato a 6 assi che offre velocità, precisione, ripetibilità e sicurezza di collaborazione certificata senza l’utilizzo di gabbie protettive. Poiché questo cobot compatto può passare automaticamente dalla modalità industriale alla modalità collaborativa, lavorando a piena velocità quando gli operatori non sono nelle vicinanze e a velocità collaborativa quando  sono in prossimità dell’area di lavoro, la produttività rimane elevata e i tempi  ciclo sono ridotti.</p>
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		<title>L’evoluzione dei soft robot</title>
		<link>https://automazione-plus.it/levoluzione-dei-soft-robot_157451/</link>
		<pubDate>Tue, 07 May 2024 07:00:39 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[alessandrapelliconi]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Articoli]]></category>
		<category><![CDATA[La Sapienza di Roma]]></category>
		<category><![CDATA[robot]]></category>
		<category><![CDATA[soft robot]]></category>
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		<description><![CDATA[<p>La soft robotics è un ramo della robotica che si occupa della progettazione e dello sviluppo di robot dai materiali morbidi e flessibili, ispirati alla natura, in grado di interagire in modo più sicuro con l’uomo e l’ambiente esterno. Un settore che continuerà a crescere e a evolversi offrendo opportunità in molti ambiti A differenza [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>La soft robotics è un ramo della robotica che si occupa della progettazione e dello sviluppo di robot dai materiali morbidi e flessibili, ispirati alla natura, in grado di interagire in modo più sicuro con l’uomo e l’ambiente esterno. Un settore che continuerà a crescere e a evolversi offrendo opportunità in molti ambiti</p>
<p>A differenza dei robot tradizionali, dalla rigida struttura in metallo o in plastica dura, che spesso si scontrano con limitazioni nell’interazione con gli esseri umani e in ambienti delicati, i soft robot sono una soluzione innovativa per una vasta gamma di applicazioni, dalla sanità all’automazione industriale. Questi robot ‘morbidi’ traggono ispirazione dalla natura, come dimostrano numerosi progetti che imitano le caratteristiche dei tessuti biologici o i movimenti degli animali. Ad esempio, alcuni soft robot si ispirano alla locomozione dei mammiferi marini o alla flessibilità dei polipi. La soft robotics è infatti un ramo affascinante e promettente della robotica che sta conquistando sempre più interesse per le sue capacità di adattamento e versatilità senza precedenti. Si prevede che questo settore continuerà a crescere e a evolversi con il passare del tempo, offrendo opportunità significative per l’innovazione e la commercializzazione di nuove tecnologie e prodotti. Lo sostengono gli analisti di Mordor Intelligence, che in un recente rapporto ‘Soft Robotics Market Size &amp; Share Analysis &#8211; Growth Trends &amp; Forecasts (2024 &#8211; 2029)’ prevedono una repentina crescita nei prossimi cinque anni. Secondo il report, infatti, le dimensioni del mercato della soft robotics sono stimate a 1,49 miliardi di dollari nel 2024, e si prevede raggiungeranno i 6,53 miliardi di dollari entro il 2029, con un tasso di crescita annuale composto (Cagr) del 34,45% nel periodo di previsione (2024- 2029). Anche un recente rapporto di Protolabs, uno dei principali fornitori di prototipi su misura e pezzi di produzione su richiesta, sostiene che la robotica morbida e l’utilizzo di nuovi materiali saranno al centro dell’evoluzione dell’industria manifatturiera nei prossimi anni, con la promessa di apportare vantaggi significativi in termini di flessibilità, efficienza e sostenibilità. Il rapporto di Protolabs, ‘2023 The Robotics Manufacturing Status Report’, rivela tra l’altro che quasi un terzo (32%) dei principali operatori europei operanti nel settore della robotica e dell’automazione ritiene che la robotica morbida e la nuova tecnologia dei materiali avranno un impatto decisivo sulla produzione nel prossimo futuro e sulla sostenibilità. Il rapporto sottolinea inoltre come la nuova tecnologia dei materiali sia fondamentale per il futuro e avrà tassi di crescita annui del 35,1% tra il 2022 e il 2027, con benefici in molti settori tra cui la biomedicina, l’alimentare e l’agricoltura.</p>
<h4>I fattori della crescita</h4>
<p>Quali sono i fattori che spingono questa crescita? Innanzitutto la versatilità: i soft robot sono progettati per essere flessibili e adattabili, in grado di affrontare una vasta gamma di compiti e ambienti. La loro capacità di cambiare forma e adattarsi a oggetti delicati li rende ideali per applicazioni in settori come la sanità, l’industria alimentare, la ricerca e l’assistenza agli anziani. Di fondamentale importanza l’aspetto riguardante la sicurezza: grazie alla loro natura morbida e flessibile, i soft robot sono intrinsecamente più sicuri da utilizzare vicino agli esseri umani rispetto ai robot tradizionali, che spesso sono rigidi e possono causare danni in caso di contatto accidentale. E poi non va sottovalutato il grado di automazione che offrono: i soft robot possono migliorare l’automazione in vari settori, consentendo di eseguire compiti ripetitivi in modo più efficiente e affidabile, con una maggiore produttività e una riduzione dei costi operativi. I soft robot sono particolarmente promettenti nel settore medico, dove possono essere utilizzati per interventi chirurgici minimamente invasivi, riabilitazione e molte altre applicazioni. Per esempio, i dispositivi robotici morbidi possono assistere nel trattamento o nella simulazione di condizioni come malattie cardiovascolari, stenosi aortica e disabilità agli arti causate da malattie come la SLA. Hanno il potenziale di migliorare la terapia mirata per la rigenerazione cardiaca nelle malattie cardiache ischemiche, con il vantaggio di essere conformi ai tessuti naturali degli esseri umani e degli organismi viventi. Con l’avanzamento della tecnologia dei materiali e dell’intelligenza artificiale, sono stati sviluppati nuovi materiali e algoritmi che consentono la creazione di soft robot sempre più sofisticati ed efficienti, alimentando ulteriormente la domanda. Gli esoscheletri, per esempio, hanno il potenziale di proteggere gli operatori nei magazzini o in produzione, ma anche di prevenire dolori alle spalle, alla schiena, al collo e da lesioni legate al sollevamento pesante e ripetitivo. In quest’ottica, diversi ricercatori stanno sviluppando robot indossabili morbidi che imitano i movimenti muscolari. Nel settore del food, poi, è interessante lo sviluppo di pinze morbide ad alimentazione pneumatica ideali per alimenti fragili che potrebbero essere danneggiati da robot rigidi: un ambito, questo, con grandi potenzialità.</p>
<h4>L’opinione dell’esperto</h4>
<p>Per approfondire queste tematiche abbiamo posto alcune domande a Pietro Pustina, dottorando in automatica, bioingegneria e ricerca operativa – curriculum Automatica, del Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale, dell’Università La Sapienza di Roma (www.uniroma1.it).</p>
<p><strong><em>In che modo la soft robotics sta cambiando il paradigma dell’interazione uomo-robot, in particolare per quanto riguarda la sicurezza nell’uso quotidiano e in ambienti di lavoro?</em> </strong></p>
<p><strong>Pietro Pustina:</strong> La soft robotics rappresenta una promettente frontiera per rivoluzionare il modo in cui interagiamo con le macchine. Rispetto ai robot tradizionali rigidi, i soft robot offrono diversi vantaggi che aprono la strada a nuove possibilità di collaborazione uomo-macchina. Infatti, la flessibilità e il peso contenuto rendono i soft robot più sicuri, implementando un meccanismo di sicurezza passivo e quindi intrinsecamente robusto. In caso di collisione, il rischio di lesioni è ridotto in modo significativo, consentendo di lavorare a stretto contatto con le persone, anche in ambienti non controllati come case o ospedali. Allo stesso tempo, la deformabilità permette a questi robot di adattarsi alle forme e ai movimenti umani, rendendoli più intuitivi e facili da utilizzare. In ambito lavorativo, i soft robot potrebbero collaborare con le persone in modo fluido e sicuro, senza la necessità di barriere di protezione. Inoltre, questi hanno le caratteristiche fisiche per compiere movimenti agili e complessi, impensabili per i robot rigidi, come navigare in ambienti ristretti. Queste caratteristiche possono consentire ai robot di uscire dalle celle di lavoro delle fabbriche ed entrare a far parte della nostra vita quotidiana. Possono assisterci nelle nostre case, aiutarci sul lavoro e svolgere una varietà di compiti in modo sicuro, efficiente e collaborativo.</p>
<p><em><strong>Quali sono le applicazioni più promettenti e a quali ambiti si riferiscono?</strong> </em></p>
<p><strong>Pustina:</strong> La soft robotics ha il potenziale di migliorare diversi aspetti della nostra vita, dalla salute alla sicurezza sul lavoro. In ambito biomedico, i soft robot aprono la strada a protesi e ortesi più leggere, confortevoli e funzionali, migliorando la qualità della vita di persone con disabilità. Grazie alla flessibilità e adattabilità, la riabilitazione fisica può beneficiare di terapie assistite più sicure e personalizzate. Inoltre, in chirurgia mini-invasiva e nella somministrazione localizzata di farmaci, la morbidezza e l’elevata biocompatibilità di questi robot aprono la strada a interventi meno invasivi e quindi più sicuri. In ambito industriale, i soft robot potrebbero ispezionare e riparare macchinari e ambienti difficili da raggiungere per gli esseri umani o per i robot tradizionali, come motori aeronautici, centrali nucleari, piattaforme offshore ed edifici crollati. Infatti, la loro capacità di adattarsi a spazi ristretti e di resistere a condizioni ambientali avverse li rende ideali per questo tipo di compiti. Le applicazioni della soft robotics non si esauriscono qui: questa tecnologia ha il potenziale per rivoluzionare molti altri settori, come l’agricoltura, l’edilizia e l’esplorazione spaziale.</p>
<p><em><strong>Quali materiali innovativi sono comunemente utilizzati nella costruzione di robot morbidi?</strong> </em></p>
<p><strong>Pustina:</strong> La soft robotics è caratterizzata dall’utilizzo di numerosi materiali, che sono scelti a seconda del tipo di applicazione. Gli elastomeri, come silicone, lattice e poliuretano, sono comunemente impiegati per la loro flessibilità e resistenza. La necessità di avere attuatori leggeri e integrabili direttamente nel corpo del robot spesso motiva l’impiego dei materiali a memoria di forma. Questi sono utilizzati per creare robot in grado di deformarsi in modo continuo in risposta a stimoli esterni come variazioni di temperatura o potenziale elettrico. Inoltre, sono disponibili materiali biocompatibili, come gli idrogeli e il collagene, particolarmente adatti per applicazioni biomediche. Vale la pena menzionare anche i magneti morbidi, utilizzati per realizzare robot la cui forma può essere modellata di volta in volta.</p>
<p><strong><em>Quali sono le principali sfide tecniche nella progettazione e nella fabbricazione di questi dispositivi?</em> </strong></p>
<p><strong>Pustina:</strong> Attualmente non esistono approcci universali per la progettazione dei soft robot. Spesso vengono impiegati software CAD, sebbene questi siano limitati nella modellazione di corpi deformabili. Prendendo ispirazione dalla natura, alcuni ricercatori utilizzando approcci automatici basati su algoritmi evolutivi. La fabbricazione di un soft robot può essere complessa e costosa, specialmente nell’ottica di una produzione su larga scala. Garantire un elevato standard qualitativo su tutti i pezzi prodotti risulta ad oggi particolarmente difficile. Esistono diverse tecniche di fabbricazione, tra cui la stampa 3D, che è ampiamente utilizzata per creare calchi o direttamente robot con materiali flessibili, oltre a SDM e alla litografia morbida (soft litography). Spesso, queste tecniche vengono combinate per ottenere processi produttivi più sofisticati.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>&nbsp;</p>
<p><em><strong>A quali soluzioni state pensando?</strong> </em></p>
<p><strong>Pustina:</strong> Le sfide della soft robotics non riguardano solo i materiali, ma anche i sensori e il controllo. La mia ricerca si concentra su quest’ultimo aspetto e più in particolare sullo sviluppo di nuovi modelli e algoritmi per il controllo. In questo ambito, la soft robotics ha rivoluzionato il paradigma della robotica tradizionale dalla ‘progettazione per performance, controllo per sicurezza’ alla ‘progettazione per sicurezza, controllo per performance’. Infatti, deformabilità e morbidezza rendono questi robot intrinsecamente più sicuri ma, allo stesso tempo, significativamente più difficili da controllare. Per renderli veramente operativi nel mondo reale, è indispensabile dotarli di un’intelligenza capace di sfruttare al meglio le loro caratteristiche fisiche. Attualmente, il mio lavoro si concentra sul problema del controllo della forma, ovvero su come far assumere a questi robot forme desiderate. È un compito che i soft robot ancora non riescono a svolgere con affidabilità, ma rappresenta un tassello fondamentale per eseguire movimenti più complessi e versatili.</p>
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		<title>Da Bota Systems un sensore anulare per robot industriali e collaborativi</title>
		<link>https://automazione-plus.it/da-bota-systems-un-sensore-anulare-per-robot-industriali-e-collaborativi_157437/</link>
		<pubDate>Wed, 01 May 2024 12:00:24 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[bellintani]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Bota Systems ha sviluppato PixOne, un innovativo sensore di forza/coppia anulare che unisce un&#8217;elettronica ad alte prestazioni con un design compatto e ultraleggero. Progettato per integrarsi perfettamente nei più moderni sistemi robotici, PixOne è dotato di un’interfaccia con foro passante che agevola il passaggio dei cavi all&#8217;interno del polso cavo dei robot, così da migliorarne [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="https://www.botasys.com/" rel=""><strong>Bota Systems</strong></a> ha sviluppato <strong>PixOne</strong>, un innovativo <strong>sensore di forza/coppia anulare che unisce un&#8217;elettronica ad alte prestazioni con un design compatto e ultraleggero</strong>. Progettato per integrarsi perfettamente nei più moderni sistemi robotici, PixOne è dotato di un’interfaccia con foro passante che agevola il passaggio dei cavi all&#8217;interno del polso cavo dei robot, così da migliorarne l&#8217;agilità e la sicurezza.</p>
<p>L&#8217;innovativo design del sensore PixOne permette un&#8217;<strong>integrazione perfetta tra il braccio del robot e gli organi di presa</strong>, e protegge il passaggio dei cavi all&#8217;interno del polso. Questa caratteristica risulta particolarmente vantaggiosa in quanto molti produttori di robot si stanno orientando verso architetture che prevedono l&#8217;instradamento interno dei cablaggi in modo da evitare l&#8217;aggrovigliamento dei cavi e le limitazioni al movimento del braccio.</p>
<p>Il design esclusivo in due pezzi di PixOne non solo semplifica l&#8217;assemblaggio, ma riduce anche in modo significativo il peso del sensore, rendendolo <strong>più leggero del 30% rispetto a sensori analoghi presenti sul mercato.</strong> Questo aspetto è fondamentale per i sistemi dinamici, come i robot che devono eseguire compiti ad alta velocità, in quanto il peso eccessivo potrebbe compromettere le prestazioni e l&#8217;efficienza operativa.</p>
<p>Disponibile in vari modelli con un diametro esterno a partire da soli 60 mm e un diametro del foro passante di appena 15 mm, PixOne include una IMU integrata e offre un robusto grado di protezione IP67 da acqua e schizzi, il che lo rende adatto ad un&#8217;ampia gamma di ambienti operativi.</p>
<p>&#8220;Il nostro obiettivo è dotare i robot del senso del tatto, rendendoli non soltanto più sicuri e più facili da usare, ma anche adatti ad applicazioni collaborative&#8221;, dichiara Klajd Lika, CEO e co-fondatore di Bota Systems. &#8221; PixOne è una soluzione di rilevamento avanzata, pronta per tutti i costruttori di sistemi di automazione, che consente agli sviluppatori e agli integratori di robot di potenziare senza sforzo qualsiasi robot in fase di sviluppo con uno sforzo di integrazione minimo&#8221;.</p>
<p><strong>Le diverse configurazioni di PixOne supportano i robot con payload fino a 250 kg,</strong> mantenendo un&#8217;interfaccia uniforme tra tutti i modelli per facilitare una rapida integrazione. Il suo design innovativo riduce al minimo i cablaggi esterni e il numero di componenti, migliorando significativamente l&#8217;affidabilità del sistema.</p>
<p>&#8220;PixOne offre un rapporto coppia/forza più elevato rispetto a sensori analoghi con elettronica integrata, il che offre agli integratori una maggiore libertà nella progettazione degli effettori finali, soprattutto con gli utensili più grandi&#8221;, afferma Ilias Patsiaouras, CTO e co-fondatore di Bota Systems. &#8221; PixOne migliora l&#8217;integrazione del sensore offrendo connessioni interne e passaggio di cavi, rendendolo ideale per un ampio spettro di applicazioni robotiche che vanno dall&#8217;industria al settore medicale&#8221;.</p>
<p>PixOne sfrutta EtherCat per la comunicazione di dati ad alta velocità e supporta la tecnologia Power over Ethernet (PoE), riducendo la complessità delle installazioni elettriche.</p>
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		<title>Seconda edizione delle Olimpiadi Fanuc della Robotica per le scuole</title>
		<link>https://automazione-plus.it/seconda-edizione-delle-olimpiadi-fanuc-della-robotica-per-le-scuole_157434/</link>
		<pubDate>Tue, 30 Apr 2024 11:55:23 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[bellintani]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Notizie]]></category>
		<category><![CDATA[fanuc]]></category>
		<category><![CDATA[formazione]]></category>
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		<description><![CDATA[<p>Ritornano il 13 e 14 maggio 2024 le Olimpiadi Fanuc, il concorso di robotica industriale ideato da Fanuc Italia che si rivolge al mondo della scuola tecnica e professionale, giunto quest’anno alla sua 2° edizione. L’iniziativa vuole offrire agli studenti un’opportunità unica di formazione sul campo, attraverso l’esecuzione di prove teoriche e pratiche allineate ai [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Ritornano il <strong>13 e 14 maggio 2024</strong> le <strong>Olimpiadi Fanuc</strong>, il concorso di robotica industriale ideato da <a href="https://www.fanuc.eu/it/it" rel=""><strong>Fanuc Italia</strong></a> che si rivolge al mondo della scuola tecnica e professionale, giunto quest’anno alla sua 2° edizione. L’iniziativa vuole offrire agli studenti un’opportunità unica di formazione sul campo, attraverso l’esecuzione di prove teoriche e pratiche allineate ai più alti standard internazionali. Le scuole partecipanti si sfideranno nella categoria “Robot Systems Integration” (integrazione di sistemi robotici).</p>
<p>L’evento è patrocinato da Politecnico di Milano, ANIPLA, Assolombarda, Fondazione UCIMU, CNOS-FAP, SIRI e WorldSkills, e si svolgerà presso la sede di Lainate (MI) di Fanuc Italia.</p>
<p>Nel corso della cerimonia di apertura di lunedì 13 maggio sono previsti interventi di Michele Ambrogio, Quality Assurance Manager di Michelin; Barbara Colombo, Presidente di UCIMU-Sistemi per produrre; Domenico Appendino, Presidente di SIRI; Antonino Giacobbe, Fondatore di Ingegneria Italia; Niccolò Lucci, Ricercatore in Robotica e automazione industriale presso il Politecnico di Milano; Maurizio Todeschini, Segretario nazionale del settore della Meccanica Industriale presso CNOS-FAP Salesiani; e Davide Ballabio, Referente Area Sistema Formativo e Capitale Umano di Assolombarda.</p>
<p>“Con questa iniziativa vogliamo contribuire a rafforzare la sinergia tra il mondo del lavoro e la scuola”, dichiara Mirko Cazzaniga, Education Business Developer di Fanuc Italia.</p>
<p>Oggi, le aziende del mondo industriale sono alla costante ricerca di nuove figure da inserire in organico, ma soffrono della mancanza di competenze specifiche da parte dei giovani che escono dalla scuola e si approcciano al mondo del lavoro. L’Italia è un’eccellenza a livello mondiale nell’ambito della manifattura, seconda in Europa e sesta al mondo, eppure ancora manca un sistema efficace di nurturing tra scuola e industria. Quella dell’ingegnere robotico è una delle professioni più ricercate, insieme agli analisti e progettisti di software.</p>
<p>“L’approccio ludico, che coinvolge la competizione con se stessi e con gli altri team, è una leva importante per diffondere la cultura della meccatronica in ambito scolastico”, prosegue Cazzaniga. “Stimolando la passione, la creatività e la dedizione dei ragazzi vogliamo prepararli ad affrontare il futuro offrendo loro gli strumenti giusti, come il Laboratorio di Robotica e Automazione”.</p>
<p>Le Olimpiadi Fanuc della robotica sono <strong>aperte a tutte le scuole superiori ad indirizzo tecnico, scientifico, professionale e agli ITS che abbiano un’adeguata formazione sul laboratorio di Robotica e Automazione Fanuc-Sanoma.</strong></p>
<p>Sono <strong>14 gli istituti partecipanti</strong>, ciascuno rappresentato da un team composto da 2 studenti accompagnato da un docente. Le prove pratiche di programmazione robotica verranno eseguite sulla cella Educational del “Laboratorio di robotica e automazione” realizzato in partnership con Sanoma, azienda finlandese tra i leader globali nel settore scolastico ed educational che ha di recente acquisito la divisione scolastica di Pearson Italia, e utilizzata anche nei Campionati mondiali dei mestieri <strong>WorldSkills</strong>, di cui Fanuc è global partner e sponsor.</p>
<p>Di seguito gli istituti superiori che partecipano alle Olimpiadi Fanuc:</p>
<p>Lombardia</p>
<ul>
<li>CNOS FAP ARESE</li>
<li>ITS Lombardia Meccatronica Sesto San Giovanni</li>
<li>IISS E. Majorana Seriate</li>
<li>IIS JEAN MONNET Mariano Comense</li>
<li>ISIS J.M. Keynes Gazzada Schianno</li>
<li>IISS G. Greggiati Ostiglia</li>
</ul>
<p>Piemonte</p>
<ul>
<li>Collegio Don Bosco Borgomanero</li>
<li>CNOS-FAP Rebaudengo</li>
</ul>
<p>Toscana</p>
<ul>
<li>ISIS Fossombroni Grosseto</li>
</ul>
<p>Marche</p>
<ul>
<li>IIIS Enrico Mattei Recanati</li>
</ul>
<p>Emilia-Romagna</p>
<ul>
<li>IDEATIVA-ITS Biomedicale di Mirandola</li>
<li>IIS A. Volta Castel San Giovanni</li>
</ul>
<p>Veneto</p>
<ul>
<li>IIS Marzotto-Luzzatti Valdagno</li>
</ul>
<p>Calabria</p>
<ul>
<li>ITTS E. Scalfaro Catanzaro</li>
</ul>
<p>I primi tre team che saliranno sul podio riceveranno un premio, e i migliori classificati conquisteranno l’accesso diretto ai campionati WorldSkills Piemonte 2024, competizione valida per la qualificazione ai campionati europei di robotica EuroSkills 2025  e i campionati nazionali WS Italy  Worldskills Italy.</p>
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		<title>Un robot subacqueo controllato da IPC raccoglie rifiuti nei canali di Venezia</title>
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		<pubDate>Wed, 24 Apr 2024 07:20:35 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[alessandrapelliconi]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Un sistema di Beckhoff Automation, con servoazionamenti e sensori gestiti da un’architettura PC, controlla un robot per la pulizia dei fondali di Venezia. Grazie a GPS e navigazione inerziale, il sistema calcola la posizione in tempo reale e il robot può operare in modalità automatica o manuale, rilevando i rifiuti con una telecamera e un [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Un sistema di Beckhoff Automation, con servoazionamenti e sensori gestiti da un’architettura PC, controlla un robot per la pulizia dei fondali di Venezia. Grazie a GPS e navigazione inerziale, il sistema calcola la posizione in tempo reale e il robot può operare in modalità automatica o manuale, rilevando i rifiuti con una telecamera e un sensore acustico.</p>
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		<title>Cobot più collaborativi, facili all’uso ed ergonomici grazie alla Master Key di Idea Prototipi</title>
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		<pubDate>Tue, 16 Apr 2024 12:22:12 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>&#8220;Grazie a queste macchine, in pratica, sta accadendo quella rivoluzione che ha investito le aziende con i PC: da strumenti tecnologici poco usabili e specifici per una singola funzione, i PC hanno migliorato il lavoro sotto ogni aspetto, per tutti&#8221;: ne è convinto Massimo Agostini, CEO di Idea Prototipi che, con i suoi ultimi cobot, prodotti nello [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>&#8220;Grazie a queste macchine, in pratica, sta accadendo quella rivoluzione che ha investito le aziende con i PC: da strumenti tecnologici poco usabili e specifici per una singola funzione, i PC hanno migliorato il lavoro sotto ogni aspetto, per tutti&#8221;: ne è convinto <strong>Massimo Agostini</strong>, CEO di <a href="https://www.ideaprototipi.it/" target="_blank" rel="nofollow">Idea Prototipi</a> che, con i suoi ultimi cobot, prodotti nello stabilimento di Basiliano, si rivolge a ogni realtà del manifatturiero.</p>
<blockquote><p>&#8220;Le nostre macchine sono utensili mobili, adattabili alla produzione di una media impresa come alla bottega dell&#8217;artigiano. Nella <strong>progettazione</strong> abbiamo considerato quindi la necessità di abbattere i costi di ingresso, garantendo funzioni personalizzate e, naturalmente, massima sicurezza&#8221;. Le macchine ideate da Agostini, per esempio, possiedono una manopola, la <strong>Master Key</strong>, che permette ai lavoratori di programmare e riprogrammare il cobot e istruirlo con facilità.</p>
<p>&#8220;È totalmente <strong>user friendly</strong> e anche stimolante: può essere gestita da chiunque, non occorrono né forza fisica né competenze specifiche&#8221; prosegue Agostini. Per questo, sono già tante le donne che lavorano a stretto contatto con i cobot di Idea Prototipi. Agostini precisa che il lato sicurezza è sempre in primo piano: &#8220;La <strong>sicurezza dell&#8217;ambiente di lavoro</strong> è nel DNA dei cobot, che è concepito per lavorare con l&#8217;uomo e, in caso di minimo pericolo, si arresta&#8221;.</p></blockquote>
<h4><span style="color: #ff6600">Dal robot industriale al cobot</span></h4>
<p>C&#8217;erano una volta solo il robot industriale <strong>rinchiuso in gabbia</strong>, era destinato alle grandi linee produttive e il rischio di incidenti nell&#8217;interazione con gli addetti umani era concreto. La tendenza attuale, che sarà sempre più dominante nel futuro, è il <strong>cobot</strong>, una macchina ergonomica e versatile che lavora in ambiente aperto, a stretto contatto fisico con l&#8217;essere umano. Fra le poche aziende che hanno già reso realtà la produzione di robot collaborativi &#8211; questa è la definizione di cobot &#8211; c&#8217;è Idea Prototipi, friulana, specializzata da anni nella progettazione e realizzazione di macchine per l&#8217;Industria 5.0, dotate di intelligenza artificiale.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Questione di design</span></h4>
<p>L&#8217;evoluzione dei robot non è solo meccanica e informatica. Conta più che mai il design.</p>
<blockquote><p>&#8220;Parlando di cobot, per design si intende sia la parte estetica e funzionale, quindi la <strong>semplicità di utilizzo e la struttura inclusiva</strong>, priva di asperità e spigoli pericolosi, sia la capacità di interagire con i tecnici umani&#8221; specifica <strong>Simone Paternich</strong>, docente di Design all&#8217;ISIA di Firenze, il primo istituto pubblico di livello universitario dedicato al disegno industriale. &#8220;I cobot&#8221; egli aggiunge &#8220;rappresentano l&#8217;effetto più evidente delle nuove tecnologie nel manifatturiero.</p></blockquote>
<p>La <strong>chiave</strong> della collaborazione tra uomo è cobot è <strong>un&#8217;interfaccia evoluta</strong> che permette alla macchina di interagire con logica e linguaggio simili a quelli naturali, cioè degli esseri umani.</p>
<blockquote><p>&#8220;Non servono, perciò&#8221; spiega <strong>Paternich</strong> &#8220;competenze elevate. Tutto si svolge in un ambiente lavorativo confortevole dove il cobot ha un aspetto rassicurante e impara continuamente a correggere le imprecisioni&#8221;, senza barriere fra colleghi &#8216;diversi&#8217;.</p></blockquote>
<p>&nbsp;</p>
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		<title>NSK partecipa allo sviluppo di una mano robotica altamente personalizzabile</title>
		<link>https://automazione-plus.it/nsk-partecipa-allo-sviluppo-di-una-mano-robotica-altamente-personalizzabile_156824/</link>
		<pubDate>Fri, 12 Apr 2024 08:51:31 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[belviolandistefano]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Notizie]]></category>
		<category><![CDATA[automazione]]></category>
		<category><![CDATA[Centro Aerospaziale Tedesco]]></category>
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		<description><![CDATA[<p>NSK e il Centro Aerospaziale Tedesco (DLR, Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt) stanno sviluppando una mano robotica che aiuterà ad automatizzare attività manuali, in particolare nell’industria dei servizi. Il concetto ruota attorno a una mano robotica personalizzabile nella quale ogni dito è un modulo che può essere configurato singolarmente, novità assoluta nel settore. Grazie [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="http://www.nsk.com" rel="nofollow">NSK</a> e il <strong>Centro Aerospaziale Tedesco (DLR, Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt)</strong> stanno sviluppando una mano robotica che aiuterà ad automatizzare attività manuali, in particolare nell’industria dei servizi. Il concetto ruota attorno a una mano robotica personalizzabile nella quale ogni dito è un modulo che può essere configurato singolarmente, novità assoluta nel settore. Grazie a una combinazione di versatilità e accessibilità dei costi, questo prodotto innovativo contribuirà all’automazione di attività manuali nelle quali è necessario afferrare un’ampia varietà di oggetti.</p>
<p>Diversi Paesi in tutto il mondo, molti dei quali in Europa, stanno fronteggiando gravi carenze di manodopera in numerosi settori. I robot in grado di svolgere compiti manuali rappresentano una valida soluzione per risolvere queste situazioni sempre più frequenti. Tuttavia, l’adozione dei robot non è ancora progredita a sufficienza nel commercio al dettaglio, nella ristorazione e in alcuni settori manifatturieri, dove le attività richiedono un alto grado di destrezza. Un fattore rilevante è il prezzo. Mentre il prezzo delle mani robotiche che possono afferrare oggetti dello stesso tipo o della stessa dimensione è contenuto, le mani robotiche in grado di afferrare un’ampia gamma di oggetti sono estremamente costose.</p>
<p>In questo contesto, NSK e il Centro Aerospaziale Tedesco stanno collaborando allo <strong>sviluppo di una mano robotica nella quale ogni dito è un modulo separato che può essere facilmente riconfigurato in base all’utilizzo specifico</strong>. I moduli delle dita consentono di realizzare mani robotiche con la configurazione minima richiesta per soddisfare le esigenze del cliente, potendo creare con la stessa facilità una mano capace di afferrare solo prodotti standard oppure una in grado di afferrare svariati oggetti.</p>
<p>Limitando la produzione a singoli moduli-dita, NSK punta a ottenere un costo unitario contenuto grazie alla produzione su larga scala. Questo approccio dovrebbe risultare estremamente interessante per le aziende che devono realizzare applicazioni che richiedono movimenti fluidi delle dita, facilità di modifica del layout e posizionamento ottimizzato dei moduli-dita.</p>
<p>Il <strong>movimento fluido e la presa delicata degli oggetti più svariati vengono garantiti dalla tecnologia “wire drive”</strong> (guida tramite fili) del Centro Aerospaziale Tedesco, mentre il meccanismo magnetico distaccabile brevettato da NSK aiuta a velocizzare e facilitare la modifica del layout dei moduli-dita, che possono essere attaccati o staccati semplicemente agendo su una levetta. Per quanto riguarda il posizionamento dei moduli-dita, la tecnologia dei gemelli digitali di NSK ha consentito di sviluppare un algoritmo che ottimizza questa attività in base alle dimensioni e alla forma dell’oggetto.</p>
<p>Per contribuire alla meccanizzazione e all’automazione in un ampio ventaglio di settori, fra cui ristorazione, commercio al dettaglio, manifattura, logistica e agricoltura, NSK ha cominciato a proporre la soluzione agli integratori di sistemi robotici e a clienti che già utilizzano apparecchiature robotizzate. I test sul campo cominceranno a breve.</p>
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		<item>
		<title>Un servizio clienti di livello superiore con Universal Robots</title>
		<link>https://automazione-plus.it/un-servizio-clienti-di-livello-superiore-con-universal-robots_156307/</link>
		<pubDate>Tue, 26 Mar 2024 09:18:18 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[ilariadepoli]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Notizie]]></category>
		<category><![CDATA[Alumotion]]></category>
		<category><![CDATA[cobot]]></category>
		<category><![CDATA[customer experience]]></category>
		<category><![CDATA[Customer Success]]></category>
		<category><![CDATA[customer success manager]]></category>
		<category><![CDATA[robot]]></category>
		<category><![CDATA[robotica]]></category>
		<category><![CDATA[servizio]]></category>
		<category><![CDATA[servizio clienti]]></category>
		<category><![CDATA[Universal Robots]]></category>
		<category><![CDATA[UR]]></category>

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		<description><![CDATA[<p>Universal Robots offre ai propri clienti l&#8217;accesso a un nuovo servizio unico, gratuito, personalizzato, mettendo al loro servizio una nuova figura di consulente per semplificare l’implementazione dell’automazione: il customer success manager. Il Programma di Customer Success Progettato per aiutare i clienti, sia nuovi che consolidati, a ottenere il massimo dai loro cobots, il Programma di [&#8230;]</p>
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]]></description>
				<content:encoded><![CDATA[<p>Universal Robots offre ai propri clienti l&#8217;accesso a un <strong>nuovo servizio unico, gratuito, personalizzato,</strong> mettendo al loro <strong>servizio</strong> una nuova figura di consulente per semplificare l’implementazione dell’automazione: il <strong>customer success manager</strong>.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Il Programma di Customer Success</span></h4>
<p>Progettato per aiutare i clienti, sia nuovi che consolidati, <strong>a ottenere il massimo dai loro cobots</strong>, il Programma di Customer Success prevede che i <strong>Customer Success Managers</strong> offrano le loro competenze di riferimento nel settore e strategie personalizzate per supportare i clienti sia nella fase di implementazione che nell&#8217;ottimizzazione dell&#8217;uso dei loro cobots.</p>
<blockquote><p>&#8220;Sappiamo che i nostri clienti hanno grandi aspettative, e i nostri Customer Success Managers contribuiranno a garantire che l&#8217;investimento nei cobot porti anche a grandi rendimenti&#8221; commenta <strong>Enrico Rigotti</strong>, country Manager Italy. &#8220;Universal Robots è conosciuta per aver introdotto il primo cobot sul mercato e per essere stata una pioniera nell&#8217;industria. Il Programma di Customer Success è la nostra interpretazione di un servizio innovativo e moderno ed è una testimonianza del nostro impegno verso il successo di ogni cliente&#8221;.</p></blockquote>
<p>Tutti i clienti di <a href="http://www.universal-robots.com/it" target="_blank" rel="nofollow">Universal Robots</a> possono beneficiare del <a href="https://www.universal-robots.com/customer-success/" target="_blank" rel="nofollow">Programma</a> <strong>senza costi aggiuntivi</strong>.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Dai principianti agli esperti</span></h4>
<p>I Customer Success Managers saranno in grado di aiutare tutti i clienti, dai principianti nell&#8217;automazione agli utenti esperti di robot. I principianti otterranno l&#8217;orientamento di cui hanno bisogno per far funzionare i loro cobot rapidamente, con il Customer Success Manager che dedicherà il tempo necessario per comprendere l&#8217;operazione e le esigenze del cliente. I clienti, oltre alla fase di implementazione, possono beneficiare del nuovo programma in vari modi.</p>
<p>Investendo tempo nella costruzione di relazioni approfondite con le aziende, il Customer Success Manager può massimizzare l&#8217;impatto trasformativo dei cobot di ciascun cliente. I clienti possono utilizzare l&#8217;approfondita competenza tecnica di UR per trasformare le informazioni in strategie che possono offrire un vantaggio competitivo e un ritorno sull&#8217;investimento significativo.</p>
<p>Il Programma di Customer Success offre anche consulenza e supporto on-demand per supportare le aziende e far funzionare i processi in modo efficiente e senza intoppi.</p>
<blockquote><p>&#8220;Questo significa niente più ricerche senza scopo su Internet. Niente più tentativi ed errori. Solo consigli rapidi e affidabili esattamente quando ne hai bisogno&#8221;, continua <strong>Rigotti</strong>.</p></blockquote>
<h4><span style="color: #ff6600">Un supporto anche per i distributori</span></h4>
<p>I <strong>Customer Success Manager</strong> svolgono anche un ruolo nel rendere il supporto operativo dei distributori più efficiente e utile per i clienti:</p>
<blockquote><p>&#8220;Per noi rappresenta un aiuto prezioso&#8221; conferma <strong>Rosario Salvia</strong>, sales manager di <strong>Alumotion</strong>, distributore certificato UR. Il customer success manager supporta il cliente prima e dopo la vendita. Da un lato illustra i servizi aggiuntivi, inclusi quelli formativi della UR Academy, e guida il cliente nella loro attivazione in fase di acquisto. Dall’altro lo supporta anche nel post vendita&#8221;.</p>
<p>&#8220;Un nostro cliente, grazie al monitoraggio da remoto ha potuto attivare estensioni di garanzia sui cobot di cui era già in possesso. Una possibilità che gli è stata comunicata proprio dal customer success manager. In definitiva è una figura che non solo supporta il cliente finale, ma rende più fluida la comunicazione fra noi distributori e il cliente perché fornisce molte informazioni preziose e migliora l’esperienza d’uso dell’end user&#8221; conclude Salvia.</p>
<p>&#8220;L’obiettivo è quello di supportare i clienti&#8221; spiega <strong>Gianfranco Serecchia</strong>, Customer Success Manager UR, &#8220;aiutarli ad orientarsi attraverso la vastissima offerta dell’universo UR e, una volta comprese necessità ed esigenze, orientarli verso tutte le risorse messe a disposizione. Questo nella parte di progettazione e implementazione dell’automazione&#8221;.</p>
<p>&#8220;Una volta installato il cobot sono a disposizione del cliente per ottimizzarne i parametri operativi, monitorare le funzione e assicurarmi che il cobot renda al massimo delle sue possibilità. In sostanza supportiamo il cliente lungo le fasi principali della customer journey, assicurandoci che l’automazione renda al massimo e che il progetto del cliente abbia il pieno successo&#8221; ribadisce Serecchia.</p></blockquote>
<p><em>Fonte foto Pixabay_geralt</em></p>
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		<item>
		<title>I robot AMR di Bosch Rexroth automatizzano l’intralogistica aziendale</title>
		<link>https://automazione-plus.it/i-robot-amr-di-bosch-rexroth-automatizzano-lintralogistica-aziendale_155932/</link>
		<pubDate>Thu, 14 Mar 2024 08:53:46 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[bellintani]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Prodotti]]></category>
		<category><![CDATA[AMR]]></category>
		<category><![CDATA[automotive]]></category>
		<category><![CDATA[Bosch Rexroth]]></category>
		<category><![CDATA[CMD]]></category>
		<category><![CDATA[intralogistica]]></category>
		<category><![CDATA[robot]]></category>
		<category><![CDATA[robot mobili]]></category>

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		<description><![CDATA[<p>CMD, realtà globale del mondo automotive, grazie ai robot AMR di Bosch Rexroth rende più sicura ed efficace la fase di trasporto del materiale primario dal magazzino alle linee di produzione. L’urgenza di automatizzare i sistemi di movimentazione e di trasporto all’interno di uno stabilimento ha in un primo momento riguardato quasi esclusivamente aziende di [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="https://www.cmdengine.com/" rel=""><strong>CMD</strong></a>, realtà globale del mondo automotive, grazie ai <strong>robot AMR</strong> di <a href="https://www.boschrexroth.com/it/it/" rel=""><strong>Bosch Rexroth</strong></a> rende più sicura ed efficace la fase di trasporto del materiale primario dal magazzino alle linee di produzione.</p>
<p>L’urgenza di automatizzare i sistemi di movimentazione e di trasporto all’interno di uno stabilimento ha in un primo momento riguardato quasi esclusivamente aziende di grandi dimensioni, stante la loro capacità di poter ammortizzare in tempi contenuti il massiccio investimento necessario. Complici il progressivo contenimento dei costi dei robot collaborativi e la loro evoluzione dal punto di vista della semplicità di programmazione, installazione, utilizzo e di sicura e garantita co-esistenza con l’operatore, anche le piccole e medie imprese hanno potuto soddisfare l’esigenza di rendere automatici i processi di asservimento macchine, così da non dover gestire manualmente l’intero trasporto del materiale primario dal magazzino alla linea di produzione.</p>
<p>Ambizione manifestata e dichiarata di tante realtà, manifatturiere in primis, era usufruire di robot automatici che collegassero tutto il flusso di valore all’interno della fabbrica, così da garantire risparmi di tempo e miglioramenti nella qualità del prodotto, intesa innanzitutto come robusto contenimento degli scarti di produzione.</p>
<p>È sulla base di questi principi che <strong>CMD ha deciso di introdurre quella che è risultata essere per la società stessa la soluzione ottimale in ottica di intralogistica, cioè dotarsi di una flotta di robot intelligenti.</strong> La scelta della società fondata a Caserta poco più di mezzo secolo fa, trasformatasi progressivamente da piccola officina ad industria globale il cui core business verte sulla lavorazione di precisione di un’ampia serie di parti meccaniche automotive (basamenti, testate, cambi, coppe olio, sistemi di iniezione e altri prodotti motoristici), è caduta per un ventaglio di ragioni sui robot collaborativi di Bosch Rexroth.</p>
<p>Nella valutazione di CMD su quale potesse essere l’AMR (Autonomous Mobile Robot) ideale rispetto alla gamma messa a disposizione dai vari competitor presenti sul mercato, si sono rivelate <strong>vincenti le caratteristiche peculiari del prodotto marchiato Bosch Rexroth</strong>. Sull’esito dell’indagine condotta dal cliente, inerente in prima battuta alla valutazione dell’impatto aziendale conseguente all’inserimento di un sistema di movimentazione automatico, hanno pesato molteplici fattori. A favore di Bosch Rexroth hanno giocato l’assoluta “non necessità” di alcun riscontro fisico da installare sui pavimenti e sui muri dello stabilimento (vedi QR code, markers magnetici o catadiottri), essendo gli AMR dotati di laser scanner capaci di identificare puntualmente ostacoli a terra e al di sopra dell’area di funzionamento dei sensori, e la tecnologia SLAM che supporta il robot, tale da offrire totale autonomia al sistema a prescindere da ogni tipologia di problema evidenziabile all’interno del layout.</p>
<p>Va aggiunto che CMD vanta anche capacità di progettazione e di sviluppo software, e ciò ha ulteriormente agevolato l’integrabilità del sistema all’interno del suo plant. In particolare, <strong>il team Automazione della CMD ha valutato l&#8217;utilizzo di robot mobili (AMR) per ottimizzare le attività di movimentazione dei materiali all&#8217;interno delle linee di produzione.</strong></p>
<p><strong>Sistema no-code per missioni semplici</strong>: L&#8217;AMR di Bosch Rexroth si presta ad un utilizzo intuitivo per compiti di prelievo e deposito materiale punto-punto, senza la necessità di complesse programmazioni.</p>
<p><strong>Integrazione con le linee di produzione</strong>: Il team Automazione della CMD SpA ha sviluppato una programmazione specifica che permette all&#8217;AMR di integrarsi perfettamente con le linee di produzione esistenti. Grazie alle funzionalità avanzate che AMR di Bosch Rexroth rende disponibili.</p>
<p><strong>Lancio missioni in automatico e controllati tramite tramite AI</strong>: Il robot viene richiamato automaticamente dalla linea e integrato con un sistema di intelligenza artificiale (AI) che controlla e gestisce tutte le fasi del processo.</p>
<p><strong>Carico/scarico Celle robotizzate</strong>: Gestione del carico scarico delle isole robotizzate grazie all’integrazione software.</p>
<p>Numerosi sono i vantaggi. <strong>Tracciabilità diretta</strong>: L&#8217;integrazione con l&#8217;AI consente di ottenere una tracciabilità completa dei pezzi e dei componenti consegnati dall&#8217;AMR.</p>
<p><strong>Migliore efficienza</strong>: L&#8217;automazione delle attività di movimentazione materiali riduce i tempi di ciclo e aumenta la produttività.</p>
<p><strong>Riduzione degli errori</strong>: L&#8217;utilizzo dell&#8217;AMR elimina il rischio di errori umani durante la movimentazione dei materiali.</p>
<p><strong>Maggiore sicurezza</strong>: L&#8217;AMR elimina la necessità di utilizzare carrelli elevatori nelle aree di produzione, migliorando la sicurezza sul lavoro.</p>
<p>Il progetto pilota ha da principio coinvolto una linea di assemblaggio attraverso l’installazione di un solo AMR (è previsto in quest’anno l’ampliamento della flotta),</p>
<p>La gestione centralizzata delle navette, della mappa e delle missioni è garantita da una <strong>interfaccia di configurazione web-based e user friendly</strong>. Questo permette di collegarsi al software di gestione AMS aziendale e determinare il percorso delle navette, oltre alla possibilità di aggiungerne ulteriori.</p>
<p>È poi corretto definire “navigazione intelligente” quella dei robot di Bosch Rexroth, dal momento che ogni ostacolo identificato da una navetta costituisce un’informazione trasmessa in tempo reale all’intera flotta, contribuendo così a mantenere una mappa generale costantemente aggiornata. Nel caso specifico di CMD, il tipo di produzione diversificata che la caratterizza rendeva inoltre indispensabile prevedere possibili riconfigurazioni del plant: l’AMR su cui è caduta la scelta del cliente asseconda questo genere di richiesta, essendo in grado di individuare il percorso ottimale da coprire così da rilevare e schivare ostacoli precedentemente non presenti.</p>
<p>Evidenti, numerosi e tangibili i vantaggi conseguiti da CMD a seguito dell’ottimizzazione della propria intralogistica: <strong>risparmio dal punto di vista della creazione di buffer intermedi, garanzia dell’utilizzo di materiale corretto ed adeguato sopra le linee e ottenimento di un flusso praticamente privo di scarti di produzione.</strong></p>
<p><strong>La fabbrica può inoltre lavorare giorno e notte no-stop</strong>, con una conseguente semplificazione della gestione delle risorse, della movimentazione dei prodotti e dell’ottimizzazione dei processi stessi. Dulcis in fundo, l’AMR può essere configurato per ogni singolo stabilimento, garantendo così una soluzione customizzata per ogni tipologia di sito produttivo.</p>
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		<item>
		<title>Calibrazione e precisione nei robot</title>
		<link>https://automazione-plus.it/calibrazione-e-precisione-nei-robot_155603/</link>
		<pubDate>Wed, 13 Mar 2024 08:10:23 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[alessandrapelliconi]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Articoli]]></category>
		<category><![CDATA[Keba]]></category>
		<category><![CDATA[Kemro X]]></category>
		<category><![CDATA[norma ISO 9283]]></category>
		<category><![CDATA[robot]]></category>

		<guid isPermaLink="false">https://automazione-plus.it/?p=155603</guid>
		<description><![CDATA[<p>Keba propone Kemro X, la soluzione hardware e software per l’analisi, la simulazione, il controllo e la calibrazione dei robot Da quando i robot industriali sono stati introdotti negli anni ‘50, sono cambiate in modo radicale sia le specifiche di progetto che i metodi di realizzazione. Originariamente, il loro impiego era focalizzato ad assolvere compiti [&#8230;]</p>
<p><i>Questo articolo <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it/calibrazione-e-precisione-nei-robot_155603/">Calibrazione e precisione nei robot</a> è stato pubblicato originariamente su <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it">Automazione Plus</a>.</i></p>
]]></description>
				<content:encoded><![CDATA[<p>Keba propone Kemro X, la soluzione hardware e software per l’analisi, la simulazione, il controllo e la calibrazione dei robot</p>
<p>Da quando i robot industriali sono stati introdotti negli anni ‘50, sono cambiate in modo radicale sia le specifiche di progetto che i metodi di realizzazione. Originariamente, il loro impiego era focalizzato ad assolvere compiti ripetitivi di presa e deposito di oggetti, con requisiti di precisione poco stringenti. In seguito, l’accuratezza nell’esecuzione delle traiettorie è aumentata attraverso meccaniche più leggere, azionamenti elettrici, riduttori di precisione, tutto gestito da controllori più moderni, in grado di eseguire programmi di controllo delle traiettorie più avanzati. Scostamenti di traiettoria inferiori a 1 mm sono oggi molto comuni; tuttavia, vi è una comprensibile difficoltà nel momento in cui sono richieste prestazioni ancora più precise. Sono diverse le applicazioni che richiedono un livello di accuratezza inferiore a 0,1 mm, per esempio il taglio e la saldatura laser, le tecnologie di coating o la stampa 3D, dove gli spessori di ricopertura richiedono uniformità o misure molto precise. In materia di precisione, i progettisti si sono per lo più concentrati sui sistemi meccanici, in modo da renderli il più possibile vicini a un sistema ideale. Oggi, il trend tecnologico si concentra sulla maggiore capacità di calcolo e sulla tecnica di misura, finalizzate ad aumentare la precisione del controllo. Le caratteristiche e le imprecisioni del sistema meccanico possono essere integrate nel sistema di controllo in modo da consentire una previsione di scostamento dal modello previsto. Focalizzarsi sulla calibrazione dei robot e sulle funzioni di compensazione ha generato i migliori risultati, specie nella produzione di serie.</p>
<h4>La validazione dei robot, indispensabile per la precisione finale</h4>
<p>La norma ISO 9283 definisce metodi di misura e criteri di calcolo riguardo a diversi aspetti della precisione. Questo standard specifica parametri sia statici, sia dinamici e consente di comparare facilmente la caratterizzazione dei robot, anche di diversi costruttori. Inoltre, definisce una procedura di validazione correlata a formule precise per il calcolo delle prestazioni di precisione. Tuttavia, questi standard rispondono in modo generico ai requisiti di precisione e non sono completamente adeguati ai diversi livelli richiesti dalle singole applicazioni. Per questo motivo occorre determinare altri fattori, quali lo spazio di lavoro, la forma delle traiettorie e le velocità richieste. È pertanto indispensabile effettuare verifiche incrociate sulle prestazioni di precisione raggiunte nell’ambiente di esecuzione dell’applicazione.</p>
<h4>Fattori fondamentali per incrementare la precisione dei robot</h4>
<p>Raggiungere la precisione richiesta per i movimenti di un robot o per una specifica applicazione, minimizzando l’impegno progettuale e, di conseguenza, l’impatto economico, richiede una profonda conoscenza dei fattori che incidono sulla precisione, quali la geometria del robot e le caratteristiche degli organi meccanici. Per generare un modello di compensazione affidabile i progettisti devono essere in grado di individuare con esattezza gli elementi critici della catena cinematica, alcuni dei quali possono avere un effetto significativo sull’accuratezza finale; nello specifico si parla di: geometria del robot; organi meccanici come i riduttori e le relative prestazioni in termini di elasticità, giochi all’inversione del moto, isteresi o attriti sugli ingranaggi; limitata rigidità dovuta a elasticità dei giunti o limiti dei cuscinetti; errori dei servoattuatori; vibrazioni. Per ottimizzare il modello di compensazione, l’incidenza dei singoli fattori è strettamente legata al tipo di cinematica. È pertanto molto importante identificare i fattori più significativi per poter creare un modello di compensazione affidabile e specifico per ogni applicazione. Occorre anche tenere presente che maggiore sarà il numero di parametri da inserire nel modello di compensazione, maggiore sarà la complessità per effettuare la calibrazione e la validazione del modello stesso. Inoltre, un modello di compensazione complesso e con molti parametri può risultare inaffidabile e inefficace, con il conseguente peggioramento della precisione finale.</p>
<h4>Obiettivi dell’accuratezza</h4>
<p>La caratterizzazione dell’accuratezza di un robot è un’operazione di per sé complessa, poiché esistono differenti specifiche che dipendono dalle caratteristiche della singola applicazione. Le strategie di calibrazione e compensazione di un robot possono variare a seconda delle condizioni applicative; può capitare, quindi, che, dopo aver valutato i diversi fattori di influenza, si comprenda come il risultato ottimale per il controllo preciso di un’applicazione possa essere raggiunto con uno sforzo inferiore rispetto a quanto ipotizzato inizialmente.</p>
<h4>Precisione statica, assoluta e ripetibilità</h4>
<p>Come accennato, le specifiche dei robot industriali più comuni fanno solitamente riferimento a valori di precisione inferiori a 0,1 mm. Questi valori si riferiscono alla precisione statica, dove la prestazione è validata da un test che misura la precisione con cui un robot è in grado di ritornare in un punto predefinito, dopo aver percorso una certa traiettoria. Tuttavia, va considerato che nelle applicazioni pratiche vi sono altri due aspetti importanti da considerare: la precisione assoluta e la ripetibilità dinamica. La ripetibilità dinamica descrive con quanta precisione un determinato percorso viene ripetuto. La precisione assoluta rappresenta il risultato di precisione più difficile da raggiungere. Infatti, la precisione assoluta è definita come la tolleranza con cui un robot percorre qualsiasi percorso all’interno della sua area di lavoro rispetto alla traiettoria programmata. Bisogna considerare però che la precisone richiesta da ogni singola applicazione può differire anche di diversi ordini di grandezza. La specifica della precisione deve tenere conto dei requisiti dell’applicazione, per esempio: il target è un punto o un percorso? La posizione del pezzo deve essere misurata rispetto alla posizione del robot o rispetto ad altri riferimenti? Le traiettorie percorse saranno sempre le stesse o saranno diverse a ogni ciclo? Considerando che le nuove frontiere per le applicazioni robotiche di precisione sono il taglio e la saldatura laser, la verniciatura con tecnologia ink-jet, il micro-assemblaggio e l’additive manufacturing, le tecniche di calibrazione e compensazione sono fattori determinanti per la robotica del futuro.</p>
<h4>Keba propone Kemro X</h4>
<p>I controllori robotici Keba possono eseguire un modello dinamico per cinematiche robotiche seriali e parallele. I parametri del modello dinamico possono essere acquisiti dai dati di progetto, o possono essere ricavati da una procedura di identificazione. Il modello dinamico contiene anche i parametri di attrito, la cui precisa compensazione garantisce un’elevata precisione, sia nell’esecuzione di traiettorie a bassa velocità, sia in situazioni in cui i giunti invertono direzione. Il software di controllo dei robot Keba dispone di funzioni per la calibrazione dei robot che utilizzano laser tracker o altri dispositivi di misura esterni. I risultati della calibrazione possono essere importati direttamente nella configurazione del robot, evitando così problemi di conversione dei dati. Le funzionalità avanzate di calibrazione robotica integrate in Kemro X non considerano solo i parametri geometrici, ma anche l’elasticità degli ingranaggi. Il software di controllo robotico Keba supporta inoltre le procedure di validazione dei robot. È possibile generare programmi robotici secondo lo standard ISO 9283, eseguire le misurazioni e calcolare i risultati di precisione secondo lo standard. Quando si utilizza un laser tracker con interfaccia realtime, sono supportate le misure dinamiche. Questa funzione è particolarmente importante per le applicazioni che richiedono un’elevata precisione lungo l’intera traiettoria di movimento. L’analisi può essere utilizzata per incrementare l’accuratezza, suggerendo una migliore calibrazione, una diversa compensazione delle caratteristiche meccaniche, l’ottimizzazione dei loop di servo-controllo o anche indicazioni su dove intervenire per migliorare la meccanica. Oltre alle citate funzionalità software, a livello hardware la piattaforma Kemro X comprende CPU di controllo e di sicurezza scalabili in grado di gestire programmi PLC, motion e multi-robot, HMI da pannello e palmari, anche con tecnologia wireless, drive muti-asse estremamente compatti ed efficienti e una gamma di servomotori molto estesa. Kemro X è in grado di soddisfare sia i più stringenti requisiti dei costruttori di robot, sia la flessibilità richiesta dai costruttori di macchine automatiche che vogliono integrare funzionalità motion e robotiche facendole interagire tra loro nella stessa piattaforma di controllo.</p>
<p><strong>Keba &#8211; www.keba.com/it/home</strong></p>
<p><a href="https://automazione-plus.it/brochure/ao/452/80/">Scarica il pdf</a></p>
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		<title>RoboDK e Comau collaborano per una migliore simulazione robotica</title>
		<link>https://automazione-plus.it/robodk-e-comau-collaborano-per-una-migliore-simulazione-robotica_155763/</link>
		<pubDate>Thu, 07 Mar 2024 07:46:46 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[ilariadepoli]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Notizie]]></category>
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		<description><![CDATA[<p>RoboDK, pioniere nel mondo della simulazione robotica e della programmazione offline, annuncia la sua partnership strategica con Comau, noto a livello globale nelle soluzioni di automazione avanzata e produttore di robot. L&#8217;ultima versione del software Comau Roboshop Next Gen si integra perfettamente con RoboDK, rendendo la simulazione più avanzata. Una collaborazione strategica Questa collaborazione consolida [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a href="https://robodk.com/it/" target="_blank" rel="">RoboDK</a>, pioniere nel mondo della <strong>simulazione robotica e della programmazione offline</strong>, annuncia la sua <strong>partnership strategica con </strong><a href="https://www.comau.com/it/" target="_blank" rel="">Comau</a>, noto a livello globale nelle soluzioni di automazione avanzata e produttore di robot. L&#8217;ultima versione del <strong>software Comau Roboshop Next Gen</strong> si integra perfettamente con RoboDK, rendendo la <strong>simulazione più avanzata</strong>.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Una collaborazione strategica</span></h4>
<p>Questa collaborazione consolida la presenza di RoboDK sul mercato OEM, segnando un passo significativo come soluzione integrata. Gli utenti Comau possono ora usufruire dei vantaggi di RoboDK direttamente grazie all&#8217;integrazione di RoboDK nella suite software Roboshop Next Gen di Comau. Questa integrazione consente agli utenti di <strong>simulare</strong> e <strong>programmare facilmente</strong> i robot utilizzando <strong>caratteristiche CAD avanzate</strong> per il percorso, importare modelli 3D, rilevare collisioni, integrarsi con assi esterni come tavole girevoli e slitte lineari, supportare più celle robotiche nello stesso progetto, migliorare l&#8217;integrazione con il software CAD/CAM e utilizzare funzioni di simulazione avanzate come nastri trasportatori e pinze. Ciò consente ai programmatori di robot Comau di utilizzare facilmente i robot Comau per applicazioni di produzione avanzate come la lavorazione robotizzata o la stampa 3D.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Simulazione robotica realistica</span></h4>
<p>Oltre a questi vantaggi tecnici, la collaborazione introduce anche il supporto per la <strong>simulazione robotica realistica (RRS),</strong> fornendo stime accurate del percorso e del tempo di ciclo. Questo progresso mira a fornire alle aziende una chiara comprensione del comportamento dei robot e dettagli precisi sui tempi di ciclo, garantendo operazioni robotiche più efficienti e ottimizzate.</p>
<p>Utilizzando RoboDK sarà quindi possibile creare un programma in modo molto intuitivo. Poi, attraverso Roboshop Next Gen, può essere eseguito in un ambiente simulato con un robot controller virtuale ed infine implementato su un vero robot.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">I commenti</span></h4>
<p>Sebbene questa partnership segni un passo significativo per le soluzioni integrate, RoboDK rimane impegnata nei suoi continui sforzi di collaborazione con vari partner, rafforzando la sua dedizione a rendere <strong>l&#8217;automazione più accessibile in tutti i settori</strong>.</p>
<blockquote><p><strong>Phillip</strong> del team RoboDK condivide le sue opinioni sulla collaborazione: &#8220;Lavorando a stretto contatto con Comau, siamo stati in grado di migliorare la nostra integrazione con i controller dei robot Comau, mantenendo tutto retrocompatibile. Il livello di integrazione risultante da questa partnership è estremamente vantaggioso per tutti gli utenti Comau&#8221;.</p>
<p><strong>Albert Nubiola</strong>, CEO e fondatore di RoboDK, commenta: &#8220;Siamo entusiasti di collaborare con Comau e di portare le funzionalità di simulazione avanzate di RoboDK nel software Roboshop a un prezzo imbattibile. Lavorando insieme, siamo stati in grado di rendere la simulazione avanzata più accessibile&#8221;. E prosegue: &#8220;La nostra missione è costruire una piattaforma software in cui gli utenti possano programmare qualsiasi braccio robotico utilizzando lo stesso software, democratizzando la simulazione e la programmazione dei robot. La partnership con Comau, uno dei principali produttori di robot al mondo, è un momento cruciale per noi&#8221;.</p></blockquote>
<h4><span style="color: #ff6600">Chi è RoboDK </span></h4>
<p>RoboDK si distingue per l&#8217;adozione di tecnologie moderne, distinguendosi così dai concorrenti che si affidano a framework software meno recenti e più costosi. Con strumenti moderni, integrazioni, prezzi competitivi e una serie di funzioni complementari, tra cui funzioni CAD-to-path avanzate, integrazioni con software CAD/CAM, controllo delle collisioni, prevenzione della singolarità, calibrazione dei robot e programmazione offline indipendente dal marchio, RoboDK si distingue come leader. Gli utenti possono accedere gratuitamente a documentazione e librerie complete. Inoltre, il sito web, la documentazione e il canale YouTube di RoboDK offrono una ricca raccolta di tutorial.</p>
<h4><span style="color: #ff6600">Il commento di Comau</span></h4>
<p><strong>Alessandro Piscioneri</strong>, Responsabile dello sviluppo dei prodotti e delle soluzioni di automazione avanzata di Comau, commenta:</p>
<blockquote><p>&#8220;Comau ha recentemente lanciato l&#8217;ultima versione di RoboShop Next Gen, che consente ai nostri clienti e partner di programmare i nostri robot e simularne le funzionalità in modo semplice e rapido. Grazie alla collaborazione con RoboDK, un&#8217;azienda veramente innovativa nella programmazione robotica e nella simulazione 3D, le aziende possono creare i propri ambienti virtuali e simulare le proprie applicazioni in pochi minuti, utilizzando il software di Comau. È importante sottolineare che questa soluzione è rivolta sia ai programmatori esperti che a quelli esordienti, nello sforzo di rendere la robotica più facile da progettare e utilizzare. Questa è una priorità per noi e stiamo investendo molto in questa direzione&#8221;.</p></blockquote>
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		<title>Fanuc alla fiera Didacta 2024 per promuovere la robotica nelle scuole</title>
		<link>https://automazione-plus.it/fanuc-alla-fiera-didacta-2024-per-promuovere-la-robotica-nelle-scuole_155707/</link>
		<pubDate>Wed, 06 Mar 2024 11:35:40 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[bellintani]]></dc:creator>
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		<category><![CDATA[Fiera Didacta Italia]]></category>
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		<description><![CDATA[<p>Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro è costato all’Italia 38 miliardi di euro solo nel 2022. L’attuale offerta formativa complessiva potrebbe riuscire a soddisfare solo il 60% della domanda potenziale nel prossimo quinquennio, con una carenza di laureati in discipline STEM stimata in circa 6.000 unità l’anno, con picchi particolarmente critici nell’ambito della [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><strong>Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro è costato all’Italia 38 miliardi di euro solo nel 2022</strong>. L’attuale offerta formativa complessiva potrebbe riuscire a soddisfare solo il 60% della domanda potenziale nel prossimo quinquennio, con una carenza di laureati in discipline STEM stimata in circa 6.000 unità l’anno, con picchi particolarmente critici nell’ambito della meccatronica, come rilevato dal report di Unioncamere sulle previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia (2023-2027).</p>
<p>È evidente come sia necessario un coinvolgimento attivo nel percorso formativo dei giovani studenti da parte delle aziende, in quanto futuro sbocco professionale per migliaia di neodiplomati e neolaureati. Ed è partendo da queste premesse che <a href="https://www.fanuc.eu/it/it" rel="nofollow"><strong>Fanuc Italia</strong></a>, produttore mondiale di automazione industriale con i suoi robot, sistemi CNC e macchine utensili, conferma anche quest’anno la partecipazione alla fiera <strong>Didacta</strong>, la manifestazione dedicata all’innovazione nel mondo della scuola che si terrà a Firenze alla Fortezza da Basso dal 20 al 22 marzo.</p>
<p>Protagonisti assoluti dello spazio espositivo di Fanuc nel padiglione Spadolini piano inferiore K21 saranno il <strong>Laboratorio di robotica e automazione</strong> e il <strong>Corso certificato di programmazione robotica di Fanuc  e Sanoma</strong>, casa editrice di riferimento a livello europeo nel settore scolastico ed educational.</p>
<p>La sinergia tra la cella robotizzata, che comprende un robot industriale Fanuc ER-4iA e il software di simulazione offline Roboguide, e il corso di 40 ore teoriche e pratiche che porta al conseguimento della certificazione in programmazione robotica, permetterà agli studenti di diventare tecnici della robotica, ovvero figure professionali che gestiscono, controllano e manutengono i robot sulle linee produttive.</p>
<p>“Il percorso ideato da Fanuc e Sanoma è funzionale e innovativo, in quanto abbina alla formazione fatta di lezioni in presenza con i docenti e sessioni di e-learning una serie di esercitazioni pratiche stimolanti che comprendono anche una piattaforma immersiva con elementi di gamification”, spiega Mirko Cazzaniga, Education Business Developer di Fanuc Italia. “Il nostro obiettivo è quello di portare i robot tra i banchi di scuola e diffondere la cultura dell’automazione in ambito scolastico contribuendo a scardinare il pregiudizio di una scuola lontana dalla realtà e poco attrattiva per le nuove generazioni”.</p>
<p>Fanuc illustrerà a studenti e docenti i vantaggi di questa iniziativa nel corso degli appuntamenti live presso il proprio stand “<strong>Laboratori Fanuc di CN e robotica per le scuole, percorso di certificazione delle competenze nel campo della robotica</strong>”, che si terranno ogni giorno alle ore 10:45 e 14:45. I seminari presenteranno le nuove tecnologie didattiche Fanuc Edu per il mondo della scuola e introdurranno inoltre la novità del Corso certificato di programmazione a Controllo Numerico, che andrà ad affiancare la certificazione in programmazione robotica con questa nuova competenza.</p>
<p>“Un ulteriore stimolo che metteremo in campo per avvicinare i ragazzi al mondo della produzione industriale sono le Olimpiadi di Fanuc , una competizione dove verrà premiato il talento dei giovani partecipanti che si distingueranno nella programmazione di robot e di controlli numerici”, afferma Cazzaniga.</p>
<p>Dopo il debutto dello scorso anno, che ha visto trionfare il team composto da Giorgia Caligaris e Riccardo Pica dell’ISIS Brignoli-Einaudi-Marconi di Staranzano (GO), a riprova che l’uguaglianza di genere è un traguardo raggiungibile nella meccatronica, la nuova edizione delle Olimpiadi di Fanuc si terrà nei giorni 13 e 14 maggio 2024 presso la sede italiana di Lainate (MI).</p>
<p>Didacta avrà luogo dal 20 al 22 marzo 2024 a Firenze presso la fortezza da Basso. La fiera è promossa da Firenze Fiera con il coordinamento scientifico di InDire la collaborazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito. La manifestazione si rivolge a tutto il personale che opera nelle scuole di ogni ordine e grado, e prevede workshop formativi, seminari, convegni ed eventi proposti da enti e aziende.</p>
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		<title>Anche quest&#8217;anno RobotHeart sarà al centro di 34.BI-MU</title>
		<link>https://automazione-plus.it/anche-questanno-robotheart-sara-al-centro-di34-bi-mu_155648/</link>
		<pubDate>Tue, 05 Mar 2024 09:00:41 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[belviolandistefano]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Notizie]]></category>
		<category><![CDATA[Bi-Mu]]></category>
		<category><![CDATA[Giornata della Robotica]]></category>
		<category><![CDATA[robot]]></category>
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		<category><![CDATA[SIRI]]></category>

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		<description><![CDATA[<p>Forte del successo della prima edizione, RobotHeart, il progetto espositivo dedicato al mondo della robotica e ospitato per la prima volta nel 2022 da BI-MU, torna al centro della biennale internazionale della macchina utensile, in scena a fieramilano Rho dal 9 al 12 ottobre 2024, proponendosi di fatto come l&#8217;appuntamento di riferimento in Italia dedicato al settore dei robot [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p style="font-weight: 400">Forte del successo della prima edizione, <strong>RobotHeart</strong>, il progetto espositivo dedicato al mondo della robotica e ospitato per la prima volta nel 2022 da <a href="http://bimu.it" rel="nofollow">BI-MU</a>, torna al centro della<strong> biennale internazionale della macchina utensile, in scena a fieramilano Rho dal 9 al 12 ottobre 2024, </strong>proponendosi di fatto come l&#8217;appuntamento di riferimento in Italia dedicato al settore dei robot industriali.</p>
<p style="font-weight: 400">La conferma in blocco degli espositori protagonisti di <strong>RobotHeart</strong>, l’adesione di nuovi player che non c’erano l’anno del debutto insieme all’interesse manifestato dai numerosi System Integrator italiani (e non) confermano quanto il progetto sia stato apprezzato da questo mondo che, da tempo, sentiva l’esigenza di avere in Italia un evento focalizzato su robotica, automazione, tecnologie ad essa connesse, componenti, sistemi e intelligenza artificiale.</p>
<p style="font-weight: 400">A completamento della proposta di <strong>RobotHeart di 34.BI-MU, </strong>oltre a<strong> </strong>costruttori e integratori, vi saranno università e rappresentanti del mondo accademico e della ricerca, spin-off e start-up, a figurare le molteplici sfaccettature di un comparto che risulta oggi decisivo per la competitività del sistema industriale, una sinergia vincente tra tecnologia robotica, intelligenza artificiale e creatività.</p>
<p style="font-weight: 400">Patrocinata da <strong>SIRI</strong>, l’associazione italiana di robotica e automazione, e organizzata da EFIM-Ente Fiere Italiane Macchine, <strong>RobotHeart</strong>, non è &#8220;solo&#8221; area espositiva per l’incontro tra domanda e offerta di tecnologie di automazione, ma è anche <strong>laboratorio di idee</strong>, luogo di produzione di cultura e conoscenza, punto di riferimento e aggiornamento per quanti operano nel comparto.</p>
<p style="font-weight: 400">In ragione di ciò, l’esposizione di tecnologia sarà nuovamente affiancata da una ricca proposta culturale che si concretizzerà in diversi appuntamenti di approfondimento tematico raccolti per lo più nella<strong> Giornata della Robotica</strong> che vedrà, <strong>venerdì 11 ottobre</strong>, all’interno dell’arena <strong>BI-MUpiù</strong>, oltre alla batteria di<strong> speech</strong> <strong>a cura delle imprese espositrici, un ricco programma di incontri a cura delle principali organizzazioni </strong>in rappresentanza del settore, quali <strong>IFR</strong>, International Federation of Robotics,<strong> SIRI, I-RIM, </strong>Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti, <strong>AIIA, </strong>l’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale, e <strong>UCIMU-Sistemi per Produrre</strong>.</p>
<p style="font-weight: 400">La presenza di tutti questi attori che rappresentano il mondo della robotica sottolinea l&#8217;importanza crescente di RobotHeart di BI-MU che, <strong>Marina Bill</strong>, presidente di IFR, dopo la visita nel 2022, ha scelto come sede della annuale (2024) Assemblea della Federazione Internazionale.</p>
<p style="font-weight: 400"><strong>RobotHeart si rivolge a tutti i settori manifatturieri</strong>: dalla meccanica alle macchine utensili, dall’elettronica all’automotive, dal food and beverage al farmaceutico, dalla logistica al packaging, dal biomedicale alla cosmetica, puntualmente rappresentati tra le fila dei visitatori di BI-MU che, nell&#8217;edizione 2022, totalizzò circa 50.000 ingressi, un risultato decisamente interessante per gli espositori, in ragione anche (e soprattutto) della qualità delle presenze.</p>
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		<item>
		<title>New entry nella famiglia Motoman</title>
		<link>https://automazione-plus.it/new-entry-nella-famiglia-motoman_155589/</link>
		<pubDate>Mon, 04 Mar 2024 16:29:54 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[belviolandistefano]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Prodotti]]></category>
		<category><![CDATA[applicazioni di hygienic design]]></category>
		<category><![CDATA[Motoman]]></category>
		<category><![CDATA[robot]]></category>
		<category><![CDATA[yaskawa]]></category>

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		<description><![CDATA[<p>Yaskawa ha recentemente rilasciato sul mercato una nuova serie di robot Motoman denominata HD, pensata per soddisfare i più severi standard richiesti in applicazioni di hygienic design come quelle tipiche di alcuni ambiti del settore alimentare, life sciences, laboratorio, medico e farmaceutico. Lo speciale rivestimento con eccellente resistenza meccanica e chimica e il design incapsulato [&#8230;]</p>
<p><i>Questo articolo <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it/new-entry-nella-famiglia-motoman_155589/">New entry nella famiglia Motoman</a> è stato pubblicato originariamente su <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it">Automazione Plus</a>.</i></p>
]]></description>
				<content:encoded><![CDATA[<p>Yaskawa ha recentemente rilasciato sul mercato una <strong>nuova serie di robot Motoman denominata HD</strong>, pensata per soddisfare i più severi standard richiesti in applicazioni di hygienic design come quelle tipiche di alcuni ambiti del settore alimentare, life sciences, laboratorio, medico e farmaceutico.</p>
<p>Lo speciale rivestimento con eccellente resistenza meccanica e chimica e il design incapsulato senza viti sporgenti garantiscono una <strong>superficie liscia e antimicrobica</strong> facile da pulire e resistente ai comuni detergenti e processi disinfettanti. I materiali di superficie sono certificati FDA.</p>
<p>Con un peso di rispettivamente 47 e 45 kg,<strong> i robot HD7 e HD8</strong> sono dotati di eccellente ripetibilità (0,02 mm) e hanno uno sbraccio di 927 e 727 mm. Inoltre, possono essere gestiti tramite l’intuitivo Smart Pendant o il tradizionale Teach Pendant.</p>
<p>Grazie alla classe di protezione IP69K, all’idoneità all’impiego di lubrificanti alimentari e alla valutazione della resistenza chimica secondo la norma ISO 2812, sono ideali per ambienti di laboratorio wet e camere bianche, oltre che per le svariate applicazioni richieste nel settore alimentare.</p>
<p>Come parte della famiglia Motoman, i robot della serie HD garantiscono i più alti standard di qualità industriale e affidabilità per molti anni di attività 24/7.</p>
<p>&nbsp;</p>
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		<title>Omron Robotics and Safety Technologies: partnership strategica con Lowpad per i robot mobili</title>
		<link>https://automazione-plus.it/omron-robotics-and-safety-technologies-partnership-strategica-con-lowpad-per-i-robot-mobili_155141/</link>
		<pubDate>Thu, 22 Feb 2024 09:15:10 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[Antonella Pellegrini]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Notizie]]></category>
		<category><![CDATA[AMR - Autonomous Mobile Robot]]></category>
		<category><![CDATA[Lowpad]]></category>
		<category><![CDATA[Omron Robotics and Safety Technologies]]></category>
		<category><![CDATA[partnership]]></category>
		<category><![CDATA[robot]]></category>
		<category><![CDATA[robot mobili autonomi]]></category>

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		<description><![CDATA[<p>Omron Robotics and Safety Technologies e Lowpad annunciano una collaborazione strategica per espandere la linea di robot mobili Omron con l&#8217;offerta di prodotti a basso profilo di Lowpad. Omron è attiva nel settore dei robot mobili autonomi (AMR) e serve numerosi clienti del settore industriale che richiedono un carico da 60 kg a 1500 kg. [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><strong>Omron Robotics and Safety Technologies e Lowpad</strong> annunciano una collaborazione strategica per espandere la linea di robot mobili Omron con l&#8217;offerta di prodotti a basso profilo di Lowpad. Omron è attiva nel settore dei robot mobili autonomi (AMR) e serve numerosi clienti del settore industriale che richiedono un carico da 60 kg a 1500 kg. Parallelamente, Lowpad ha acquisito una posizione primaria nel settore dei robot mobili a basso profilo per la vendita al dettaglio e la logistica. I prodotti Lowpad offrono profili compresi tra 80 e 130 mm con sollevatore integrato per movimentare rack, carrelli e pallet utilizzati per automatizzare il trasporto manuale in un&#8217;ampia tipologia di settori.</p>
<p>Nell&#8217;ambito della collaborazione strategica, <strong>Omron promuoverà e venderà versioni personalizzate dei robot Lowpad attraverso la propria rete di vendita globale con il marchio Omron</strong>. I prodotti Lowpad saranno integrati con il software Flow Core di Omron, leader nel settore, che consente un funzionamento autonomo e un unico punto di controllo per flotte fino a 100 robot mobili. La combinazione dell&#8217;hardware di Lowpad e del software di gestione della flotta di Omron offre una soluzione altamente flessibile per il trasporto intelligente in fabbrica.</p>
<p>Gli AMR di Omron sono già ampiamente utilizzati per il <strong>trasporto di parti e prodotti nei settori digitale, alimentare e medico, nonché in ambito di e-mobility e food &amp; commodity</strong>. Lowpad vanta una forte presenza nel settore dei magazzini e della logistica, dove i suoi AMR a basso profilo rappresentano la soluzione ideale per il trasporto di gabbie a rulli, carrelli di prelievo, pallet e carrelli. Requisiti simili stanno registrando un rapido aumento nell&#8217;automazione industriale, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 60% nei robot a basso profilo da qui al 2025.</p>
<p>&#8220;Siamo lieti di completare questa nuova alleanza strategica con Lowpad. La linea di soluzioni a basso profilo Lowpad è perfettamente complementare alla linea di prodotti esistente di Omron. I nostri team lavorano molto bene insieme, c&#8217;è una forte compatibilità culturale. Questa partnership rappresenta un autentico vantaggio per le nostre aziende e i nostri clienti&#8221;, afferma Olivier Welker, presidente e CEO di Omron Robotics and Safety Technologies, Inc.</p>
<p>&#8220;L&#8217;impronta di Omron nella robotica e nell&#8217;automazione industriale è un&#8217;eccellente soluzione per Lowpad. Abbiamo costruito e stiamo rafforzando una posizione solida nei settori di vendita al dettaglio e logistica e siamo entusiasti di sfruttare questa nuova partnership con Omron per espandere ulteriormente l&#8217;automazione industriale. Questa alleanza consente alle nostre rispettive aziende di concentrarsi sui mercati che conosciamo meglio, accelerando la crescita per entrambe le organizzazioni&#8221;, afferma Jan Bakker, CEO di Lowpad BV.</p>
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