<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?><rss version="2.0" xmlns:content="http://purl.org/rss/1.0/modules/content/" xmlns:wfw="http://wellformedweb.org/CommentAPI/" xmlns:dc="http://purl.org/dc/elements/1.1/" xmlns:atom="http://www.w3.org/2005/Atom" xmlns:sy="http://purl.org/rss/1.0/modules/syndication/" xmlns:slash="http://purl.org/rss/1.0/modules/slash/" > <channel> <title>delocalizzazione – Automazione Plus</title> <atom:link href="https://automazione-plus.it/tag/delocalizzazione/feed/" rel="self" type="application/rss+xml" /> <link>https://automazione-plus.it</link> <description>L'informazione incontra la tecnologia</description> <lastBuildDate>Fri, 10 Jan 2025 14:17:47 +0000</lastBuildDate> <language>it-IT</language> <sy:updatePeriod>hourly</sy:updatePeriod> <sy:updateFrequency>1</sy:updateFrequency> <generator>https://wordpress.org/?v=4.9.4</generator> <image> <url>https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2021/04/cropped-FAVICON-QUINE-32x32.png</url> <title>delocalizzazione – Automazione Plus</title> <link>https://automazione-plus.it</link> <width>32</width> <height>32</height> </image> <item> <title>Le imprese del mid-market guardano di più all’estero per la crescita: un’analisi di Grant Thornton</title> <link>https://automazione-plus.it/globalizzazione-imprese-mid-market_123918/</link> <pubDate>Mon, 05 Apr 2021 10:32:36 +0000</pubDate> <dc:creator><![CDATA[ilariadepoli]]></dc:creator> <category><![CDATA[Notizie]]></category> <category><![CDATA[Ricerche e analisi di mercato]]></category> <category><![CDATA[Whitepaper]]></category> <category><![CDATA[delocalizzazione]]></category> <category><![CDATA[export]]></category> <category><![CDATA[Globalisation is go again]]></category> <category><![CDATA[globalizzazione]]></category> <category><![CDATA[Grant Thornton]]></category> <category><![CDATA[internazionalizzazione]]></category> <category><![CDATA[mercato]]></category> <category><![CDATA[mid-market]]></category> <category><![CDATA[report]]></category> <category><![CDATA[studio]]></category> <guid isPermaLink="false">https://automazione-plus.it/?p=123918</guid> <description><![CDATA[<p>Nel secondo semestre del 2020 si assiste a un nuovo slancio delle imprese del mid-market verso i mercati internazionali, con il 34% delle imprese fiduciose di aumentare i propri ricavi fuori dai confini nazionali (+8%) nei prossimi 12 mesi, in netto aumento rispetto al dato del 26% registrato nei primi sei mesi del medesimo anno. […]</p> <p><i>Questo articolo <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it/globalizzazione-imprese-mid-market_123918/">Le imprese del mid-market guardano di più all’estero per la crescita: un’analisi di Grant Thornton</a> è stato pubblicato originariamente su <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it">Automazione Plus</a>.</i></p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p>Nel secondo semestre del 2020 si assiste a un nuovo <strong>slancio delle imprese del mid-market</strong> verso i <strong>mercati internazionali</strong>, con il 34% delle imprese fiduciose di aumentare i propri ricavi fuori dai confini nazionali (+8%) nei prossimi 12 mesi, in netto aumento rispetto al dato del 26% registrato nei primi sei mesi del medesimo anno. L’<strong>Italia</strong> segue il trend globale, seppur con una crescita più contenuta (+6%), passando dal 18% al 24% nel secondo semestre 2020, seguita dall’Eurozona che, dopo il 21% registrato nel primo semestre, cresce di tre punti percentuali al 24%. Non solo, un numero significativamente maggiore di imprese prevede di aumentare il numero di dipendenti dislocati nei mercati esteri (29%, rispetto al 21% del 1° semestre 2020), e di ricorrere maggiormente ai mercati di sbocco (sia sul fronte dei clienti che su quello dei fornitori) internazionali (30% vs 24%) nei prossimi 12 mesi.</p> <p>L’analisi del network di consulenza internazionale <a href="https://www.grantthornton.global/en/" target="_blank" rel="">Grant Thornton</a>, <em>“Globalisation is go again”</em>, mostra così un’inversione di rotta da parte del mercato globale di <strong>fascia media</strong>: se nella prima metà del 2020 le imprese, a causa della chiusura dei mercati e delle interruzioni provocate dalla pandemia sulle catene di approvvigionamento, sono state costrette a rivedere le proprie strategie di crescita concentrandosi maggiormente sul <strong>mercato domestico</strong>, a partire dalla seconda metà dell’anno hanno cercato di adattare le proprie strategie e le risorse interne al fine di cogliere le opportunità offerte dalla <strong>globalizzazione</strong>.</p> <p>Passando al dettaglio dei vari Paesi, emergono delle <strong>differenze significative a livello macro-regionale</strong>. Le imprese nordamericane stanno guidando la <strong>spinta all’internazionalizzazione</strong>, in particolare gli Stati Uniti con il 44% delle imprese impegnate ad espandere il proprio business all’estero (+16% rispetto il primo semestre), ma anche i mercati emergenti dell’America Latina (37%, dopo il 32% della prima metà dell’anno) e dell’ASEAN (42% vs 35%) si stanno concentrando sulle opportunità offerte dall’internazionalizzazione. Al contrario, le imprese dell’APAC (17%) si sono mostrate più restie ad abbracciare questa nuova tendenza (registrando una crescita del 5%) come anche l’Eurozona dove, a causa del perdurare delle restrizioni e del blocco alle importazioni dall’estero, il dato è salito del solo 3%, passando dal 21% al 24%.</p> <p>Interessante notare come il <strong>Covid-19</strong> abbia indirizzato, seppur in modo diverso, la scelta del mercato di fascia media a focalizzarsi sui mercati internazionali. Circa un quarto delle imprese esaminate a livello mondiale (23%) sostiene di aver iniziato ad incrementare la propria propensione espansionistica solo dopo l’inizio della pandemia, in Europa il 16% e in Italia si abbassa ulteriormente al 7%. Una quota maggiore (35%) ritiene che il Covid-19 abbia fornito una spinta ad accelerare i piani di internazionalizzazione, mentre il numero più alto (41%) ha dichiarato di aver modificato le politiche di transfer pricing nel corso della pandemia (Eurozona 33% e Italia 36%). Sia in Italia (39%) che nell’Eurozona (36%) è più rilevante la percentuale di imprese che sono state attive sul piano della spinta all’internazionalizzazione già prima dell’arrivo della pandemia.</p> <p>La <strong>delocalizzazione della forza lavoro</strong> risulta tra i principali effetti che hanno trainato il cambiamento: lo studio di Grant Thornton indica alcuni fattori chiave che, a causa degli impatti del Covid-19, hanno spinto le imprese ad aumentare la presenza dei propri dipendenti all’estero. A livello globale, il 41% delle imprese del mid-market identifica questa strategia come occasione per creare nuove opportunità, anche grazie all’uscita dal mercato (a causa della crisi) dei concorrenti. Il 37% associa tale fenomeno ai programmi di stimolo del governo alle iniziative di investimento nei mercati esteri (circostanza, questa, confermata anche dalla maggioranza delle imprese italiane e da quelle della zona Euro, entrambe al 36%).</p> <p>Altro importante incentivo all’internazionalizzazione per le imprese risiede nella <strong>domanda proveniente dai mercati d’oltre confine</strong> che, il 36% delle imprese, considera rafforzata a causa agli effetti della pandemia sul mercato esterno. Un altro 33% indentifica come opportunità in tale contesto la maggiore facilità nel trasferire prodotti e servizi a livello internazionale, e una quota leggermente inferiore, il 31%, ha imputato tale fenomeno ai più bassi livelli di concorrenza.</p> <p>Analizzando il modo in cui il Covid-19 ha indotto il mid-market ad aumentare l’attenzione sulla <strong>catena di approvvigionamento</strong> e di sbocco internazionale, emergono anche qui una serie fattori determinanti: il maggior vantaggio risiede nella possibilità di assicurarsi prezzi e condizioni contrattuali migliori da fornitori e acquirenti stranieri, riferito dal 43% delle imprese (in Eurozona il 41% e in Italia il 42%), mentre il 41% identifica tale vantaggio nel maggior supporto governativo ricevuto durante lo stato di emergenza (in Eurozona il 37% e in Italia il 25%) .</p> <p>Alessandro Dragonetti, Managing Partner – Head of Tax di Bernoni Grant Thornton ha commentato: “La <strong>resilienza</strong> e l’<strong>agilità</strong> del mid-market mostrate durante la pandemia da Covid-19 hanno aiutato le imprese non solo a gestire al meglio la crisi che ne è derivata, ma altresì a saper cogliere nuove opportunità di crescita e a rivedere le proprie strategie. La spinta all’internazionalizzazione che ne è scaturita dimostra ancora una volta la capacità di prevedere e cogliere i cambiamenti del mercato e la volontà di restare competitivi, caratteristiche tipiche delle aziende del mid-market, che si sono sapute adattare rapidamente, trasformando le difficoltà generate dalla pandemia in opportunità.</p> <p>In tale contesto le imprese del comparto hanno saputo guardare alle potenzialità offerte dai <strong>mercati internazionali</strong>, sia sul fronte degli approvvigionamenti che su quello di sbocco dei propri prodotti e servizi. Sarà ora fondamentale, soprattutto in vista della imminente (speriamo) fase di ripresa, essere in grado di definire le giuste priorità a livello di piani strategici e decisionali. Taluni effetti della pandemia saranno, infatti, permanenti, cosicché il <strong>cambiamento sarà senza ritorno</strong> e tale circostanza imporrà una sempre maggiore propensione alla resilienza ed alla rivisitazione periodica dei programmi strategici”.</p> <p><em>Fonte foto Pixabay_<a class="hover_opacity" href="https://pixabay.com/users/darkmoonart_de-1664300/" rel="nofollow">DarkmoonArt_de</a></em></p> <p><i>Questo articolo <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it/globalizzazione-imprese-mid-market_123918/">Le imprese del mid-market guardano di più all’estero per la crescita: un’analisi di Grant Thornton</a> è stato pubblicato originariamente su <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it">Automazione Plus</a>.</i></p> ]]></content:encoded> <enclosure url="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2021/03/world-3258865_1280-150x150.jpg" length="150" type="image/jpeg" /> </item> <item> <title>Brexit e Italia: quali opportunità? Un giudizio da Frost & Sullivan</title> <link>https://automazione-plus.it/brexit-e-italia-quali-opportunita-un-giudizio-da-frost-sullivan_84810/</link> <pubDate>Thu, 07 Jul 2016 10:15:02 +0000</pubDate> <dc:creator><![CDATA[ilariadepoli]]></dc:creator> <category><![CDATA[Notizie]]></category> <category><![CDATA[Brexit]]></category> <category><![CDATA[delocalizzazione]]></category> <category><![CDATA[esportazione]]></category> <category><![CDATA[Est Europa]]></category> <category><![CDATA[Frost & Sullivan]]></category> <category><![CDATA[italia]]></category> <category><![CDATA[Livio Vaninetti]]></category> <guid isPermaLink="false">http://automazione-plus.it/?p=84810</guid> <description><![CDATA[<p>“In Italia c’è ampio consenso in merito all’impatto negativo che la Brexit avrà sull’economia britannica ed europea nel breve così come nel lungo periodo, ma molta divergenza riguardo alla dimensione ed intensità di tale impatto” sottolinea Livio Vaninetti, Direttore Italia, Frost & Sullivan, che prosegue: “L’Italia è fra i paesi che risultano meno vulnerabili rispetto […]</p> <p><i>Questo articolo <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it/brexit-e-italia-quali-opportunita-un-giudizio-da-frost-sullivan_84810/">Brexit e Italia: quali opportunità? Un giudizio da Frost & Sullivan</a> è stato pubblicato originariamente su <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it">Automazione Plus</a>.</i></p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p>“In Italia c’è ampio consenso in merito all’impatto negativo che la Brexit avrà sull’economia britannica ed europea nel breve così come nel lungo periodo, ma molta divergenza riguardo alla dimensione ed intensità di tale impatto” sottolinea <strong>Livio Vaninetti, Direttore Italia, <a href="http://www.frost.com" target="_blank" rel="nofollow">Frost & Sullivan</a></strong>, che prosegue: “L’Italia è fra i paesi che risultano meno vulnerabili rispetto all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, tenuto conto di fattori quali ad esempio le esportazioni di beni e servizi verso il Regno Unito, attualmente attorno al 3% del Pil nazionale, i flussi bidirezionali di emigrazione, ed i crediti del settore finanziario.<br /> È però naturale aspettarsi un impatto sulle quotazioni delle aziende italiane in borsa, nonché sullo spread nel breve e medio periodo, dovuto alla generale instabilità dei mercati legata alle conseguenze politiche della Brexit, ed alla maggiore debolezza dovuta al debito pubblico italiano. Bisogna inoltre considerare il potenziale rischio di effetti emulativi da parte di altri stati dell’Unione Europea”.</p> <p>Le <strong>principali opportunità che la <a href="http://energia-plus.it/brexit-quali-prospettive-per-il-settore-energia-e-ambiente_77926/" target="_blank" rel="nofollow">Brexit</a> potrebbe generare per le imprese italiane</strong> sono tre:</p> <p>– Nei prossimi anni, è probabile che si verifichi una parziale <strong>delocalizzazione</strong> di realtà internazionali dal Regno Unito verso l’Unione Europea, in particolare le attività produttive che si avvalgono del Regno Unito quale porta d’accesso all’UE. Ad esempio, la Gran Bretagna potrebbe assistere alla migrazione degli stabilimenti automobilistici al di fuori dei suoi confini se i produttori non godessero più dei benefici del libero scambio con l’UE. Ciò potrebbe tradursi in opportunità interessanti per le aziende italiane operanti in questo settore.</p> <p>Un altro esempio è costituito dalle piattaforme digitali operanti nell’e-commerce e nella e-economy, che difficilmente potranno rimanere fuori dall’Unione Europea e continuare ad avere accesso alle preziose garanzie della BCE. La presenza dei distretti tecnologici in Italia, ricchi di aziende particolarmente innovative nella propria nicchia, possibili accordi governativi di detassazione per le aziende internazionali che si volessero trasferire in Italia, nonché la qualità della vita nel nostro Paese, potrebbero essere carte vincenti in questo processo.</p> <p>– Gli effetti a lungo termine della Brexit potrebbero essere paradossalmente positivi, con un’Europa più unita ed orientata a garantire migliori <strong>prospettive di crescita e di occupazione</strong>. L’Italia avrebbe tutte le carte in regola per giocare un ruolo determinante in questo nuovo scenario. Inoltre, con un concorrente politico in meno sul tavolo dell’Europa, l’Italia sarebbe in grado di spingere accordi e condizioni ancora più favorevoli per le aziende italiane nel contesto dell’Unione Europea.</p> <p>– Il ruolo dell’Italia nelle <strong>esportazioni</strong> e nei piani di sviluppo dei paesi periferici dell’UE potrebbe essere ancora maggiore di prima, soprattutto in<strong> Est Europa</strong>. La Brexit potrebbe portare ad una rivitalizzazione dei rapporti con la Russia e ad un ulteriore processo di espansione dell’Unione nell’Europa dell’Est. Gli impatti per l’Italia sarebbero certamente positivi, soprattutto in settori forti come ad esempio il Made in Italy, lusso, trasporti, navale, farmaceutioco, e food & beverage.</p> <p><strong>Cosa devono dunque fare le aziende italiane per cogliere queste opportunità?</strong><br /> “Pur non tralasciando i rischi e costi nel medio termine, l’essenziale di queste sfide è la velocità con cui le nostre aziende ed il nostro governo sapranno rispondere. Molte aziende dovranno rivedere i propri piani strategici e valutare attentamente gli impatti diretti ed indiretti. Dovranno inoltre tener conto di cosa cambierà al di fuori dell’UE, per esempio con paesi con cui la Gran Bretagna ha stretto patti attraverso l’UE e che in futuro non avranno più valore” conclude Vaninetti.<br /> “Di certo, chi vuole approfittare di queste nuove dinamiche deve muoversi subito ed analizzare tutti i diversi scenari, per poter prendere rapidamente decisioni basate su un’informazione approfondita ed a 360 gradi”.</p> <p><i>Questo articolo <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it/brexit-e-italia-quali-opportunita-un-giudizio-da-frost-sullivan_84810/">Brexit e Italia: quali opportunità? Un giudizio da Frost & Sullivan</a> è stato pubblicato originariamente su <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it">Automazione Plus</a>.</i></p> ]]></content:encoded> <enclosure url="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2016/07/brexit_images-150x150.jpg" length="150" type="image/jpeg" /> </item> <item> <title>A IMTS 2016 tante novità nel padiglione EDM</title> <link>https://automazione-plus.it/a-imts-2016-tante-novita-nel-padiglione-edm_84327/</link> <pubDate>Wed, 01 Jun 2016 09:25:34 +0000</pubDate> <dc:creator><![CDATA[ilariadepoli]]></dc:creator> <category><![CDATA[Notizie]]></category> <category><![CDATA[AMT]]></category> <category><![CDATA[delocalizzazione]]></category> <category><![CDATA[Electrical Discharge Machining]]></category> <category><![CDATA[evento]]></category> <category><![CDATA[IMTS]]></category> <category><![CDATA[IMTS 2016]]></category> <category><![CDATA[manifatturiero americano]]></category> <category><![CDATA[MTConnect]]></category> <category><![CDATA[reshoring]]></category> <category><![CDATA[sistemi di visione]]></category> <category><![CDATA[tecnologia EDM]]></category> <category><![CDATA[Usa]]></category> <guid isPermaLink="false">http://automazione-plus.it/?p=84327</guid> <description><![CDATA[<p>Si è scritto molto sulla delocalizzazione nell’industria manifatturiera statunitense, ma molti esperti puntano l’attenzione sul nuovo trend del reshoring, ossia il ‘rimpatrio’ della produzione, dovuto all’aumento della domanda di microcomponenti realizzati grazie all’alta precisione della tecnologia EDM (Electrical Discharge Machining), ovvero l’elettroerosione. “Il produttore di macchine americano ha richieste relative a qualità, accuratezza e produttività più elevate che in […]</p> <p><i>Questo articolo <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it/a-imts-2016-tante-novita-nel-padiglione-edm_84327/">A IMTS 2016 tante novità nel padiglione EDM</a> è stato pubblicato originariamente su <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it">Automazione Plus</a>.</i></p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p>Si è scritto molto sulla <strong>delocalizzazione </strong>nell’industria manifatturiera statunitense, ma molti esperti puntano l’attenzione sul nuovo trend del<strong> reshoring</strong>, ossia il ‘rimpatrio’ della produzione, dovuto all’aumento della domanda di microcomponenti realizzati grazie all’alta precisione della <strong>tecnologia EDM (Electrical Discharge Machining),</strong> ovvero l’elettroerosione.</p> <p>“Il produttore di macchine americano ha richieste relative a qualità, accuratezza e produttività più elevate che in passato e ciò attrae i clienti verso il mercato americano” afferma Gisbert Ledvon, Direttore del Business Development presso GF Machining Solutions LLC, Lincolnshire, Illinois. “Per trovare la tecnologia EDM che consenta a un venditore di macchine di differenziarsi, non posso pensare a nessun posto migliore che <a href="http://www.IMTS.com" target="_blank" rel="nofollow">IMTS – International Manufacturing Technology Show</a>”.</p> <p>A <a href="http://automazione-plus.it/da-hannover-a-chicago-imts-2016-centro-dellindustria-manifatturiera-usa_82633/" target="_blank" rel="nofollow">IMTS 2016</a>, che avrà luogo <strong>dal 12 al 17 settembre 2016</strong> presso il McCormick Place di Chicago, i visitatori potranno trovare le ultime novità relative alla tecnologia EDM concentrate in un solo <strong>padiglione ‘EDM’</strong>, ubicato al centro dell’edificio est. Inoltre, collocate un po’ovunque, diverse aziende faranno dimostrazioni di applicazione della tecnologia EDM in combinazione con altre tecnologie, come GF Machining Solutions presso l’edificio sud. “IMTS fornisce una panoramica completa, così un costruttore di macchine può valutare l’intero spettro della tecnologia EDM in un unico luogo” dice Ledvon. “Detto ciò, non credo che i costruttori vogliano essere ‘convenzionali’. Vogliono <strong>tecnologia EDM di fascia alta</strong> e cercano clienti che li sfidino nel fornire soluzioni innovative, per esempio che offrano una precisione di 1 micron”.</p> <p><em>I progressi dell’elettroerosione in mostra – </em>“Se pensate all’elettroerosione come a una tecnologia matura, dovreste ripensarci. IMTS 2016 vi proporrà nuove macchine capaci di maggiore precisione e migliori finiture superficiali” dice Peter R. Eelman, Vice Presidente – Exhibitions & Business Development a <a href="http://www.AMTonline.org" target="_blank" rel="nofollow">AMT – Association For Manufacturing Technology</a>. “Siamo particolarmente soddisfatti di vedere che l’incorporazione del protocollo di comunicazione <strong>MTConnect</strong> in macchine per elettroerosione sia dimostrato in fiera”. AMT e IMTS hanno giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo e nel lancio di MTConnect.</p> <p>Protocolli come MTConnect consentono una comunicazione più veloce e migliore tra i dispositivi e i controlli software. La capacità di monitorare e analizzare più dati si traduce in vantaggi tangibili, come la precisione di 1 micron. Inserendo sensori di temperatura avanzata nella forma, nel dielettrico e la zona di lavoro e collegandoli ai controlli CNC, le macchine per l’elettroerosione di oggi possono mantenere la forma ad una costante di 68 ° F (20 ° C), la temperatura a cui vengono misurate le dimensioni. Eliminando le variabili relative alle espansioni termiche o la contrazione, la macchina può tagliare con maggiore precisione e ripetibilità. Inoltre, più macchine per elettroerosione offrono una tecnologia automatica per la filettatura. Queste macchine fanno un primo taglio veloce con un filo di diametro più grande (ad esempio, 0,01 pollici) e poi passano automaticamente ad un diametro del filo più piccolo (ad esempio 0,004 pollici o più fine) per parti complesse.</p> <p>“Gli utenti adesso possono acquistare una sola macchina che lavora senza problemi al posto di una macchina per un taglio grossolano e una seconda macchina per un taglio più fine” dice Ledvon. “Gli operatori sono liberi di occuparsi di altre attività, non c’è più bisogno di trasferire le parti tra le macchine e non devono più preoccuparsi di errori di precisione legati al taglio su due macchine diverse”.<br /> I progressi nei <strong>sistemi di visione</strong>, ora incorporati nella macchina EDM, aumentano la qualità.<br /> Questi sistemi confrontano la forma del contorno appena tagliato con un modello 3D del pezzo. Se il sistema rileva uno scostamento dalle dimensioni desiderate, farà automaticamente aggiustamenti sulla parte successiva. “L’attuale generazione di macchine per elettroerosione a filo fondamentalmente incorpora la capacità della macchina intelligente” dice Ledvon. “L’ispezione in-processo elimina un passo del processo di assicurazione della qualità, riducendo al minimo gli scarti o la rielaborazione”.<br /> Quando si tratta di elettroerosione a tuffo: “Gli utenti finali adesso richiedono finiture superficiali migliori che li consentano di realizzare milioni di parti in plastica senza manutenzione sullo stampo” afferma Ledvon. “Possiamo realizzare ciò non modificando il valore Ra (rugosità), ma cambiando la forma della struttura superficiale”.</p> <p><em><a href="http://automazione-plus.it/a-imts-2016-tante-novita-nel-padiglione-edm_84327/imts-edm_inspection/" rel="attachment wp-att-84329 nofollow"><img class="alignleft wp-image-84329" src="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2016/06/IMTS-EDM_Inspection-917x1024.jpg" alt="IMTS-EDM_Inspection" width="402" height="449" srcset="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2016/06/IMTS-EDM_Inspection-917x1024.jpg 917w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2016/06/IMTS-EDM_Inspection-269x300.jpg 269w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2016/06/IMTS-EDM_Inspection-768x858.jpg 768w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2016/06/IMTS-EDM_Inspection-420x470.jpg 420w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2016/06/IMTS-EDM_Inspection-300x335.jpg 300w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2016/06/IMTS-EDM_Inspection-200x224.jpg 200w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2016/06/IMTS-EDM_Inspection-120x134.jpg 120w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2016/06/IMTS-EDM_Inspection-90x101.jpg 90w, https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2016/06/IMTS-EDM_Inspection-121x135.jpg 121w" sizes="(max-width: 402px) 100vw, 402px" /></a>La prossima generazione</em> – Con avanzati comandi touchscreen che li differenziano enormemente dalle fresatrici di vecchia scuola, i sofisticati sistemi EDM attraggono meglio le persone interessante a lavorare con attrezzature avanzate. “EDM permette una prevedibilità quasi perfetta e una ripetibilità senza pari. Il suo maggiore livello di automazione pone i giovani operatori nella condizione di ottenere risultati di successo e rende il lavoro con le macchine più attraente” dice Ledvon. “La generazione di oggi non vuole usare la tecnologia di ieri” aggiunge Ealman. Se state valutando opzioni per la carriera, sia che siate dei commercianti in cerca di nuovi clienti o rappresentanti dell’industria in cerca di nuovi valori, potrete trovare le risposte alle vostre domande nel padiglione EDM”.</p> <p>Per organizzare gli incontri con gli espositori del padiglione EDM e per la ricerca degli espositori che espongono i sistemi EDM, è utile impiegare il<strong> tool MyShowPlanner</strong> su <a href="http://IMTS.com" target="_blank" rel="nofollow">IMTS.com</a>.</p> <p> </p> <p><i>Questo articolo <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it/a-imts-2016-tante-novita-nel-padiglione-edm_84327/">A IMTS 2016 tante novità nel padiglione EDM</a> è stato pubblicato originariamente su <a rel="nofollow" href="https://automazione-plus.it">Automazione Plus</a>.</i></p> ]]></content:encoded> <enclosure url="https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2016/06/Imts_EDM-150x150.jpg" length="150" type="image/jpeg" /> </item> </channel> </rss> <!-- Performance optimized by W3 Total Cache. Learn more: https://www.boldgrid.com/w3-total-cache/ Object Caching 69/227 objects using xcache Page Caching using xcache (Page is feed) Served from: automazione-plus.it @ 2025-01-11 01:30:15 by W3 Total Cache -->