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Sviluppiamo il futuro dell’agricolturaERT

La più antica forma industriale dell’uomo è andata incontro a un cambiamento senza precedenti. Il 1800 ha visto l’introduzione dei fertilizzanti chimici, mentre nel 1900 gli agricoltori hanno iniziato a programmare il loro lavoro con l’ausilio dei satelliti. Oggi il mondo ha bisogno di produrre più alimenti nonostante i cambiamenti climatici, che hanno un impatto negativo sia a livello di resa del raccolto, sia di diffusione delle malattie a questo legato. Allora come possiamo produrre il 70% di alimenti in più, per soddisfare le esigenze legate all’evoluzione demografica, riducendo al contempo le emissioni di gas serra? La soluzione viene offerta dall’agricoltura intelligente.

Grazie ai sensori remoti, è possibile ridurre il costoso monitoraggio manuale e decisioni informate possono essere prese in tempo reale. In questo modo, gli agricoltori possono gestire le proprie risorse, acqua e mangimi, in modo più efficiente, migliorando le rese e riducendo al minimo i costi di manodopera.

Negli ultimi decenni abbiamo assistito alla crescita della così detta agricoltura urbana indoor, che si basa sui sistemi acquaponici, e alla costante riduzione dei grandi allevamenti di bestiame tradizionali. La terza rivoluzione agraria, che attualmente si trova a metà della sua evoluzione, si basa su soluzioni internet, Internet of Things (IoT), robotica e droni.

In generale, numerose industrie si servono dei robot per eseguire gran parte delle attività ripetitive. In agricoltura, i robot vengono utilizzati per svolgere attività che in passato dipendevano dall’intervento umano: semina, irrigazione, diserbo e raccolta. Sempre in agricoltura, i droni vengono utilizzati per il monitoraggio e la raccolta dei dati relativi allo stato di salute delle piante, alle condizioni del terreno e per aggiornare costantemente i sistemi.

Quando si aggiornano i sistemi è estremamente importante tenere in considerazione anche l’aspetto della qualità dell’alimentazione elettrica. Nonostante i vantaggi offerti dai sistemi robotizzati e dalle reti di sensori, bisogna ricordare che questi utilizzano componenti elettrici ed elettronici che, durante l’uso, possono generare correnti armoniche nella rete. Se i livelli delle armoniche nell’impianto elettrico è troppo alto, questo può causare problemi di carico. Per mitigare questi problemi e quindi evitare tempi di inattività non programmati, ABB offre un’ampia gamma di capacitori e filtri che sono in grado di ovviare a suddetti inconvenienti.

In particolare, i filtri attivi ABB PQF affrontano i problemi causati da correnti armoniche, sbilanci di carico e richiesta di potenza reattiva, offrendo i vantaggi di un sistema host nelle reti a bassa tensione. Gli agricoltori non devono inoltre dimenticare la conformità con i rigidi regolamenti in materia di qualità dell’alimentazione elettrica. Tutte le soluzioni ABB sono rigorosamente testate per garantire l’efficienza di filtraggio e l’affidabilità del sistema. In questo modo le aziende agricole possono fare affidamento su sistemi che garantiscono il massimo della produttività.

L’agricoltura intelligente è in grado di stimolare la resa e l’efficienza, migliorando la produttività della catena di fornitura ed evitando il fabbisogno di investimenti in aree coltivabili più estese. Pertanto, gli agricoltori sono in grado di produrre di più, in modo affidabile e sostenibile, riuscendo a soddisfare la crescente domanda della popolazione ed evitando di rimanere alla mercé delle condizioni climatiche imprevedibili.

Per scoprire l’ampia gamma di capacitori e filtri ad alta, media e bassa tensione, vi invitiamo a visitare il sito web specifico e di vedere quali sono gli aspetti legati all’alimentazione elettrica che devono essere tenuti in considerazione dall’agricoltura intelligente.